B.4 ASSETTO DELLE AREE DI VALORE AMBIENTALE E NATU- RALE

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B.4 ASSETTO DELLE AREE DI VALORE AMBIENTALE E NATU- RALE Introduzione ed inquadramento generale L art. A-17 della L.R.20/2000 definisce puntualmente le aree di valore naturale e ambientale, elencando una serie di elementi e zone del territorio, caratterizzata da componenti naturali ben determinate, che il PTCP ha il compito di individuare ed assumere a priori rispetto alle scelte da operare. Si tratta in particolare di aree del territorio rurale sottoposte a specifica disciplina di tutela o a progetti locali di valorizzazione, di aree naturali protette di rilievo internazionale, nazionale e regionale, di aree boscate o destinate al rimboschimento, di invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d'acqua e delle relative fasce di tutela, di golene antiche e recenti ed infine di aree umide. Il PTCP provvede all individuazione delle aree di valore naturale e ambientale, effettuandone una prima delimitazione; detta norme quadro per la disciplina e l individuazione omogenea delle aree di valore naturale ed ambientale; Le aree di valore naturale ed ambientale insistono all interno dei diversi tipi di ambiti agricoli che caratterizzano il territorio rurale: ciò vale particolarmente nel caso degli ambiti di rilievo paesaggistico (art. A-18); di cui tali aree fanno parte integrante; può determinarsi anche all interno degli ambiti ad alta vocazione produttiva (art. A-19); per quelli a carattere periurbano (art. A-20), come ad esempio nel caso dei corsi d acqua o della presenza di spazi naturali o seminaturali, che costituiscono spazi vitali essenziali per conservazione della biodiversità. Per quanto concerne, in particolare, i corsi d acqua va sottolineata quale problematica di particolare importanza quella relativa alla definizione delle loro fasce di tutela. La definizione di queste richiede di tenere conto delle zone di tutela già individuate dagli strumenti di pianificazione regionale (PTPR e pianificazione di bacino), ma necessita altresì di essere affrontata, in sede di PTCP, con una visione integrata comprensiva, tanto degli aspetti idraulici e paesistici, quanto di quelli relativi alla tutela del patrimonio naturalistico ed ambientale, connesso con il sistema fluviale, al fine di pervenire all individuazione di fasce di tutela in grado di assicurare il controllo unitario delle diverse componenti di tali delicati contesti. Per quanto riguarda, invece, la tutela della biodiversità, perseguibile attraverso la tutela degli spazi naturali o seminaturali, la Provincia di Bologna ha già provveduto ad affrontare tale tematica con il Piano programmatico per la conservazione e il miglioramento degli spazi naturali nella provincia di Bologna (PSN) approvato dal Consiglio Proviciale nel 2000 20. 20 Il Piano, detto anche Piano degli Spazi Naturali (PSN) è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.103 del 31/10/2000 (Tav. B.4.1 degli allegati tematici). 95

Fig. B2: Aree di valore naturale e ambientale (Tav. B.4.1 degli allegati tematici) 96

Gli spazi naturali e seminaturali censiti da questo Piano sono, pertanto, stati ricompresi nelle aree di valore naturale e ambientale, quale contributo specifico della pianificazione provinciale. Valutazioni ed interpretazioni Relativamente alla configurazione territoriale delle aree di valore naturale e ambientale, il territorio provinciale appare suddiviso in tre grandi fasce trasversali, differentemente caratterizzate. Da nord a sud è possibile infatti riconoscere: una prima fascia, corrispondente alla bassa pianura (terre di bonifica), caratterizzata da un territorio tendenzialmente poco insediato e nel quale tendono a concentrarsi importanti fenomeni di trasformazione dell uso del suolo, verso utilizzazioni di tipo naturalistico-ambientali; una seconda fascia, corrispondente alla media ed alta pianura, caratterizzata da un territorio molto insediato, fortemente produttivo dal punto di vista agricolo e con una più scarsa presenza di elementi di valore naturalistico-ambientale; una terza fascia, infine, individua il territorio collinare-montano, caratterizzato soprattutto per la forte e diffusa presenza di elementi di importanza naturalisticoambientale quali boschi, praterie e affioramenti litoidi intervallati da medio-piccoli appezzamenti coltivati; su questo territorio si concentrano tutte le principali aree protette del territorio provinciale. Il sistema dei corsi d acqua ad andamento sud-nord, appare trasversale alle tre fasce precedenti, ne rappresenta la struttura portante e, soprattutto in pianura, costituisce la nervatura principale del sistema di connessione biologico-naturalistica tra gli importanti biotopi rappresentati dalle zone umide, elementi che rivestono anche elevato significato paesaggistico. Il territorio di pianura è indubbiamente la fascia territoriale che presenta gli aspetti di maggiore criticità e problematicità, ma è anche quello maggiormente interessato, negli ultimi anni, da interventi ed azioni di ripristino ambientale e naturalistico, come attestano, a riguardo, le informazioni fornite dal Piano degli Spazi Naturali citato. A tale riguardo, se è prioritario concentrare l attenzione sulla fragile condizione delle aree di valore naturale e ambientale presenti nei territori di pianura, comunque non può essere trascurato il fatto che anche le aree protette e i territori montani necessitano di un progetto di messa in rete sotto molteplici profili: ecologici, funzionali e di valorizzazione ai fini fruitivi (turistico-ricreativi, didattici e di studio o ricerca). Inoltre, dal punto di vista naturalistico-ambientale, una particolare attenzione, in termini di progettualità riferita a forme di tutela attiva, dovrà essere data anche alla fascia di prima collina e alle zone all intorno della via Emilia, che costituiscono insieme un ambito ecotonale di primaria importanza ed una zona caratterizzata da altissimi impatti antropici. Ciò che appare, comunque, indispensabile ai fini del perseguimento delle finalità di tutela proprie di tali ambiti è, innanzi tutto, riconoscerle nel loro complesso come un sistema unitario, ancorchè articolato e, conseguentemente, attivare nei confronti di tale 97

sistema forme attive di tutela e valorizzazione, che ne consentano la conservazione attraverso la valorizzazione sotto il profilo economico ed ambientale insieme. A tal fine occorre modificare le ormai inadeguate strategie di tutela basate sull imposizione di vincoli statici di tipo passivo, per favorire politiche attive orientate a favorire la conservazione del bene naturale, puntando alla sostenibilità economica della sua corretta gestione. Tali politiche di tutela e valorizzazione attiva dovranno essere orientate in una duplice direzione: favorire interventi appositi di miglioramento qualitativo delle aree esistenti e di loro integrazione e riconnessione tramite reti ecologiche, promuovere l introduzione di nuove modalità di attuazione degli interventi di tipo insediativo o infrastrutturale, più attente alle ricadute sulle risorse naturali ed ambientali presenti, che prevedano l uso di misure di mitigazione e compensazione degli impatti ed un corretto inserimento nel contesto ambientale. In tal modo potrà essere garantita una minore conflittualità tra le diverse forme d uso del territorio, oltre alla salvaguardia del sistema degli elementi di valore naturale ed ambientale, al complessivo arricchimento naturalistico del territorio e all aumento delle possibilità di fruizione dello stesso. Conseguente all individuazione puntuale delle componenti naturalistico-ambientali, dovrà essere la predisposizione di una disciplina di tutela e valorizzazione che garantisca un maggior livello qualitativo alla pianificazione e progettazione dei vari interventi. Indicatori per il monitoraggio di efficacia Relativamente al monitoraggio appare necessaria la formazione e l implementazione di banche dati tematiche nell ambito del SIT della Provincia da mantenere costantemente aggiornate al fine di monitorare lo stato delle aree di valore naturale e ambientale. Relativamente ai dati riportati nella cartografia redatta nell ambito del quadro conoscitivo del PTCP e contenuta negli elaborati tematici, va in particolare segnalata la necessità di compiere ulteriori analisi al fine dell aggiornamento dei dati. Nello specifico tali esigenze di aggiornamento possono essere così sintetizzate: Tav. B.4.1 - Aree di valore naturale ed ambientale (art. A-17 L.R. 20/2000) : Alcuni tematismi derivati dalla carta dell uso del suolo della Regione (aree boscate e cespuglieti) dovranno essere aggiornati non appena sarà disponibile la Carta forestale, in corso di predisposizione da parte della Provincia stessa; per le zone di tutela di laghi, bacini e corsi d acqua si dovrà procedere ad un attenta valutazione di quanto individuato dal PTPR alla luce dei più recenti strumenti di pianificazione e di studio dell Autorità di Bacino del Fiume Reno, che hanno portato all individuazione sia dei terrazzi fluviali direttamente con- 98

nessi all alveo (nelle zone collinari e montane), sia di fasce di pertinenza fluviale (lungo tutto lo sviluppo dei singoli corsi d acqua). Obiettivo da conseguire a valle di tali aggiornamenti sarà l individuazione di un unica fascia di tutela integrata degli aspetti idraulici, naturalistici e paesistici, secondo i criteri più sopra esposti; occorre quindi individuare modalità e tempi per tenere costantemente aggiornata la banca dati, relativa agli interventi di rimboschimento, come pure quelli degli interventi d interesse naturalistico. Tav. B.4.1.1 Aree protette Devono essere aggiornati i confini delle aree protette, per riportare la perimetrazione definita dai vari Piani Territoriali dei Parchi approvati ovvero adottati, nel caso di PTP in itinere di adozione (Parco dell Abbazia di Monteveglio, Parco dei Laghi); Tav. B.4.1.2 - Interventi di ripristino ambientale e naturalistico Anche per questi dati vale l esigenza di aggiornamento costante, più sopra richiamata; Tav. B.4.1.3 - Spazi naturali e seminaturali documentati funzionali alla realizzazione di una rete ecologica L aggiornamento di questi dati non rappresenta una necessità immediata. Questi potranno tuttavia essere suscettibili di affinamento in e- sito agli studi sulla funzionalità delle reti ecologiche nella pianura bolognese, in corso nell ambito del Progetto Life Ambiente 99 ECOnet, a cura dell Assessorato Provinciale all Ambiente. Inoltre, dal momento che l attuazione del Piano degli Spazi Naturali è demandata al livello comunale, approfondimenti conoscitivi saranno previsti a tale livello. Metodologia ed analisi La metodologia utilizzata per determinare la configurazione delle aree di valore naturale e ambientale è consistita nell individuare le categorie di aree previste dall art. A-17 della L.R. 20/2000 e nell integrare tali dati con le informazioni relative alla presenza di spazi naturali e semi-naturali esistenti e documentati individuati nell ambito del Piano programmatico per la conservazione e il miglioramento degli spazi naturali nella provincia di Bologna. Tali informazioni costituiscono un quadro informativo di base estremamente ricco ed articolato, ottenuto attraverso la raccolta e messa a sistema (in un apposito GIS) dei dati disponibili presso tutti gli enti che possedevano informazioni al riguardo (soprattutto Provincia e Regione). In questo modo si è inteso mettere a punto un metodo di lavoro che consenta nel tempo progressivi aggiornamenti delle informazioni raccolte, al fine di garantire il mantenimento di un buon livello di attendibilità delle informazioni e quindi il supporto agli enti che operano sul territorio. L apparato analitico e le fonti Tav. B.4.1. Aree di valore naturale ed ambientale (art. A-17 L.R. 20/2000) Si tratta della carta di sintesi dei temi e delle questioni posti dall art. A-17 della L.R. 20/2000; attraverso tale carta si intende dare una risposta aggiornata alla richiesta 99

d individuazione dei tematismi di cui all articolo suddetto; tuttavia, nel caso specifico, poiché esisteva una conoscenza piuttosto approfondita su numerosi altri tematismi (dovuta alla predisposizione del Piano programmatico per la conservazione e il miglioramento degli spazi naturali nella provincia di Bologna e documentata dalla carta B.4.1.3.) si è allargato il numero di elementi riconosciuti come fondamentali per la stesura di tale carta. In essa sono riportati: aree boscate, cespuglieti, praterie ed affioramenti litoidi (come individuati dalla carta dell uso del suolo della Regione Emilia- Romagna); rimboschimenti di pianura, altri elementi d interesse naturalistico e interventi di ripristino ambientale e naturalistico (derivanti dal Piano degli Spazi Naturali della Provincia); zone umide (come individuate dal censimento dell IBACN e dal Piano degli Spazi Naturali); laghi e corsi d acqua (come individuati dal PTPR e dal Piano degli Spazi Naturali); zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d acqua (come individuati dal PTPR); terrazzi connessi all alveo (come individuati dal PTI); aree protette istituite e previste oltre che i SIC e le ZPS (fonte: Regione Emilia-Romagna). Le tre tavole analitiche di seguito descritte sono state riportate poiché consentono un articolazione maggiore di alcuni tematismi già presentati in forma sintetica. Tav B.4.1.1. Aree protette Le aree protette della provincia di Bologna sono rappresentate in maniera analitica, a seconda se si tratta di Parchi naturali regionali, Riserve naturali, Aree di Riequilibrio Ecologico, Parchi provinciali, Siti d Importanza Comunitaria (ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat ) o Zone di Protezione Speciale (ai sensi della Direttiva 79/409 Uccelli ); sono stati inoltre inseriti i confini provvisori delle due aree in corso di istituzione: la Riserva del Contrafforte Pliocenico e il Parco naturale della Vena del gesso. I dati derivano dalla Regione Emilia-Romagna, ad eccezione del perimetro della Riserva del Contrafforte Pliocenico, in corso di definizione da parte della Provincia stessa. Il perimetro dei parchi è però quello della proposta istitutiva, che dovrà quindi essere aggiornato con quello scaturito a seguito dell approvazione del Piano Territoriale. Tav B.4.1.2. Interventi di ripristino ambientale e naturalistico La carta restituisce in maniera analitica i principali interventi di ripristino naturalistico attuati negli ultimi anni sul territorio provinciale (in particolare sul territorio planiziale). In particolare sono stati riportati: gli interventi attuati dalla Provincia in base ai finanziamenti annuali della LR 30/81 (dati aggiornati a fine 1999); gli interventi di superficie uguale o maggiore ad un ettaro effettuati coi finanziamenti del Reg. CE 2078/92 Az. F1 (dati aggiornati a fine 1999); gli interventi di superficie uguale o maggiore ad un ettaro effettuati coi finanziamenti del Reg. CE 2080/92 Misura 6 (dati aggiornati a fine 1999); le aree di proprietà del Consorzio di Bonifica Reno-Palata, utilizzate per interventi di ripristino naturalistico (dati aggiornati a fine 1999). Tav B.4.1.3. Spazi naturali e seminaturali documentati funzionali alla realizzazione di una rete ecologica Si tratta della Tav. n 1 del Piano programmatico per la conservazione e il miglioramento degli spazi naturali nella provincia di Bologna nella quale si sono riportati gli Spazi naturali e seminaturali documentati, funzionali alla realizzazione di una rete ecologica a scala provinciale. Si tratta di tutti gli elementi d importanza naturalistica, censiti e documentati fino all anno 1999 da una serie di studi e ricerche effettuate. Questa carta riporta quindi gli spazi naturali e semi-naturali presenti sul terri- 100

torio provinciale mettendone in evidenza la natura ecosistemica: in questi termini, ciascun elemento risulta caratterizzato dalla presenza di ecosistemi prevalentemente terrestri ovvero prevalentemente acquatici. Dal momento che tale carta è derivata dalla rielaborazione di tutta una serie di dati analitici, il grado di dettaglio e l aggiornamento dei dati è quello relativo a ciascun strato tematico di cui è composta; per maggiori informazioni al riguardo si rimanda al testo Documentazione dei dati, redatto in occasione della stesura del Piano suddetto. Conclusioni Al fine di un effettivo perseguimento delle finalità di tutela proprie di questi ambiti, l insieme delle aree di valore naturale e ambientale va, innanzitutto, riconosciuto come un unico sistema unitario articolato che conferisce qualità al territorio (per gli aspetti ecologici innanzitutto) ma anche per le valenze di carattere fruitivo e socio-economico ad esso correlate. Un ulteriore e fondamentale obiettivo (indispensabile per consentire una gestione corretta ed efficace del sistema naturale-ambientale) è, infine, rappresentato dalla necessità di un esame approfondito ed integrato, rispetto alle differenti tipologie di tutela correlate alle aste fluviali (idraulica, naturalistica e paesaggistica), al fine di giungere ad un unificazione e semplificazione dei vari vincoli e destinazioni presenti sul territorio. 101