Lavoro irregolare e procedimenti di sospensione delle attività lavorative. a cura di Vitantonio Lippolis Responsabile U.O. Vigilanza 2 D.T.L.

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Lavoro irregolare e procedimenti di sospensione delle attività lavorative a cura di Vitantonio Lippolis Responsabile U.O. Vigilanza 2 D.T.L. Modena

Evoluzione normativa Art. 36-bis, D.L. n. 223/2006 conv. in Legge n. 248/2006: Sospensione dei lavori nell ambito dei cantieri edili ; Art. 5, Legge n. 123/2007: Sospensione dell attività imprenditoriale; Art 14, D.Lgs. n. 81/2008 (TuSic): Abrogazione delle previgenti discipline e rivisitazione del potere di sospensione dell attività imprenditoriale; Modifiche introdotte dalla Legge n. 133/2008: Eliminazione del presupposto della reiterazione delle violazioni in materia di tempi di lavoro; Modifiche apportate dal D.Lgs. n. 106/2009: riduzione della sanzione accessoria e introduzione di uno specifico reato nell ipotesi di inottemperanza al provvedimento di sospensione.

I presupposti per l adozione del provvedimento a) Impiego di personale in nero in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati; b) Gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Art. 14, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 3

GRAVI VIOLAZIONI AI FINI DELL ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE (D.Lgs. n. 81/2008 - Allegato I) Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi; Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione; Mancata formazione ed addestramento; Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile; Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS); Violazioni che espongono al rischio di caduta dall alto Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall alto; Mancanza di protezioni verso il vuoto. Violazioni che espongono al rischio di seppellimento Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno. Violazioni che espongono al rischio di elettrocuzione Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi; Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi; Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale). Violazioni che espongono al rischio d amianto Mancata notifica all organo di vigilanza prima dell inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione ad amianto. 4

Soggetti assegnatari del potere di sospensione Personale ispettivo del MLPS: legittimato ad adottare il provvedimento di sospensione nell ipotesi di presenza di lavoratori irregolari nella misura del 20%, e, limitatamente ai settori in cui ha competenza all accertamento (cfr. art. 13, co. 2, D.lgs. n. 81/2008), nell ipotesi di gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro; Personale delle Aa.Ss.Ll.: limitatamente alle gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Campo di applicazione Soggetti che hanno la qualifica d imprenditore Datori di lavoro esclusi Professioni intellettuali c.d. protette ; Datori di lavoro domestico; Enti e associazioni ONLUS; Associazioni sindacali; Partiti politici; Organizzazioni culturali, religiose, di tendenza, ecc. Art. 14, D.Lgs. n. 81/2008 6

Microimpresa Non è possibile adottare il provvedimento di sospensione nel caso in cui il lavoratore "in nero" risulti l'unico occupato dall'impresa. In tali casi gli organi di vigilanza disporranno l allontanamento del lavoratore fino a quanto il datore di lavoro non provvederà a regolarizzarlo, anche e soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Art. 14, co. 11-bis, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 7

Discrezionalità del provvedimento E un provvedimento cautelare; Andrà valutata di volta in volta la natura del rischio dell attività svolta dai lavoratori irregolari; Non può essere adottato: allorché determini gravi pregiudizi per la sicurezza e l incolumità dei lavoratori della ditta sospesa o di altre ditte presenti in cantiere; comprometta il regolare funzionamento di un servizio pubblico, pregiudicando così il godimento di diritti costituzionalmente garantiti; allorché comporti un irrimediabile degrado degli impianti e delle attrezzature (come ad esempio nelle attività a ciclo continuo) o danneggiare gravemente beni e frutti aziendali (es. allevamento di animali e frutti giunti a maturazione). Art. 14, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.; MLPS Circ. n. 33/2009 8

Motivazione del provvedimento Il provvedimento di sospensione va obbligatoriamente motivato con l indicazione (anche sintetica) dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell amministrazione, in relazione alle risultanze dell istruttoria. Art. 3, co. 1, Legge n. 241/1990; Corte Cost. Sentenza n. 310/2010

Effetti della sospensione Ambito spaziale: gli effetti del provvedimento di sospensione sono circoscritti alla singola unità produttiva rispetto ai quali sono stati verificati i presupposti per la sua adozione (e non l intera impresa). Efficacia temporale: Lavoro irregolare il provvedimento avrà decorrenza dalle ore 12.00 del giorno successivo; Violazioni sulla sicurezza l efficacia del provvedimento è immediata. Art. 14, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 10

Sanzione indiretta Gli accertatori comunicano l adozione del provvedimento di sospensione all A.V.C.P. ed al Min. Infrastrutture e Trasporti al fine di attivare un procedimento amministrativo volto all emanazione di un provvedimento d interdizione alla contrattazione con le P.A. L impresa destinataria di tale sanzione accessoria sarà impossibilitata a porre in essere ogni attività contrattuale con la P.A. per: a) una durata pari a quella del provvedimento di sospensione, nell ipotesi in cui la percentuale dei lavoratori irregolari sia inferiore al 50% di quelli presenti sul luogo di lavoro; b) una durata pari al doppio di quella della sospensione e comunque non superiore a due anni nel caso in cui: la percentuale dei lavoratori in nero sia superiore al 50% di quelli presenti sul luogo di lavoro; nei casi di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro; nei casi di reiterazione, dove, tuttavia, la decorrenza del periodo di interdizione è successiva al termine del precedente periodo d interdizione; c) una durata pari a due anni nell ipotesi di mancata revoca della sospensione entro 4 mesi dalla sua adozione, fatta salva l eventuale emissione di un provvedimento di rideterminazione della durata dell interdizione da parte del Ministro delle Infrastrutture, una volta acquisito il suddetto provvedimento di revoca. 11

Condizioni per la revoca del provvedimento a) regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria; b) ripristino delle regolari condizioni di lavoro nell ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni prevenzionistiche; c) pagamento di una sanzione accessoria di 1.500 euro qualora il provvedimento di sospensione sia stato emesso a causa del lavoro irregolare, ovvero, di 2.500 euro, nell ipotesi di sospensione determinata dalla violazione di norme prevenzionistiche. Art. 14, co. 4, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 12

Inosservanza del provvedimento Qualora il destinatario del provvedimento di sospensione continui ad esercitare la propria attività all interno dell unità produttiva oggetto di accesso ispettivo, verrà punito con la sanzione: dell arresto fino a 6 mesi nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni di norme prevenzionistiche; con l'arresto da 3 a 6 mesi o con l'ammenda da 2.500 a 6.400 euro nell ulteriore ipotesi di sospensione per lavoro irregolare. Art. 14, co. 10, D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 13

IMPUGNAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' IMPRENDITORIALE TIPO DI RICORSO Istanza di revoca del provvedimento FONTE NORMATIVA Art. 21-quinquies, Legge n. 241/1990 TERMINE PER LA PRESENTAZIONE non previsto Istanza di annullamento d'ufficio del provvedimento Ricorso gerarchico alla Direzione Regionale del Lavoro (provvedimenti emessi dal personale ispettivo del Ministero del Lavoro) Ricorso gerarchico al Presidente della Giunta Regionale (provvedimenti emessi dal personale ispettivo delle ASL) Ricorso giurisdizionale al T.A.R. Art. 21-novies, Legge n. 241/1990 Art. 14, co. 9, D.Lgs. n. 81/2008 Art. 14, co. 9, D.Lgs. n. 81/2008 D.L.gs. n. 104/2010 non previsto 30 gg. dalla notifica del provvedimento (vige il silenzio-accoglimento) 30 gg. dalla notifica del provvedimento (vige il silenzio-accoglimento) 60 gg. dalla notifica del provvedimento

D.T.L. Modena Provvedimenti di Sospensione Adottati 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 181 149 138 111 115 101 98 85 48 41 2008 2009 2010 2011 2012 Anno Provv.ti adottati Provv.ti Revocati

D.T.L. Modena Provvedimenti di sospensione per settore di attività (periodo: 2008-2012) PUBBLICI ESERCIZI COMMERCIO 0% 0% 1% 2% 2% 4% 12% 33% INDUSTRIA/EDILIZIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA 15% SERVIZI 28% METALMECCANICA 3% TRASPORTI STUDI PROFESSIONALI SPETTACOLO ALTRI SETTORI

G R A Z I E per la vostra attenzione Vitantonio Lippolis