Indice La Blue Economy Nulla va sprecato La natura stravolta L'invisibile guadagno L'insopportabile spreco dell'acqua Il cibo come l'ambiente Ai posti di partenza
La Blue Economy
Riflessioni su un cambiamento culturale...
00:00 / 00:00 La Blue Economy È il modello di sviluppo principale adottato e promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu che "muove" la manifestazione Blue Sea Land, salvaguardia delle risorse marine e terrestri, sviluppo sostenibile, rigenerazione delle risorse sono i tre punti cardine attorno ai quali la Blue Economy ruota ed attraverso cui negli anni il Distretto della Pesca siciliano ha fatto conoscere un approccio comune e condiviso per la gestione dei prodotti ittici, fornendo strumenti utili finalizzati ad integrare le norme stabilite a livello internazionale con lo sviluppo delle politiche marittime. L obiettivo è quello di favorire la crescita del comparto pesca e delle tecniche di acquacoltura in tutti i Paesi del Mediterraneo, dell Africa e del Medioriente con buone pratiche responsabili e condivise dal punto di vista socio-economico. Il modello della Blue Economy è interpretato dalla manifestazione Blue Sea Land attraverso incontri scientifici e sulle innovazioni tecnologiche, laboratori del gusto, eventi interreligiosi ed interculturali.
La Blue Economy è un modello che il Distretto della Pesca e della Crescita Blu estende a tutti i Paesi aderenti ed in particolare ai Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente grazie ai i numerosi accordi cooperazione firmati in questi anni. Grazie alla Blue Economy, così come rilevato dalla facoltà di Economia dell Università di Palermo, negli ultimi 5 anni è stata registrata una crescita del 10% sul versante delle imprese, molte delle quali aderenti al Distretto della Pesca, e di cui ad oggi se ne contano 120, delle quali sono 78 le imprese appartenenti al settore food, con un fatturato in crescita del 38%.
Nulla va sprecato... Riciclare i rifiuti è molto importante per ridurre l impatto che purtroppo lo spreco e il consumo hanno sull ambiente. L abitudine più diffusa in molti paesi, così come in Italia, è quella di non riciclare o di farlo in modo non del tutto corretto. Nulla va sprecato...! È questo uno dei concetti base della Blue economy. Ed è proprio su questo concetto che si basa il riutilizzo dei fondi di caffè. Secondo Gunter Pauli, fondatore dell' economia blu, quando beviamo il caffè consumiamo solo lo 0,2% della biomassa raccolta da un agricoltore in Kenya o Colombia. Il 99,8%, quindi, lo gettiamo via, anche se potrebbe esserci utile. Forse non tutti lo sanno, infatti, ma ci sono più di 20 città
in tutto il mondo in cui questi scarti vengono utilizzati per coltivare funghi shitake, un alimento di alta qualità privo di colesterolo e di acidi grassi saturi. Grazie al caffè, quindi, sarà possibile coltivare funghi di qualità direttamente in città...
L'invisibile guadagno... Il guadagno è doppio: non si spreca il caffè e si potranno vendere i funghi ad un prezzo che è la metà rispetto a quello dei funghi che arrivano dalla Cina. Ancora un altro vantaggio? Si creano nuovi posti di lavoro in città. Come potete vedere: la blue economy è qualcosa che va oltre l essere green... E fare di più con quello che abbiamo a nostra disposizione. Basta entrare in questa ottica, per capire che niente è scarto e tutto può essere riciclato e riutilizzato. Ah dopo aver raccolto i funghi coltivati sugli scarti, resta comunque del materiale di scarto. Ma anche questo può essere riciclato secondo Gunter Pauli: lo scarto dello scarto è un prodotto ricco di aminoacidi che può essere utilizzato
come alimento per cani e gatti, o per gli animali da cortile.
La natura stravolta... Lo spreco alimentare non è solo una questione di cibo. Per arrivare sulle nostre tavole, gli alimenti di cui ogni giorno ci nutriamo, hanno visto l investimento di numerose risorse naturali con un altrettanto importante impatto ambientale. Con il cibo sprecato vengono, infatti, gettate via risorse come acqua, fertilizzanti, suolo, combustibili fossili e fonti energetiche di ogni tipo; per non parlare dello spreco economico e dello spreco in termini di risorse umane.
L'insopportabile spreco dell'acqua... Gran parte del fabbisogno idrico mondiale è legato proprio alla produzione di cibo e lo spreco alimentare è sinonimo di spreco d acqua. Blue Sea Land 2016 ci invita al food saving grazie alla partnership fra Distretto della Pesca e Crescita Blu, Banco Alimentare e Rotary International.
Il cibo come l'ambiente... E quanto emerso dall incontro, presso la sede del Distretto, a Mazara del Vallo, fra i rappresentanti del Banco Alimentare, Marco Lucchini (Direttore Generale) e Cecilia Canepa, del Rotary International, Vincenzo Montalbano Caracci e Giuseppe Pantaleo, delegati del Governatore del Distretto 2110 Sicilia-Malta, Nunzio Scibilia. Educare e conservare il cibo e distribuirlo razionalmente, in particolare ai più bisognosi, è un dovere di tutti -ha sottolineato Marco Lucchini
Ai posti di partenza... Pertanto la V edizione di Blue Sea Land, dal 6 al 9 ottobre a Palermo e Mazara del Vallo, sarà un importante esercitazione contro gli sprechi alimentari che coinvolgerà le scuole, le associazioni culturali, sportive e sociali, nonché tutti i ristoratori del territorio al fine di avviare progetti destinati al recupero del cibo ed alla sua ridistribuzione.
BLUE SEA LAND... Una scommessa per il futuro...
I.C. "BOSCARINO CASTIGLIONE" CLASSE 3ªA Coordinamento: Prof.ssa VITA MARIA RUSSO
"BLUE SEA LAND" 6-9 Ottobre 2016 Mazara del Vallo