Ipotesi di progetto pilota in Senegal



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Luglio 2011 Creazione di una piattaforma per la valorizzazione e la canalizzazione del risparmio dei migranti verso le istituzioni di microfinanza Ipotesi di progetto pilota in Senegal Report/Work in Progress Daniele Frigeri Anna Ferro CeSPI 1

IL PROGETTO FONDAZIONI4AFRICA Quattro fondazioni bancarie (Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo e Fondazione Monte dei Paschi di Siena) si sono associate per realizzare il progetto Fondazioni4Africa (F4A), un iniziativa di co-progettazione che coinvolge attori della società civile con esperienza nell ambito della cooperazione internazionale (le ONG ACRA, CISV, COOPI, COSPE), associazioni di migranti (Stretta di Mano, Associazione Senegalesi di Torino, Associazione dei Senegalesi di Parma, ACTU) e il CeSPI (Centro Studi Politiche Internazionali), che da anni studia, in collaborazione con l Associazione Bancaria Italiana, il fenomeno della bancarizzazione dei migranti in Italia e il possibile legame fra rimesse e sviluppo. A questi attori si affianca l opera di valutazione e monitoraggio da parte della Scuola Superiore Sant Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento a Pisa. Il progetto F4A (http://www.cespi.it/africa- 4fond.html) con una dotazione economica complessiva di 3 milioni di Euro stanziati per i primi 3 anni di attività, a cui seguirà un successivo finanziamento per il biennio 2012-13 - risulta un iniziativa unica e originale nel panorama della cooperazione internazionale. Esso rispecchia la direzione che 4 Fondazioni Bancarie hanno deciso di adottare, promuovendo un progetto di co-sviluppo che coniuga attività più classiche di cooperazione allo sviluppo in un Paese del Sud del mondo, con il protagonismo e rafforzamento della diaspora attraverso attività di integrazione socio-culturale dei migranti in Italia. A ciò si aggiunga, come ulteriore elemento di originalità, il processo di forte co-progettazione, integrazione e multisettorialità che esso ha da sempre perseguito. Il progetto si suddivide tra diverse componenti: Educazione allo Sviluppo, in Italia e Senegal; sostegno dello sviluppo rurale (Senegal), Formazione e Rafforzamento delle capacità dei migranti (Italia), Microfinanza (in Senegal) e Ricerca (trasversale a molte componente, tra cui: formazione, consumi e commercializzazione dei prodotti senegalesi, il fenomeno migratorio dei ritorni e le politiche collegate, rimesse e microfinanza). In Italia sono state realizzate attività rivolte al rafforzamento e al capacity building di associazioni di senegalesi in 4 regioni e attività di educazione alla multiculturalità nelle scuole (realizzate anche in Senegal). Tra i due paesi sono state sostenute con regolarità attività di rafforzamento dei partenariati transnazionali, con particolare attenzione al coinvolgimento degli enti locali nei due paesi, quindi nell ottica della cooperazione decentrata. In Senegal il progetto intende promuovere iniziative di sviluppo integrato altamente innovative con azioni coordinate in diversi settori (tra cui: sviluppo rurale, formazione professionale, promozione della condizione femminile, pesca, trasformazione, conservazione e commercializzazione della frutta, turismo responsabile, rafforzamento delle Istituzioni di Microfinanza etc.) e nelle quali possa essere integrato il fattore innovativo della valorizzazione del capitale umano, sociale e finanziario (rimesse e risparmio) che i migranti senegalesi in Italia possono apportare. ATTIVITÀ NELL AMBITO RIMESSE E MICROFINANZA Rispetto al filone rimesse e microfinanza, lo studio di modelli e soluzioni per la canalizzazione delle rimesse attraverso le Istituzioni di Microfinanza (IMF) 1 è stato ispirato da due obiettivi principali: il rafforzamento delle IMF, soprattutto in termini di accesso al mercato dei capitali a medio-lungo termine 1 Relativamente al contesto ecuadoriano la piattaforma è indirizzata al sostegno delle Banche Cooperative di Risparmio, realtà di intermediazione finanziaria più diffuse nelle aree rurali. 2

il coinvolgimento delle IMF nel processo di bancarizzazione e valorizzazione del risparmio dei migranti in Italia. Qui di seguito forniamo una sintesi delle attività attraverso le quali ha preso forma l attuale progetto pilota di piattaforma di canalizzazione delle rimesse dall Italia al Senegal. Nei tre anni di ricerca, CeSPI ha affrontato molti ambiti di approfondimento circa il possibile legame tra rimesse e microfinanza, studiando sia il livello teorico che i contesti di applicazione - Italia e Senegal. Sono stati prodotti numerosi articoli che hanno creato un importante background teorico e conoscitivo sul tema e che sono stati presentati in conferenze e seminari nazionali e internazionali, diventando oggetto di numerose pubblicazioni. Gli ambiti e i risultati delle ricerche svolte sono stati diretti a: sistematizzare e aggiornare la letteratura sul tema (a cura di Andrea Stocchiero) fornire un analisi dei comportamenti finanziari della componente senegalese (Daniele Frigeri) svolgere una ricerca qualitativa circa i bisogni finanziari dei migranti nel quadro del rapporto tra microfinanza e rimesse (Anna Ferro) studiare il contesto normativo senegalese e alcuni case study di mutuelles (6 casse rurali) nel loro rapporto con i migranti e le rimesse, per verificare la possibilità di realizzare iniziative di canalizzazione (studio a cura del Prof. Papa Demba Fall, dell Institut Fondamental d'afrique Noire e del Prof. Papa Beye dell Ecole Nationale d Economie Appliquèe) ipotizzare tre modelli di canalizzazione delle rimesse dei migranti senegalesi verso le IMF, individuandone punti di forza e di debolezza 2 (Anna Ferro e Daniele Frigeri) realizzare uno studio di fattibilità circa la struttura di governance che dovrà accogliere le IMF in Senegal per interagire con il versante italiano (Ibrahima Malick Thioune). Questo lungo lavoro di conoscenza, approfondimento e riflessione ha consentito di individuare un Modello di canalizzazione in grado di rispondere all obiettivo di valorizzare il processo di allocazione del risparmio tra Italia e Senegal attraverso le IMF. Nel corso tempo si è approfondita la fattibilità del modello individuato come ottimale, avviando un processo di consultazione ampio e articolato attraverso successive interviste a rappresentati di istituti bancari italiani e senegalesi, MTO, IMF, esperti ed autorità/istituzioni in Italia e in Senegal 3. Il Modello è stato poi presentato in diverse occasioni pubbliche in Italia e in particolare in Senegal attraverso un seminario organizzato a Dakar nel 2009, e successivamente in occasione del World Social Forum nel 2011, riscuotendo un generale interesse da parte degli operatori coinvolti. Durante il 2011, è proseguito il processo di messa a punto del modello sia in Italia che in Senegal, attraverso analisi ad hoc e incontri a livello istituzionale e tra gli operatori - fino ad entrare nella attuale messa in opera attraverso l avvio di una fase pilota. Sul lato senegalese, dopo numerosi incontri, è stato finalizzato un protocollo di intesa tra il Progetto F4A, Cespi e la Direzione della Microfinanza in Senegal (presso il Ministère de la Famille, de la Solidarité Nationale, de l'entrepreunariat Féminin et de la Microfinance). Il 14 luglio 2011 è stato realizzato a Dakar un seminario di restituzione e discussione dello studio di fattibilità della struttura di Governance delle IMF in Senegal, e l avvio della fase di raccolta di prime adesioni al modello. Contestualmente l innovazione, le potenzialità del Modello e la sua linea di approccio hanno creato le condizioni per una sua replicabilità in altri paesi. In particolare, un progetto presentato dall ONG ACRA 2 Lo studio dei possibili modelli di canalizzazione delle rimesse verso il Senegal individuati nella prima fase del progetto è contenuto nel Working Paper N.6 Modelli per la Canalizzazione delle rimesse verso le istituzioni di microfinanza. Analisi delle variabili e ipotesi di percorsi in Senegal, FerroA. Frigeri D., disponibile sul sito del CeSPI http://www.cespi.it/africa-4fond.html 3 La Tavola 1, in allegato, fornisce un elenco degli operatori coinvolti nel processo di consultazione. 3

(partner di F4A) e finanziato dalla Fondazione Cariplo in Ecuador, in cui una componente prevede il rafforzamento e la canalizzazione delle rimesse verso le banche di credito cooperativo ha costituito il terreno ideale per ampliare e replicare la fase pilota verso un secondo paese. E stata quindi realizzata una missione in loco a maggio 2011 al fine di presentare il Modello e individuare possibili partner in Ecuador. L esito degli incontri ha messo in evidenza un chiaro interesse da parte di intermediari finanziari coinvolti e di autorità locali (in particolare la Segretaria Nazionale del Migrante, che in Ecuador è Ministero, e la Banca Centrale). L attività di ricerca si sta ora concentrando a declinare il modello nel modo più opportuno rispetto al contesto ecuadoriano, affinché la fase pilota possa essere realizzata contestualmente in entrambi i paesi (Senegal e Ecuador). SCENARIO DI RIFERIMENTO E PREMESSE METODOLOGICHE Il processo di consultazione che ha coinvolto banche, operatori di trasferimento del denaro ed esperti in Italia, in Senegal e di recente in Ecuador, ha permesso di individuare criticità e potenzialità del modello selezionato. Da una prima struttura proposta, il modello è andato modificandosi fino all ipotesi attuale di creazione di un piattaforma finanziaria per la gestione del risparmio del migrante fra il paese di origine e quello di destinazione (Grafico 1). Scelta che è stata sostenuta dalle Fondazioni Bancarie che hanno così deciso di sperimentarne la realizzazione attraverso un progetto pilota. La novità e le potenzialità del modello hanno generato l opportunità di replicabilità anche in altri contesti. Per questo motivo oltre al Senegal, contesto da cui ha preso avvio lo studio, si è arrivati alla sua estensione all Ecuador 4, grazie al collegamento in loco da parte della ONG ACRA, permettendo di valorizzare le risorse impiegate e sfruttare economie di scala legate all implementazione di una piattaforma di riferimento. Il modello si basa su tre premesse fondamentali che ne definiscono le potenzialità principali: le rimesse vanno collocate all interno di un più ampio processo di allocazione del risparmio dei migranti, che si fonda su comportamenti fortemente razionali e rispetto al quale è necessario creare strategie e prodotti adeguati. La rimessa viene definita come quella parte del reddito percepito dal migrante inviato ai propri familiari nel paese di origine e qui destinato ad una pluralità di funzioni 5. Essa è prima di tutto una fonte di sussistenza per la famiglia di origine, ma può costituire anche una fonte di consumo futuro (accumulata sottoforma di risparmio o investimento), di investimento immobiliare, di sviluppo e sostegno ad attività imprenditoriali, di accesso al credito 6 o di forme previdenziali e pensionistiche. La rimessa racchiude quindi una valenza di assicurazione informale e di diversificazione dei diversi livelli di rischio (sia personali che sistemici 7 ) e degli investimenti. Diverse indagini empiriche confermano e definiscono da un punto di vista quantitativo le dimensioni di queste componenti. La duplicità insita nel rapporto del migrante tra contesto di origine e di destinazione è quindi fonte di un costante trade-off che viene risolto, di volta in volta, sulla base del progetto migratorio proprio e della famiglia, del progressivo evolversi della rete di relazioni e legami transnazionali e del processo di integrazione. Ciò che manca al migrante e 4 Relativamente al contesto ecuadoriano la piattaforma è indirizzata al sostegno delle Banche Cooperative di Risparmio, realtà di intermediazione finanziaria più diffuse nelle aree rurali. 5 La rimessa acquisisce una pluralità di funzioni e destinazioni variabili nel tempo che possono essere raggruppate nella triplice dimensione: individuale, imprenditoriale e collettiva (Estruch, Ferro, Frigeri, Strumenti finanziari per l'invio delle rimesse degli immigrati, in Fondazione Ismu, Rial, Dagli Appennini alle Ande: le rimesse dei latinoamericani in Italia, Franco Angeli, Milano, 2008). Rispetto alla comunità senegalese in Italia un analisi della destinazione finale delle rimesse è contenuta nel Working Paper N.2: Analisi sui bisogni finanziari e la bancarizzazione dei migranti senegalesi con i risultati delle prime rilevazioni dei costi di invio delle rimesse, Frigeri D. 6 Per le famiglie dei migranti la rimessa costituisce un flusso finanziario in entrata sulla base del quale viene concesso credito, in particolare attraverso le istituzioni di microfinanza. 7 L. Anderloni, D. Vandone, Migrants and Financial Services, 2007. 4

che chiede con forza, è la disponibilità di un intermediario e di prodotti finanziari adeguati in grado di aiutarlo nell ottimizzare le proprie risorse finanziarie all interno di questa duplicità, assicurando un adeguata ownership e protezione del risparmio. L inclusione finanziaria (in entrambi i paesi) diviene la chiave di volta di un processo di valorizzazione del risparmio nell ottica, rispettivamente, di una maggiore integrazione socio-economica sia dei migranti che delle loro famiglie rimaste nel paese di origine e di un maggiore impatto sullo sviluppo. Se in Italia la bancarizzazione del migrante e in particolare la sua crescita come fruitore di servizi finanziari rappresenta un elemento costitutivo del processo di integrazione economica e sociale, nel contesto di provenienza l inclusione finanziaria favorisce l integrazione socio-economica dei suoi familiari e lo sviluppo umano. E indubbio che l impatto del processo di inclusione finanziaria non sia slegato dal ruolo di sistemi 8, strumenti e meccanismi finanziari in grado di valorizzarlo (attraverso l effetto di leva finanziaria) e di dirigerlo verso investimenti produttivi. Sono infatti necessari strumenti e servizi adeguati, in grado di assicurare e favorire l ingresso del risparmio dei migranti nei circuiti finanziari, sostenendo politiche di asset building, favorendo lo sviluppo di strumenti di creazione e protezione del risparmio, canalizzando le rimesse verso spese di medio - lungo periodo per il miglioramento della qualità della vita (come educazione e sanità), ma soprattutto destinando risorse alla creazione e al sostegno di processi di crescita e sviluppo del sistema imprenditoriale del paese. Un processo all interno del quale i sistemi bancari e finanziari di entrambi i paesi coinvolti possono giocare un ruolo attivo importante, ciascuno con specificità e obiettivi propri, ma che favoriscono la creazione di opportunità di crescita per le stesse istituzioni e per il sistema finanziario nel suo complesso, che a loro volta amplificano l impatto sullo sviluppo umano (sia in Italia che nel paese di origine). Solo un approccio di sistema è in grado di superare i limiti derivanti da iniziative bilaterali incapaci di realizzare un approccio integrato e assicurare volumi che garantiscano sostenibilità. Molteplici sono le iniziative sviluppate fra intermediari finanziari di paesi diversi su base bilaterale, in alcuni casi anche molto innovative. La loro efficacia tuttavia si scontra con i limiti di una proposta basata sull esclusività del rapporto o sulla mancanza di un approccio integrato nei confronti del migrante. La presenza migratoria nel nostro paese è caratterizzata da un elevata frammentarietà territoriale e fluidità che rendono difficile raggiungere volumi adeguati per singola nazionalità e quindi una sostenibilità delle iniziative bilaterali nel lungo periodo. Allo stesso modo il migrante si caratterizza sempre più come un soggetto portatore di bisogni complessi e interdipendenti, che coinvolgono tutte le diverse aree di business della banca, secondo processi e strategie complesse, su cui agiscono elementi di forte razionalità. La sfida è creare canali e strumenti per usi alternativi del risparmio (oggi escluso da un processo di ottimizzazione adeguato) che incorporino la dimensione transnazionale. Prodotti e servizi alternativi che siano da un lato sostenibili e dall altro competitivi e concorrenziali. Solo un approccio di sistema può realizzare tali obiettivi. Ne derivano quattro considerazioni guida nella definizione del modello sviluppato: la necessità di guardare al migrante non come una somma di comportamenti distinti e disarticolati, ma come un soggetto razionale, che esprime una maggiore propensione al rischio, profili economicofinanziari anche molto diversi e scelte di allocazione del risparmio dinamiche sia in termini spaziali che temporali; la necessità di separare la componente delle rimesse destinata al consumo da quella rivolta ad utilizzi diversi, per cui quest ultima può così essere valorizzata attraverso strumenti finanziari adeguati; 8 Intesi nell accezione più ampia che comprende tutti gli enti finanziari, incluse le istituzioni di microfinanza. 5

Sistema bancario Italiano la dimensione transnazionale come elemento costitutivo di questo processo di allocazione del risparmio che non risponde sempre e solo ad esigenze di sostegno primario alla famiglia di origine; la necessità di sviluppare strategie di segmentazione della clientela capaci di cogliere i diversi profili finanziari di clienti migranti, di accompagnare il processo di crescita economica e finanziaria e di scelta di allocazione e investimento. Si tratta cioè di individuare i diversi prodotti realizzabili, ciascuno rispetto al paese di competenza (il paese di origine e quello di destinazione), in un ottica integrata di pacchetto finanziario : in tal modo si possono offrire opportunità alternative di allocazione del risparmio tra cui il cliente può scegliere, esprimendo gradi di complessità, rischio e accessibilità diversi. Tutto questo si concretizza in un offerta adeguata e flessibile sia sul lato del risparmio, che del credito, della gestione della liquidità oltre che capace di rispondere alle istanze di tipo imprenditoriale; la necessità di rispondere a queste esigenze attraverso un approccio di sistema, capace di generare, attraverso dinamiche di mercato, nuovi spazi di interazione fra soggetti economici e di valorizzazione del processo migratorio e del capitale umano e finanziario del migrante. IL MODELLO DI RIFERIMENTO Grafico 1: Modello di riferimento individuato per la fase pilota Piattaforma allocazione risparmio migrante Italia Paese di origine Sviluppo di prodotti finanziari per il trasferimento del risparmio Money Transfer Operator rimesse Riduzione costi Banca Commerciale Struttura di Governance Accesso a finanziamenti a medio-lungo termine - partnership IMF 3 IMF 1 IMF 2 CREAZIONE E ALIMENTAZIONE DI UN FONDO DI GARANZIA Il modello raffigurato sarà oggetto di declinazioni diverse all interno dei contesti di riferimento in cui si svilupperanno le piattaforme (Senegal e Ecuador per la fase pilota). Costituisce un livello avanzato di elaborazione, un ipotesi sperimentale, la cui implementazione operativa è aperta al contributo dei soggetti che saranno coinvolti, contribuendo a risolvere eventuali criticità e potenziandone l efficacia, nel rispetto degli obiettivi e delle premesse descritte. Può essere immaginato come evoluzione di schemi più semplici, già in parte frutto della sperimentazione di singoli operatori all interno delle normali dinamiche di mercato, risolvendone alcune problematicità, ampliandone l impatto e consentendo lo sviluppo di strategie diverse per ciascuna fase del processo di accumulazione e allocazione del risparmio del migrante. Il modello non si configura infatti come insieme di rapporti di partnership definiti ex ante fra operatori (a cui aderire), ma come una piattaforma di sistema, all interno della quale gli operatori potranno interagire liberamente sulla base di meccanismi di mercato, definendo accordi, sviluppando prodotti o semplicemente portando prodotti (e partnership) già parte della propria offerta. La piattaforma rappresenta uno spazio di dialogo e di 6

negoziazione libero (all interno degli obiettivi che intende perseguire) che, se opportunamente sostenuto e affiancato nelle fasi evolutive, è in grado di esprimere potenzialità maggiori, rispondere ad una pluralità di bisogni finanziari dei migranti, sostenere il processo di inclusione finanziaria e lo sviluppo del sistema finanziario del paese corrispondente, in particolar modo delle IMF. La piattaforma può essere scomposta in livelli differenti: livello 1: riguarda il processo di bancarizzazione che vede le banche italiane in Italia e le IMF/banche cooperative nel paese di origine quali principali attori. Il modello consentirà di accelerare e incrementare il processo di bacarizzazione in entrambi i paesi, ma soprattutto favorirà la diffusione di nuovi prodotti finanziari e il maggiore utilizzo di quelli esistenti; livello 2: riguarda la strutturazione di un sistema di accordi fra intermediari finanziari nel paese di origine (Senegal e Ecuador) che consenta da un lato di interloquire in modo adeguato con il sistema bancario italiano e dall altro garantire alle IMF l accesso a fonti di finanziamento a medio-lungo termine sulla base del flusso di risorse generato dalla piattaforma. In particolare si prevede il coinvolgimento (o la creazione) di una struttura centrale, in grado di riunire e rappresentare le diverse IMF che aderiranno, come soggetto economico unico, accrescendone la rappresentatività. Le stesse IMF/banche cooperative assicureranno la possibilità di raggiungere le famiglie dei migranti e le opportunità di investimento a livello locale; livello 3 prevede la separazione della componente delle rimesse immediatamente destinata a consumo in patria (definita per semplicità rimessa ), che utilizzerà un accordo con uno o più Money Transfer Operator (MTO). È così possibile canalizzare i flussi delle rimesse direttamente alle IMF, garantendo quelle caratteristiche di rapidità e certezza (nei tempi e nei costi) che costituiscono il principale punto di forza degli MTOs. La loro intermediazione, fermo restando la validità di altri canali alternativi che potranno essere portati all interno della piattaforma o sviluppati dai singoli operatori, oltre a garantire un volume adeguato di flussi, canalizzando tutte le rimesse destinate al paese di riferimento (anche da altri paesi in cui è presente il MTO), consente spazi di convenienza anche in termini economici; livello 4, aperto a tutto il sistema bancario italiano, riguarda la realizzazione di accordi e sinergie tra le banche italiane e il sistema bancario nel paese di origine per la trasferibilità del risparmio tra i due paesi e il possibile sviluppo/offerta di prodotti congiunti o collegati. È questo il livello che consentirà di canalizzare quella parte del risparmio dei migranti che attualmente viene parcellizzato e trasferito senza una destinazione immediata e che richiede adeguati strumenti di accumulazione e valorizzazione. Attraverso il dialogo e la collaborazione fra gli istituti di credito, su base autonoma e bilaterale, sarà possibile offrire prodotti finalizzati all accumulo, protezione e valorizzazione del risparmio dei migranti e delle loro famiglie anche in un ottica transnazionale, sostegno e accompagnamento di attività imprenditoriali e creazione di opportunità di investimento su entrambi i paesi. Si realizza qui la possibilità di allocazioni alternative, che possono fare leva su quella parte del risparmio non immediatamente impiegata in consumo, sia attraverso prodotti che già fanno parte dell offerta delle banche coinvolte e sia attraverso la creazione di prodotti nuovi, anche in partnership con i corrispondenti esteri e che potranno essere offerti anche ad altri segmenti di clientela; livello 5: riguarda il contesto istituzionale a sostegno dell implementazione di un modello pilota di sistema, attraverso la costruzione di un consenso e un sostegno alla sua realizzazione sia in Italia che nel paese di origine e che vede oggi già coinvolte diverse istituzioni in entrambi i progetti pilota. Rientrano in questo livello anche le attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione delle comunità di riferimento perché la piattaforma possa essere adeguatamente compresa ed utilizzata dagli utenti finali. 7

I vari livelli sono inseriti all interno di un approccio che incorpora necessariamente l interazione dei soggetti coinvolti, realizzando gli obiettivi del progetto: sostenere la crescita delle realtà finanziarie rurali e del tessuto sociale in cui operano e adeguare l offerta di prodotti e servizi bancari ai bisogni ancora insoddisfatti dei migranti. È perciò necessario prevedere uno spazio che consenta la costruzione della piattaforma per fasi successive e una sua progressiva evoluzione nel tempo. In questo modo, tutti gli intermediari coinvolti avranno la possibilità di interagire e creare sinergie capaci di generare valore, secondo strategie di volta in volta definite singolarmente. La piattaforma consente infatti un accessibilità differenziata, anche modulare, da parte dei soggetti interessati, con un ampio ventaglio di opportunità che potranno essere colte man mano che il coinvolgimento abbraccerà tutte le sue diverse dinamiche. In uno stadio più avanzato, con differenziazioni legate ai singoli paesi pilota, sarà possibile realizzare strumenti di garanzia a vantaggio diretto degli investimenti e dei progetti imprenditoriali. Pur nella complessità delle relazioni coinvolte, l approccio di sistema garantisce la possibilità di generare importanti economie e processi capaci di superare gli ostacoli che sino ad oggi hanno impedito un adeguata valorizzazione del risparmio dei migranti. FASI PER LO SVILUPPO DI UN MODELLO PILOTA IN SENEGAL E IN ECUADOR La realizzazione del progetto pilota si sviluppa su due fasi successive che il CeSPi sta coordinando e accompagnando: fase 1: implementazione della struttura del modello attraverso l informazione e il coinvolgimento del sistema bancario italiano e del sistema finanziario del paese di origine, creando una struttura di governance; revisione del modello sulla base delle istanze operative, definendone gli aspetti più operativi e di funzionamento; firma di un protocollo di intesa fra i soggetti coinvolti e Fondazioni4Africa; formalizzazione del sostegno istituzionale; fase 2: avvio dell implementazione delle piattaforme pilota, attraverso la selezione degli altri soggetti (MTOs e banca di riferimento nel paese di origine), sulla base di meccanismi di mercato, attraverso l interazione del sistema bancario italiano, della struttura di governance nel paese di origine e con il supporto del CeSPI e Fondazioni4Africa in quanto coordinatori del processo fase 3: sviluppo del supporto istituzionale in Italia e nei paesi coinvolti, firma di un protocollo di intesa per il sostegno alla creazione della piattaforma e verifica delle possibili sinergie fra la piattaforma e politiche di sostegno a favore dei migranti (verifica possibilità creazione o coinvolgimento di un fondo di garanzia) fase 4: avvio della piattaforma in cui le parti potranno interagire liberamente, definendo su base bilaterale contenuti e condizioni, con modalità di ingresso nella piattaforma anche differenziate e prodotti e servizi da apportare o sviluppare contestualmente verranno realizzate, con il supporto delle Istituzioni coinvolte e degli operatori che volessero contribuire, attività di informazione, sensibilizzazione e alfabetizzazione delle comunità migranti in Italia e delle rispettive comunità di origine nei paesi di destinazione al fine di accrescere la consapevolezza intorno al progetto e alle sue potenzialità. 8

Allegato 1 - Processo di consultazione, soggetti interpellati per categoria ESPERTI Internazionali IFAD Inter American Dialogue Nazionali Microfinanza srl. ISTITUZIONI Italia Banca d Italia Associazione Bancaria Italiana SACE Senegal Ministère des PME, de la Microfinance et de l'entreprenariat FémininMinistère des PME, de la Microfinance et de l'entreprenariat Féminin Association Professionnelle des Banques et Établissements Financiers du Sénégal Institut d assistance Sociale aux Travailleurs Sénégalais et Italiens (LASI) Ministero per i Senegalesi all estero (MTSE). BANCHE - ITALIA Grandi dimensioni Gruppo Unicredit Gruppo Intesa San Paolo Gruppo Monte Paschi Siena Gruppo UBI Medie dimensioni Cariparma Banca Popolare di Milano ICCREA Holding Piccole dimensioni BCC Sesto S. Giovanni BANCHE SENEGAL Caisse Nationale de Crédit Agricole du Sénégal CBAO-Attijari Wafa Bank Banque Régionale de Solidarité Société Général de Banques au Sénégal Poste Finance Banque des Institutions Mutualistes d Afrique d Ouest BMAO MTO'S Western Union MoneyGram IMF Italia Per-Micro Etimos Senegal Pamecas Credit Mutuel IMF partner del progetto 9