PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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PAT/RFS118-11/03/2015-0135553 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Sistema Finanziario Pubblico Provinciale Ufficio Fiscale Via Romagnosi, 9-38122 Trento Tel. 0461 495357 - Fax 0461 495507 TRENTO, 11 marzo 2015 PROT. N. PAT-S118-2015-135553-5.6-2010-9 OGGETTO: CIRCOLARE N. 1/2015.. Rimborsi spese ai lavoratori autonomi: trattamento fiscale Ai Signori PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ASSESSORI DIRETTORE DELLA PROVINCIA DIRIGENTI GENERALI DIRIGENTI DI SERVIZIO RESPONSABILI DI INCARICO DIRIGENZIALE RESPONSABILI PROGETTI SPECIALI L O R O S E D I A seguito di alcune modifiche normative ed a nuove interpretazioni dell Agenzia delle Entrate, si sostituisce con la presente circolare la precedente circolare n. 1/2010, fornendo nuovamente alcune precisazioni di carattere fiscale e operativo relativamente al trattamento dei rimborsi spese riconosciuti ai lavoratori autonomi residenti in Italia. Si fa presente che informazioni al riguardo sono reperibili anche sul sito www.gestione.provincia.tn.it. 1. LAVORO AUTONOMO PROFESSIONALE 1.1 RIMBORSI SPESE: RITENUTA FISCALE Ai rimborsi spese risconosciuti al lavoratore autonomo professionale si applica lo stesso trattamento fiscale dei compensi, con conseguente applicazione della ritenuta d acconto del 20 per cento, ad eccezione dei soli rimborsi di spese anticipate dal lavoratore in nome e per conto della Provincia. 38122 TRENTO P.zza Dante, 15 - Tel. 0461 495111 - C.F. e P. IVA 00337460224

In particolare sono soggetti a tassazione i seguenti rimborsi: o i rimborsi spese forfettari, cioè non aventi alcun riferimento a documenti giustificativi; o i rimborsi spese di viaggio, alloggio e vitto, anche se analiticamente rendicontati. Solo i rimborsi di anticipazioni di spese fatte dai professionisti in nome e per conto del committente, se regolarmente documentati, sono esclusi dalla base imponibile della ritenuta d acconto. Tali spese sono tassativamente quelle che il committente deve sostenere personalmente ma che il professionista ha anticipato, per comodità o senso pratico. Tipici esempi sono le imposte su atti notarili anticipate dal notaio, i diritti e gli oneri tribunalizi anticipati dall'avvocato, le marche da bollo su progetti e atti anticipate dall'ingegnere. L Amministrazione Finanziaria è intervenuta spesso al riguardo. Si veda in particolare: la Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 20/E del 20 marzo 1998 che chiarisce che in presenza di redditi di lavoro autonomo le somme erogate a titolo di rimborso spese sono soggette al regime ordinario proprio di tali compensi, e che pertanto, ( ) deve essere applicata la ritenuta d acconto di cui all'art. 25 del DPR n. 600 del 1973 anche sulla parte rappresentata dai rimborsi delle spese di viaggio, vitto e alloggio, nonchè dalla eventuale diaria ; la Risoluzione dell Agenzia delle Entrate n. 69/E del 21 marzo 2003 che chiarisce ancora che ( ) le somme corrisposte a titolo di rimborso spese inerenti alla produzione del reddito di lavoro autonomo anche occasionale devono considerarsi, in via generale, quali compensi comunque denominati e devono essere, quindi, assoggettati, ai sensi dell art. 25 del DPR n. 600 del 1973, alla ritenuta alla fonte a titolo di acconto nella misura del 20% 1.2 RIMBORSI SPESE: IVA Per quanto riguarda l applicazione dell IVA da parte del lavoratore autonomo professionista, i casi di assoggettamento coincidono con quelli per i quali è prevista la ritenuta fiscale. Pertanto: o i rimborsi spese forfettari, cioè non aventi alcun riferimento a documenti giustificativi, sono sempre imponibili Iva; o anche i rimborsi spese di viaggio, alloggio e vitto, anche se analiticamente rendicontati, sono anch essi sempre imponibili Iva; o solo i rimborsi di anticipazioni fatte da professionisti in nome e per conto del committente, se regolarmente documentati, sono esclusi dalla base imponibile Iva (ai sensi dell articolo 15 del DPR 633/1972).

N.B. Si fa presente, al riguardo, che l IVA sulle prestazioni alberghiere e di ristorazione è oggettivamente detraibile per i lavoratori autonomi professionisti (e per le imprese); quindi i rimborsi di dette spese devono essere rifatturati alla Provincia assumendo gli importi al netto dell IVA. L IVA sulle prestazioni alberghiere e di ristorazione è detraibile a condizione che dette operazioni siano documentate da fattura intestata al professionista e semprechè i soggetti che sostengono dette spese abbiano un regime che consente la detrazione dell IVA (normalmente non possono detrarre l IVA i soggetti che svolgono attività esenti IVA o i contribuenti con il regime dei minimi). Pertanto, al fine di evitare che la Provincia sostenga oneri non giustificati a titolo di maggiorazione di IVA, in caso di affidamento di incarichi nei quali è previsto il rimborso documentato delle spese di vitto e alloggio è necessario, dopo aver accertato con la controparte che sussiste il diritto al recupero dell IVA, rappresentare al professionista o all impresa l obbligo di documentare le spese in oggetto con apposita fattura, al fine di poter recuperare l IVA. 1.3 RIMBORSI DI SPESE ANTICIPATE DAL COMMITTENTE Fino al 31 dicembre 2014 le modalità di riconoscimento dei rimborsi spese da parte del soggetto che conferisce l incarico al lavoratore autonomo professionale erano ininfluenti ai fini del trattamento fiscale. Pertanto anche l anticipo delle spese da parte del committente per conto del professionista non ne escludeva l assoggettamento ad IVA e a ritenuta fiscale. L Agenzia delle Entrate aveva dato le seguenti istruzioni: all atto del sostenimento della spesa da parte del committente, nella documentazione rilasciata dall esercente deve essere specificato anche il nominativo del o dei professionisti beneficiari della prestazione; copia della documentazione emessa dall esercente deve essere inviata dal funzionario che liquida la spesa al professionista; il professionista deve emettere fattura, comprensiva dell onorario e delle spese sostenute per suo conto dal committente, assoggettando il tutto a ritenuta d acconto. Il decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175 (decreto semplificazioni fiscali) prevede che a decorrere dal periodo d imposta 2015 Le prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista. Si introduce una deroga al principio generale secondo il quale costituisce compenso per il professionista il rimborso delle spese da parte del committente ovvero il sostenimento delle spese direttamente da parte del committente.

Quindi nel caso ricorra la casistica in esame (anticipo delle spese di vitto e alloggio da parte del committente, ovvero della Provincia) non sarà più necessaria la fatturazione di tali spese da parte del lavoratore autonomo professionale e non sarà più necessaria la ripresa di tale anticipazione per l applicazione della ritenuta fiscale. Il nuovo trattamento si applica dal 1 gennaio 2015: a tal riguardo rileverà la data risultante dai documenti fiscali emessi da colui che presta il servizio alberghiero o di ristorazione, intestati al committente e con l indicazione degli estremi del professionista che ha fruito del servizio. Si sottolinea che la novità riguarda unicamente spese di vitto e alloggio e non le altre spese (ad esempio quelle di viaggio). 2. LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE Quanto detto sopra per quanto riguarda il lavoro autonomo professionale vale anche per il lavoro autonomo occasionale, tranne i riferimenti all IVA. In più è prevista un eccezione per quanto riguarda il trattamento fiscale dei rimborsi spese: non va applicata la ritenuta fiscale in presenza di un lavoratore autonomo occasionale che presta gratuitamente la sua attività e riceve il solo rimborso di spese documentate (con i titoli certificativi) di viaggio, vitto e/o alloggio. E il caso ad esempio dei soggetti invitati a partecipare a congressi, convegni, ecc. che non percepiscono compensi ma per i quali l'amministrazione organizzatrice si accolla le spese di viaggio (documentate con biglietto dell aereo o del treno ad esempio) e soggiorno (documentato con fattura dell hotel). In merito è intervenuta la Risoluzione dell Agenzia delle Entrate n. 49/E dell 11 luglio 2013. Si ricorda che la nota di addebito emessa dal lavoratore autonomo occasionale 1 deve recare la dichiarazione di occasionalità della prestazione e la conseguente non assoggettabilità ad IVA. Per importi eccedenti euro 77,47, sulla nota di addebito deve essere assolta l imposta di bollo in misura pari a euro 2,00. 3. INFORMAZIONI OPERATIVE Nella gestione del pagamento in SAP dei compensi di lavoro autonomo professionale o occasionale indicare nella casella Rimb. Spese solo gli eventuali rimborsi spese esclusi da ritenute d acconto. 1 Si veda il fac-simile riportato sul sito http://www.gestione.provincia.tn.it/home/dati/apetti-fis/fac-simile/index.htm.

I Dirigenti e i responsabili delle strutture sono invitati a portare a conoscenza di ciascun dipendente interessato assegnato alle rispettive strutture organizzative la presente circolare. Si fa comunque presente che la circolare è disponibile sul sito INTRANET della Provincia (http://info.provincia.tn.it/) all'interno della voce: contratti, circolari, manuali e concorsi. Si coglie l occasione per porgere distinti saluti. SPS