TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI



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ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il tecnico per i sistemi idrici, sulla base di conoscenze tecnico-scientifiche anche multidisciplinari e della normativa di settore, opera nell ambito dei sistemi di approvvigionamento, adduzione e distribuzione delle acque, dei sistemi di raccolta, trattamento, riuso e smaltimento dei reflui, nonché dei sistemi per il loro riutilizzo anche ai fini della salvaguardia ambientale. In particolare il tecnico ha conoscenze e competenze tecniche per intervenire su situazioni di criticità, individuando soluzioni operative immediate, e per adottare tecniche e metodologie idonee alla soluzione di problemi che possono presentarsi durante la conduzione di un impianto. ATTIVITA PROFESSIONALI FONDAMENTALI Analizzare e rappresentare i sistemi idrici utilizzando sistemi informativi, di telecontrollo e telemisura. Collaborare alla gestione di un sistema di approvvigionamento idrico e monitorarne e valutarne l efficienza. Partecipare alla conduzione di un acquedotto intervenendo nelle situazioni di criticità sia delle reti che degli impianti Collaborare alla gestione operativa di una rete di fognatura e controllare la sicurezza degli impianti. Collaborare alla gestione degli impianti di depurazione individuando le situazioni di criticità ed i relativi interveneti. Intervenire nei processi di riutilizzo dei reflui trattati in base alle destinazioni d uso (agricoltura, industria etc.) 78 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

UNITÀ CAPITALIZZABILE 1 1. Analizzare e rappresentare i sistemi idrici, le reti di fognatura, gli impianti di trattamento reflui Il soggetto è in grado di: A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Utilizzare i sistemi informativi. 2. Definire e rappresentare schematicamente le reti acquedottistiche. 3. Definire e rappresentare schematicamente le reti di fognature. 4. Definire e rappresentare schematicamente gli impianti di trattamento reflui. 1. Per utilizzare i sistemi informativi il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare i software dedicati del settore; elaborare un data-base; interpretare le carte tematiche. 2. Per definire e rappresentare schematicamente le reti acquedottistiche il soggetto ha bisogno di sapere come: schematizzare una rete di acquedotto interno ed esterno; rappresentare graficamente le diverse componenti impiantistiche e strutturali di un acquedotto utilizzando i principali software del settore; controllare la qualità dei materiali di costruzione; eseguire la contabilità di cantiere. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 79

3. Per definire e rappresentare schematicamente le reti di fognature il soggetto ha bisogno di sapere come: schematizzare una rete di fognatura nera, bianca e mista; rappresentare graficamente le diverse componenti impiantistiche e strutturali di un sistema di scarico fognario utilizzando i principali software del settore; controllare la qualità dei materiali di costruzione; eseguire la contabilità di cantiere. 4. Per definire e rappresentare schematicamente gli impianti di trattamento reflui il soggetto ha bisogno di sapere come: schematizzare un impianto di depurazione; rappresentare graficamente le diverse componenti impiantistiche e strutturali del sistema depurativo utilizzando i principali software del settore; descrivere le specifiche tecniche delle opere civili ed elettromeccaniche; eseguire la contabilità di cantiere. 80 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Utilizzare i sistemi informativi. 2. Definire e rappresentare schematicamente le reti acquedottistiche. 3. Definire e rappresentare schematicamente le reti di fognature. 4. Definire e rappresentare schematicamente gli impianti di trattamento reflui. Il soggetto deve dimostrare di: 1 conoscere i principi fondamentali dell elettronica applicata; conoscere le potenzialità dei sistemi informativi; saper utilizzare il software del settore. 2 conoscere gli elementi di una rete di acquedotto; essere in grado di rappresentarne le diverse componenti strutturali e impiantistiche; conoscere i materiali comunemente impiegati nella costruzione degli acquedotti; saper impostare la contabilità di cantiere. 3 conoscere gli elementi di una rete di fognatura; essere in grado di rappresentarne le diverse componenti strutturali e impiantistiche; conoscere i materiali comunemente impiegati nella costruzione delle fognature; saper impostare la contabilità di cantiere. gli indicatori sono: descrizione delle funzioni degli strumenti informatici; ricerca di elementi specifici con l ausilio del sistema informativo; applicazioni dai software specialistici. descrizione degli elementi di una rete di acquedotto; rappresentazione di parti strutturali e impiantistiche di un acquedotto; individuazione dei materiali costituenti i singoli elementi di un acquedotto; impostazione di un semplice computo metrico estimativo. descrizione degli elementi di una rete di fognatura; rappresentazione di parti strutturali e impiantistiche di una fognatura; individuazione dei materiali costituenti i singoli elementi di una fognatura; impostazione di un semplice computo metrico estimativo. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 81

4 conoscere gli elementi di un impianto di trattamento reflui; essere in grado di rappresentarne le diverse componenti strutturali e impiantistiche; conoscere i materiali comunemente impiegati nella costruzione degli impianti di trattamento reflui; saper impostare la contabilità di cantiere. descrizione degli elementi di un impianto di trattamento reflui; rappresentazione di parti strutturali di un impianto di trattamento reflui; individuazione dei materiali costituenti i singoli elementi di un impianto di trattamento reflui; impostazione di un semplice computo metrico estimativo. 82 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

UNITÀ CAPITALIZZABILE 2 2. Partecipare alla gestione delle fonti di captazione Il soggetto è in grado di: A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Partecipare alle attività di gestione di un sistema di approvvigionamento idrico. 2. Partecipare al monitoraggio di un impianto idrico; 3. Controllare la qualità e la sicurezza degli impianti idrici. 1. Per partecipare alle attività di gestione di un sistema di approvvigionamento idrico il soggetto ha bisogno di sapere come: schematizzare un opera di captazione dal punto di vista idraulico; eseguire interventi tecnici in un impianto di approvvigionamento idrico; controllare i parametri di un sistema idrico. 2. Per partecipare al monitoraggio di un impianto idrico il soggetto ha bisogno di sapere come: effettuare le misurazioni idrauliche; implementare un sistema di monitoraggio delle risorse idriche; effettuare analisi fisico-chimico-biologico delle acque potabili. 3. Per controllare la qualità e la sicurezza degli impianti idrici il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le norme relative alla sicurezza dei cantieri mobili, degli impianti e degli ambienti di lavoro; attivare un protocollo di qualità secondo prefissati standard. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 83

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Partecipare alle attività di gestione di un sistema di approvvigionamento idrico. 2. Partecipare al monitoraggio di un impianto idrico; 3. Controllare la qualità e la sicurezza degli impianti idrici. Il soggetto deve dimostrare di: 1 conoscere i principi fondamentali della Meccanica dei fluidi applicata; conoscere gli elementi di un sistema di captazione; conoscere i parametri ammissibili di un sistema idrico. gli indicatori sono: interpretazione del progetto di un opera idraulica; rappresentazione schematica di un sistema di captazione delle acque; utilizzo di strumentazione idonea per il controllo della qualità delle acque. 2 conoscere le modalità operative per l effettuazione di misure idrauliche conoscere e applicare le metodologie e le tecniche di monitoraggio e telemisura; conoscere i principi fondamentali della Chimica e biologia delle acque. utilizzo di metodiche per le misurazioni idrauliche applicazione delle metodologie e delle tecniche di monitoraggio e telemisura; descrizione delle analisi necessarie per individuare le acque potabili 3 conoscere e saper applicare il quadro legislativo in materia di sicurezza; conoscere e applicare il quadro legislativo ambientale. applicazione delle norme in contesti specifici; attivazione di un protocollo di qualità coerente alla legislazione ambientale. 84 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

UNITÀ CAPITALIZZABILE 3 3. Partecipare alla gestione delle reti acquedottistiche Il soggetto è in grado di: A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Partecipare alle attività di gestione di un acquedotto. 2. Applicare tecniche di monitoraggio, misura e valutazione di efficienza di una rete idrica. 3. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi della rete di un acquedotto. 4. Partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti. 1. Per partecipare alle attività di gestione di un acquedotto il soggetto ha bisogno di sapere come: interpretare i documenti tecnici che descrivono le componenti del sistema acquedottistico; organizzare le squadre operative dei tecnici per la manutenzione; effettuare i controlli di qualità dell acqua potabile applicando le norme tecniche del settore. 2. Per applicare tecniche di monitoraggio, misura e valutazione di efficienza di una rete idrica il soggetto ha bisogno di sapere come: effettuare le misurazioni idrauliche; misurare le perdite di una rete di acquedotto; implementare un sistema di monitoraggio. 3. Per intervenire nella gestione operativa dei disservizi della rete di un acquedotto il soggetto ha bisogno di sapere come: organizzare un intervento tecnico in emergenza; predisporre i mezzi d opera e le macchine di cantiere. 4. Per partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le norme relative alla sicurezza dei cantieri mobili, degli impianti e degli ambienti di lavoro; attivare un protocollo di qualità secondo prefissati standard; misurare l efficienza di una rete acquedottistica. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 85

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Partecipare alle attività di gestione di un acquedotto. 2. Applicare tecniche di monitoraggio, misura e valutazione di efficienza di una rete idrica. 3. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi della rete di un acquedotto. 4. Partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper interpretare gli elaborati di un progetto di acquedotto; essere in grado di organizzare il magazzino per la manutenzione; saper applicare i principi fondamentali della Chimica e biologia delle acque. 2 conoscere i parametri ammissibili di un sistema idrico; conoscere e verificare i sistemi di controllo di una rete acquedottistica; conoscere e applicare le tecniche e le metodologie di monitoraggio e telemisura. gli indicatori sono: interpretazione del progetto di un acquedotto; definizione delle apparecchiature per la manutenzione e dei materiali di scorta; descrizione delle analisi necessarie per controllare la qualità delle acque; interpretazione ed elaborazione dei parametri di un sistema di distribuzione delle acque; elaborazione dati e statistiche di funzionamento degli impianti; applicazione delle metodologie e tecniche di monitoraggio e telemisura. 3 conoscere tutti i dispositivi di controllo per la gestione dei disservizi; coordinare le operazioni di ripristino con mezzi e personale. 4 conoscere e saper applicare il quadro legislativo in materia di sicurezza; conoscere e saper applicare il quadro legislativo ambientale; misurare l efficienza di una rete acquedottistica. elaborazione di sistemi di controllo per la gestione dei disservizi; formulazione di procedure di allarme e piani di intervento. applicazione delle norme in contesti specifici; attivazione di un protocollo di qualità coerente alla legislazione ambientale; scelta di idonei strumenti per il controllo di efficienza della rete di distribuzione delle acque. 86 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

Il soggetto è in grado di: UNITÀ CAPITALIZZABILE 4 4. Partecipare alla gestione delle reti di fognature A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Partecipare alle attività di gestione di una rete fognaria cittadina o comprensoriale. 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi di una rete di fognatura 3. Partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti 1. Per partecipare alle attività di gestione di una rete fognaria cittadina o comprensoriale il soggetto ha bisogno di sapere come: interpretare i documenti tecnici che descrivono le componenti del sistema di scarico; organizzare le squadre operative dei tecnici per la manutenzione; applicare le norme tecniche del settore. 2. Per intervenire nella gestione operativa dei disservizi di una rete di fognatura il soggetto ha bisogno di sapere come: organizzare un intervento tecnico in emergenza; predisporre i mezzi d opera e le macchine di cantiere. 3. Per Partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le norme relative alla sicurezza dei cantieri mobili, degli impianti e degli ambienti di lavoro; attivare un protocollo di qualità secondo prefissati standard; misurare l efficienza di una rete di fognatura. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 87

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Partecipare alle attività di gestione di una rete fognaria cittadina o comprensoriale. 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi di una rete di fognatura. 3. Partecipare al controllo della qualità e della sicurezza degli impianti. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper interpretare gli elaborati di un progetto di fognatura; essere in grado di organizzare il magazzino per la manutenzione; conoscere e saper applicare la normativa ambientale riferita ai sistemi di scarico. 2 conoscere tutti i dispositivi di controllo per la gestione delle emergenze; coordinare le operazioni di ripristino con mezzi e personale. 3 conoscere e saper applicare il quadro legislativo in materia di sicurezza; conoscere e saper applicare il quadro legislativo ambientale; saper misurare l efficienza di una rete di fognatura. gli indicatori sono: interpretazione del progetto di una fognatura; definizione delle apparecchiature per la manutenzione e dei materiali di scorta; identificazione delle norme giuridiche e tecniche riferite ai sistemi di scarico. elaborazione di sistemi di controllo per la gestione delle emergenze; formulazione di procedure di allarme e piani di intervento. applicazione delle norme in contesti specifici; attivazione di un protocollo di qualità coerente alla legislazione ambientale; scelta di idonei strumenti per il controllo di efficienza di una rete fognaria. 88 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

UNITÀ CAPITALIZZABILE 5 5. Intervenire nella gestione degli impianti di trattamento dei reflui Il soggetto è in grado di: A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Partecipare alle attività di gestione di un impianto di trattamento dei reflui 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi di un depuratore 3. Partecipare al controllo, alla qualità e alla sicurezza degli impianti di trattamento dei reflui 1. Per partecipare alle attività di gestione di un impianto di trattamento dei reflui il soggetto ha bisogno di sapere come: interpretare i documenti tecnici che descrivono il ciclo di trattamento e le specifiche dell impianto; organizzare le squadre operative dei tecnici per la manutenzione; applicare le norme tecniche del settore. 2. Per intervenire nella gestione operativa dei disservizi di un depuratore il soggetto ha bisogno di sapere come: organizzare un intervento tecnico in emergenza; predisporre i mezzi d opera e le macchine di cantiere. 3. Per partecipare al controllo, alla qualità e alla sicurezza degli impianti di trattamento dei reflui il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le norme relative alla sicurezza dei cantieri mobili, degli impianti e degli ambienti di lavoro; attivare un protocollo di qualità secondo prefissati standard; misurare l efficienza di un sistema depurativo. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 89

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Partecipare alle attività di gestione di un impianto di trattamento dei reflui 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi di un depuratore 3. Partecipare al controllo, alla qualità e alla sicurezza degli impianti di trattamento dei reflui. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper interpretare gli elaborati di un progetto di impianto di trattamento reflui; essere in grado di organizzare il magazzino per la manutenzione; conoscere e saper applicare la normativa ambientale riferita al trattamento dei reflui. 2 conoscere i sistemi di controllo per la gestione dei disservizi di un depuratore; coordinare le operazioni di intervento del personale addetto alla gestione delle emergenze. 3 conoscere e saper applicare il quadro legislativo in materia di sicurezza conoscere e saper applicare il quadro legislativo ambientale; saper misurare l efficienza di un sistema depurativo. gli indicatori sono: interpretazione del progetto di un impianto di trattamento reflui; definizione delle apparecchiature per la manutenzione e dei materiali di scorta identificazione delle norme giuridiche e tecniche riferite al trattamento dei reflui. elaborazione di sistemi di controllo per la gestione dei disservizi; formulazione di procedure di allarme e piani di intervento. applicazione delle norme in contesti specifici; attivazione di un protocollo di qualità coerente alla legislazione ambientale; utilizzo di tecniche e metodiche per la valutazione del grado di efficienza di un depuratore. 90 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

UNITÀ CAPITALIZZABILE 6 6. Intervenire nella gestione dei recapiti finali dei reflui trattati Il soggetto è in grado di: A. STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Partecipare allo svolgimento di attività di gestione di un sistema depurativo. 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi. 3. Intervenire nei processi di riutilizzo in base alle destinazioni d uso. 1. Per partecipare allo svolgimento di attività di gestione di un sistema depurativo il soggetto ha bisogno di sapere come: schematizzare il ciclo di un sistema depurativo; valutare lo stato qualitativo di un corpo idrico naturale; eseguire interventi tecnici; controllare i parametri ambientali. 2. Per intervenire nella gestione operativa dei disservizi il soggetto ha bisogno di sapere come: organizzare un intervento tecnico di emergenza; predisporre i mezzi d opera e le macchine di cantiere. 3. Per intervenire nei processi di riutilizzo in base alle destinazioni d uso il soggetto ha bisogno di sapere come: attivare un protocollo di qualità secondo prefissati standard misurare l efficienza di un sistema depurativo applicare il quadro tecnico-normativo del settore ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 91

B. DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. Partecipare allo svolgimento di attività di gestione di un sistema depurativo. 2. Intervenire nella gestione operativa dei disservizi. 3. Intervenire nei processi di riutilizzo in base alle destinazioni d uso. Il soggetto deve dimostrare di: 1 conoscere il ciclo di un sistema depurativo; conoscere le caratteristiche dei corpi idrici naturali; conoscere e coordinare gli interventi tecnici da eseguire nella gestione di un sistema di depurazione; conoscere e verificare i parametri ambientali di qualità delle acque. 2 conoscere le possibili cause di allarme e le necessarie operazioni di ripristino; coordinare le operazioni di ripristino con mezzi e personale. gli indicatori sono: schema del ciclo di un sistema depurativo; utilizzo di idonea strumentazione per la verifica della qualità dell acqua nei corpi idrici; elaborazione di un piano di interventi tecnici per la gestione del processo di depurazione; utilizzo di tecniche analitiche per il controllo di qualità delle acque trattate. descrizione delle principali cause di allarme; elaborazione di un piano di intervento per la gestione delle emergenze. 3 saper definire un protocollo di qualità in base alle destinazioni d uso; saper misurare l efficienza di un sistema di depurazione; conoscere e saper applicare il quadro tecnico-normativo del settore. definizione di specifici protocolli di qualità delle acque trattate in funzione del loro utilizzo; scelta di idonei strumenti per la valutazione del grado di efficienza di un sistema di depurazione; applicazione delle norme in contesti specifici. 92 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE