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!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! HappyOnlife! Progetti(ed(attività(per(avviare(e( attrezzare(bambini,(docenti(e( genitori(a(una(vita(digitale( piacevole,(equilibrata(e(sicura(( StephaneChaudron RosannaDiGioia MonicaGemo 2015!! ReportEUR27011IT

! Commissione europea Centro Comune di Ricerca Istituto per la protezione e la sicurezza dei cittadini Contatti Indirizzo: Centro Comune di Ricerca, via Enrico Fermi 2749, TP361, 21027 Ispra (VA), Italia Email: ipsc@jrc.ec.europa.eu https://ec.europa.eu/jrc Riserva complementare Il contenuto della presente pubblicazione non riflette necessariamente la posizione o l opinione della Commissione europea. Né la Commissione europea né alcuna persona operante a nome della Commissione è responsabile dell uso che possa essere fatto delle informazioni fornite in appresso. Tutte le immagini Unione Europea 2015, eccetto: immagini riprodotte con licenza creative common da Arduino il libro dei progetti JRC93928 EUR27011IT ISBN978P92P79P44698P6(PDF) ISBN978P92P79P44697P9(print) ISSN1831P9424(online) ISSN1018P5593(print) doi:10.2788/442153 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dellunione europea, 2015 Unione europea, 2015 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte Printed in Italy ( Abstract Il mondo digitale è un nuovo spazio da addomesticare: con i suoi codici, con alcune regole, con i suoi pericoli e con le sue grandi opportunità. Recenti ricerche dimostrano che il cambiamento sociale e culturale è in atto fin dalla prima infanzia. Attualmente, lapprendimento del funzionamento del mondo digitale avviene principalmente tra pari e si concentra sullesperienza ludica e di condivisione. A volte, ladulto è quasi estraneo a questo processo. Il problema risiede nel fatto che i codici e le regole non si apprendono solo con luso dello strumento: la presenza delladulto permette lintegrazione delluso con i sistemi di valori, il pensiero critico e la consapevolezza dei possibili rischi. Ladulto è in grado di garantire esperienza, saggezza ed equilibrio. Questa raccolta presenta, tramite delle schede semplici e chiare, una scelta di progetti, attività e strategie per avvicinare e promuovere la condivisione dell esperienza digitale tra insegnanti, genitori e bambini tra gli 8 e i 12 anni.

RINGRAZIAMENTI Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla stesura di questo testo. Un particolare ringraziamento va agli studenti, ai docenti e alla direzione dellistituto Comprensivo D. Alighieri di Angera e della Scuola Europea di Varese, che hanno contribuito a testare e validare parte degli strumenti del toolkit Happy OnLife. Ringraziamo il dottor Gabriele Apicella, luogotenente del comando dei Carabinieri di Angera, nonché presidente del Rotary Club Laveno Luino e Alto Verbano, che ci ha affiancati con impegno e dedizione negli incontri organizzati presso le scuole di Angera e Ispra (Varese), oltre ad aver fornito le proprie conoscenze e competenze sul tema del (cyber)bullismo. Ringraziamo inoltre Alessia Ghezzi (JRC) e Ângela Guimarães Pereira (JRC) per il loro lavoro iniziale e il loro aiuto nell elaborazione di questo progetto e documento. Happy Onlife 1

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HAPPY ONLIFE! Progetti e attività per avviare e attrezzare bambini, docenti e genitori a una vita digitale piacevole, equilibrata e sicura. Il mondo digitale è un nuovo spazio da addomesticare: con i suoi codici, con alcune regole, con i suoi pericoli e con le sue grandi opportunità. Recenti ricerche dimostrano che il cambiamento sociale e culturale è in atto fin dalla prima infanzia. Attualmente, lapprendimento del funzionamento del mondo digitale avviene principalmente tra pari e si concentra sullesperienza ludica e di condivisione. A volte, ladulto è quasi estraneo a questo processo. Il problema risiede nel fatto che i codici e le regole non si apprendono solo con luso dello strumento: la presenza delladulto permette lintegrazione delluso con i sistemi di valori, il pensiero critico e la consapevolezza dei possibili rischi. Ladulto è in grado di garantire esperienza, saggezza ed equilibrio. Questa raccolta presenta, tramite delle schede semplici e chiare, una scelta di progetti, attività e strategie per avvicinare e promuovere la condivisione dell esperienza digitale tra insegnanti, genitori e bambini tra gli 8 e i 12 anni. In particolare, lo scopo di questo documento è di: Avviare e attrezzare gli insegnanti, i genitori e i bambini, suggerendo gli strumenti possibili (online e offline) utili per accogliere i cambiamenti culturali e facilitare il superamento del divario generazionale. Indirizzare gli insegnanti, i genitori e i bambini alla prevenzione e alla risoluzione di problematiche esistenti o di quelle che potrebbero affiorare come conseguenza del detto cambiamento. Incoraggiare gli insegnanti, i genitori e i bambini nel mettere in atto azioni preventive, salutari, equilibrate, sicure e affidabili (sia online, sia offline). Tali azioni sono rivolte, in primis, ai ragazzi, con lobiettivo di raggiungere lintera comunità scolastica. Happy Onlife 3

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Indice I. Happy Onlife... 7 Scheda 1. Happy Onlife, il gioco... 7 II. Be Smart - STOP al cyber-bullismo... 9 Diritti online: dalla riservatezza, alla privacy, al diritto alloblio... 9 I ruoli di tutti la responsabilità di tutti... 10 L arte nei progetti di sensibilizzazione anti-(cyber) bullismo... 12 Scheda 2. Sul palco... 15 Scheda 3. Art Power... 17 Scheda 4. Mini Festival del Cinema... 19 Scheda 5. Zona Anti-(cyber)bullismo... 21 Scheda 6. Giochi cooperativi... 23 Scheda 7. Parli "Giraffa"?... 25 III. Be Digital... 27 Scheda 8. Il Multitasker... 29 Scheda 9. Hollywood in aula... 31 Scheda 10. Pocket Code... 33 Scheda 11. Tastiera musicale con Arduino... 35 Scheda 12. Clessidra Digitale con Arduino... 39 Scheda 13. Lampada Emotiva con Arduino... 43 IV. Game Generation... 47 Scheda 14. Videogiocare le verifiche e i compiti... 49 Scheda 15. Laboratorio di Videogiochi... 51 Scheda 16. Videogiochi in biblioteca... 53 Scheda 17. Videogiochi commerciali: lezioni moderne e innovative... 55 V. Note conclusive... 59 Come trovare il giusto equilibrio?... 59 VI. Bibliografia... 63 Happy Onlife 5

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I. HAPPY ONLIFE Scheda 1. Happy Onlife, il gioco Questo gioco è nato dalla constatazione che i ragazzi e gli adulti condividono poco le esperienze con le nuove tecnologie. Se, da una parte, gli adulti utilizzano questi nuovi strumenti come supporto essenziale al proprio lavoro e alle proprie comunicazioni, sia professionali, sia private, i ragazzi tra gli 8 e 12 anni, nonostante utilizzino internet come fonte d informazione e supporto indispensabile al proprio apprendimento, trascorrono la maggior parte del proprio tempo online impiegando prodotti ludici. L età della pre-adolescenza è l età della costruzione dell identità nel gruppo, che oggi è in piena mutazione con l arrivo dei social network e della messaggeria istantanea. Questo gioco - un misto tra gioco dell oca e quiz - offre un ideale attività d introduzione di circa 20 minuti che favorisce scambi e riflessioni tra ragazzi e adulti sulle esperienza del mondo digitale, sulle strategie d uso equilibrato, sicuro e rispettoso, delle nuove tecnologie. Cosa serve Uno o più gruppi formati da 3-5 ragazzi. Un numero di giochi Happy Onlife pari al numero di gruppi. Questo gioco comprende una scacchiera, un dado, dei pedoni, delle carte domande e delle carte anti-virus. Un adulto, insegnante o genitore, che farà da moderatore e ricoprirà il ruolo di lettore delle domande. Come fare In classe o a casa Il gioco ha regole semplici ed è facile da mettere in atto. Le sue dinamiche si basano su giochi conosciuti da tutti: il tradizionale gioco dell oca e domande di tipo quiz. La presenza di un adulto come moderatore del gioco, anche se non indispensabile, è funzionale al raggiungimento dell obiettivo di sensibilizzazione e scambio inter-generazionale dell attività. Per il resto, basta seguire le regole del gioco e divertirsi mentre si impara. Happy Onlife 7

Suggerimenti Adulti, provate prima il gioco tra di voi. Potreste farvi sorprendere dalle domande. Invitare genitori in classe per questo gioco offre la possibilità sia di sostenere l insegnante nell attività (se la classe è numerosa) sia di favorire scambi tra insegnanti e genitori su questa tematica. Per un attività di scuola aperta, è possibile creare una versione gigante di questo gioco dove i giocatori diventano pedoni. In base alla nostra esperienza il successo garantito. Probabilmente i ragazzi vi chiederanno di giocare ancora ci auguriamo - una seconda volta, o forse più. Potreste arricchire il gioco creando delle nuove domande. Happy Onlife 8

II. BE SMART - STOP AL CYBER-BULLISMO Diritti online: dalla riservatezza alla privacy, al diritto alloblio Il diritto alla privacy è figlio di due avvocati bostoniani, Samuel D. Warren e Louis D. Brandeis, che nel 1890 pubblicano sulla Harward Law Review un articolo scientifico dal titolo The right to be let alone, ovvero il diritto a essere lasciati soli per poter godere della sfera privata della propria vita. In questo saggio viene analizzato il rapporto tra diritto a essere informato e il diritto a informare rispetto alla riservatezza. Il 1950 segna una tappa ideologicamente importante in Europa con la Dichiarazione europea dei diritti fondamentali delluomo del Consiglio deuropa. Larticolo 8 (otto) della Convenzione 108 sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare. Nel 1981 gli stati membri del Consiglio deuropa, firmano la Convenzione 108 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale. La normativa comunitaria fa riferimento alla direttiva n. 95/46/CE, uno strumento che vincola gli stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, lasciando agli organi nazionali la forma e i mezzi per il raggiungimento di questo risultato. In Italia tale direttiva viene recepita con la legge 675 del 1996 e successivamente con il decreto 196 del 2003 che conia il cosiddetto Codice Privacy. In Europa segue la direttiva n. 2002/58/CE ( e-privacy ) nello specifico ambito delle comunicazioni elettroniche. Per ovviare allasimmetria regolatoria tra i vari stati membri e in virtù dellesponenziale crescita dei dati personali in circolazione sulla rete, nei social network e nel cloud computing, il 25 gennaio 2012 la Commissione europea ha presentato ufficialmente la proposta di un nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati, che, se approvato, andrà a sostituire la direttiva 95/46/CE. Il regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi, ha portata generale ed è direttamente applicabile in ogni Stato membro. In particolare va sottolineata limportanza dellart. 3 comma 3 in materia di limiti della territorialità. Esso prevede il superamento del principio di stabilimento in favore di quello di cittadinanza, che garantisce il rispetto della normativa europea anche da parte di tutti coloro che offrono servizi ai cittadini europei al di fuori del territorio europeo. Larticolo 17 (diciassette) del nuovo regolamento, che è quello del diritto all oblio assegna una particolare attenzione ai minori. I pericoli del Web 2.0 riguardano anche gli adulti ovviamente, tuttavia i minori, Happy Onlife 9

come persone vulnerabili, richiedono maggiori attenzioni e mediazione da parte di noi adulti. Spesso per inconsapevolezza, incuria o negligenza nell utilizzo della rete non viene compreso che scambiare informazioni, immagini o video, cedere password o altri dati personali, potrebbe comportare un danno alla propria immagine o a quella degli altri. L Europa ha previsto la possibilità del diritto all oblio, ovvero lopportunità della rimozione di tutti i contenuti immessi in rete, soprattutto dai minori, laddove sproporzionati rispetto alle finalità o semplicemente perché immessi da altri. Il bisogno di sentirsi parte della comunità virtuale viene soddisfatto con l irrefrenabile spinta allauto-esposizione e alla condivisione di dati e informazioni di vario genere. È necessario controllare, monitorare e guidare tale bisogno sotto diversi aspetti: giuridico, sociologico, culturale e psicologico. Da quanto esposto possiamo affermare che il quadro legale in materia di privacy ci dà dei riferimenti precisi e storicamente connotati, ma cosè la privacy in termini di sentimenti ed emozioni? Che cosa sanno i nostri ragazzi in tema di privacy? Come vivono la propria privacy e il rispetto della privacy altrui sul web? E per noi adulti? Ricoprire il ruolo di genitore digitale non è cosa semplice. Abbiamo il diritto di controllare, o peggio spiare i nostri figli sul web? Abbiamo il diritto di postare le foto dei nostri figli sui social networks? Sicuramente è necessario creare maggiore consapevolezza del ruolo attivo di ogni utente del web, bambino o adulto che sia, sulla responsabilità dei dati caricati, comunicati e scambiati e sulle accortezze e le buone pratiche da mettere in atto. In qualità di educatori e genitori digitali, ci troviamo nella posizione di accompagnare i nostri ragazzi nell utilizzo consapevole della rete e di contribuire alla formazione di una nuova cultura della protezione dei dati e della riservatezza propria e degli altri. I ruoli di tutti e le responsabilità di ciascuno Il termine bullismo deriva dall inglese bullying e si riferisce a un oppressione psicologica o fisica, reiterata e continuata nel tempo, perpetuata da una o più persone nei confronti di un altra persona percepita come più debole. Gli elementi principali del fenomeno sono quindi lintenzionalità, la reiterazione nel tempo e lo squilibrio di potere, sia fisico, sia psicologico. Esistono diverse forme di bullismo: il bullismo diretto fisico e verbale; il bullismo indiretto, che si attua attraverso isolamento sociale, calunnie o maldicenze nei confronti della vittima. Il cyber-bullismo, attraverso luso del web, è da considerarsi una forma indiretta di questa grave condotta. Il cyberbullismo è la declinazione moderna del bullismo classico. È linsieme dei Happy Onlife 10

comportamenti che mirano a danneggiare emotivamente le vittime attraverso il web con commenti a carattere offensivo, minaccioso o anche a sfondo sessuale. Un fenomeno che (ri)emerge in quella che chiamiamo la società dellinformazione e che assiste allo sviluppo e alla proliferazione dei nuovi mezzi di comunicazione, determinando nuove esperienze di socializzazione e la possibilità di sperimentare diversi sé. A essere colpiti dal bullismo on-line sono soprattutto i giovanissimi, di età compresa tra i 12 e 16 anni, che facendo un uso spasmodico del web, molto spesso, a causa della loro inesperienza, finiscono nel mirino dei cyber-bulli. Come nel bullismo tradizionale, il prevaricatore prende di mira chi è ritenuto diverso dal punto di vista caratteriale, estetico, economico o di orientamento sessuale, provocando stati psicologici depressivi. Lanonimato differenzia la versione digitale del fenomeno rispetto a quella tradizionale e ne amplifica gli effetti. In passato le vittime, rientrando a casa, trovavano quasi sempre un rifugio sicuro, un luogo che le proteggeva dalle ostilità, dalle prevaricazioni e dalle angherie dei bulli. Oggi la tecnologia permette ai persecutori di materializzarsi in ogni momento della loro vita, di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati con lausilio di internet. La persistenza delle informazioni diffuse e laccessibilità illimitata aggravano la vulnerabilità della vittima. Il bullismo, nella maggioranza dei casi è un fenomeno di gruppo e il bullo non agisce quasi mai da solo. Oltre al bullo e alla vittima, il gruppo dei pari ha una forte influenza. Se da una parte troviamo i sostenitori, gli aiutanti o i complici, una percentuale importante del gruppo è da collocare tra gli osservatori o i silenti, ovvero coloro che stanno a guardare e non fanno niente per contrastare quelle azioni che danneggiano i compagni più fragili. In virtù di quanto detto, è veramente importante che i sostenitori, gli aiutanti, gli osservatori ed i silenti prendano coscienza del loro ruolo e non rimangano tali, ma che agiscano attivamente per contrastare il fenomeno. Aiutante del Bullo Sostenitore 7% del Bullo 6% Difensore della Vittima 13% Bullo 6% Senza ruolo 43% Esterno 14% Vittima 11% Figura 1. La divisione dei ruoli in percentuale in un gruppo di bambini (quarta elementare) e ragazzi (terza media) delle scuole di Milano e provincia. Fonte: C.R.I.d.e.e - 2009 Happy Onlife 11

L aspetto giuridico Per quanto riguarda la legislazione, non esiste una normativa europea di riferimento. Gli Stati Membri applicano la legge attraverso linterpretazione di norme già esistenti. In Italia il bullismo non è un reato, ma è una serie di reati, quali percosse o lesioni (art. 581 e 582 codice penale), minacce (art. 612), ingiuria o diffamazione (art. 594 e 595), furto (art. 624) o danneggiamento di cose (art. 635), molestia o disturbo (art. 660), stupro (art. 609), interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis). Il razzismo e i futili motivi sono unaggravante per tutte le fattispecie di reato. Coinvolgere la comunità scolastica Le azioni di contrasto e le campagne di sensibilizzazione concorrono a combattere il fenomeno. Prevenire il bullismo e il cyber-bullismo significa, innanzitutto, informare e formare i docenti, i genitori, e gli studenti. Il ruolo degli adulti è quello di accompagnare i ragazzi nello sviluppo delle capacità di decodifica e interpretazione delle emozioni altrui e nella promozione di comportamenti pro-sociali anche on-line. La possibilità di creare atteggiamenti empatici nel gruppo dei pari permette lo sviluppo di una cultura responsabile tra i membri del gruppo e promuove comportamenti di mutuo aiuto, in rete e non. È importante porre laccento sul fatto che gli atti di bullismo e le forme di aggressività adolescenziale sono sinonimi di debolezza, insoddisfazione, frustrazione, disagio emotivo, affettivo e relazionale. Far emergere una situazione di bullismo permette di offrire aiuto non solo alla vittima, ma anche al bullo. Le attività di prevenzione possono trovare posto in tutti i progetti di educazione e non solo in quelli dedicati alla legalità e alla cittadinanza. L arte nei progetti di sensibilizzazione anti-(cyber) bullismo Un progetto artistico di sensibilizzazione anti-(cyber) bullismo offre il doppio vantaggio di lavorare sull individuo e sul gruppo allo stesso tempo. Il lavoro si sviluppa a livello individuale nel: sentirsi persona con i propri pensieri, sentimenti, emozioni, cultura e visione del mondo; provare sulla propria pelle un esperienza sperimentata e appropriarsene; acquistare fiducia nei confronti degli altri e della realtà; e a livello del gruppo nel: saper comunicare con i propri pari e gli adulti; (ri)acquistare identità, coscienza del proprio ruolo nel gruppo; stimolare allidealità come attitudine al fare e proiezione allaggregazione contro lindividualismo e la solitudine esistenziale; Happy Onlife 12

educare allautonomia, alle libere scelte individuali, in uno spazio di convivenza democratica. Un tale progetto permette anche ai ragazzi di essere attori creativi nella costruzione sociale della loro comunità di appartenenza. Progetti di sensibilizzazione di classe o di scuola hanno sfruttato efficacemente il gusto e la creatività di ragazzi e ragazze per la danza, la musica, il teatro, il cinema e molti di loro hanno combinato la loro azione con il Safer Internet Day, celebrato da più di dieci anni, attualmente in più di cento paesi, e che si svolge ogni anno il secondo martedì di febbraio. Individui, scuole, società possono partecipare all evento e registrarsi online su saferinternetday.org. Chi visita questo sito o l account Facebook SaferInternetDay troverà risorse, idee e materiale promozionale per partecipare all evento. Le schede che seguono, hanno lo scopo di dare dei suggerimenti e sono da considerarsi come un punto di partenza della vostra progettazione di attività di sensibilizzazione nella vostra comunità scolastica. Basta poco per iniziare a contrastare il fenomeno: una bella idea positiva e coinvolgente. È sufficiente un progetto, anche piccolo, portato a termine, coinvolgendo insegnanti, ragazzi e genitori della vostra comunità scolastica. Happy Onlife 13

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Scheda 2. Sul palco (...) fare teatro significa esprimersi liberamente, conoscere se stessi e la società, progettare, creare (...) in un contesto di gioia, di felicità e di gioco che stimoli l autoformazione, l attività creatrice. Teatro Bianco L obiettivo di questa attività è la costruzione di uno spettacolo fatto dai ragazzi per ragazzi e genitori sul tema della sensibilizzazione al (cyber)-bullismo. Lo spettacolo può essere una collezione di scenette brevi o una sola storia in più scene. Cosa serve Uno o più gruppi formati da 3-5 ragazzi. Oggetti, costumi diversi secondo la sceneggiatura. Uno spazio per le prove. Uno spazio per la rappresentazione. Come fare Pianificare Trovare il luogo, la data e il pubblico per lo spettacolo e pianificare il lavoro. Definire un idea di sceneggiatura per una scenetta di 5-10 minuti (variabile) Brainstorming (condivisione, discussione e presentazione di possibili idee) per trovare e concordare un idea di storia da raccontare in una scenetta di 5-10 minuti. Sviluppare l idea della scenetta: i personaggi, il tempo, il luogo, l azione, il suo messaggio, il suo stile (chi, dove, quando, che cosa, perché, come?). Sviluppare la sceneggiatura Scrittura del testo, dialoghi, definizione e organizzazione dello spazio. Progetto per la scenografia e utilizzo di oggetti e luci Definire la realizzazione degli aspetti dello spettacolo Definizione della scenografia e degli oggetti. Scelta delle musiche. Costruzione delle coreografie e delle luci adatte allo spazio e alle emozioni da trasmettere. Conferma della data dello spettacolo. Invito e promozione. Happy Onlife 15

Fare la rappresentazione Rappresentare lo spettacolo davanti ai ragazzi e ai genitori. (la rappresentazione in un teatro dà maggiore impatto all evento). Festeggiare dopo la rappresentazione Festeggiare il successo dello spettacolo subito dopo tra gli attori e gli spettatori permette di aprire il dialogo e favorisce lo scambio di idee sull esperienza teatrale vissuta. Suggerimenti Il mimo, le espressioni corporali o musicali, possono essere usate nello spettacolo come espressioni alternative o complementari. Proporre il progetto a esperti esterni e ai genitori, che potranno aiutare nella sua realizzazione, renderà il progetto più solido e coinvolgente per la vostra comunità scolastica e locale. Eseguire la rappresentazione in un teatro locale aperto al pubblico darà maggiore visibilità e prestigio al vostro lavoro e maggiore motivazione per i ragazzi. Nel caso di un evento del tipo Flashmob (evento rapido, improvviso che coinvolge la folla in un luogo pubblico), il palco può essere ovunque. Happy Onlife 16

Scheda 3. Art Power Larte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è. Paul Klee Lespressione plastica non richiede una competenza tecnica specifica: attraverso metodi semplici e materiali non convenzionali, facili da reperire e utilizzare, esplora le possibilità espressive e comunicative sul tema di sentimenti e riflessioni su di sé e sugli altri. L obiettivo finale del laboratorio di espressione plastica è la costituzione di una mostra fatta dai ragazzi per ragazzi e genitori sul tema della sensibilizzazione al (cyber)-bullismo. Cosa serve Un gruppo minimo di +/- 10 ragazzi. Materiale vario di espressione plastica, anche di riciclo a seconda della scelta del metodo di espressione e della creatività. Un laboratorio o uno spazio di elaborazione. Uno spazio di esposizione. Come fare Pianificare Creare un gruppo disponibile a presentare e proporre questo progetto allattenzione degli insegnanti, esperti esterni o genitori. Trovare il luogo, la data e il pubblico per la mostra e pianificare il lavoro. Definire un tema per la mostra e mezzi di espressione Con il gruppo di supporto al progetto o anche con i ragazzi se volete renderli partecipi sin dall inizio della progettazione. Informarsi sul fenomeno del bullismo e cyber-bullismo e sulle tecniche di espressione plastica varie. Brainstorming (condivisione, discussione e presentazione di possibili idee) per trovare e concordare su un tema come: Connesso con rispetto Posta con la testa, Tutti connessi - la nostra vita online o Rischi e opportunità del virtuale. Sviluppare l idea e definire il quadro e la forma del progetto. Happy Onlife 17

Creare Dare tempo e spazio per la creazione a seconda del quadro definito nella progettazione. Realizzare la mostra Costruzione del percorso della mostra, e delle messe in luce (valorizzazioni) delle opere d arte realizzate. Creare e diffondere la locandina. Spedire gli inviti al vernissage. Vernissage e Visite guidate Un vernissage, con visite guidate dai ragazzi al pubblico, permette di aprire il dialogo e favorisce lo scambio di idee sui messaggi delle opere realizzate. Suggerimenti Proporre un concorso con vari premi attraenti regalati da sponsor a seconda dell età dei ragazzi e dei temi presentati. Creare un catalogo della mostra permetterà di lasciare un ricordo più duraturo dell evento e del messaggio trasmesso. Happy Onlife 18

Scheda 4. Mini Festival del Cinema Il cinema ha anche responsabilità educative: se da adolescente non hai un modello da seguire, un film può aiutare. Aaron Eckhart Il web è pieno di video corti, emozionanti o buffi, che hanno come scopo di incrementare la consapevolezza dei ragazzi sui rischi e opportunità del web. L idea qui è di coinvolgere un gruppo di ragazzi nella creazione di un festival di una raccolta video, in tutte le sue tappe, dalla selezione alla premiazione dal pubblico-giuria. Cosa serve Una classe, un gruppo minimo di +/- 10 ragazzi. Un computer ogni due ragazzi, chiavette USB. Una sala munita di materiale di proiezione per il pubblico. Come fare Pianificazione Dopo avere scelto questo progetto, assegnargli un nome e iniziare la pianificazione dagli aspetti pratici: trovare il luogo, la data e il pubblico per la proiezione del festival. Pianificare il lavoro. Selezione dei video Affidare a un gruppo di ragazzi la selezione dei video in competizione nel loro festival dopo aver definito la durata massima (per es. 5 min.) e il tema. L insegnante può scegliere se lasciare al gruppo la libertà di trovare autonomamente questi video o presentare loro una selezione di partenza. Questa scelta dipende dal livello di maturità e di competenze dei ragazzi nelle ricerche sul web. Concordare le eventuali categorie da premiare. Organizzare la competizione Una volta fatta la selezione, resta da organizzare la competizione e coinvolgere a sua volta il pubblico del festival: altre classi, genitori, come giuria del festival. Creare una lista o un catalogo dei film in competizione per ogni spettatore e concordare le modalità di voto per ogni spettatore (bollettino di voto cartaceo con numeri, voti elettronici con l aiuto di siti di indagine online come Survey Happy Onlife 19

Monkey 1, via sms, ). Concordare chi presenterà la selezione, chi rappresenterà la giuria e chi si farà portavoce per la premiazione. Organizzare la proiezione e pubblicizzare la competizione Confermare il luogo, la data della proiezione del festival. Informare il pubblico, creare e diffondere una locandina. Spedire gli inviti per la proiezione. Il Festival Aprire il festival e iniziare la proiezione. Concludere l evento con la premiazione e un rinfresco che dà spazio al pubblico per discutere il palmares e i suoi scenari. Suggerimenti Può essere unottima attività di preparazione al passaggio verso le scuole medie. I video del festival possono essere anche una creazione o riproduzione di video esistenti da parte dei ragazzi. Questa attività può essere arricchita dal supporto dell insegnante di inglese poiché molti dei video presenti sul web sono in lingua inglese. 1 Il servizio Survey Monkey è disponibile online: https://it.surveymonkey.com/ Happy Onlife 20

Scheda 5. Zona Anti-(cyber)bullismo Rispetta il prossimo tuo come te stesso, e anche qualcosa di più. Leonardo Sciascia Questa attività propone di portare in tutta la scuola il messaggio che la lotta contro il (cyber)-bullismo riguarda tutti e che può essere messa in atto attraverso degli Ambasciatori Anti-(cyber)bullismo e la creazione nella scuola di una zona Anti-(cyber)bullismo. Con questa proposta crediamo che i ragazzi stessi siano i migliori agenti di cambiamento in un approccio tra pari ( peer-to-peer ). Cosa serve Uno o più gruppi formati da 10-15 ragazzi pronti a far cambiare la cultura della loro scuola. Professionisti di supporto nei servizi sociali e sanitari, tra gli interlocutori del settore privato sociale (cooperative ed associazioni) e delle Forze di Polizia. Un gruppo di insegnati e di genitori pronti ad impegnarsi nel progetto. Come fare Identificare Il primo passo è decidere chi all interno della scuola si assume la responsabilità di referente anti-(cyber) bullismo e di coordinazione delle attività di prevenzione. Il secondo passo è affiancare a questo referente un gruppo di genitori e studenti di tutte le età disponibili a collaborare. Il terzo passo è trovare dei professionisti pronti a sostenere il progetto in termini di consulenza e di formazione all ascolto, alla mediazione e all uso socio-positivo di internet. Formare Una formazione corta certificata di una o due giornate sui meccanismi del (cyber)bullismo, sulle tecniche di ascolto e di mediazione e le tecniche di utilizzo positivo dei social media è sufficiente per vedere i ragazzi incaricarsi del loro nuovo ruolo di Ambasciatori Anti-(cyber)bullismo e di promotori di relazioni positive e vere all interno della scuola. È essenziale che gli insegnanti e i genitori di supporto seguano la stessa formazione e creino lo spazio e le modalità per dare un supporto adeguato agli Ambasciatori Anti-(cyber)bullismo. Creare lo spazio di ascolto Incoraggiare a livello della scuola l utilizzo positivo delle tecnologie, in particolare l uso dei social media, che possono essere degli ottimi supporti Happy Onlife 21