CETS la fase 2. La rete europea, il metodo italiano



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Transcript:

CETS la fase 2 Carta Europea del Turismo Sostenibile La rete europea, il metodo italiano Luca Dalla Libera

La CETS prevede tre fasi: I. Registrazione per l area protetta (la RNMR è la centesima area CETS in EU) II. Certificazione per imprese turistiche locali III. Certificazione per i tour operator

I. Certificazione per l area protetta In Europa, 119 aree protette in 13 paesi hanno ottenuto la Carta (2014) 25 in Italia

Tra le 25 Aree Protette in Italia 13 I parchi storici (certificati entro il 2012) 1. Parco Nazionale Monti Sibillini (R) 2. Parco Naturale Alpi Marittime (R) 3. Parco Naturale Adamello Brenta (R) 4. Parco Regionale dell'adamello 5. AreeProtette delle Alpi Lepontine 6. Sistema Aree Protette dell'oltrepò Mantovano (R) 7. Parco Naturale Alto Garda Bresciano 8. Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise 9. Parco Nazionale della Sila 10. Parco Regionale dei Colli Euganei Fase I 11. Parco Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo 12. Sistema dei Parchi del Salento 13. Riserva Naturale di Monte Rufeno

Tra le 25 Aree Protette in Italia 7 (certificati presso EU parlament il 06.XI.2013) 1. Parco Nazionale Val Grande 2. Parco Nazionale dell Appennino Lucano 3. Parco Naturale dell Ossola 4. Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello 5. Parco Naturale del Conero 6. Parco Naturale Gola Rossa e Frasassi 7. Parco Regionale Monte San Bartolo Fase I 5 (certificati presso EU parlament il 11.XII.2014) 1. Parco Nazionale del Pollino 2. Parco Nazionale delle Colline Metallifere 3. Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano 4. Parco Nazionale dell Alta Murgia 5. Riserva Marina Torre del Cerrano

I 4 processi intrapresi o in fase di decollo nel 2015 1. Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga 2. Parco Nazionale del Cilento 3. Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano 4. ParcoRegionale del Po Cuneese In fase di avvicinamento Regione Toscana (parchi Regionali) Due parchi regionali in Sardegna Fase I

II. Certificazione per imprese turistiche locali Fase II In Europa 438operatori turistici locali sono partnercets fase II in 25parchi CETS: Spagna: 296 operatori in 20 parchi Francia: 103operatori in 3 parchi Regno Unito:37 operatori in 1 parco Finlandia: 2 operatori in 1 parco Italia: Esperienza del Parco Naturale Adamello Brenta

III. Certificazione per i tour operator In Europa: Fase III In Francia progetto pilota in corso Scambi tra sezioni nazionali per verificare l applicabilità del sistema pilota francese in altri contesti

CETS FASE II IN GENERALE - SINTESI

Le aree protette che hanno ottenuto la Carta possono se vogliono, decidere di implementare le FASI II e III (accordi e specifici piani d azione con singole imprese e tour operator che hanno partecipato attivamente alla I fase o che svolgono attività in sinergia con il Parco)

Così come la CETS fase I, NONsi tratta di una certificazione di standard o di un altro eco-label, bensì di un percorsovolontario di miglioramento e di collaborazione basato sui 10 principi CETS certificato da un accordo tra parco CETS e operatore

10 Principi CETS 1.Lavorare in Partnership 2.Elaborare una Strategia 3.Tutelare e migliorare il patrimonio naturale e culturale 4.Qualità 5.Comunicazione 6.Prodotti turistici specifici locali 7.Migliorare la conoscenza, formazione 8.Qualità della vita dei residenti 9.Benefici per l'economia locale 10.Monitoraggio dei flussi, riduzione degli impatti

La fase II è un modo di mantenere attivo il Forum e di accrescere l interesse delle imprese a dialogare col parco e a partecipare

VANTAGGI PER L IMPRESA E L AREA PROTETTA Un Programma di Collaborazione nel quadro della Carta Europea, come impegno reciproco, riconosciuto, pubblico e certificato tra i responsabili dell area protetta e ogni impresa. L impegno preso dalle imprese del settore privato nei confronti dei principi del turismo sostenibile potrà risultare ragionevolmente vantaggioso anche per le imprese stesse nella misura in cui il Parco saprà promuovere la loro propria attività.

E un buon vantaggio commerciale poter informare i propri ospiti -avere del materiale promozionale a servizio del cliente -sul fatto che un impresa è una collaboratrice accreditata di un area protetta alla quale è stato concesso un riconoscimento Europeo: Collaborazione con l area protetta e gli altri partner europei della rete CETS per la visibilità e promozione dell azienda

FASE II: Per ottenere la Carta, l impresa deve: Essere situata nel territorio CETS del parco Essere membro attivo del Forum Realizzare una diagnosi della sua attività Elaborare con il Parco una Strategiae un Piano d Azione triennale della sua attività basato sui 10 Principi CETS Ottenere la valutazione positiva dal parco

Una volta ottenuta la Carta: l impresa deve mettere in pratica il Piano d Azione il Parcodeve rispettare i propri impegni: Corresponsabilità e verifica La Carta ha validità tre anni, rinnovabile. Se il Parco perde la CETS, la perdono anche le imprese

Europarc Federation detta delle regole generali per la II fase, Ogni Sezione (Federparchi, in Italia) identifica la sua metodologia nazionale, che viene approvata dal livello Europeo, Infine ogni singolo parcopuò richiedere ulteriori requisiti o impegni specifici alle sue imprese (es. marchio?)

CETS FASE II - IL METODO ITALIANO

2009-2010 Riunioni del Gruppo di lavoro per la definizione della metodologia italiana per la Fase II 2011 Approvazione da parte di Europarc 2012 e 2013 Varie riflessioni sull applicabilità della fase II in Italia anche su stimolo di Europarc 2014 Impegno a testare la metodologia con azioni pilota, per eventualmente adattarla e modificarla

La metodologia italiana : Si attiene alle linee guida generali di EUROPARC Si ispira in modo sostanziale alla metodologia spagnola Mira a garantire la necessaria omogeneità in tutto lo Stato italiano, Permette di adeguare il processo alle specificità di ogni territorio (principio di sussidarietà). Per questo il protocollo puòessere diverso da parco a parco ma è necessariamenteapprovato preventivamente da Federparchi

Non si tratta di un sistema di certificazione normalizzato e consueto (EMAS, ISO, ecc ), ma di un processo di evoluzione e miglioramento e può inglobare marchi di qualità, sistemi di gestione ambientale e eco-marchi già esistenti e riconosciuti PAROLE CHIAVE DEL METODO partecipazione patto di alleanza e collaborazione, accordo volontario tra parco e imprenditore principio di sussidiarietà, flessibilità di adeguamento in base alle caratteristiche particolari di ogni area protetta sistema agile e facile da gestire, realista e attuabile per il parco e gli imprenditori contenuto solido e affidabile, per tracciabilità e il monitoraggio motivare, riconoscere, differenziare le imprese

Obiettivi di Federparchi per le imprese Italiane Differenziare le imprese turistiche per il loro impegno volontario con lo sviluppo turistico sostenibile dell area protetta nella quale operano, (insieme alle amministrazioni pubbliche coinvolte) per migliorare continuamente la sostenibilità del turismo attraverso la qualificazione dell offerta.

Si certificano le imprese nella loro totalità(non la singola attività). L accordo è firmato con il proprietario o il gestore o con entrambi, a seconda delle esigenze, valutate di volta in volta. L impresa deve essere in regola con tutti i requisiti legali. L impresa deve essere situata nel territorio della CETS (fase I).

Attendere la verifica di Federparchi-Europarc Italia sulla coerenza della documentazione inviata dall area protetta con il Sistema di Adesione nazionale e solo dopo tale verifica cominciare l implementazione la Sezione II della CETS, o in altre parole, il processo di adesione delle imprese turistiche alla CETS Alla fine del processo, comunicare la lista delle imprese certificate a Federparchi-Europarc Italia A sua volta Federparchi-Europarc Italia si prenderà l incarico di inviare queste informazioni a EUROPARC Federation.

CONDIZIONI PER L IMPRESA CHE INTENDE ADERIRE: Essere ubicata o svolgere la propria attività nell ambito di applicazione della CETS dell area naturale protetta certificata Osservare la legislazione vigente e la normativa dell area naturale protetta (pianificazione e strumenti di gestione) Le attivitàdell impresa turistica dovranno essere compatibilicon la Strategia di turismo sostenibile (CETS fase I) L impresa dovrà far parte del Forum di Turismo Sostenibile CETS. A livello della singola area naturale protetta potranno essere definiti ulteriori requisiti addizionali per le imprese, che dovranno essere individuate in stretta collaborazione col Forum di Turismo Sostenibile.

AZIONI PER L IMPRESA CHE INTENDE ADERIRE: IL MODELLO E STRUTTURATO IN TRE PARTI: 1. migliorare la propria offerta e la propria relazione con l area naturale protetta. 2. Migliorare il proprio comportamento ambientale. 3. Appoggiare lo sviluppo locale e la conservazione del patrimonio. Per poter aderire alla CETS, l impresa dovrà selezionare un minimo di tre azioni per ogni settore.

Una volta concordato il Piano d azione, si procede alla firma dell accordo. L Accordo di Collaborazione è il documento negoziato e firmato dal responsabile dell ente di gestione dell area naturale protetta e dall impresa turistica che aderisce alla CETS, nel quale vengono identificati gli impegni che ogni parte si assume, durante i tre anni successivi, allo scopo di rafforzare la collaborazione e migliorare la sostenibilità del turismo nell area naturale protetta. L accordo contiene anche le norme per l uso del logo CETS da parte dell impresa

Allegato 5 Modello di Accordo di Collaborazio ne

CETS la fase 2 Carta Europea del Turismo Sostenibile Grazie dell attenzione Luca Dalla Libera