Riforma delle : 1000,00 PER 14 MESI Una rendita garantita e certa durante il periodo della pensione e maggiore ricchezza durante la vita lavorativa.
La riguarda esclusivamente chi ha maturato un massimo di 10 anni di anzianità contributiva. * (giovani e neo assunti) * possono aderire anche coloro che hanno maturato fino ad un massimo di 25 anni di contribuzione ottenendo la quota di contribuzione extra in 3 rate.
Punti salienti: 1. nessun vincolo di età per ottenere l assegno di pensione * 2. importo garantito e rivalutato sul potere di acquisto degli attuali 1000,00 per 14 MENSILITà 3. contributi previdenziali uniformati a 5000 annui per tutte le categorie retributive ** 4. la differenza contributiva entra a far parte della retribuzione * Per ottenere l assegno di pensione nella somma stabilita di 1000,00 occorre aver maturato 40 anni di contribuzione. Si può ugualmente richiedere l assegno anche al raggiungimento dei 35 anni di contribuzione con un decurtamento del 20%. L ASSEGNO DI PENSIONE VIENE COMUNQUE EROGATO PER 14 MENSILITà ** Indipendentemente dallo stipendio percepito il costo contributivo per il datore di lavoro sarà sempre di 5 mila euro l anno. L eventuale differenza contributiva sarà erogata al lavoratore in busta paga. Il lavoratore continuerà a versare il 10% della sua retribuzione fino ad un massimo di 2500 euro. L eventuale maggiore importo sarà erogato in busta paga.
Contributi previdenziali per il lavoratore dipendente oggi 9,90% della retribuzione lorda a carico del dipendente 23% circa della retribuzione lorda a carico del datore di lavoro
Proposta di dei contributi previdenziali per il lavoratore dipendente 10% della retribuzione lorda a carico del dipendente 5000 euro fissi a carico del datore di lavoro
Esempio: su uno stipendio medio lordo di 25000 euro annui Secondo l attuale sistema i contributi versati sono: 2475 euro (9,90%) a carico del dipendente 5750 euro (23%) a carico del datore di lavoro Per un totale di 8225 euro
Secondo la proposta sarebbero: 2500 euro (10%) a carico del dipendente 5000 euro a carico del datore di lavoro Per un totale di 7500 euro e un risparmio di 725 euro.
I 725 euro così risparmiati verranno utilizzati nel seguente modo: Il 10% (72,5 e) versati in un fondo perequativo *** Il 40% (290 e) versati al lavoratore Il 50% (362,5 e) utilizzati dal datore di lavoro per compensare i versamenti delle retribuzioni inferiori, per finanziare aumenti salariali e l aumento dell occupazione aziendale *** Il fondo perequativo è alimentato dal 10% del risparmio contributivo a carico dei datori di lavoro e serve per compensare l adeguamento contributivo per le retribuzioni più basse. Il fondo, una volta soddisfatte le esigenze perequative delle pensioni di anzianità contributiva può concorrere a ridurre l onere di intervento della fiscalità generale per la copertura delle pensioni sociali.
Esempio 2: stipendio medio lordo di 18000 euro annui (operaio base) Secondo l attuale sistema: 1782 euro (9,90%) a carico del dipendente 4140 euro (23%) a carico del datore di lavoro Per un totale di 5922 euro Secondo il nuovo sistema: 1800 euro (10%) a carico del dipendente 5000 euro a carico del datore di lavoro Per un totale di 6800 euro * In questo caso il raggiungimento dei 7500 euro di contributi per l ottenimento dei 1000 euro di pensione futura sarà compensato dal fondo perequativo. Ad oggi infatti questo lavoratore con l attuale sistema non raggiungerebbe l ammontare di 14.000 euro l anno di pensione che in questo caso sarebbe comunque garantita.
Per uno stipendio medio lordo di 35000 euro annui: Secondo l attuale sistema: 3465 euro (9,90%) a carico del dipendente 8050 euro (23%) a carico del datore di lavoro Per un totale di 11515 euro Secondo il nuovo sistema: 3500 euro (10%) a carico del dipendente 5000 euro a carico del datore di lavoro Per un totale di 8500 euro con liberazione di risorse pari a 3050 euro da destinare: Il 10% (305 euro) versati nel fondo perequativo Il 40% (1220 euro) versati al lavoratore Il 50% (1525 euro) utilizzati per compensare i versamenti delle retribuzioni inferiori, per finanziare aumenti salariali e l aumento dell occupazione aziendale)
Con questo sistema contributivo si liberano risorse sia per i lavoratori sia per le aziende. I lavoratori potranno utilizzare le risorse come meglio credono in piena responsabilità individuale e i datori di lavoro per investire in nuova occupazione, innovazione e miglioramento delle retribuzioni.
Gli autonomi La previdenza dei lavoratori autonomi è da considerarsi una fattispecie a parte, la cui variazione non ha ricadute dirette sul piano occupazionale. Il sistema attuale prevede versamenti contributivi minimi di 3500,00 e un importo corrispondente a circa il 20% del fatturato eccedente i 40 mila euro. Di fatto il lavoratore autonomo è di per sè abituato ad una maggiore responsabilizzazione e anche la previdenza rientra in questo approccio. Tuttavia si ritiene utile proporre lo schema contributivo seguente: 3500,00 l anno per 35 anni ( pensione di 500,00 per 14 mensilità ) 3500,00 l anno per 40 anni ( pensione di 600,00 per 14 mensilità ) 5000,00 l anno per 35 anni ( pensione di 700,00 per 14 mensilità ) 5000,00 l anno per 40 anni ( pensione di 800,00 per 14 mensilità ) 7500,00 l anno per 35 anni ( pensione di 900,00 per 14 mensilità ) 7500,00 l anno per 40 anni ( pensione di 1000,00 per 14 mensilità ) Ciascuno avrà la facoltà in ogni momento di integrare le somme contributive per raggiungere lo standard di assegno che preferisce.