I Fabbisogni formativi del mondo Anpas per soddisfare le sfide degli anni 10 del XX secolo realizzato da Fabio Baglioni Silvia Poponcini



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I Fabbisogni formativi del mondo Anpas per soddisfare le sfide degli anni 10 del XX secolo realizzato da Fabio Baglioni Silvia Poponcini 14/1

INDICE 1NOTA METODOLOGICA...3 2L'ORGANIZZAZIONE...3 2.1 L'AMBITO D'INTERVENTO...3 2.2 LA STRUTTURA...5 2.3 PECULIARITÀ DELLE PUBBLICHE ASSISTENZE...7 2.4 CRITICITÀ E SPUNTI DI MIGLIORAMENTO...7 3I PROTAGONISTI DELL'ORGANIZZAZIONE...9 3.1 RUOLI, FUNZIONI E COMPETENZE RICHIESTE AL PERSONALE DELLE PUBBLICHE ASSISTENZE...9 3.2 I FABBISOGNI FORMATIVI SECONDO I LAVORATORI...9 4CONCLUSIONI...11 14/2

1 NOTA METODOLOGICA Il presente lavoro è stato redatto attraverso il confronto diretto con i lavoratori delle associazioni che aderiscono ad Anpas Toscana. Questi incontri si sono svolto utilizzando gli strumenti del confronto creativo in particolare world cccafè in maniera tale da far discutere in manierapariteticaa tutti i lavoratori e raccoglierne le opinioni. 2 L'ORGANIZZAZIONE 2.1 L'ambito d'intervento Le associazioni di Pubblica Assistenza operano nell'ambito socio-sanitario della Regione Toscana. Negli ultimi anni il legame fra i servizi sociali e sanitari è diventato ancora più forte, non solo in quanto sta entrando a regime la società della salute ma anche perché l'amministrazione regionale imposta ogni suo atto seguendo il concetto di salute così come definito dall OMS: uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l assenza di malattia o infermità. Questo fa si che nella programmazione ed erogazione dei servizi devono essere monitorate ed analizzate, diverse dinamiche: personali e relazionali, sanitarie e sociali,economiche e culturali. Le associazioni si trovano ad affrontare problemi che sono sempre più spesso multidimensionali e che superano la dimensione socio-sanitaria in senso stretto, ma

riguardano la multiculturalità e la comparsa di un nuove forme di povertà, spesso legate al fatto di avere o meno un lavoro. Il cambiamento del quadro demografico che interessa la nostra regione, in linea con le dinamiche dell'unione Europea, ha determinato l'invecchiamento della popolazione e si ripercuote sia sui servizi da erogare che sulla composizione del corpo sociale delle associazioni. L'età dei volontari è sempre più elevata, l'attuale clima d'incertezza sembra allontanare i giovani dall'attività di volontariato. Nello stesso tempo è difficile convincere i molti anziani in buona salute che non hanno mai partecipato alle attività di volontariato ad inserirsi al momento della pensione, in una associazione. Il tutto aggravato negli ultimi anni da una crisi economica che riduce sempre di più la spesa per i servizi sociali, anche se di fronte a questa riduzione spesso vengono richieste prestazioni maggiori. Questa pressione rischia di essere scaricata sugli operatori delle associazioni e soprattutto sui dipendenti. La Regione Toscana nel recente piano socio-sanitario 2012-2015 richiama tutti i soggetti del sistema socio sanitario toscano, quindi anche le Pubbliche Assistenze, a rimettersi in discussione, partendo da alcuni elementi irrinunciabili: la condivisione che l obiettivo finale è l erogazione di salute e non di servizi la conseguente individuazione dei veri bisogni delle persone, attraverso un analisi effettuata con strumenti rigorosi, standardizzati e riproducibili la valorizzazione e integrazione delle risorse umane, elementi preziosi e insostituibili nei servizi alla persona

l importanza di un sistema organizzativo certo e definito, ma dinamico e soprattutto costruito attorno ai cittadini, capace di eliminare la burocrazia e di focalizzarsi sulle attività che costruiscono salute l opportunità di fare rete fra tutti i settori e le istituzioni coinvolti, come ingranaggi interdipendenti l uno dall altro la necessità di utilizzare le risorse economico finanziarie con oculatezza e attenzione la spinta continua verso il miglioramento attraverso il riferimento costante al livello di qualità e alla sicurezza delle persone e la trasparenza nei processi di verifica dei risultati. Il quadro è reso ancora più complicato dal fatto che vi è una grossa incertezza normativa relative all'assegnazione dei servizi, in seguito alla famosa sentenza della corte di giustizia sul trasporto sanitario. Questa incertezza fa che diverse amministrazioni assegnino procedure d'appalto servizi che storicamente erano gestiti in convenzione dalle associazioni. Quindi le associazioni non solo vedono ridurre il proprio fatturato, ma soprattutto il loro ruolo sociale sul territorio. Per adeguarsi al cambiamento e raggiungere gli obbiettivi indicati nel piano sanitario viene richiesto un notevole sforzo alle Pubbliche Assistenze, come a tutte le organizzazioni del Terzo Settore. Si tratta di dar vita ad un cambiamento che non avvenga in maniera unidirezionale, dall'alto verso il basso ma che coinvolga tutti gli operatori, volontari e dipendenti. Operando in questa maniera il cambiamento sarà efficace e nessun vedrà peggiorare la propria posizione organizzativa.

2.2 La struttura La struttura di ogni organizzazione di Pubblica Assistenza è descritta nello schema che segue; L I V E L L O P O L I T I C O Assemblea dei soci Consiglio Presidente Direttore L I V E L L O Addetti amministrativi Autisti Addetti servizi Sociali e sanitari Addetti onoranze funebri O P E R A T I V O

Abbiamo individuato due livelli di responsabilità, uno politico ed uno operativo. Il livello politico permette al corpo sociale e quindi alla cittadinanza Come si vede chiaramente c'è un livello politico, che è l'espressione della cittadinanza attraverso l'assemblea dei soci, e un livello operativo. Il ruoli possono variare in funzione della complessità dell'organizzazione. Le Pubbliche Assistenze sono molto diversificate per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro ed il numero dei dipendenti. Abbiamo associazioni che occupano oltre 50 dipendenti ed associazioni che hanno uno o due dipendenti. Nel mezzo vi sono la maggior parte delle associazioni in cui operano dai dieci ai quindici dipendenti. Ogni organizzazione sviluppa al proprio interno i seguenti processi; Processi di line o di realizzazione : Promozione; relativo la promozione delle attività dell'associazione e il reclutamento dei volontari Progettazione ; relativo la progettazione dei servizi sociali e sanitari, spesso in Co-progettazione con la Pubblica Amministrazione Approvvigionamento; relativo al reperimento delle risorse materiali ed immateriali Erogazione; relativo all'erogazione dei servizi Processi di supporto Manageriale Nelle organizzazioni più strutturate è sempre presente un direttore che risponde alla dirigenza politica ed organizza il lavoro, nelle strutture intermedie non sempre il ruolo è formalizzato. Accade anche che diversi gruppi di dipendenti seguono i vari servizi, spesso senza nessun coordinamento. All interno di queste organizzazioni gli uffici amministrativi rivestono un importanza fondamentale in quanto costituiscono il punto di raccordo fra gli organi politici, i dipendenti che operano nei vari servizi, i volontari e fra l associazione ed i committenti esterni.

Nelle Pubbliche Assistenze, come in quasi tutte le organizzazioni di volontariato, i rapporti sono molto informali e poco gerarchizzati tutti sono abituati a rapportarsi con tutti, indipendentemente da compiti o livelli. Questo può essere un fattore di crescita, ma se non adeguatamente gestito di confusione. La differenza fra le Pubbliche Assistenze e le altre organizzazioni è visibile dallo schema che segue; Organizzazione Pubblica Assistenza Amministratore Direttore Resp commerciale Resp. produzione Resp. amm Resp onoranze Resp. servizi Resp. amm Addetti commerciale Addetti produzione Addetti amm Addetti onoranze Addetti servizi Addetti ammini

2.3 Peculiarità delle Pubbliche Assistenze Le Pubbliche Assistenze presentano alcune peculiarità che influenzano profondamente il modus operandi delle associazioni. Queste peculiarità sono; 1) presenza di volontari e dipendenti che collaborano insieme sugli stessi servizi 2) condivisione dei valori e della mission da parte dei lavoratori 3) molteplici intrecci tra persone, che operano a livelli diversi e con compiti diversi, come si vede dallo schema precedente. Creatività, passione ed iniziativa, quelle che vengono considerate le competenze chiave dell'economia creativa, ovvero il tipo d'economia che dovrebbe caratterizzare la nostra società nel futuro prossimo, sono sempre state possedute dai lavoratori delle Pubbliche Assistenze, come di tutte le organizzazioni di Volontariato. Tutti sono coinvolti e convinti di quello che fanno, si tratta spesso di persone che vengono da esperienze di volontariato e che solo in un secondo momento sono divenuti dipendenti delle associazioni. Tuttavia queste energie positive devono essere incanalate, altrimenti rischiano di essere controproducenti.

2.4 Criticità e spunti di miglioramento Le criticità e gli spunti di miglioramento delle Pubbliche Assistenze sono i seguenti; Criticità Riduzione delle risorse economiche disponibili Aumento delle richieste da parte della pubblica amministrazione Nuove normative (appalti) Riduzione dei servizi socialmente importanti e a lungo termine Perdita di identità e appartenenza e poca partecipazione dei lavoratori Spunti di miglioramento Razionalizzare le risorse Evitare gli sprechi e promuovere nuovi investimenti anche in formazione Tutela dei livelli occupazionali, limitazione del turn over Migliorare la qualità e la diversificazione nell offerta dei servizi Utilizzare la crisi come leva di cambiamento Uno degli aspetti che risultano maggiormente importanti per l'organizzazione del lavoro è quello della circolazione delle informazioni che ad oggi non risultano né adeguate agli sviluppi tecnologici né efficace. La possibilità d'ottenere informazioni e di potermandar un feed back di ritorno è vista dagli operatori come il primo passo verso una organizzazione del lavoro che metta al centro il l'operatore Possibilità di risposta Documentazione più aggiornata Circolarità informazioni Riunioni più efficaci e con metodi partecipati e qualità come strumenti di comunicazione Maggiore informatizzazione (sms, social network, ecc.) Utilizzo degli dispositivi previsti per

accreditamento Sicuramente anche nelle organizzazioni aderenti ad Anpas Toscana si stanno verificando quei cambiamenti che secondo alcuni studiosi, esempio Gartner, caratterizzeranno nel futuro tutte le organizzazioni profit e non-profit, ovvero; 1) de-routinizzazione delle mansioni 2) sciami di lavoro, ovvero gruppi di lavoratori che interagiscono senza essere funzionalmente collegati 3) minore gerarchizzazione del lavoro 4) aumento dei soggetti esterni impiegati nelle organizzazione 5) diminuzione delle mansioni formalizzate 6) lavoro spontaneo, ovvero ognuno deve essere in grado di organizzare il proprio lavoro 7) necessità d'utilizzare e confrontarsi con le tecnologie 8) maggior connessione fra i diversi lavoratori che sono occupati in un organizzazione Ogni politica riguardante la formazione e l'organizzazione deve quindi necessariamente partire da questo.

3 I PROTAGONISTI DELL'ORGANIZZAZIONE 3.1 Ruoli, funzioni e competenze richieste al personale delle Pubbliche Assistenze I ruoli operativi all'interno delle Pubbliche Assistenze sono i seguenti; Direttore; traduce in strategie operative gli input della presidenza, coordina il lavoro dei dipendenti e dei volontari, predispone i budget previsionali, mantiene i rapporti con i consulenti esterni, sviluppa i rapporti con al Pubblica Amministrazione Addetti amministrativi; nelle associazioni più piccole dove non vi sono direttori gli addetti amministrativi spesso svolgono, in maniera informale, il ruolo del direttore. In linea di massima le loro attività riguardano, disbrigo degli adempimenti contabili e fiscali (con il supporto di un professionista esterno), disbrigo delle pratiche connesse a convenzione contratto con la pubblica amministrazione. Addetti servizi-socio sanitari; svolgono i servizi sociali e sanitari secondo le prescrizioni di legge e quando disposto dal direttore. In questo ruolo operano sia volontari che dipendenti. Addetti onoranze funebri; svolgono tutte le attività relative al servizio sia quelle di carattere burocratico che quelle legate al servizio vero e proprio. In alcune associazioni dove il servizio è molto sviluppato esiste un direttore delle onoranze funebri.

3.2 I fabbisogni formativi secondo i lavoratori Dal confronto con i lavoratori sono stati individuati i temi che dovrebbero essere sviluppati nelle attività formative. I temi sono i seguenti; tematiche non legate a norme cogenti corsi per dirigenti sulle tematiche dell'organizzazione corsi per la gestione dei conflitti corsi sulla comunicazione corsi su qualità ed accreditamento sociale Per quanto riguarda le metodologie da impiegare esse sono le seguenti Alternare formazione lavoro con tutor che ti segue sul lavoro Realizzare un piano annuale di formazione con relativo budget Formazione residenziale per condividere le esperienze Valutare la ricaduta della formazione

4 CONCLUSIONI I fabbisogni formativi del personale delle associazioni aderenti ad Anpas Toscana riguardano principalmente l'ambito dell'organizzazione e della comunicazione interna, vista come un elemento dell'organizzazione del lavoro. E'importante che la formazione permetta agli operatori di conoscersi e di fare rete, ovvero di scambiarsi informazioni ed esperienze fra loro. Operando su territori diversi infatti non si sentono in competizione, ma sentono l'esigenza di collaborare.