1. Lo scenario in Italia



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1. Lo scenario in Italia 1.1 Prevalenza dell auto privata per gli spostamenti In Italia il ricorso all auto privata per gli spostamenti è predominante rispetto a tutte le altre modalità di trasporto. In particolare, secondo i dati ISFORT sul 2013, considerando il totale degli spostamenti effettuati, si rileva che l 83,2% è effettuato con mezzi motorizzati e l 82,7% di questi è rappresentato dall auto privata. Considerando 100 il totale degli spostamenti, si rileva che: - il 16,8% sono non motorizzati - l 10,3% sono con mezzi pubblici - il 70% sono con auto privata - e il 2,9% sono con motociclo Modalità di trasporto - anno 2013 2,90% 16,80% 10,30% 70% non motorizzati TPL auto privata motociclo Dai suddetti dati emerge chiaramente come l utilizzo dell auto privata per gli spostamenti sia la modalità di trasporto preferita dagli italiani. La predilezione nei confronti dell auto privata è dimostrata anche dal tasso di motorizzazione, che indica il numero di auto presenti ogni 100 abitanti: nel 2013 il tasso di motorizzazione è del 61,6% (i.e. ogni 100 abitanti ci sono 61,6 autovetture), era del 62,1% nel 2012 e 62,5% nel 2011. Se si considerassero solo gli abitanti tra i 18 e 80 anni di età il

tasso sarebbe dell 80%. Parlando in valore assoluto, il parco veicolare in Italia è costituito da più di 37 milioni di unità. Modalità trasporto - Andamento nel tempo 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2000 non motorizzati 16,80% 17,70% 19,60% 21,10% 20,60% 21,00% 24,40% TPL 10,30% 10,20% 10,90% 9,60% 8,40% 9,70% 9,30% auto privata 70% 69,30% 65,80% 65,50% 66,80% 64,80% 61,10% motociclo 2,90% 2,70% 3,70% 3,90% 4,20% 4,50% 5,20% non motorizzati TPL auto privata motociclo Come si evince dall istogramma sopra rappresentato, c è stato una progressiva riduzione del numero di spostamenti non motorizzati (passati dal 24,4% del 2000 al 16,8% del 2013), un aumento di un punto percentuale degli spostamenti con TPL (dal 9,3% del 2000 al 10,3% del 2013), una diminuzione nell utilizzo del motociclo (dal 5,20% al 2,90%) e un significativo aumento nell utilizzo dell auto privata (dal 61,1% del 2000 al 70% del 2013). 1.2 Dati su numero di spostamenti e km-passeggeri Nel 2013 il numero medio di spostamenti giornaliero si attesta a 100,2 milioni (nel 2012 era di 97,5) e n passeggeri * km è di circa 1.382 milioni al giorno (1.261 milioni circa nel 2012). In termini di variazione, c è stato un incremento del numero di spostamenti rispetto al 2012 del 2,8% e un incremento dei passeggeri*km del 9,6%. Tale incremento rappresenta il primo segnale di ripresa della mobilità dall inizio della crisi economica, infatti se si considerasse il periodo 2008-2013, le variazioni sarebbero rispettivamente del -21,9% e -11,5%. La tendenza negativa registrata negli ultimi anni sul numero degli spostamenti, nel 2013 in ripresa, non è accompagnata da una diminuzione di pari entità dei passeggeri*km. Come si vede dal grafico qui sotto, infatti, il totale km giornaliero è cresciuto di quasi il 14% rispetto al 2000, mentre il numero degli spostamenti è diminuito di oltre il 20%. Questi dati mostrano come ci sia stato progressivamente un aumento delle percorrenze medie per spostamento.

In effetti, secondo dati ISFORT, negli ultimi 5 anni, c è stato un progressivo aumento della mobilità extra-urbana, dal 37,4% del 2008 al 41% del 2013. Ciò è dovuto in larga misura al fatto che è aumentata la distanza tra i luoghi di origine degli spostamenti (residenze) e i luoghi di destinazione (lavoro, scuola, ecc.). In sostanza, la popolazione si colloca sempre più spesso in luoghi periferici rispetto alla città, in cerca di condizioni abitative e di vita meno onerose, con un correlato effetto di aumento del pendolarismo. 135,0 125,0 115,0 105,0 95,0 85,0 indici spostamenti e passeggeri*km (anno 2000 = base 100) 75,0 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2000 indice spostamenti totali in un giorno medio feriale (anno 2000=100) indice passeggeri*km totali in un giorno medio feriale (anno 2000=100) La distanza media percorsa per spostamento, in effetti, è passata da 30,2 km nel 2000 a 38,7 km nel 2013 (nel 2012 era 35,2 km e nel 2011 era 32,4 km). 1.3 Tasso di occupazione medio delle auto Sulla base dei dati pubblicati nell Annuario Statistico Italiano 2014 per quanto riguarda i dati sui mezzi di trasporto utilizzati dagli occupati di età superiore a 15 anni per andare a lavoro, si ha che il 68,9% utilizza l auto come conducente e il 5,4% come passeggero. Facendo il rapporto tra il totale dei passeggeri trasportati (sia come conducente sia come passeggero) e il n di auto (pari al numero di persone che sono da soli in auto) si ha che il tasso di occupazione medio delle auto negli spostamenti casa-lavoro è di 1,17, quindi ogni 100 passeggeri ci sono 85,5 auto. Se si riuscisse a raggiungere un tasso di occupazione medio pari a 2, avremmo che ogni 100 passeggeri ci sono 50 auto con una conseguente riduzione del traffico del 41,5%, che vorrebbe dire dare un contributo risolutivo al problema di congestione stradale e dell inquinamento. 2. Carpooling (o covetturaggio) definizione

Il termine inglese car pooling (in italiano covetturaggio) indica una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto. Nel car pooling uno più dei soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell'utilizzo, mentre gli altri contribuiscono con adeguate somme di denaro a coprire una parte delle spese sostenute dagli autisti. Tale modalità di trasporto è diffusa in ambienti lavorativi o universitari, dove diversi soggetti, che percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria, spontaneamente si accordano per viaggiare insieme. La pratica del condividere l'auto è maggiormente diffusa nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti d'america dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica è prevista anche nella segnaletica stradale, mentre trova tuttora moderata applicazione in Italia. Cominciano però a svilupparsi alcune iniziative specifiche che trovano spazio anche sui quotidiani nazionali. Nel 2009 anche un'iniziativa ufficiale da parte di Autostrade per l'italia per l'incentivazione al car pooling: sulle autostrade A8 e A9 riduzioni sull'importo del pedaggio autostradale. Vantaggi Essendo le autovetture progettate per un minimo di 4 o 5 occupanti e solitamente utilizzate dal solo guidatore, il carpooling potenzialmente potrebbe migliorare la congestione del traffico riducendo il numero di veicoli in circolazione e senza abbisognare di investimenti in nuove infrastrutture. Risparmio economico in termini di costo pro-capite di carburante, olio, pneumatici, pedaggi, costi di parcheggio ecc. Riduzione dell'inquinamento, sempre a causa del minor numero di mezzi in circolazione. Miglioramento dei rapporti sociali tra le persone. Nessun problema con le normali RC Auto in Italia Svantaggi La condivisione dell'automobile riduce il grado di flessibilità proprio dell'uso individuale di un veicolo, rendendosi necessario un accordo preventivo da parte dei passeggeri sui tempi di viaggio e sui percorsi previsti. Fra le peculiarità del trasporto individuale figura inoltre una sfera di privacy che, nel car pooling come nei taxi collettivi, viene a mancare, diminuendo l'attrattività di tale modalità di trasporto almeno per quelle fasce di viaggiatori che utilizzano normalmente il viaggio in auto come momento del proprio lavoro (riunioni con colleghi, telefonate, ecc.)

Il carpooling può essere effettuato spontaneamente tra due o più persone conoscenti che decidono di condividere l auto per percorrere lo stesso tragitto, mettendosi d accordo su orario e rimborso spese oppure può essere fatto sulla base di un sistema organizzato, in cui non necessariamente conducente e passeggero/i si conoscono. Tali sistemi organizzati possono essere il risultato dell elaborazione dei piani di spostamento casa-lavoro da parte del Mobility Manager aziendale oppure possono essere delle piattaforme tecnologiche, realizzate soprattutto sul Web o per App mobile. Tali piattaforme sono sostanzialmente utilizzate come una bacheca nella quale inserire richieste o offerte di passaggio. Esse hanno il principale obiettivo di favorire l incontro tra domanda e offerta di passaggi, aumentando le probabilità di riuscita del matching. Il più diffuso sistema di carpooling utilizzato è basato su di una pianificazione preventiva del viaggio: conducente e passeggero si accordano con sufficiente anticipo su caratteristiche del percorso, orari e condivisione delle spese. Le moderne tecnologie e la crescente diffusione degli smartphone ha creato le premesse per l adozione e la diffusione di un sistema di car pooling denominato dynamic (i.e. in tempo reale). Tale sistema si poggia sull utilizzo di un App mobile. Essa permette ad un utente conducente che la stia usando di essere collegato in tempo reale con chiunque cerchi un passaggio lungo la stessa direzione. Il sistema combina diversi elementi tra cui la connessione in tempo reale degli utenti, la localizzazione GPS, un sistema completamente automatizzato di transazione per il pagamento, le informazioni in tempo reale sui passeggeri, le misure di sicurezza e le segnalazioni degli utenti che si stanno spostando per consentire un covetturaggio flessibile e controllabile. 3. Esempi italiani di carpooling In Italia il carpooling è una pratica consentita e indicata nella legge dello Stato: il D.M. 27/3/98 sulla mobilità sostenibile individua come attività da promuovere l'uso collettivo ottimale delle autovetture (carpooling). La legge 24 novembre 2000, n. 340 Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 24 novembre 2000 all art. 22 ha istituito i cosiddetti PUM (Piani Urbani per la Mobilità) con compiti di progettazione di sistemi per la mobilità urbana al fine di ridurre l uso individuale dell auto. Non solo ma si è anche previsto l istituzione di un apposito fondo dello stato di previsione a cura del Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Malgrado sia promosso ed incoraggiato da una legge dello stato ed esperimenti siano in atto in alcune città il carpooling nel nostro paese è ancora poco utilizzato.

Con l istituzione della figura del Mobility Manager per le aziende con più di 300 dipendenti (decreto del 1998 del Ministero dell Ambiente), al quale è affidato il ruolo di ottimizzare gli spostamenti sistematici del personale mediante la predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (comunemente chiamato PSCL), si è avviata uno studio e pianificazione dei vari interventi attuabili per diminuire la flotta di auto private utilizzata per raggiungere la sede del lavoro. Poiché tra gli interventi in questa direzione, uno è sicuramente il carpooling, alcune società hanno ideato e realizzato una piattaforma tecnologica (molto spesso all interno della propria rete intranet) per favorire l incontro tra domanda e offerta di passaggio dei dipendenti, proprio come se fosse una grande bacheca di annunci, consultabile da tutto il personale. Esempi di queste realtà sono i sistemi realizzati da Telecom Italia, Fiat Group, Unipol, ecc. Progetto Jungo La Provincia Autonoma di Trento (PAT) ha da tempo avviato approfondimenti al fine di promuovere, accanto alle diverse iniziative volte alla diversione modale tra traffico privato e trasporto pubblico, una riduzione dell impatto del traffico privato attraverso l uso intelligente delle vetture, in particolare favorendo la crescita del coefficiente di occupazione delle stesse. Con determinazione n.139 di data 4 novembre 2008 la PAT ha previsto di appoggiare sul territorio provinciale la sperimentazione di una nuova forma di trasporto denominata Jungo (ideatore e promotore: Enrico Gorini di Rimini), che consente di raccogliere e gestire l incontro tra domanda ed offerta di trasporto privato di cortesia (una sorta di evoluzione dell autostop) introducendo alcuni parametri minimi di garanzia. Questo progetto è un sistema che crea le condizioni pratiche e realistiche per sfruttare i flussi di auto in movimento incoraggiando l imbarco a vista su una comune direttrice di percorrenza, senza preventiva programmazione. Il ruolo della Provincia è stato quello di mettere a disposizione degli interessati uno sportello informativo per raccogliere le domande degli utenti che intendessero aderire a Jungo, e di verificare l assenza di carichi penali degli aderenti residenti o domiciliati in Provincia. Ha poi messo a disposizione un numero per raccogliere tutte le segnalazioni di infrazione al codice Jungo. Lo sportello ed il numero sono attivi dal 1 dicembre 2008. Jungo è definita una strategia mangia - traffico ed è fondata sul principio che è possibile ridurre drasticamente il traffico, semplicemente creando le condizioni tecnologiche ed organizzative perché chiunque possa sentirsi incoraggiato ad aprire la portiera della propria auto ai richiedenti imbarco, in condizioni di sicurezza e convenienza reciproca. Nella dottrina Jungo il traffico

stradale è semplicemente una rete di nastri trasportatori, costituiti dai sedili vuoti delle autovetture viaggianti. Dal punto di vista del nastro trasportatore le automobili hanno un efficienza del 24 %: ogni auto trasporta circa 1,2 persone. Significa che si potrebbe far muovere lo stesso numero di persone con 1/4 di spesa e 1/4 di inquinamento. Con meno auto, il tempo medio di spostamento in città potrebbe diventare 3-4 volte inferiore all attuale. Da questo punto di vista, i posti auto vuoti sono una enorme risorsa sottoutilizzata e di facile accesso. Peraltro il carpooling classico non si è dimostrato una risposta valida sui grandi numeri per la necessità di una preventiva programmazione e i vincoli da rispettare (stessa tratta, stesso equipaggio, stesso orario) che rappresentano gravi limiti. Si deve infatti tener conto che gli spostamenti spesso durano pochi minuti e vincolarsi e programmare tragitti così brevi risulta inefficiente. Il progetto Jungo dunque si propone di creare un sistema di imbarco agile che sia più possibile standardizzato, semplice e immediato. Alcuni fattori chiave di questa pratica sono l efficienza individuale (intesa come rapidità), vantaggio economico individuale (risparmi) e sicurezza. L idea di Jungo è quella di mettere in moto le condizioni tecnologiche e organizzative perché chi si sposta in auto possa avere l opportunità di imbarcare pedoni paganti e sicuri, guadagnando il ticket versato direttamente dal passeggero. L iscrizione annuale ha un costo di 15 ed ogni aderente viene munito di una card personale Jungo, di durata annuale, che garantisce l assenza di precedenti penali significativi fino al mese prima del rilascio (sarà lo stesso utente che al momento dell adesione firmerà il consenso alle visure necessarie). Questa garanzia è essenziale per Jungo. Ogni aderente può usare la tessera sia come passeggero sia come guidatore con assoluta flessibilità: per brevi tragitti cittadini, per tragitti extraurbani e per viaggi di lunga percorrenza. L incontro avviene normalmente a richiesta, direttamente sulla direttrice viaria interessata. Si privilegiano le strade di scorrimento, ovvero con un livello di traffico sufficiente (sopra le 500 auto private all ora), per garantire un tempo di attesa medio ridotto. L aspirante passeggero si ferma accanto alla carreggiata (in un punto adatto) mostrando la tessera per intercettare un automobilista Jungo. La tessera esibita e tenuta alta significa per tutti la stessa cosa: cerco un passaggio secondo questa direttrice di marcia, sono di Jungo (e quindi sono sicuro), voglio pagare. La quota da pagare è uguale per tutti, in parte fissa e in parte variabile, e cioè: 20 cent di contributo fisso all'automobilista e 10 cent/km. Un automobilista, interessato a risparmiare i costi del proprio tragitto o magari per desiderio di viaggiare in compagnia, vedendo il gesto accosta; entrambi gli utenti (che normalmente non si conoscono), verificano reciprocamente la tessera Jungo personale che garantisce l affidabilità del titolare: oltre che per la verificata assenza di precedenti penali significativi, anche per l assenza di segnalazioni negative da altri utenti. Il retro della tessera facilita i conteggi per il costo chilometrico. E importante notare che il costo del tragitto è predeterminato e non suscettibile di

trattativa, e dunque è conoscibile preventivamente in maniera certa e definitiva. Il pagamento avviene al termine della tratta, direttamente fra i due interessati. Il sistema presuppone una massa critica dell 1% della popolazione totale del territorio considerato, per realizzare un tempo medio di attesa di 6 minuti. Il sistema, così concepito, è nella logica di un comportamento collettivo coordinato, nel quale il gestore si limita alla predisposizione e manutenzione della cornice organizzativa e tecnologica, lasciando poi ai cittadini-attori l attuazione del gioco nel territorio. Risultati 2013 di Jungo in Trentino Serie storica 2008-2013 dei tempi medi di attesa in Trentino (uomini) Come emerge dal grafico, l'attesa media degli imbarchi, per gli uomini, è stata di 7.6 minuti. Il tempo di 22,7 minuti evidenziato per il 2008 rappresenta la situazione ante Jungo e corrisponde sostanzialmente al tempo di attesa per il normale auto-stop che si registrava in quel territorio. 4. Siti internet di richiesta/offerta di passaggio Negli ultimi anni hanno avuto un importante sviluppo e diffusione i siti internet per il carpooling. Questi siti permettono di pubblicare offerte di passaggio o di ricercare un passaggio a seconda se si è interessati a proporsi come conducenti o come passeggeri. Sono sostanzialmente delle bacheche virtuali realizzate per favorire l incontro tra domanda ed offerta. Tutti i siti prevedono un iscrizione gratuita e obbligatoria durante la quale bisogna fornire ai gestori i propri dati personali (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, indirizzo e-mail, numero di cellulare, ecc.) e una serie di informazioni su se stessi in rapporto alle abitudini personali durante i percorsi in auto (fumatore o meno, ascolto di musica o meno, loquacità, ecc.) che permettono di facilitare la ricerca e quindi la creazione degli abbinamenti conducente-passeggero. Il funzionamento di questi siti si basa sul seguente meccanismo: un utente che voglia mettere a disposizione i posti vuoti della propria auto per condividere un viaggio con altri utenti, accede al sito a cui è iscritto e compila una scheda in cui fornisce tutti i dati relativi al viaggio (origine, destinazione, orario di partenza previsto, orario di

arrivo previsto, disponibilità a deviazioni per il carico del passeggero, disponibilità ad imbarcare bagagli, disponibilità ad imbarcare animali, ecc.). In questo modo inserisce il viaggio nel database del sito e lo rende disponibile agli altri utenti i quali potranno contattare l inserzionista o via mail o tramite telefono. Un utente che voglia trovare un passaggio per un determinato percorso, accede al sito a cui è iscritto e tramite la compilazione di un apposito spazio in cui inserisce le coordinate del proprio viaggio (origine, destinazione, orario di partenza previsto, ecc.) effettua una ricerca che gli fornisce una lista di offerte compatibili con la sua richiesta. Verificando le caratteristiche di ogni offerta egli deciderà quale conducente contattare. Spesso il sito fornisce anche un suggerimento riguardo il costo del viaggio così da facilitare l accordo sulla suddivisione delle spese tra i partecipanti. Conducente e passeggero potenziali entrano in contatto e si accordano sui dettagli (luogo esatto del ritrovo, orario esatto, costo del viaggio per il passeggero, ecc.). A seguito dell avvenuto passaggio si è invitati a compilare una scheda di feedback, ossia un giudizio reciproco degli utenti sulla qualità e riuscita del carpooling. Questo permette di creare un meccanismo per cui ogni utente può godere di giudizi positivi e/o negativi, che generalmente contribuiscono alla determinazione di un punteggio ( rating ) (pubblicato sul sito) e quindi godere di più o meno affidabilità e garantire così la creazione di un sistema più sicuro. 4.1 Scenario principali competitors Statistiche ufficiali sulle dimensioni del carpooling in Italia non sono ancora disponibili. Si tratta di un fenomeno recente e in continua espansione. Di conseguenza, negli ultimi anni, si sono moltiplicati i siti che raccolgono le offerte di passaggi. Alcune realtà hanno assunto dimensioni internazionali arrivando a coprire più Paesi europei. Un esempio è BlaBlaCar. Stando ai numeri forniti dal portale, il servizio conta più di 5 milioni di iscritti in Europa con un trend in forte crescita. La percentuale di italiani sugli utenti globali è circa il 10% del totale. Tramite la piattaforma sono stati condivisi tre miliardi di chilometri in tutta Europa secondo quanto affermato da Olivier Bremer, country manager di BlaBlaCar per l Italia. In questo modo sarebbe stata risparmiata l emissione di più di 750 mila tonnellate di CO2. Nel caso del car pooling, in genere, si tratta di brevi distanze e di spostamenti effettuati soprattutto da pendolari che condividono l auto per tratte casa-lavoro. Sono spostamenti ripetuti con equipaggi fissi dove l auto viene solitamente messa a turno dai passeggeri. Il ride sharing, come nel caso

di BlaBlaCar, è un fenomeno diverso: si tratta di viaggi lunghi, dai 100 km in su. I passeggeri sono sempre diversi e chi viaggia contribuisce alle spese di viaggio pagando la quota fissata dal conducente. Navigando in rete, per quanto riguarda l Italia, i siti per condividere l auto si incontrano però alla voce car pooling. Tra i primi risultati c è il sito Carpooling.it. Secondo i dati pubblicati sul portale, sono più di 5 milioni gli utenti registrati che viaggiano in Europa in maniera economica, veloce e divertente, riducendo le emissioni di CO2 e il traffico. Carpooling è la piattaforma europea nata in Germania che negli ultimi quattro anni si è sviluppata nel resto del continente. Disponibile in 7 lingue, permette di trovare un passaggio verso tutte le destinazioni europee. A supporto dei siti di car pooling, negli ultimi anni si sono aggiunti i social network e le app per smartphone e tablet. Carpooling.it offre il suo servizio anche attraverso un widget destinato agli eventi. Gli organizzatori di concerti, fiere o mostre possono integrare l applicazione di carpooling.it nel loro sito o pagina Facebook e permettere ai propri clienti di raggiungere insieme le località delle manifestazioni. Il widget consente di cercare e/o offrire un passaggio per una determinata città direttamente sul social network o sul sito dell iniziativa. Nel widget vengono visualizzati gli ultimi 20 viaggi inseriti dagli utenti di carpooling.it. Ogni annuncio presenta informazioni su data, orario di partenza e, nel caso di Facebook, un link all eventuale profilo del viaggiatore. Un altro dei principali portali di carpooling è stato realizzato da una start-up di Torino e si chiama Bringme. Secondo i dati pubblicati sul proprio sito internet, nel corso del 2013 il numero di viaggi disponibili ha toccato la cifra di 8.000, con oltre 20.000 posti in auto in attesa di passeggeri. Il numero di utenti iscritti è cresciuto del 31% in soli due mesi e i viaggi concordati sono stati 487. Proseguendo la panoramica sui portali di car pooling, c è il sito roadsharing.com, nato nel 2008 per mano di una web agency fiorentina, realizzato in quattro lingue e patrocinato della Provincia di Firenze. Navigando sul sito ci si accorge che l offerta di passaggi è rappresentata principalmente da viaggi medio-lunghi anche da e verso paesi esteri. Poi, incontriamo Avacar.it e youtrip.it, che rappresentano realtà minori all interno del ventaglio di offerte di siti di carpooling. Un capitolo a parte è da riservare al portale Uber.it, versione italiana della piattaforma originariamente sorta negli USA. In questo caso non si parla propriamente di carpooling, infatti secondo quanto emerso dalle notizie diffuse dalla stampa, l autista ricaverebbe un profitto dall erogazione del passaggio, infrangendo uno dei requisiti essenziali del carpooling, inoltre non è chiaro se il conducente nel dare un passaggio effettua la tratta che farebbe in ogni caso (anche in

assenza del passeggero) o se il percorso è basato soltanto sulle esigenze del passeggero. Proprio nell ultimo anno c è stato molto clamore attorno alla vicenda di Uber, soprattutto a causa delle lamentele e proteste provenienti da taxisti, i quali intravedono nell attività di Uber una forma di elusione delle norme sul trasporto di persone a pagamento. Nonostante queste critiche il portale di Uber è sicuramente uno dei più gettonati per la richiesta di passaggi e conterebbe migliaia di iscritti. E già attivo nelle città di Milano e Roma ed è stato appena esteso anche alla città di Genova. Inoltre, a breve, si prevede l arrivo di Uber anche in altre due città italiane del nord. Quasi sempre, in associazione ai portali di carpooling ci sono le relative App utilizzabili da smartphone e tablet. Con le app è possibile richiedere e offrire passaggi in qualunque momento, avendo a portata di mano il proprio cellulare. Inoltre, grazie all integrazione delle App è possibile attivare alcune funzionalità aggiuntive legate al servizio, come la geolocalizzazione attraverso il segnale GPS, che consente al sistema di sapere in qualunque momento dove si trovano passeggero e autista ed è possibile tracciare il percorso. Soprattutto nel caso di carpooling in dinamico, disporre delle posizioni di autista e passeggero, consente al sistema di calcolare in tempo reale il tempo che il passeggero dovrà aspettare prima dell arrivo dell autista, il tempo previsto di arrivo a destinazione e il punto di pick-up. Le App di carpooling rendono in generale il servizio più flessibile e di fruizione più immediata. Le App più utilizzate sono quelle che si riferiscono ai portali più conosciuti: BlaBlaCar, Carpooling, UberPop, Roadsharing. Nel campo delle applicazioni legate al car pooling c è poi l ultima novità lanciata dal portale italiano Bring-me. Si tratta dell app Carpooling Certificate che permette di certificare l effettiva compresenza su una stessa vettura di uno o più passeggeri. La certificazione del viaggio avviene grazie al lancio dell app da parte di un componente dell equipaggio sul proprio smartphone. Carpooling Certificate rileva via bluetooth o attraverso l interazione tra applicazioni gli altri componenti e stabilisce così quante persone sono presenti a bordo. Durante il viaggio l applicazione conteggia i chilometri percorsi e all arrivo verifica la presenza dei medesimi apparati telefonici individuati alla partenza. Il sistema riporterà un certificato che indicherà la strada percorsa, il numero di persone presenti e la CO2 risparmiata. Quest ultimo dato viene calcolato in maniera standard considerando le emissioni di CO2 previste dalla normativa Euro5: 130 grammi di CO2 per chilometro moltiplicate per ogni passeggero (ad esclusione del conducente). Questa caratteristica è finalizzata alla creazione di un sistema premiante che permetta di concedere sconti a chi faccia carpooling con con questa App. Mappatura delle principali App per carpooling in base a lunghezza del percorso e area di estensione:

piattaforma di Carpooling Brevi distanze 50 km Medio-lunghe distanze > 50 km BlaBlaCar.it Bring-me.it Carpooling.it Uber.it 5. Trend del mercato e conclusioni Sulla base delle notizie provenienti dalla stampa sulla diffusione del carpooling sembrerebbe che questa pratica di comportamento sia in costante aumento. Il sito BlaBlaCar ha annunciato che nell estate del 2014 si sarebbe registrato una crescita del 480% di offerte di passaggi rispetto allo stesso periodo del 2013, corrispondenti ad oltre 300.000 posti in auto disponibili. I fattori che incidono più fortemente sul graduale aumento della condivisione dell auto consistono prevalentemente nel caro carburante, nella diminuzione del reddito disponibile e nei costi eccessivi legati al trasporto. L attenzione dei mass media nei confronti del fenomeno di crescita del carpooling, inoltre, non fa che aumentare la conoscenza presso il grande pubblico dell esistenza di queste piattaforme tecnologiche di incontro tra domanda e offerte di passaggio e aumentarne l accesso da parte di nuovi utenti. A sostegno del carpooling giocano inoltre le campagne di sensibilizzazione dei cittadini verso i temi della mobilità sostenibile, a cui si associano concetti di forte interesse come la salvaguardia dell ambiente e la tutela della salute delle persone. Il mercato del carpooling presenta enormi potenzialità: basta considerare i risultati ottenuti nell ultima indagine dell Audimob sulle azioni di risposta alla crisi economica nell uso dei mezzi di trasporto: nel 2013 il 34,3% del campione ha risposto che ha pensato di condividere percorsi abituali con altri passeggeri e il 27,1% di questi lo ha fatto effettivamente. A concorrere positivamente ad una futura espansione del carpooling, infine, c è anche la percentuale di popolazione che vorrebbe diminuire l utilizzo dell auto privata, cioè il 36,2% del campione (40,4 % uomini 32,3% donne).

Fonti: - Rapporto Congiunturale di fine anno Dati campionari 2013 (Audimob) - Annuario Statistico Italiano 2014 (Istat) - Tesi di Laurea Il covetturaggio dinamico a servizio della mobilità sostenibile Di Giovanni Zoccarato - 11 Rapporto sulla mobilità in Italia Poca luce in fondo al Tunnel Come ripartire dopo la crisi (Isfort) - www.bring-me.it - www.carpooling.it - www.blablacar.it - www.uber.it - www.roadsharing.it - www.youtrip.it