RELAZIONE IDRAULICA. Piano di Lottizzazione di iniziativa privata PUA n. 01/2014. Committenti CARLI GASTONE, CARLI EMANUELA, TREVISAN GIOVANNA

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RELAZIONE IDRAULICA Piano di Lottizzazione di iniziativa privata PUA n. 01/2014 Committenti CARLI GASTONE, CARLI EMANUELA, TREVISAN GIOVANNA Insediamento : Via della Salute Comune di Cittadella, località Cà Onorai Compilatore : ing. Bonaldo Simone Legale rappresentante di Riva Nuova srl Via Riva IV Novembre 38 Cittadella (PD) Il Tecnico Dott. Ing. Simone Bonaldo firmato digitalmente Pagina 1 di 10

RELAZIONE IDRAULICA In riferimento alle acque di scarico si precisa che non sono presenti scarichi industriali, le uniche acque scaricate sono quelle meteoriche di dilavamento delle zone a parcheggio (circa 91 mq). Lo scarico delle acque meteoriche avviene nel seguente modo: - raccolta su condotte esclusive, installazione di idoneo trattamento in continuo di sedimentazione e disoleatore, e quindi, previo passaggio in pozzetto di ispezione, avviate allo scarico sullo stato superficiale del suolo mediante dispersione nel terreno (in conformità al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e art. 39 del Piano di Tutela Acque della Regione Veneto). Qui di seguito sarà illustrato in modo dettagliato le modalità di smaltimento delle acque meteoriche di dilavamento; per quanto riguarda i disegni si farà riferimento alla tavola n. 1, in allegato. In base a dati in possesso del progettista, relativamente a lotti vicini all area di indagine, si precisa che la quota della falda è pari a 12 m dal piano campagna, con oscillazioni di circa 4 m dovute alla stagionalità delle piogge. Le acque meteoriche di dilavamento provenienti dalla zona parcheggi defluiscono nel pozzetto di raccolta; le acque vengono convogliate tramite condotta diametro interno 200 mm in PVC ad un impianto di trattamento (sedimentazione + disoliazione) e poi scaricate sullo stato superficiale del suolo mediante dispersione nel terreno (vedi tavola n. 1 di progetto in allegato). TIPO REFLUO Tipo e/o provenienza del refluo da scaricare, ovvero acque di dilavamento meteorico derivanti da zone a parcheggio (superficie di pertinenza pari a circa 91 mq). IMPIANTO DI TRATTAMENTO Come previsto dall art. 39 del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto il recapito può avvenire anche negli strati superficiali del sottosuolo, purchè sia preceduto da un idoneo trattamento in continuo di sedimentazione e di disoleazione delle acque convogliate. Le acque prima di essere immesse nello strato superficiale del sottosuolo sono sottoposte a trattamento di depurazione costituito da una vasca disoleatore (vedi figura in basso), divisa internamente in tre settori: Pagina 2 di 10

settore di disoleazione e disabbiatura gravimetrica primaria settore di disoleazione secondaria con filtrazione settore di raccolta e stoccaggio di oli minerali/idrocarburi Nella seguente figura si riporta uno schema di flusso esemplificativo del funzionamento del disoleatore sopra citato. Fig. 1 Schema pianta disoleatore Pagina 3 di 10

Fig. 2 Schema sezione disoleatore Fig. 3 Schema sezione disoleatore Pagina 4 di 10

La manutenzione del disoleatore si presenta semplice e consiste nelle seguenti operazioni: sfioro dell'olio periodicamente; asportazione dei fanghi; smaltimento dell'olio. Il materiale di scarto, come ad esempio i fanghi e l olio, sedimentati, separati all interno delle vasche di trattamento, saranno smaltiti a cura della ditta seguendo l attuale normativa vigente. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO Per il calcolo volumetrico di questi manufatti vengono considerati i valori delle precipitazioni atmosferiche, che secondo tabelle tecniche applicative sono i seguenti: Valori di riferimento delle precipitazioni -normali precipitazioni piovose: 0,5 litri/minuto/mq di piazzale -forti precipitazioni piovose: 1,0 litri/minuto/mq di piazzale -fortissime precipitazioni piovose: 1,5 litri/minuto/mq di piazzale L impianto di trattamento è costituito da una vasca prefabbricata monoblocco in calcestruzzo armato vibrato a pianta circolare. La vasca è essere divisa internamente in tre settori; due di questi sono collegati idraulicamente tra di loro attraverso i fori di passaggio situati nella parte sottostante della parete che li divide mentre il terzo settore (che ha funzione specifica di raccolta e stoccaggio degli oli minerali/idrocarburi) risulta stagno ed indipendente dagli altri due. Pagina 5 di 10

Funzionamento Il funzionamento avviene nel modo seguente: l acqua di scarico contenente oli minerali, idrocarburi, grassi e sabbie e terriccio, affluisce al primo settore, dove avvengono la sedimentazione dei fanghi pesanti (sabbie e terriccio) e trattenimento in superficie di circa il 70% degli oli e grassi iniziali (disoleazione primaria), che verranno trasferiti e stoccati nel settore di raccolta. L acqua parzialmente disoleata passa poi nel secondo settore, attrezzato di un filtro a coalescenza in materiale espanso a canali aperti, atto a separare residui di oli ed idrocarburi, altre materie in sospensione. Il Calcolo I disoleatori sono dimensionati sulla base dei seguenti principi di funzionamento : -il tempo utile minimo per la decantazione dei fanghi sedimentabili (nel vano di defangazione) è pari a 1 minuto per ogni 40 cm di colonna d acqua, o in alternativa viene assunto un tempo di ritenzione di almeno 4 minuti riferiti alla portata massima in arrivo; -il tempo utile minimo per la separazione oli / idrocarburi dall acqua è pari a 5 minuti; -la velocità ascensionale, e cioè il rapporto fra la portata e l area superficiale del vano di separazione oli / idrocarburi dall acqua, non deve essere superiore a 30 mt/ora. 1) Calcolo della vasca La massima portata in arrivo all impianto Disoleatore/Dissabbiatore sarà di: mq 91 (area di pertinenza scarico acque) x 1,5 lt/minuto/mq di superficie (fortissime precipitazioni) = 137 litri/minuto = 2.28 litri/secondo Per la separazione gravimetrica degli oli/idrocarburi dall acqua, il tempo utile di ritenzione nella vasca è di 5 minuti, per cui il primo settore di vasca dovrà avere la seguente volumetria: 2.28 lt/secondo x 5 minuti = 0,684 mc Il secondo settore di vasca, sarà attrezzato di un filtro a coalescenza, avente potenzialità di filtrazione pari ad almeno 2 volte la portata massima in arrivo. Pagina 6 di 10

Il volume del secondo settore di vasca, dovrà essere almeno il 50% del volume del primo settore (separazione gravimetrica), per cui: 0,684x 50/100 = 0,342 mc Il volume del terzo settore di vasca (raccolta e stoccaggio oli minerali/idrocarburi) viene considerato uguale al secondo settore, ossia 0,342 mc. Il volume complessivo della vasca disoleatore dovrebbe quindi essere di: mc 0,684 + 0,342 + 0,342 = 1,368 mc In base ai calcoli precedenti viene scelta una vasca, cilindrica verticale,avente dimensioni interne cm Ø 150 ed altezza totale cm 137, avente volume utile mc 1,670 suddiviso in: -mc 0,810 settore di disoleazione gravimetrica primaria -mc 0,430 settore di disoleazione secondaria con filtrazione -mc 0,430 settore di raccolta e stoccaggio oli minerali/idrocarburi Il filtro a coalescenza sarà costituito da scatolato in acciaio con inserito filtro in poliestere a canali aperti in grado di filtrare una portata di 2,50 litri/secondo, ed avente dimensioni 50x70x50. L impianto descritto e dimensionato come sopra indicato è conforme alla norma UNI EN 858-1-2. POZZETT/O DI ISPEZIONE Si tratta di un manufatto in calcestruzzo di dimensioni 50 cm x 50 cm, ispezionabile, per il prelievo di campioni di acqua da parte delle Autorità Competenti, progettato al fine di realizzare un salto d acqua tra la quota di arrivo tubazione dal disoliatore e la quota di uscita tubazione dal pozzetto. Pagina 7 di 10

SCARICO MEDIANTE SUBIRRIGAZIONE SEMPLICE Le acque meteoriche depurate saranno collettate a gravità verso una tubazione disperdente posta entro i confini del lotto. La subirrigazione semplice consiste nell immissione dell acqua meteorica depurata direttamente sotto la superficie del terreno, tramite apposite tubazioni forate/micro fessurate. Dopo breve percorso entro la rete disperdente l acqua viene assorbita dai materiali sciolti tramite filtrazione nel mezzo poroso. La condotta disperdente potrà essere costituita da elementi tubolari parzialmente fessurati in cotto, gres, cls o materie plastiche (tubi dreno in PVC). CALCOLO DELLA LUNGHEZZA DI UNA TRINCEA DI DRENAGGIO (ASSORBIMENTO INTEGRALE DELLE ACQUE DI PIOGGIA NEL SUOLO) TEORIA Il calcolo della lunghezza LT di una trincea avviene attraverso l'equazione ricorrente VOL=J*A*T- K*S*T essendo A=area impermeabile di drenaggio a monte, S=base o superficie di infiltrazione, T=durata della pioggia, J=intensita' di pioggia, K=conducibilita' e VOL=volume invasato massimo. Il volume VOL e' pari a (BT(AT*P1+AC*P2)+3.141516*D^2*0.25*(1-P1))*LT mentre S=BT*LT essendo AT altezza parte di trincea con tubo, AC=altezza parte di trincea sottostante al tubo, P1 e P2 le porosità degli ammassi granulari, BT=larghezza trincea, D=diametro tubo disperdente, LT=lunghezza trincea incognita da cercare fra tutti i tempi di pioggia variabili fra 1 e 1440 minuti. DATI DI PRECIPITAZIONE Tr = tempo di ritorno considerato [anni]... : 50 A = parametro curva di pioggia h=at/(b+t)^c [h in mm e t in ore]. : 83,56 B = parametro curva di pioggia h=at/(b+t)^c [h in mm e t in ore]. : 0,242 C = parametro curva di pioggia h=at/(b+t)^c [h in mm e t in ore]. : 0,817 AREA DI DRENAGGIO, CARATTERISTICHE TERRENO E GEOMETRIA TRINCEA AI = area impermeabile netta del bacino/lotto idraulico [mq]... : 91 D = diametro interno del tubo fessurato disperdente [cm]... : 15 KS = coefficiente di filtrazione del terreno sottostante [cm/sec] : 0,01 AT = altezza parte di trincea contenente il tubo drenante [cm]... : 40 Pagina 8 di 10

P1 = porosità ammasso granulare attorno al tubo drenante [%]... : 32 AC = altezza parte di trincea sotto il tubo drenante [cm]... : 20 P2 = porosità ammasso granulare sotto il tubo drenante [%]... : 34 BT = larghezza trincea lineare di drenaggio [cm]... : 60 RISULTATI LT = lunghezza di trincea minima necessaria [m]... : 20,4 Dal punto di vista operativo si consiglia quindi la realizzazione di una trincea profonda 60-80 cm dal piano campagna e larga almeno 60 cm, entro cui andrà inserita la tubazione disperdente (diametro 15 cm) immersa in un letto di ghiaie lavate e/o pietrischetto. Per la parte superiore sarà utilizzato terreno di riporto proveniente dallo scavo. Va assicurato che il dreno si estenda per almeno 25 cm al di sopra e 20 cm al di sotto della condotta stessa. Appare fondamentale che la pendenza della tubazione medesima dovrà essere compresa tra lo 0.2 e 0.5%. Per quanto attiene al dimensionamento delle opere, in relazione alle caratteristiche stratigrafiche ed idrogeologiche del sito, si ritiene che sia necessario l utilizzo di tubazioni disperdenti di lunghezza minima pari a 20 m e pendenza non superiore a 0.5%. Pagina 9 di 10

NOTA FINALE Il presente progetto ha valenza esclusivamente per la compatibilità idraulica. Ai fini del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (Testo Unico Ambientale), relativamente all autorizzazione allo scarico, la competenza è da attribuirsi al progettista delle opere edili. Allegati: - Tavola grafica n. 1 Cittadella, 18/04/2016 ing. Bonaldo Simone FIRMATO DIGITALMENTE Pagina 10 di 10