81 2. Le assunzioni non stagionali L analisi delle caratteristiche delle assunzioni previste (cioè per genere, età, tipo di contratto, titolo di studio, ecc ) è svolta solo sulle assunzioni non stagionali, i cui dati principali per l anno 2010 sono riportati nella tabella seguente Tabella 8 - Assunzioni non stagionali previste per territorio, settore di attività e classe dimensionale. Anno 2010 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010. 2.1 I generi segnalati Le imprese hanno segnalato di preferire un genere preciso per oltre il 55% delle assunzioni previste nel 2010: uomini nel 38,0% (7.353 entrate) e donne nel 18,4% (3.557 entrate). Rispetto all indagine dello scorso anno diminuiscono le segnalazioni del genere preferito (in totale) e aumentano le indifferenze (43,7% contro il 33,1% del 2009). Rispetto al 2009 le donne passano dal 17,5% al 18,4%, diminuisce invece la percentuale degli uomini dal 49,4% al 38,0%. Considerando le classi dimensionali (grafico che segue), le preferenze femminili fanno registrare un incidenza più elevata nelle imprese da 1 a 9 dipendenti (27,2%). Il più alto indice di preferenza maschile (57,1) è previsto nelle piccole e medie imprese, dove la percentuale di assunzioni femminili è la più contenuta (7,7%).
82 Assunzioni previste per classi dimensionali e genere - Anno 2010 Oltre l 85% del totale assunzioni con preferenza femminile (3.128) sono previste nei servizi, in particolare il comparto con il più alto valore assoluto di assunzioni femminili (568) è quello degli Alberghi e della ristorazione. Invece nell industria per il 58% delle assunzioni (4.296 su 7.353) è preferito il genere maschile, mentre solo il 12% indica quella femminile. Le assunzioni senza preferenza si distribuiscono per il 73,1% nei servizi ed 26,9% nell industria. 2.2 Assunzioni per classe di età Le imprese non hanno indicato una precisa fascia di età per il 25,3% delle assunzioni previste (cioè 4.894); le classi d età più richieste sono quelle da 30 e 44 anni (37,3%) e da 25 e 29 anni (26,9%), seguono i giovani fino a 24 anni (9%), mentre solo il 1,6% del personale in ingresso dovrà avere un età maggiore o uguale a 45 anni. Assunzioni previste per classi di età - Anno 2010 Nell industria la classe di età più richiesta è quella da 30 a 44 anni (45,1%); anche nei servizi le richieste più consistenti (32,9%) riguarderanno la classe da 30 a 44 anni. Per il 25,6% nell industria e per il 25,1% nei servizi, le imprese hanno indicato l età non rilevante ai fini dell assunzione. Considerando le dimensioni delle imprese (grafico a seguire), si può notare come siano le imprese più piccole che tendono ad assumere personale più giovane: quasi il 40% delle entrate previste avrà meno di 29 anni. La percentuale di assunzioni più alta (49%) si registra nelle piccole e medie imprese per la fascia di età tra i 30 e i 44 anni.
83 Assunzioni previste per classe dimensionali e classe di età Anno 2010 2.3. Le tipologie contrattuali in entrata Secondo le rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior, le modalità di impiego indicate dalle aziende vedono dal 2008 una più netta prevalenza dei contratti a termine rispetto alle assunzioni stabili : le entrate di personale a tempo determinato rappresentano nel 2010 oltre il 55% del totale previsto, mentre la quota di assunzioni a tempo determinato è pari al 34%, in valore assoluto si tratta di oltre 10mila entrate a tempo indeterminato attese per il 2010 (circa 3.000 in meno rispetto all anno precedente), contro le oltre 16mila relative alla modalità di impiego a termine (erano invece quasi 21mila nel 2009). Tabella 9 - Assunzioni previste dalle imprese per tipo di contratto - Anni 2004-2010 (*) Valori arrotondati alle decine (1) Fino al 2003 la quota dei contratti a tempo determinato comprende anche il contratto di formazione-lavoro (CFL) (2) Modalità non esistente fino al 2003 (ha sostituito dal 2004 il CFL) (3) Nel 2005 il contratto di inserimento non era esplicitato Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni
84 Incidenze dei contratti a tempo indeterminato e determinato sul totale delle assunzioni previste, per classe dimensionale. Anni 2009-2010 Tabella 10 - Assunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2010 per tipo di contratto e settore di attività(*) *Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. ** Per maternità, aspettativa, ferie, malattia. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010
85 Le assunzioni non stagionali previste per il 2010 riguardano per il 51,8% contratti a tempo indeterminato (cioè 10.038 entrate), per il 32,3% contratti a tempo determinato (6.430) e per il 10,3% l apprendistato (1.710), mentre solo il 6,7% riguarda i contratti di inserimento (1.110); il restante 0,5% riguarda altre forme contrattuali (120). Come nella rilevazione dell anno scorso, i contratti a tempo indeterminato superano il totale dei contratti atipici (complessivamente 9.332 entrate riguardano tempo determinato, apprendistato, inserimento e altri): ciò vale anche nei servizi, dove il tempo indeterminato copre circa il 32% delle entrate contro il 27% degli atipici, mentre nelle imprese industriali il posto fisso rappresenta il 40,4% delle assunzioni a fronte del 43,7% degli atipici. Scendendo più in dettaglio, i settori con le maggiori percentuali di contratti a tempo indeterminato sono, nell industria: Industrie dei metalli, chimica-plastica, estrazione e lavorazione minerali (64,9%), Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente) (57,5%) e Industrie del cuoio e delle calzature (42,3%) e nei servizi: finanziari (57,3%), Attività degli studi professionali (51,9%). 2.4 Assunzioni part-time Per la tipologia del part-time (che è trasversale rispetto al tipo di contratto) sono previste 4.540 assunzioni (pari al 26,6% del totale assunzioni previste per il 2010): prosegue quindi la tendenza al rialzo iniziata nel 2009. Assunzioni part-time previste. Anni 2005-2010 Quasi il 80% dei contratti part-time (3.990) sono previsti nei servizi, con una percentuale sul totale delle assunzioni di questo settore del 32,2%; invece nell industria il part-time è sempre poco utilizzato (1.160 rispetto 1470) anche se rispetto alla scorsa indagine la percentuale sul totale passa dal 15% del 2009 al 16,6%.