AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, 14-10134 Torino P. I.V.A.: 00499000016 Internet: http:// www.atc.torino.it E-mail: costruzioni@atc.torino.it Codice Intervento - EPM: 2006_112 File: C0727001.DOC PROGRAMMA CASA - 10.000 ALLOGGI ENTRO IL 2012 Delibera Consiglio Regionale n.93-43238 del 20.12.2006 Tav: Revisione: C0727001 0 COMUNE DI COLLEGNO Via Messina Via Leopardi INTERVENTO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA IMPIANTO SCARICO Relazione Specialistica Studio Fattibilita Preliminare Definitivo Esecutivo Scala: RESPONSABILITA DEL PROCEDIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Luigina CARERE RESPONSABILE DEI LAVORI: C. F.: CRRLGN53M62L219W N. Ordine Provincia di Torino n. 1579 Collaboratore/i Responsabile Procedimento: Arch. Mario MASALA ATC Projet.to s.r.l. Società di Ingegneria C.so Dante n 14 10134 Torino P.I. 08366880014 Tel +390113130557 Fax +390113130567 DIRETTORE TECNICO PROGETTO IMPIANTI PROJET MANAGER: Ing. Sebastiano CIAVARELLA C. F.: CVRSST65A08L219F Ordine Provincia di Torino n. 6444W PROGETTO ARCHITETTONICO: PROGETTO STRUTTURE: COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: : COLLABORATORI: Arch. Gian Piero AUTINO Ing. Aldo BOETTI Dott. in Arch Jr. Daniela D ELIA Arch. Alessandro EPATTI Dott. in Arch. Monica GIROTTO Ing. Roberto IADAROLA INDAGINI ACUSTICHE: INDAGINI GEOLOGICHE: RILIEVO FRAZIONAMENTO: Arch. Laura EINAUDI C. F. NDELRA72C51H727T Ordine Provincia di Torino n. 5765 Ing. Antonino SARACENO C. F. SRCNNN78M19H224M Ordine Provincia di Reggio Calabria n. A2606 Arch. Benedetto BAVARO C.F.: BVRBDT73C26A662U Ordine Provincia di Torino n. 6605 Ing. Bruna MASCHIO Ing. Lucia MORCIANO Geom. Giovanna MULAS Arch. Claudia PERA Geom. Elisabetta PANETTA Arch. Stefania UGLIOLA Ing. Franco BERTELLINO Dott. Michelangelo DI GIOIA Geom. Luca COTTO Direzione Lavori Codice Atc Projet: 06_013 Redazione Emissione Redatto da: Data Firma Verifica Arch. A. Epatti 22/12/2010 1 Revisioni Elaborato di: Variante Dettaglio N. Descrizione sintetica delle modifiche Data Progettista Collaboratore R.P. Responsabile Procedimento Visti: Proprietà: Atc Projet.to Arch. Mario MASALA Arch. Luigina CARERE Firma Firma Firma Data: DICEMBRE 2010 Approvazioni: Numero Data Impresa: Commissione Tecnica Consultiva Consiglio di Amministrazione Modello: TESTALINO N Revisione: 0 Data Emissione: 19/11/2007 Allegato IO 07-DSPT-01/2 2 3 4
Pagina 1 di 5 INDICE 1. Premessa... 2 2. Oggetto dell appalto... 2 3. La rete di scarico acque nere... 2 4. La rete di scarico acque bianche... 5
Pagina 2 di 5 1. Premessa Il progetto ed in particolare la presente relazione hanno per oggetto l impianto di scarico acque bianche e nere che sarà realizzato nell ambito dell intervento di edilizia pubblica residenziale sovvenzionata per la costruzione di un edificio in via Messina nel comune di Collegno. Il progetto prevede la costruzione di 32 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per Edilizia Agevolata. La progettazione è stata improntata a principi di minimizzazione dell impiego di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturali, nel rispetto dei vincoli derivanti dall ordinamento comunitario e dai principi fondamentali desumibili dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia). Il progetto prevede l edificazione di un fabbricato che si sviluppa su 5 piani fuori terra (PT piloty P1 P2 P3 P4 oltre al piano interrato ed al sottotetto non abitabile). L edificio è costituito da due blocchi scala che distribuiscono ciascuno rispettivamente in media 4 alloggi per piano tranne il quarto piano della scala B che prevede solamente due appartamenti. Nel vano scala vengono localizzati i cavedii tecnici ispezionabili per gli impianti, in particolare, vicino al vano ascensore, viene localizzato un cavedio ispezionabile contenente i gruppi di contabilizzazione dell acqua calda e fredda dei singoli alloggi. L esposizione dell area risulta molto buona, potendo sfruttare il piano di copertura esposta a sud. La copertura dell edificio infatti è stata pensata per consentire il maggior sfruttamento dell energia solare in grado di garantire il migliore rendimento dei sistemi tecnologici passivi per la produzione di acqua calda sanitaria (pannelli solari termici) e per la produzione di energia elettrica (pannelli fotovoltaici). 2. Oggetto dell appalto L'appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per la realizzazione dei seguenti lavori: realizzazione ed installazione dell impianto di scarico acque reflue e meteoriche, come da elaborati grafici. 3. La rete di scarico acque nere Il sistema di scarico acque nere sarà indipendente dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche fino al pozzo di salto situato nel piano interrato prima dell allacciamento al collettore di fognatura mista comunale.
Pagina 3 di 5 La quota parte di acqua piovana proveniente dalla copertura verrà stoccata in apposita vasca di accumulo della capienza minima di 5 mc. per l irrigazione delle aree verdi. Il troppo pieno della vasca andrà a confluire nel pozzo di salto dove confluisce anche la rete di fognatura nera e da qui all allaciamento su via Leopardi. La rete nera sarà sifonata prima dell uscita dall area privata e dell immissione nel collettore municipale. Allo scarico delle acque nere sono collegati gli scarichi dei servizi igienici (incluso scarichi di lavabi, bidet, vaso, doccia, lavatrice ecc.) e delle cucine. In particolare i WC saranno dotati di scarico a doppia cacciata. La rete si compone complessivamente di tratti suborizzontali interrati, di tratti a soffitto dell interrato e del piano terra (staffati in polietilene), di tratti verticali (colonne montanti in polipropilene addittivato con cariche minerali con caratteristiche fonoassorbenti alloggiate in opportuni cavedi e provviste di sfiati fino al tetto). Il calcolo delle reti di scarico dovrà essere effettuato secondo le indicazioni delle norme UNI 12056-01 sistemi di scarico acque. Le colonne passeranno all interno di cavedi e saranno convogliate senza diminuzione dei diametri fino in copertura per garantire la ventilazione delle colonne di scarico. Le colonne di scarico saranno provviste di punto di ispezione alla base e di un collettore sub orizzontale. È previsto un sistema per la raccolta delle acque reflue provenienti dalle utenze sanitarie (bagni e cucine) dei piani fuori terra e dal piano interrato destinato alle cantine e locali tecnici. I tratti di collegamento fra i sanitari e le colonne di scarico, le stesse colonne di scarico, le relative braghe di collegamento al piano e le curve a piè colonna saranno realizzate con tubazione in polipropilene addittivato con cariche minerali con caratteristiche fonoassorbenti. La posa in opera delle tubazioni dovrà seguire le indicazioni delle case costruttrici, prevedendo gli accessori, quali braghe/pezzi speciali, dilatatori, punti fissi e scorrevoli, ispezioni, sifoni etc. Le colonne di scarico passeranno all interno di cavedi e si raccorderanno al soffitto del piano terra con collettori sub orizzontali in PE con pendenza dell 1% che a loro volta discendono nel piano interrato dove saranno convogliati nel pozzo di salto; saranno provviste alla base di un punto di ispezione sifonato. Essendo le colonne di scarico a ventilazione primaria e considerata l altezza dell edificio non si devono allacciare gli apparecchi in prossimità del piede di colonna ma bisogna prevederne il raddoppio almeno per il piano terra come rappresentato nello schema altimetrico di progetto. I collettori sub orizzontali in PE posti a pavimento del piano interrato, saranno collegati al tratto di allacciamento attraverso una pompa di rilancio posizionata all interno del locale centrale termica. la
Pagina 4 di 5 pendenza del tratto terminale di innesto al collettore stradale dovrà avere una pendenza compresa fra il 3% e il 10%. Per la determinazione delle portate sono state osservate le seguenti unità di scarico: lavabo bidet doccia vasca vaso con cassetta lavello cucina lavastoviglie 0,5 lt/s 0,5 lt/s 0,8 l/s 1,0 l/s 2,5 l/s 1,0 l/s 1,0 l/s La viscosità dell acqua adottata è 1.21 E-6 m^2/sec La scabrezza media è di 1mm Il coefficiente di riempimento h/d è 0.5 Il calcolo delle reti di scarico è stato effettuato secondo le indicazioni delle norme UNI 12056-01 Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici. Il sistema di scarico acque nere sarà indipendente dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche fino all immissione nel pozzo di salto. Prescrizioni principali Protezione contro gli allagamenti: ciascun punto di alimentazione d acqua all interno di un edificio deve essere provvisto di un sistema di scarico. Cattivi odori: gli apparecchi sanitari raccordati ad un sistema di scarico devono essere provvisti di un sifone atto ad impedire la penetrazione di aria maleodorante nell edificio. Sifoni: la profondità della tenuta idraulica (H) non deve essere minore di 50 mm. Riduzione del diametro nominale: il diametro nominale (DN) dei condotti di scarico non deve diminuire nel senso del flusso. Ventilazione: le tubazioni per lo scarico delle acque reflue vengono utilizzate anche per la ventilazione della rete di scarico. Per questa ragione, è necessario continuare le colonne di scarico fino sopra il manto di copertura, prevedendo l installazione di sfiati all aria aperta.
Pagina 5 di 5 4. La rete di scarico acque bianche Si intende per rete di scarico acque bianche la raccolta delle acque meteoriche provenienti dal tetto, dalle bocche di lupo, dal cortile e dal troppopieno della vasca di raccolta. Lo scarico delle acque bianche sarà realizzato con tubazioni in PE per quanto riguarda la parte di impianto che si sviluppa staffata alle parti strutturali dell edificio, e con tubazioni in PVC per la parte restante posata interrata. Lo scarico delle acque meteoriche confluirà nel pozzo di salto posizionato al piano interrato come rappresentato negli elaborati grafici. Le acque meteoriche provenienti dal tetto rivolto verso il retro cortile saranno convogliate attraverso tubazioni in PVC alla vasca di raccolta ad integrazione del fabbisogno idrico utile per l irrigazione delle aree a verde; il troppo pieno della vasca di raccolta acque meteoriche sarà collegato anch esso al pozzo di salto. L impianto di recupero acque piovane sarà dotato di vasca di accumulo monoblocco nervata da interro in polietilene lineare ad alta densità, con tronchetto d ingresso in PVC e tronchetto di bypass in PVC, coperchio a vite per l ispezione e la pulizia, pompa autoadescante esterna (0,37 kw, 220 V) in acciaio inox, tubo di aspirazione con valvola di fondo. All ingresso sarà presente un cestello estraibile in PVC per grigliatura, in grado di trattenere foglie e altro materiale grossolano. L impianto è dotato di un sistema idoneo al controllo e monitoraggio della distribuzione dell'acqua piovana raccolta; questa centralina controlla eventuali carenze idriche nel serbatoio di accumulo e si regola per assicurare il funzionamento dell'impianto.