REGIONE LOMBARDIA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE ATTIVA 2009 CCM - MINISTERO SALUTE PROGETTO INFORTUNI SUL LAVORO REGIONE LOMBARDIA ANNO 2009

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REGIONE LOMBARDIA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE ATTIVA 2009 CCM - MINISTERO SALUTE PROGETTO INFORTUNI SUL LAVORO REGIONE LOMBARDIA ANNO 2009 1. SISTEMA INFORMATIVO La realizzazione di un Sistema Informativo (SI) integrato dedicato all area specifica della prevenzione, sicurezza e salute dei luoghi di lavoro costituisce da molti anni un obiettivo della Regione Lombardia; il prodotto atteso di questa linea d attività consiste nel poter disporre, al momento della definizione di programmi e priorità d intervento, di un sistema di sorveglianza sui livelli di rischio ed esposizione lavorativi, nonché di poter monitorare, con gli strumenti dell epidemiologia occupazionale, l andamento dell incidenza dei danni, in termini di morbosità e mortalità legate agli eventi avversi: infortuni, patologie professionali e patologie correlate al lavoro. La Regione Lombardia, nel tracciare l approccio con cui affrontare questo specifico problema, ha assunto indirizzi e criteri operativi, appropriati per la realizzazione dell obiettivo, derivandoli, come avviene per qualunque progettazione, dai propri principi ispiratori generali, impiegati per le politiche e strategie di prevenzione nell ambito della sanità pubblica: metodologia di programmazione per l Azienda Sanitaria Locale (ASL) integrata, con risposte curate all interno dell intero Dipartimento di Prevenzione Medico (DPM). Identica impostazione integrata ha conseguentemente il disegno di Sistema Informativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro, inserito nel Sistema Informativo Prevenzione dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL e tendenzialmente collegato con gli altri Enti pubblici competenti nella materia della sicurezza del lavoro (INAIL, ISPESL, Ministero Lavoro, ecc.). All interno di questa architettura complessiva del Sistema Informativo della Prevenzione lombardo, denominato I.M.Pre.S@ (Informatizzazione Monitoraggio PREvenzione S@nitaria), nel campo specifico della prevenzione dei luoghi di lavoro il disegno del sistema prevede due principali Aree comunicanti in cui saranno organizzate le informazioni: a. Area Imprese-Strutture; b. Area Persone. L anagrafe di riferimento scelta è quella dell elenco delle aziende lombarde, contenuta nel sistema informativo Parix, anagrafe della Camera di Commercio. Anagrafi minori sono rappresentate dal registro delle imprese agricole e degli allevamenti. I riferimenti normativi appresso richiamati (Regionali e Nazionali) evidenziano tutti coerentemente la necessità di istituire un Sistema Informativo per la Prevenzione come variabile organizzativa di carattere strategico per condividere in modo ampio le informazioni e migliorare l erogazione dei Servizi di prevenzione medica. Il Sistema Informativo è definito come l insieme dei metodi, delle procedure e degli strumenti necessari a gestire l informazione, dove per gestire s intendono le operazioni di raccolta, classificazione, associazione, conservazione e recepimento dei dati. Direttive Regionali DGR Lombardia n. VII/18344 del 23.7.2004, Interventi operativi per la promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia per il triennio 2004 2006 ; Legge Regionale (LR) 8/2007 e indirizzi di attuazione contenuti nelle Circolari 11/SAN/2007 e 32/SAN/2007; Circolare 19 /SAN/2008 che dedica un intero punto alla descrizione dello stato di avanzamento della costruzione del Sistema Informativo della Prevenzione, per la parte Anagrafe Imprese Strutture, fornendo una visualizzazione dell architettura del Sistema.

Indirizzi e normative nazionali Patto per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (DPCM 17/12/2007); D.Lgs. 81/08 che prevede all art. 8 l istituzione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP). Obiettivi generali 2009 La creazione del SI si prefigge l analisi integrata del contesto, l analisi delle imprese per rischi e per comparti, e l individuazione delle priorità. Obiettivi specifici 2009 Gli obiettivi specifici sono: - centralizzazione dei dati e condivisione delle metodologie, utili ad attivare approcci comuni nelle attività ispettive e nella gestione ed analisi delle informazioni; - consolidamento della capacità di rilevare il profilo dei rischi, dei danni, della salute dei lavoratori lombardi e dei bisogni delle imprese; - pesatura del rischio per fornire elementi per una graduazione riferita alla singola unità soggetta a controllo, all interno di macro categorie predefinite; - produzione, con periodicità annuale, di rapporti regionali e di rapporti disaggregati per i territori (province, territori di competenza delle ASL), anche con impiego della Banca dati Nuovi Flussi Informativi Inail-Ispesl-Regioni; - produzione di report annuali di rilievo e analisi delle attività svolte dai SPSAL e dalle UOOML, con impiego d indicatori per valutare l efficacia delle azioni preventive, anche attraverso l analisi dell evoluzione storica dei dati; - consolidamento dell analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi con il metodo Sbagliando s impara, mediante l uso dei Registri infortuni mortali, registro regionale campionario degli infortuni mortali in edilizia e agricoltura; - raccolta e analisi dei dati di malattia professionale con il sistema Integra Mal Prof. Soggetti coinvolti 2. AGRICOLTURA L intervento di prevenzione in agricoltura ha conseguito nel periodo 2005 2008 risultati importanti, sia sul piano organizzativo, sia su quello dell efficacia. L efficacia dell intervento preventivo è attestata dalla riduzione complessiva del fenomeno infortunistico registrato in Lombardia, più consistente e sistematica laddove l intervento data da maggior tempo, e dai risultati della sistematica rilevazione effettuata nel periodo 2005-2008 durante i sopralluoghi di verifica rispetto alle priorità antinfortunistiche. Il modello applicato a livello regionale nel periodo 2005-2008, ripreso nel presente progetto 2009, tiene conto della complessità del settore produttivo agricolo; si tratta infatti di intervenire prevedendo una sostanziale e strutturale integrazione di tematiche: in particolare 2

occorre saldare la tutela del lavoratore agricolo con la tutela del consumatore e più in generale con tutti gli altri aspetti della prevenzione. L obiettivo è stato confermato nella Deliberazione Giunta Regionale (DGR) VIII/6918 del 2 aprile 2008 Piano regionale 2008-2010 per la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Le azioni di cui al presente documento sono state pianificate in coerenza con Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 (PNP 2005-2007). Il contenuto del presente documento inoltre prosegue quanto previsto nel precedente PPA la cui conclusione era prevista per la fine del 2008. Il valore aggiunto intrinseco delle azioni previste per il 2009 consiste nel consolidamento del modello avviato attraverso azioni di sostegno e formazione. Obiettivi generali 2009 - Proseguimento monitoraggio dei fattori di rischio e delle dinamiche di infortunio; - Miglioramento del sistema informativo per monitorare l evoluzione nel tempo del livello di sicurezza e dell andamento di specifiche dinamiche infortunistiche; - riduzione degli infortuni gravi e mortali. Obiettivi specifici 2009 - partecipare al sistema di registrazione nazionale degli infortuni da macchine agricole, nel quadro dei flussi informativi INAIL, ISPESL, Coordinamento delle Regioni; - alimentare i data base con i dati delle schede di sopralluogo di verifica emergenze e aziendale; - proseguimento della campagna di messa a norma dei trattori in collaborazione con Polizia Locale in applicazione art. 106 Codice della Strada; - promuovere lo svecchiamento del parco macchine, proponendo se possibile opportune politiche di incentivazione. Soggetti coinvolti 3. COSTRUZIONI Nel comparto delle Costruzioni tra il 1999 ed il 2005 l indice di incidenza degli infortuni sul lavoro in Lombardia si è ridotto dal 55 al 45,7% (Fonte : INAIL Banca Dati ISTAT). Ciò malgrado nel comparto si verifica - più o meno costantemente ancora negli ultimi anni - circa la metà degli infortuni mortali che avvengono in tutti i comparti (Fonte : Registro degli Infortuni Mortali Regione Lombardia), e il 22% degli infortuni con postumi permanenti. Le cadute dall alto costituiscono di gran lunga la prima causa di infortunio mortale in tutti i comparti (34% dei 278 infortuni mortali accaduti in Regione Lombardia nel triennio 2004-3

2006 Fonte : Registro degli Infortuni Mortali Regione Lombardia) e sono seguite da vicino dagli infortuni da movimentazione meccanica con mezzi di sollevamento e trasporto (30% dei 278 infortuni mortali accaduti in Regione Lombardia nel triennio 2004-2006 Fonte : Registro degli Infortuni Mortali Regione Lombardia). La caduta dall alto e la movimentazione meccanica sono le due modalità di infortuno che comportano anche un elevato numero di postumi permanenti. Obiettivo prioritario del progetto permane la riduzione dei morti e degli infortuni gravi sul lavoro in Lombardia e riguarda il comparto delle Costruzioni e la modalità della Caduta dall alto di persone e Movimentazione che producono le conseguenze descritte. Elevata rilevanza per frequenza e gravità degli infortuni in edilizia è rappresentata anche dalla movimentazione meccanica con mezzi di sollevamento e trasporto e dalle attività che avvengono durante l esecuzione di lavori stradali in presenza di traffico veicolare. Le azioni di cui al presente documento sono state pianificate in coerenza con Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 (PNP 2005-2007). L obiettivo è stato confermato nella Deliberazione Giunta Regionale (DGR) VIII/6918 del 2 aprile 2008 Piano regionale 2008-2010 per la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il contenuto del presente documento inoltre prosegue quanto previsto nel precedente PPA la cui conclusione era prevista per la fine del 2008. Il valore aggiunto intrinseco delle azioni previste per il 2009 consiste nel consolidamento del modello avviato attraverso azioni di sostegno e formazione. Obiettivi generali - Ridurre la frequenza degli Infortuni per caduta dall'alto - Ridurre la frequenza degli infortuni da movimentazione con mezzi di sollevamento e trasporto - Ridurre la frequenza degli infortuni nelle fasi con presenza di scavi ( cadute in profondità e seppellimento). Obiettivi specifici - controllare 8.500 cantieri e effettuare 12.000 sopralluoghi - attuazione Protocolli d intesa con le DPL di tutte le province - attuazione D.G.R. 17 settembre 2004, n. 7/18747 (Polizia Locale) - controllo DPI - controllo ponteggi - interventi mirati di prevenzione in lavori su coperture (sfondamento eternit, lucernari, manutenzione, etc) - controllo della installazione di sistemi di ancoraggio sulle coperture (stima) - promozione di Modello di PIMUS (CNCPT) - controllo di procedure per la movimentazione nel 5% dei sopralluoghi - migliorare l' organizzazione del lavoro in cantiere. 4

Soggetti coinvolti 4. TAV e GRANDI OPERE Alla luce delle esperienze sviluppate nella realizzazione del piano 2004-2007, emerge la necessità di proseguire anche nel 2009 le azioni in questo comparto ad alto rischio, con l obiettivo di assicurare l applicazione delle linee guida regionali elaborate nel 2005 (DGR 4 agosto 2005 n. 8/489). Le azioni di cui al presente documento sono state pianificate in coerenza con Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 (PNP 2005-2007). L obiettivo è stato confermato nella Deliberazione Giunta Regionale (DGR) VIII/6918 del 2 aprile 2008 Piano regionale 2008-2010 per la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Si assicurerà in particolare il raggiungimento dei seguenti traguardi nei cantieri lombardi: - adeguatezza del Sistema della prevenzione (governo della prevenzione, flussi informativi, rapporti tra Enti Pubblici, imprese ai diversi livelli, forze sociali); - rispetto dei requisiti tecnici (campi base: caratteristiche e requisiti igienico-sanitari, procedure di sicurezza per possibili interferenze con opere viabilistiche esistenti, ecc.); - adeguatezza della formazione dei lavoratori e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; - adeguatezza della sorveglianza sanitaria periodica; - tutela del cittadino-lavoratore; - realizzazione di controlli ambientali. Il contenuto del presente documento inoltre prosegue quanto previsto nel precedente PPA la cui conclusione era prevista per la fine del 2008. Il valore aggiunto intrinseco delle azioni previste per il 2009 consiste nel consolidamento del modello avviato attraverso azioni di sostegno e formazione. L esperienza consentirà di consolidare un modello di sorveglianza che potrà essere impiegato per le grandi opere previste per Expo 2015. Obiettivi generali - Ridurre la frequenza degli Infortuni Obiettivi specifici - Promozione formazione/informazione dei lavoratori - Garanzia di soccorso tempestivo - Promozione attività di sorveglianza sanitaria periodica - Perseguimento buona vivibilità in campi base 5

Soggetti coinvolti 6