Relazione finale esperienza didattica base



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Relazione finale esperienza didattica base II anno DOL L esperienza didattica Il problema del recupero nel 2010 - integrare la formazione in presenza con la formazione in rete è stata sviluppata tra i mesi di settembre e dicembre 2010, presso il liceo scientifico Galielo Galilei di Trieste. Vi hanno partecipato tutti gli studenti di tre classi prime, opzione scienze applicate, corrispondenti ad ottantaquattro alunni, in parte durante le ore di matematica e di informatica e in parte in orario extra-curricolare. Ha collaborato, in termine di idee, un docente di matematica e non vi è stato alcun supporto del personale tecnico ausiliario. In alcune fasi ha collaborato al progetto anche una classe seconda, la stessa che ha svolto il progetto DOL l anno scorso e che è rimasta interessata e curiosa per questo tipo di attività. Nel corso degli ultimi anni la professionalità degli insegnanti si è arricchita rispecchiando il cambiamento avvenuto nella comunicazione, condivisione, collaborazione e anche nel modo di apprendere, mutamento che è stato indotto dalle nuove tecnologie della comunicazione e dell informazione (ICT), e sotto la spinta derivante dalla curiosità di sperimentare in prima persona, ho pensato di proporre un percorso di ricerca-azione da svolgere con i miei studenti che consentisse di offrire modalità formative innovative, orientate alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, al lavoro collaborativo, alla costruzione della conoscenza, alla motivazione e rimotivazione allo studio e all approfondimento degli argomenti. L e-learning non viene visto qui quale sostituto della formazione tradizionale, ma quale elemento che validamente la affianca/integra e solo talvolta la sostituisce (vedi il caso dei tre studenti appartenenti al gruppo che si sono infortunati anche in modo serio all inizio dell anno e non hanno potuto frequentare regolarmente per circa due mesi). Con la didattica in rete ogni nodo non è solamente fruitore, ma sempre di più e sempre più frequentemente diventa produttore di contenuti o di una loro rielaborazione. Non si è trattato, quindi, di mettere online materiali di uso comune quali appunti e dispense precedentemente elaborati, questa sarebbe una visione estremamente riduttiva. La rete offre un ampio ventaglio di strumenti e di opportunità di adozione di metodologie totalmente diverse da quelle classiche della formazione in aula, ed io ho deciso quindi di sperimentarne alcune con gli studenti. Pagina 1 di 10

Premesso che il sito della scuola dove insegno non è più aggiornato oramai da più di tre anni e che esso avrebbe dovuto essere sostituito da un portale dotato di funzioni per ospitare anche una piattaforma per l e-learning, portale che ancora oggi non vede l inizio di una realizzazione, ma essendo fortemente determinata nella scelta della sperimentazione didattica ho scelto di attivare i seguenti percorsi: 1. approfondimento di percorsi da intraprendere per poter simulare un ambiente di e-learning (vedi Appendice) tenuto conto delle condizioni precedenti; 2. organizzazione di una serie di incontri preparatori con gli studenti al fine di condividere la progettazione del percorso e la metodologia di lavoro. Dagli incontri è emerso che la competenza dei ragazzi sull uso del computer e di Internet era sorprendentemente alta anche se prevalentemente rivolta alla comunicazione e meno agli strumenti per la produzione e ricerca di materiali. Al termine di ciascun incontro in presenza è stata realizzata, via via negli incontri successivi ampliata e modificata, una mappa concettuale dell attività in corso di svolgimento, sono stati dati spunti per approfondimenti personali utili alla preparazione della fase successiva. Per la condivisione del lavoro di questa fase sono stati utilizzati strumenti web 2.0 (google docs e Delicious). 3. Predisposizione di una piattaforma Moodle in grado di ospitare i materiali. 4. Rielaborazione delle informazioni raccolte, loro analisi e discussione e successiva stesura collaborativa dei materiali, che sono stati poi revisionati insieme ed infine pubblicati sulla piattaforma, alcuni materiali sono ancora in fase di revisione. 5. Test del materiale e della configurazione della piattaforma sia da scuola che da casa. Obiettivo principale, dunque, è stato quello di far acquisire competenze per la condivisione e la comunicazione tramite web e l utilizzo di strumenti che vedano gli studenti impegnati attivamente nella creazione di significati, coinvolti nella ricerca e nella produzione di conoscenza, in base anche a ciò che già conoscono e non solo provenienti da nozioni e processi che possono ripetere in maniera meccanica. Gli argomenti proposti sono stati volutamente semplici e circoscritti al fine di riuscire a sperimentare un percorso completo, considerato anche il tempo a disposizione. A tal proposito c è da osservare che il percorso delineato ha visto un interruzione di 17 giorni dovuta ad agitazioni studentesche che si sono protratte dai primi di novembre fino al giorno 18. Tale interruzione tuttavia, non ha avuto eccessive Pagina 2 di 10

ripercussioni sulle attività del progetto in quanto la condivisione dei materiali via web ha consentito una parziale prosecuzione delle attività, seppure a ritmi più lenti. La pianificazione iniziale è riportata nel diagramma di Gantt 1 in Figura 1. 30/08/2010 14/09/2010 29/09/2010 14/10/2010 29/10/2010 13/11/2010 28/11/2010 13/12/2010 28/12/2010 Studio tecnico fattibilità Implemetazione e test Incontri di progettazione Organizzazione attività Sviluppo competenze base Predisposizione e stesura materiali Raccolta materiali, analisi discussione Pubblicazione DOL - II anno di corso Fase di test Figura 1 piano di lavoro La metodologia di lavoro adottata è stata il cooperative learning, in quanto particolarmente adatta per questo tipo di attività. Infatti, oltre che dagli insegnanti, gli studenti imparano gli uni dagli altri, in un percorso non più unidirezionale ma reticolare e decisamente meno gerarchico. Gli studenti meno esperti, lavorando insieme ai compagni, hanno familiarizzato rapidamente con lo strumento, in quanto calati in una situazione di lavoro (situated learning) in cui l apprendimento diventa il risultato diretto dell agire insieme con gli altri. In questa fase inoltre gli studenti hanno acquisito abilità cognitive (ricerca delle fonti, soluzione di problemi, acquisizione ed elaborazione dei dati, etc.), che vanno al di là dello studio dei temi affrontati. Inoltre, osservato che è importante che lo studente si senta protagonista del proprio apprendimento, il ruolo dell insegnante è quindi stato quello di stimolare la ricerca personale o in gruppo e di valorizzare le osservazioni e le proposte diverse elaborate dagli studenti. È nell aula-laboratorio, dove si impara per prove ed errori e si 1 Il Diagramma di Gantt è uno strumento per la schedulazione delle attività di un progetto e per delinearne l avanzamento. In esso, ciascuna attività è rappresentata da una barra orizzontale, la cui lunghezza identifica la durata necessaria per il completamento dell attività sulla scala del tempo. Pagina 3 di 10

apprende vedendo qualcuno fare, che l apprendimento nasce dall interazione tra i soggetti coinvolti, studenti o docenti. Gli strumenti utilizzati sono stati prevalentemete reperiti in rete, oltre ad appunti del docente. Gli applicativi della suite Microsoft Office 2000 e 2003 (Word, Excel, PowerPoint), Microsoft Paint in quanto disponibili nell aula attrezzata a scuola, la suite per il fotoritocco online Picnik e BBFlashBack per le registrazioni nonché gli strumenti disponibili in Google Docs, in qualche passaggio SkyDrive. Inoltre si è fatto uso, dopo una breve introduzione concettuale, di sistemi di social bookmarking, principalmente Delicious, che funzionano come motori di ricerca sulla base delle informazioni di catalogazione inserite dai diversi studenti e consentono la condivisione di liste, di documenti e di altre risorse. La taggatura, poi, è un operazione che costringe a riflettere sull informazione e sui materiali trovati. Le nuove tecnologie sono dei mediatori che rendono più facile l apprendimento, consentendo di convertire situazioni anche problematiche in momenti stimolanti e di motivazione al fare. Quest aspetto, rafforzato dal fatto che gli studenti sono stati messi nelle condizioni di lavorare in modo collaborativo e libero, ha creato situazioni che raramente si incontrano quando si sviluppa un corso in modo tradizionale. Esperienze di questo genere, vissute in prima persona, sono occasioni di crescita importanti e preziose per tutti studenti e docenti. Dopo una fase iniziale di curiosità e di ambientamento al diverso metodo di lavoro è seguito un periodo in cui gli studenti hanno iniziato ad accelerare i ritmi di lavoro e produzione, evitando inutili perdite di tempo, ottimizzando i tempi e aiutandosi scambievolmente ed organizzandosi nelle attività autonomamente. La lunga interruzione di novembre e la chiusura del I quadrimestre, che per il liceo avviene prima delle vacanze di Natale, hanno determinato un alta concentrazione di prove negli ultimi quindici giorni di attività, fatto che ha causato un certo rallentamento nella produzione finale dei materiali. Il lavoro realizzato è per il momento pubblicato all indirizzo provvisorio http://lzucchi.mdl.gnomio.com, di seguito sono riportate alcune videate fra cui l HomePage e l accesso ai corsi. Esso è ancora in fase di sviluppo, sia dal punto di vista del layout, molto essenziale e volutamente poco curato sia dal punto di vista di contenuti in quanto alcuni materiali sono ancora in fase di revisione. Pagina 4 di 10

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Per quanto attiene le difficoltà incontrate, sono state diverse ma tutte di natura sistemistica per lo sviluppo delle fasi 1 e 3. Nel corso del progetto non vi è stato il supporto di personale tecnico di laboratorio, quali assistenti, ITP, pertanto i problemi tecnici specifici (non funziona la rete locale e quindi non c è l accesso al server su cui gli studenti hanno salvato il loro lavoro durante gli incontri precedenti, non tutti i computer hanno la stessa mappatura di rete, non si accede ad internet e quindi non si possono recuperare i documenti preelaborati e condivisi attraverso Google Docs) sono stati affrontati e risolti man mano che si presentavano. Infine, la ricerca di hosting gratuiti in grado di ospitare una piattaforma Moodle ha avuto lo svantaggio non solo di dover accettare la presenza di messaggi pubblicitari ma anche di non poter controllare la categoria di tali messaggi. Ritengo che la miglior abilità acquisita dagli alunni sia quella del lavoro di gruppo affiancata dalla reciproca e continua collaborazione per il raggiungimento dell obiettivo Pagina 7 di 10

condiviso. I rapporti fra alunno e docente e fra alunno e alunno non sono mai stati gerarchici nel senso che, fatta salva la prima fase di presentazione delle idee e di introduzione all uso degli strumenti, per tutto il resto delle attività il mio ruolo è stato di tutor/counselor sempre pronto a ragionare, discutere e analizzare le proposte e suggerire. L esperienza è stata coinvolgente e stimolante in particolar modo per la risposta positiva ricevuta dagli studenti. L iniziativa è stata accolta con entusiasmo ed è stata un esperienza utile per tutti, ognuno ha contribuito in maniera commisurata alle proprie capacità. La ricaduta di questo lavoro si vede anche nelle valutazioni finali di molte discipline che nel complesso sono soddisfacenti e in particolar modo nella maggior sicurezza acquisita da alcuni studenti nello sviluppo dei propri elaborati. Ogni volta che si sperimenta vi è arricchimento personale, anche quando i risultati non sono corrispondenti alle attese ed all impegno profuso. Senza dubbio sono positive le competenze maturate nell ambito dell open source ed in particolare degli LMS. In questo progetto, tuttavia, ritengo che l arricchimento derivi dall essere riusciti ad instaurare un rapporto nuovo con gli alunni, aver fatto emergere le singole personalità e creato un rapporto costruttivo, di ascolto e di reciproco rispetto all interno del gruppo. Certamente il percorso iniziato può essere esteso in molte direzioni: la prima è quella di condividere con i colleghi l esperienza cercando di diffondere, disseminare e anche documentare il prototipo realizzato. In tal modo vorrei convincere alcuni ad intraprendere questa via, la diffusione del web 2.0 e dei nuovi strumenti di interazione a esso connessi e le potenzialità dell utilizzo della piattaforma Moodle per realizzare e-learning 2.0, sviluppando contenuti web based. La seconda, che scaturisce dagli studenti, consiste nell arricchimento della piattaforma, sia in termini di contenuti sia di funzionalità e poi stanno già pensando alla grafica, logo, sfondo pagine, font dei caratteri,. definiti da loro stessi come migliorabili. APPENDICE Al fine di predisporre le attività di laboratorio sono state effettuate le seguenti attività: 1. sono state valutate diverse piattaforme software che creano un ambiente di condivisione della conoscenza basato sul web. Fra queste è stata scelta MOODLE, Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment. Moodle è un CMS open source, ossia un Content Management System pensato per creare comunità formative on-line, basate su modalità collaborative di apprendimento. Date le sue caratteristiche modulari si presta a rappresentare una piattaforma informatica adatta a creare ambienti di condivisione della conoscenza basati sul web. Moodle è inteso quindi come luogo virtuale dove è possibile scambiare informazioni e materiali, dove si interagisce e si lavora su Pagina 8 di 10

progetti e attività, con un ruolo e delle autorizzazioni assegnate. Essa è ampiamente utilizzata a tutti i livelli di istruzione scolastica. 2. sono state valutate le soluzioni tecnologiche disponibili per avere un sito web visibile e accessibile attraverso la rete internet, considerando la disponibilità delle risorse della tecnologia LAMP (Linux-Apache-MySQL-PHP), prerequisito necessario per l installazione di Moodle. A tal fine si è operato come segue: a. facendo uso dei servizi di DNS dinamico 2, quali quelli forniti da No-Ip, Dyndns,, sono state predisposte una serie di simulazioni definendo una macchina di una rete locale che potesse essere vista come un comune sito internet. Su questa macchina è stato realizzato un prototipo funzionante; b. avviato uno studio di fattibilità per valutare se e come utilizzare il contratto di Web Hosting sullo spazio già esistente per integrarlo con questa nuova esigenza, ma, ad oggi, non ho ancora ricevuto autorizzazione da parte della dirigenza. 3. ho iniziato un percorso di ricerca-azione realizzando sulla mia macchina un prototipo di sito sul quale: a. è stata installata la piattaforma Moodle; b. è stata realizzata i. la Gestione dell utente: gestire la registrazione e il riconoscimento dell utente che ha accesso alla piattaforma attraverso un browser; ii. la Gestione dei contenuti: gestire l archiviazione dei contributi e la strutturazione dei corsi, organizzare tutti i contenuti didattici e consentire l utilizzo di diversi strumenti di collaborazione (aula virtuale, forum, chat); iii. Amministrazione del processo: gestire il catalogo dei corsi, tracciare le attività dell utente, fornire i test attraverso i quali sia possibile individuare le esigenze formative. c. sono stati predisposti alcuni corsi contenenti diversi moduli di formazione fruibili dagli iscritti abilitando specifici sistemi di controllo e verifica dell apprendimento. 4. ho infine iniziato un percorso di ricerca-azione esportando il prototipo di sito realizzato in locale, di cui al punto 3, su uno spazio web sempre visibile attraverso una postazione qualsiasi, purché dotata di un Browser web. L accesso è attualmente reso disponibile ad un gruppo di studenti del liceo che interagiscono sia fra loro che con il docente e collaborano nella messa a punto dei diversi aspetti del prototipo. 2 Il DNS Dinamico è una tecnologia che permettere ad un nome DNS Internet di essere sempre associato all'indirizzo IP di uno stesso host, anche se l'indirizzo cambia nel tempo, come nel caso in cui si utilizzi un modem per la connessione ad internet. In questo caso l'indirizzo pubblico è normalmente configurato su questo modem/router e i PC collegati a questo accedono ad internet mediante qualche forma di network address translation, pertanto spesso non conoscono l'indirizzo IP pubblico con cui si presentano su internet (e sul quale possono essere raggiungibili se sono configurate delle redirezioni sul router). Il DNS dinamico permette, quindi, di essere sempre raggiungibili attraverso il loro nome DNS, e quindi rende possibile l amministrazione remota e l erogazione di servizi raggiungibili da chiunque su internet. Pagina 9 di 10

Nel frattempo ho iniziato (25 novembre) a seguire il progetto Sloop2desc (Sharing Learning Objects in an Open Perspective to Develop European Skill and Competence) promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per le Tecnologie Didattiche, l Associazione Italiana per l'informatica ed il Calcolo Automatico (AICA) e il Centro METID - Metodi E Tecnologie Innovative per la Didattica Politecnico di Milano. Tale progetto è interamente sviluppato su piattaforma Moodle e si propone di migliorare le competenze sull uso di tecnologie innovative per la didattica ed in particolare su strategie e-learning centrate sulla condivisione della conoscenza e sulla produzione di risorse educative aperte, OER Open Educational Resources, di diffondere la conoscenza dei nuovi sistemi di certificazione delle competenze che si stanno rapidamente sviluppando e diffondendo in Europa. Questo percorso è stato realizzato al fine di predisporre gli ambienti di test da utilizzare nei laboratori previsti dal progetto. Laura Zucchi Classe F6 Pagina 10 di 10