3EST srl. Relazione Tecnica e di Calcolo Rete di distribuzione gas metano. Responsabile elaborato: ing. Stefano LONGHI Direttore Tecnico

Documenti analoghi
3EST srl. Relazione Tecnica Rete telefonica e predisposizione vie di posa fibra ottica. Responsabile elaborato: ing. Stefano LONGHI Direttore Tecnico

COMUNE DI MARZABOTTO PROVINCIA DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO

SPECIFICHE TECNICHE CONNESSIONI GAS

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO

COMUNE DI VOLVERA OPERE DI REALIZZAZIONE DELL'UNDICESIMO LOTTO DI LOCULI CIMITERIALI PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO CALCOLI ESECUTIVI DEGLI IMPIANTI

PRINCIPALI LEGGI E NORMATIVE VIGENTI PER GLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

Tubi in polietilene UND 6 PE PN 12,5 - SDR 11. Ø esterno. Spess. mm. Codice Rotoli. Ø esterno PE PN 10 - SDR 17

TRONCO TRENTO VALDASTICO PIOVENE ROCCHETTE

DECRETO 16 NOVEMBRE 1999

Tubi in polietilene PE PN 12,5 - SDR 11. Ø esterno. Spess. mm. Codice Rotoli. Ø esterno PE PN 10 - SDR 17

C O M U N E D I C E R V I A

Allegato C Fascicolo della sicurezza ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

pag. 2 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O LAVORI A MISURA

DECRETO MINISTERO DELL'INDUSTRIA 7 GIUGNO 1973

A cura di: Stefano Bassi TdP U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL11 Empoli /02/2015 1

INDICE I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C.

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4

INDICE 1. PREMESSA IMPIANTO IDRICO-SANITARIO E DI SCARICO FOGNARIO IMPIANTO INNAFFIAMENTO GIARDINI... 4

Torretta mobile a scomparsa PILOMAT ENERGY B

Tubazioni IN PLASTICA. Tubazioni in polietilene Tubazioni in pvc edilizia pozzi Tubazioni in polietilene corrugato Tubazioni in pvc pressione

ACQUEDOTTICA RACCORDI PER POLIETILENE PE

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

COMUNE DI ALME Provincia di Bergamo. ALLEGATO ENERGETICO al Regolamento Edilizio Comunale

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Studio di fattibilità

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO

PREMESSA 2 1. CONFERENZA DI SERVIZI 2

UNIGAS Distribuzione S.r.l.

COMPUTO METRICO. Comune di Eboli Provincia di Salerno

RELAZIONE TECNICA OPERE DI URBANIZZAZIONE

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

RIFERIMENTI NORMATIVI UNI CIG 7129:2008

Fornitura e posa in opera dei collettori di distribuzione e dei collegamenti orizzontali

INDICE 1. OGGETTO 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3. DATI DI PROGETTO 4. CARICO TERMICO INVERNALE 5. DESCRIZIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Rev. Descrizione della revisione Simbolo. A Emissione del 25/11/2014

CATALOGO PRODOTTI 2016

Arch. Francesco Longo Geom. Anselmo Antonaci Ing. Emanuele Surano

COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA

Tipo1 PAS Tipo2. Tubazioni PE100 RC ad elevate prestazioni per condotte in pressione SYSTEM GROUP

Normativa nazionale. Legge n. 221/ "Decreto Crescita-bis" (novità sugli scarichi a parete).

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA

COMUNE DI VENEZIA. arch. Giovanni Caprioglio DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE, DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE TIPOLOGICHE E FORMALI

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue

PIANO ATTUATIVO PA/10 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo

Cardinale TUBI CATEGORIA P

013001b diametro convenzionale 1/2", spess. 2,3 mm, peso 1,13 kg/m kg 2, c diametro convenzionale 3/4", spess. 2,3 mm, peso 1,45 kg/m kg 2,28

INFORMAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE GESTITI DA. BBS Reti Gas Srl

LE NOVITA DELLA NORMA UNI 7129/15

manicotto Ø 75x75 giunto compressione raccordo irrigazione acquedotto Manicotto a compressione 75x75 PN16

GAS STOP SERIE STEEL DISPOSITIVI AUTOMATICI DI SICUREZZA PER DERIVAZIONI D UTENZA SU RETI GAS IN ACCIAIO

Relazione Tecnica di PROGETTO IMPIANTO ANTINCENDIO

Disposizioni Tecniche Servizio Acquedotto

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE

DEPOSITO AUTOBUS IN VIA POLVERIERA A TREVISO NUOVA CABINA ELETTRICA SPOSTAMENTO GRUPPO ELETTROGENO ADEGUAMENTO DELLA RETE ELETTRICA

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

PON SICUREZZA PER LO SVILUPPO OBIETTIVO CONVERGENZA OBIETTIVO OPERATIVO 2.8 PROGETTO QUADRO IO GIOCO LEGALE

Variante in comune di Rubiera per ampliamento della Cassa di espansione del fiume Secchia

Raccordo maschio 63x2

Comune di MONTEMAGGIORE AL METAURO (PU)

Comune di Soverato. Provincia di Catanzaro. Regolamento del Servizio Idrico Integrato Disposizioni Tecniche Allegato n.1

GIUNTO EASY-LOCK. Giunto stampato in polietilene alta densità PE100 con sistema d innesto a bicchiere :

UNIGAS Distribuzione S.r.l.

LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL MOLO FORANEO DI SOPRAFLUTTO DEL PORTO DI TERMINI IMERESE PROGETTO DEFINITIVO

dei seguenti provvedimenti a sanatoria n. rilasciato in data (pratica edilizia condono edilizio n / )

Censimento e progetto delle interferenze

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEG 40/14 e successive modifiche)

PriMus-C. E' disponibile l'aggiornamento del 10/01/2012, che riguarda i seguenti documenti:

OGGETTO: COMUNE DI CASTEL DI LAMA. Permesso di Costruire. Parere Igienico - Sanitario. Ditta:. Progetto:. Località:. ******************************

STUDIO TECNICO Dott. Ing. Vincenzino Coppa PREMESSA

ATTESTAZIONI DI CONFORMITÀ CONDUTTURE DI

A-07. Documentazione fotografica PROGETTO ESECUTIVO. Ing. Guillermo Sannuto

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE DI CALCOLO

PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CHIOGGIA Settore Lavori Pubblici Nucleo Progettazione

COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO

P O N T E S U L L O S T R E T T O D I M E S S I N A PROGETTO DEFINITIVO

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEG 40/14 e successive modifiche)

RELAZIONE TECNICA PROGETTO ESECUTIVO

UNI EN :2004; EN :2003; UNI EN ISO 15494:2005; D.M

RELAZIONE DI CALCOLO RETE GAS

1 INTRODUZIONE CARATTERISTICHE GENERALI E NORMATIVE DI RIFERIMENTO SCUOLA MATERNA LEONARDO LINDA DI NOGAREDO DI PRATO...

PRESCRIZIONI PER LA FORNITURA DI BOX PREFABBRICATI PER PER APPARECCHIATURE ELETTRICHE

Regione. Regione Calabria. Comune Comune di Rogliano di (CS) ... PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO MINIEOLICO EX SCUOLA MATERNA "POVERELLA"

Via Costa d Argento Perugia - Tel..336/

HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO 1.4 RETE DISTRIBUZIONE GAS METANO CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA

ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra:

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.

di cui alla Convenzione con l Unione dei Comuni Valli e Delizie e con il Comune di Argenta del Rep., con la quale sono stati stabiliti

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI BERTIOLO

RELAZIONE TECNICA. La presente relazione è articolata nei seguenti capitoli: 1. PREMESSA LEGGI, NORME, REGOLAMENTI... 2

Torino, 25 maggio 2016 SIGNIFICATO E CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE CON CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE. Ing Ugo Gian Piero CLERICI

Transcript:

Progettisti: ing. Stefano LONGHI p.i. Alberto CETTOLIN Collaboratori: ing. A. PREVARIN Committente: 3EST srl asdfasd Progetto: P.A.C. DI INIZIATIVA PRIVATA A DESTINAZIONE COMMERCIALE, DENOMINATO "AMBITO COMMERCIALE N.5 DI LOCALITA' RABUIESE", PER L'EDIFICAZIONE SULLE PP.CC.NN. 427/2, 428/1, 428/4, 428/7,428/10, 428/19 E 1319/1 DEL C.C. DI PLAVIA Proprietario: PROGETTO Definitivo 9.7 Emesso: Stato: Per Info Per Appalto Per Costruzione Titolo: Prima emissione: 03.04.2014 Relazione Tecnica e di Calcolo Rete di distribuzione gas metano Approvato Approvato con commenti Non Approvato Responsabile elaborato: ing. Stefano LONGHI Direttore Tecnico Redattore elaborato: ing. Annalisa PREVARIN CODICE MEC.DEF.RT9.7 R0 V0 28/03/2014 Emissione Ing.A.PREVARIN ING.S.LONGHI REV. VER. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO Il presente elaborato di proprietà della SGM Consulting srl - Società di ingegneria, non può essere riprodotto, modificato o consegnato a terzi senza autorizzazione scritta (Art.99, L.22.04.91 - n 63)

SOMMARIO 1. DESCRIZIONE GENERALE INTERVENTO... 3 2. CARATTERISTICHE ALLACCIAMENTO GAS ALLA RETE... 3 3. STATO DI FATTO... 3 4. DIMENSIONAMENTO DERIVAZIONI GAS... 3 5. MATERIALI... 4 6. INTERFERENZE TRA IMPIANTI ENERGIA ELETTRICA E GAS... 4 7. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 6 Sommario

1. DESCRIZIONE GENERALE INTERVENTO La presente relazione riguarda le opere di urbanizzazione primaria e servizi di rete a servizio del lotto che prevede l'edificazione di due capannoni ad uso commerciale in località Rabuiese a confine con il Torrente Rabuiese ed in prossimità della bretella autostradale che porta al confine di stato con la Slovenia. Tali reti impiantistiche saranno allacciate sulla pubblica via nel punto di derivazione e serviranno anche le realtà insediative esistenti qualora sprovviste. 2. CARATTERISTICHE ALLACCIAMENTO GAS ALLA RETE La rete gas seguirà il seguente percorso: Verrà allacciata alla rete esistente in corrispondenza della rotonda dove sfocia via Flavia di Stramare, vicino dell innesto della rotonda sulla Strada Provinciale 15, Proseguirà sotto la strada esistente fino alla rotonda a nord del nuovo complesso edilizio, Continuerà interrata sotto la strada, parallelamente al torrente Rabuiese, Avrà una derivazione con pozzetto in corrispondenza della zona ricettivo-alberghiera, Terminerà in corrispondenza dell area compresa fra i due capannoni, con due pozzetti di derivazione: un pozzetto servirà il capannone per il commercio al dettaglio ed uno per il capannone per il commercio all ingrosso. In corrispondenza dell'allacciamento alla rete esistente, dovrà essere posto in opera un pozzetto in cls prefabbricato con dimensioni 60x60 completo di chiusino in ghisa sferoidale classe D400. La rete gas dovrà avere una distanza minima di cm. 50 dalle altre reti tecnologiche ed, in caso di incrocio, sarà posta in opera idonea guaina protettiva su entrambe le tubazioni. Gli allacciamenti alla rete dovranno essere eseguiti in PE100 PN16 con diametro DN200 per i capannoni, e DN40 per la zona ricettivo-alberghiera, posati perpendicolarmente all'asse stradale. 3. STATO DI FATTO Secondo le indicazioni dell ente erogatore, nell area vicina al nuovo comprensorio non è presente una rete di distribuzione di gas metano. La linea di gas a cui si collegherà la nuova rete, è una linea a bassa pressione, cioè con pressione inferiore o uguale a 0,04 bar, che transita sotto la rotonda dove sfocia via Flavia di Stramare, vicino dell innesto della rotonda sulla Strada Provinciale 15. La creazione di una rete di gas metano sotto la strada pubblica, offrirà la possibilità alle piccole utenze di creare delle derivazioni. 4. DIMENSIONAMENTO DERIVAZIONI GAS La potenza da richiedere per il collegamento alle rete gas è stata stimata facendo alcune ipotesi: Il riscaldamento dei capannoni industriali avverrà tramite impianti alimentati da fonti rinnovabili (ad esempio: pompe di calore, assorbitori, etc.), nel rispetto del Dlgs 28/2011, Nei capannoni industriali, sarà possibile avere 350 kw per eventuali cucine di ristoranti o locali pubblici, Nella zona ricettivo- alberghiera saranno disponibili 40 kw di potenza, sia per il riscaldamento (se fatto con caldaia a metano), sia per la cucina (se alimentata a gas). Quindi la richiesta ipotizzata per l allacciamento della rete gas è di 400 kw, con una tubazione in polietilene ad alta densità del DN150. Pag.3

La rete da cui ci si deriverà è un DN150 a bassa pressione, cioè tale da rappresentare un alimentazione sufficiente per la rete gas di tutto il comprensorio. 5. MATERIALI Le tubazioni di PEAD idonee al convogliamento di gas metano in pressione dovranno rispettare le indicazioni contenute nelle norme: UNI 1555-2:2004: Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili - Polietilene (PE) Parte 2: Tubi, UNI 9034:2004: Condotte di distribuzione del gas con pressione massima di esercizio minore o uguale a 0,5 MPa (5 bar) - Materiali e sistemi di giunzione, UNI 1555-3:2006: Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili - Polietilene (PE) - Parte 3: Raccordi. Le condotte dovranno essere conformi anche ai requisiti del D.M. 24 novembre 1984 e successive modificazioni ed integrazioni. I tubi di PEAD, limitatamente alle dimensioni previste dalle norme di cui sopra, dovranno essere contrassegnati con il marchio di conformità IIP di proprietà dell Ente Nazionale Italiano di Unificazione UNI, gestito dall Istituto Italiano dei Plastici, Ente giuridicamente riconosciuto con D.P.R. N 120 dell 01.02.1975. 6. INTERFERENZE TRA IMPIANTI ENERGIA ELETTRICA E GAS E prevista la coesistenza di impianti di distribuzione dell energia elettrica con impianti di distribuzione del gas metano con pressione inferiore a 5 bar, come nel caso in esame. Nel caso di incrocio tra le due tipologie di impianto, si dovrà mantenere una distanza verticale non inferiore a 50 cm; qualora questa distanza non fosse raggiungibile, sarà necessario provvedere a contro tubare la conduttura del gas; l estensione del contro tubo varierà in funzione dell ordine di sovrapposizione degli impianti come da figure seguente. Figura 6-1 modalità esecuzione sovrapasso Pag.4

Figura 6-2 modalità esecuzione sottopasso Per quanto concerne i parallelismi tra gli impianti di energia elettrica e la distribuzione di gas metano, in generale si provvederà a dislocare i due impianti in posizione opposta rispetto all asse stradale, in modo da massimizzarne la distanza. Qualora, per alcuni tratti, questa soluzione non possa essere adottata, dovranno essere comunque rispettate alcune distanze minime: in particolare per i parallelismi, si dovrà garantire una distanza non inferiore a 50 cm; se, per brevi tratti, tale distanza dovesse essere inferiore, la tubazione del gas dovrà essere contro tubata con materiale isolante. Non è previsto in ogni caso che il parallelismo si mantenga a distanze inferiori a 50 cm per oltre 150 m. A titolo cautelativo si adottano le prescrizioni minime riferibili alla normativa tecnica per impianti di distribuzione del gas metano della 4^ e 5^ specie (cioè con gas con pressione compresa tra 5 e 1,5 bar). Pag.5

7. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le forniture ed installazioni previste saranno eseguite a perfetta regola d'arte e risponderanno in particolare, ma non esclusivamente, alle seguenti disposizioni e norme: Legge 9 gennaio 1991, n 10 per quanto ancora applicabile norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia ; Dlgs 22/11: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili ; DM 16 aprile 2008: "Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8"; UNI 9860: Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento ; UNI EN ISO 15494: "Sistemi di tubazioni in plastica per applicazioni industriali - Polietilene (PB), Polietilene (PE) e Polipropilene (PP). Specifiche i componenti e il sistema. Serie metriche"; UNI EN 1555: "Sistemi di tubazioni di PE per gas"; Decreto del Presidente della Repubblica sulla prevenzione degli infortuni D.P.R. 547 del 25 aprile 1955 e varianti successive; Prescrizioni e raccomandazioni dell ASS; Prescrizioni e raccomandazioni del Comando dei Vigili del Fuoco. Pag.6