VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO D.M. 10 Marzo 1998 - D.Lgs81 del 9 Aprile 2008 Aggiornamento Febbraio 2014 L attività è soggetta all obbligo di richiesta di certificazione di prevenzione incendi. Il CPI è stato rilasciato in data 07/02/2014 Prot. Nr. 02445 Pag.1
Indice del documento: CRITERI OPERATIVI....... 3 INDIVIDUAZIONE E SUDDIVISIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN AREE OMOGENEE DI RISCHIO.. 4 Area 1: Area Servizi e Ristorazione..... 7 Individuazione dei pericoli di incendio. 7 Individuazione dei lavoratori e altre persone presenti esposti ai rischi di incendio.... 7 Riduzione dei pericoli di incendio... 7 Area 2: Ricovero..... 9 Individuazione dei pericoli di incendio..... 9 Individuazione dei lavoratori e altre persone presenti esposti ai rischi di incendio.... 9 Riduzione dei pericoli di incendio... 9 Area 3: Uffici e Lavanderia 10 Individuazione dei pericoli di incendio..... 10 Individuazione dei lavoratori e altre persone presenti esposti ai rischi di incendio..... 10 Riduzione dei pericoli di incendio..... 10 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO E CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO.... 11 Misure di prevenzione e protezione...... 15 Misure finalizzate a ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio.. 15 Misure relative alle vie di uscita in caso di incendio. 16 Misure per la rilevazione e l allarme in caso di incendio.... 18 Attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi... 19 Controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio... 21 Informazione e formazione antincendio.. 22 Pag.2
CRITERI OPERATIVI Per valutazione dei rischi di incendio si intende il procedimento di valutazione dell entità degli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, quale conseguenza del verificarsi di un incendio sul luogo di lavoro. La valutazione è stata effettuata secondo il criterio di seguito esposto che è stato mutato dal metodo di lavoro suggerito dal DM 10 marzo 1998 e tenuto conto dell attività lavorativa svolta negli ambienti oggetto di indagine. Individuazione e suddivisione dei Luoghi di lavoro in aree omogenee di rischio: i luoghi di lavoro sono stati suddivisi in aree omogenee di rischio, tenuto conto della compartimentazione esistente oppure in relazione alla separazione fisica dei vari ambienti. Si è inoltre cercato di evidenziare l eventuale presenza di attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco (secondo l allegato al D.M. 16/2/1982 e le tabelle A e B annesse al DPR 689/59) e della loro ubicazione. Individuazione dei pericoli di incendio: Con riferimento al punto 1.4.1.1 del DM 10 marzo 1998, si è proceduto ad identificare i pericoli di incendio in ogni area individuata, eseguendo il censimento: - di tutti i materiali combustibili e/o infiammabili presenti e stimandone nei casi più significativi la quantità; - delle sorgenti di innesco presenti e che costituiscono, pertanto, cause potenziali di incendio o che possono favorire la propagazione dello stesso; - delle situazioni che possono facilitare la propagazione dell incendio; - delle caratteristiche strutturali del luogo di lavoro, ponendo attenzione anche ai materiali di rivestimenti e agli arredi. Individuazione dei lavoratori e altre persone presenti esposti a rischi di incendio:in ciascun area omogenea si è proceduto ad individuare le persone potenzialmente esposte al rischio di incendio, anche al fine di verificare l eventuale presenza di ospiti e/o di persone portatrici di handicap fisici, persone senza familiarità con i luoghi e le vie d esodo o incapaci di reagire prontamente in caso di incendio. Eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio: Per quanto riguarda possibili misure di eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio, per ciascuno di essi si è valutato se potesse essere eliminato, ridotto ( e secondo quali criteri), sostituito con alternative più sicure oppure separato o protetto dalle altre aree di lavoro. Inoltre, si è valutata la necessità che tali interventi venissero realizzati immediatamente o se potessero essere programmati nel tempo. e classificazione del livello di rischio:la classificazione dei luoghi di lavoro è stata effettuata in accordo al punto 1.4.1 del DM citato, che prevede tre gradi di rischio di incendio con assegnazione qualitativa: basso, medio ed elevato. Misure di prevenzione e protezione:sulla base dei contenuti degli allegati II, III, IV, V, VI e VII del D.M. 10 Marzo 1998, è stata verificata l adeguatezza delle misure predisposte ed adottate e sono state, confermate oppure individuate le misure di prevenzione e protezione più opportune, tenendo sempre come punto di riferimento gli allegati al DM 10 marzo 1998, e precisamente: Misure finalizzate a ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio (secondo i criteri di cui l allegato II); Vie di uscite di emergenza atte a garantire l esodo delle persone in sicurezza in caso di incendio ( in conformità ai requisiti di cui all allegato III); Misure per la rilevazione e la segnalazione dell incendio (in conformità ai criteri di cui all allegato IV); Misure atte ad assicurare l estinzione di un incendio (in conformità ai criteri di cui all allegato V); Misure per garantire l efficienza dei sistemi di protezione antincendio (secondo i criteri di cui all allegato VI); Adeguata informazione ai lavoratori sui rischi di incendio (secondo i criteri di cui all allegato VII). Eventuali ulteriori provvedimenti e misure necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio: citati quali misure di sicurezza compensative solo nel caso non fosse possibile il pieno rispetto delle misure previste. Tali misure possono riguardare Le vie di esodo I mezzi ed impianti di spegnimento La rilevazione ed allarme antincendio L informazione e formazione INDIVIDUAZIONE E SUDDIVISIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN AREE OMOGENEE DI RISCHIO Il fabbricato in oggetto è suddiviso sostanzialmente in due differenti ali: la prima è riconducibile all edificio storico su Corso Genova di cinque piani fuori terra, mentre la seconda si sviluppa perpendicolarmente nella direzione di Corso Pag.3
Buenos Ayres. Le due ali sono collegate ad ogni piano; ad esclusione del piano terra sono divise da porte tagliafuoco REI120 con chiusura automatica collegata alla centralina del sistema di rilevazione fumi. Inoltre l edificio storico è dotato di proprio vano scale interno protetto e compartimentato; la nuova ala è dotata di scala esterna a prova di fumo. ALA NUOVA ALA STORICA Area 1 -AREA SERVIZI (cucina, refettorio, sala visitatori): Al piano terreno sono presenti: i locali per la preparazione dei cibi (cucina <116KW), per la somministrazione dei pasti, per il lavaggio delle stoviglie,gli spogliatoi del personale, la palestra, la camera mortuaria e i saloni per le attività comuni e l accoglienza dei visitatori senza limiti di fascia oraria. Piano terra Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco:SI Area in cui vige il divieto di fumo:si Area frequentata:si Area 2 RICOVERO OSPITI (camere, infermeria, servizi): Ai piani superiori sono presenti i locali per l accoglienza degli ospiti (<25 posti letto) Area protetta da altre parti del luogo di lavoro (compartimentata) con compartimentazioni di piano e tra le due differenti ali. Piani superiori 1-2 - 3 Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco:SI Area in cui vige il divieto di fumo:si Area frequentata:si(in orari prestabiliti per i visitatori) Area 3 UFFICI E LAVANDERIA Trattasi della zona destinata alle attività di tipo direzionale e dove è presente la lavanderia (sole apparecchiature elettriche) Area protetta da altre parti del luogo di lavoro (compartimentata) Quarto piano - sottotetto Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco:SI Area in cui vige il divieto di fumo:si Area frequentata:si AREA 1 : AREA SERVIZI E RISTORAZIONE INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Pag.4
Materiali combustibili quantità di deposito: Carta Materiali plastici in genere Materiali plastici sotto forma di schiuma Arredi costituiti in materiale combustibile Alimenti Sostanze e infiammabili quantità di deposito: Gas infiammabili Metano di rete Prodotti per la pulizia Alcool Sorgenti di innesco: Dichiarazione di conformità impianto elettrico presente Dichiarazione di conformità impianto termico presente macchine ed apparecchiature in cui si produce calore se non installate secondo le norme di buona tecnica attrezzature elettriche e impianti elettrici se non installati e utilizzati secondo le norme di buona tecnica uso di fiamme libere (fornelli da cucina) INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI E ALTRE PERSONE PRESENTI ESPOSTI A RISCHI DI INCENDIO Persone presenti: Lavoratori ( addetti alla cucina, all assistenza ed al servizio in tavola). In aree a rischio specifico di incendio. Ospiti e visitatori In numero tale da determinare situazione di affollamento. Persone la cui mobilità, udito o vista sia limitata. Persone che possono essere incapaci di reagire prontamente in caso di incendio. Affollamento: Max.150 persone RIDUZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Misure attuate per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e/o combustibili: Rimozione o significativa riduzione dei materiali facilmente combustibili ed altamente infiammabili ad un quantitativo richiesto per la normale conduzione dell attività; Sostituzione dei materiali pericolosi con atri meno pericolosi; Immagazzinamento dei materiali infiammabili in locali realizzati con struttura resistenti al fuoco e, dove praticabile, conservazione della scorta per l uso giornaliero in contenitori appositi; Rimozione o sostituzione dei materiali di rivestimento che favoriscono la propagazione dell incendio; Controllo del luogo di lavoro e provvedimenti per l eliminazione dei rifiuti e degli scarti. Misure attuate per ridurre i pericoli causati da sorgenti di calore: Utilizzo di sorgenti di calore sicure (dichiarazione di conformità presente); Controllo dell utilizzo dei generatori di calore secondo le istruzioni dei costruttori; Schermaggio delle sorgenti di calore valutate pericolose tramite elementi resistenti al fuoco; Installazione e mantenimento in efficienza dei dispositivi di protezione; Controllo della conformità degli impianti elettrici alle normative tecniche vigenti; Controllo relativo alla corretta manutenzione di apparecchiature elettriche e meccaniche; Pulizia e riparazione dei condotto di ventilazione e canne fumarie; Regolamentazione sul fumo. Pag.5
Materiali combustibili quantità e deposito: Arredi costituiti in materiale combustibile; Sostanze e infiammabili - quantità in deposito: AREA 2 : RICOVERO INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Disinfettanti N.B. presenza di comburente (ossigeno) per fini medico-terapeutici. Sorgenti di innesco: Dichiarazione di conformità impianto elettrico presente; Dichiarazione di conformità impianto termico presente impianti elettrici se non installati e utilizzati secondo le norme di buona tecnica. INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI E ALTRE PERSONE PRESENTI ESPOSTI A RISCHI DI INCENDIO Persone presenti: Lavoratori (Infermieri, OSS, OSA). Altre persone: Ospiti e visitatori In numero tale da determinare situazione di affollamento. Persone la cui mobilità, udito o vista sia limitata. Persone che possono essere incapaci di reagire prontamente in caso di incendio. Affollamento: Max. 200 persone RIDUZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Misure attuate per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e/o combustibili: Immagazzinamento dei materiali infiammabili in locali realizzati con struttura resistenti al fuoco e, dove praticabile, conservazione della scorta per l uso giornaliero in contenitori appositi; Rimozione o sostituzione dei materiali di rivestimento che favoriscono la propagazione dell incendio; Controllo del luogo di lavoro e provvedimenti per l eliminazione dei rifiuti e degli scarti. Misure attuate per ridurre i pericoli causati da sorgenti di calore: Utilizzo di sorgenti di calore sicure (dichiarazione di conformità presente); Sostituzione delle sorgenti di calore con altre più sicure; Controllo dell utilizzo dei generatori di calore secondo le istruzioni dei costruttori; Installazione e mantenimento in efficienza dei dispositivi di protezione; Controllo della conformità degli impianti elettrici alle normative tecniche vigenti; Divieto di fumo. AREA 3 : UFFICI E LAVANDERIA INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Materiali combustibili quantità di deposito: Indumenti Pag.6
Carta Arredi costituiti in materiale combustibile Sostanze e infiammabili quantità di deposito: Nessuna sostanza o materiale infiammabile Sorgenti di innesco: Dichiarazione di conformità impianto elettrico presente Dichiarazione di conformità impianto termico presente macchine ed apparecchiature in cui si produce calore se non installate secondo le norme di buona tecnica attrezzature elettriche e impianti elettrici se non installati e utilizzati secondo le norme di buona tecnica INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI E ALTRE PERSONE PRESENTI ESPOSTI A RISCHI DI INCENDIO Persone presenti: Amministrativi Addetti lavanderia e guardaroba Altre persone: visitatori ufficio In numero tale da non determinare situazione di affollamento. Persone che non hanno familiarità con i luoghi e con le relative vie esodo. Affollamento:Max. 10 persone RIDUZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO Misure attuate per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e/o combustibili: Controllo del luogo di lavoro e provvedimenti per l eliminazione dei rifiuti e degli scarti. Misure attuate per ridurre i pericoli causati da sorgenti di calore: Utilizzo di sorgenti di calore sicure (dichiarazione di conformità presente); Controllo dell utilizzo dei generatori di calore secondo le istruzioni dei costruttori; Installazione e mantenimento in efficienza dei dispositivi di protezione; Controllo della conformità degli impianti elettrici alle normative tecniche vigenti; Controllo relativo alla corretta manutenzione di apparecchiature elettriche; Pulizia e riparazione dei condotto di ventilazione e canne fumarie; Regolamentazione sul fumo. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO E CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO La classificazione del livello di rischio di incendio è stabilita dalle vigenti normative, in quanto l attività sanitaria residenziale esercitata nella struttura è rivolta a 124 posti letto, pertanto di LIVELLO ELEVATO C si è comunque proceduto all esame del rischio al fine di approfondire la conoscenza della realtà specifica e di predisporre i più opportuni accorgimenti per la riduzione/eliminazione del rischio stesso. DANNI ALLE PERSONE PRESENTI Descrizione Punteggio Presenza di pubblico - (Punteggio da 0 a 3) 1 Affollamento occasionale - (Punteggio da 0 a 3) 3 Presenza di portatori di handicap (vista, udito, mobilità, ecc.) - (NO=0; SI=5) 5 Presenza di persone che NON hanno familiarità con luoghi e vie di esodo - (Punt. da 0 a 3) 3 presenza di lavoratori in aree a specifico rischio di incendio - (NO=0; SI=3) 3 Presenza di lavoratori in aree isolate con vie di esodo lunghe - (Punteggio da 0 a 3) 1 Pag.7
DANNI ALL AMBIENTE Descrizione evento Possibilità di danni alla salute per le popolazioni circostanti (Elevata =6; Bassa=3; Nulla=0) Possibilità di inquinamento delle acque superficiali o delle falde (Elevata=6; Bassa=3; Nulla=0) Possibilità di rilascio nel terreno di sostanze tossiche (Elevata=6; Bassa=3; Nulla=0) Fattore VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONSEGUENZE Punteggio 3 0 0 Punteggio Danni alle persone presenti - (Liv.A=8; Liv.B=4; Liv.C=1) 8 Danni alle persone esterne all area/luogo valutato - (Punteggio da 0 a 6) 1 Danni all ambiente 1 Misure attuate: MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE FINALIZZATE A RIDURRE LA PROBABILITA DI INSORGENZA DI UN INCENDIO A) Misure di tipo tecnico: realizzazione dell impianto elettrico a regola d arte; realizzazione dell impianto termico a regola d arte; utilizzo in ogni locale della struttura esclusivamente di porte tagliafuoco sezionamento degli impianti di condizionamento con serrande tagliafuoco in ogni locale realizzazione di impianto di rilevazione fumi a protezione di tutti i locali messa a terra di impianto, strutture e masse metalliche, al fine di evitare la formazione di cariche elettrostatiche; realizzazione di impianti di protezione contro le scariche atmosferiche conformemente alle regole dell arte; adozione di dispositivi di sicurezza. B) Misure di tipo organizzativo - gestionale: predisposizione di specifico piano di emergenza ed evacuazione rispetto dell ordine e della pulizia; controlli sulle misure di sicurezza; informazione e formazione dei lavoratori. In base ai risultati della valutazione dei rischi le misure finalizzare a ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio, secondo i criteri di cui all allegato II del D.M. 10 Marzo 1998, sono state giudicate SUFFICIENTI E ADEGUATE Pag.8
MISURE RELATIVE ALLE VIE DI USCITA IN CASO DI INCENDIO Misure attuate: Vie di uscita: il luogo di lavoro dispone di vie di uscita alternative, ciascuna via di uscita è indipendente dalle altre e distribuita in modo che le persone possano ordinatamente allontanarsi da un incendio. La lunghezza del percorso per raggiugere la più vicina uscita di piano non è superiore ai valori sotto riportati: a 15 a 30 metri ( tempo max. di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio medio N.B. : occorre attestarsi, a parità di rischio, verso i livelli più bassi nei casi in cui il luogo di lavoro sia : o requentato da pubblico; o tilizzato prevalentemente da persone che necessitano di particolare assistenza in caso di emergenza; o tilizzato quale area di riposo; o tilizzato quale area dove sono depositati e/o manipolati materiali infiammabili. Sono evitati i percorsi in uscita in un unica direzione. Si dispone di n 2 uscite di piano Larghezza uscita/e di piano: La larghezza minima di un uscita è >=1,2m Sistemi di apertura delle porte: La porta di emergenza è facilmente apribile dall interno (maniglione antipanico) e nel verso dell esodo. Le porte installate lungo le vie di uscita sono apribili nel verso dell esodo Nessuna porta è chiusa a chiave Protezione delle scale: Le scale sono protette dagli effetti di un incendio tramite strutture resistenti al fuoco e porte resistenti al fuoco munite di dispositivo di auto chiusura (escluso piano terra). Illuminazione delle vie di uscita: Tutte le vie di uscita, inclusi anche i percorsi esterni, sono adeguatamente illuminate per consentire la loro percorribilità in sicurezza sino all uscita su luogo sicuro. Nelle aree prive di illuminazione naturale od utilizzate in assenza di illuminazione naturale, è previsto un sistema di illuminazione di sicurezza con inserimento automatico in caso di interruzione dell alimentazione di rete. Segnaletica indicante le vie di uscita: Le vie di uscita e le uscite di piano sono chiaramente indicate tramite segnaletica conforme alla vigente normativa. Divieti da osservare lungo le vie di uscita: Lungo le vie di uscita è vietata l installazione di attrezzature che possono costituire pericoli potenziali di incendio o ostruzione delle stesse. In base ai risultati della rivalutazione dei rischi, considerando;. il numero di persone presenti;. la loro conoscenza del luogo di lavoro;. la loro capacità di muoversi senza assistenza;. dove si trovano le persone quando un incendio accade;. i pericoli di incendio realmente presenti sul luogo di lavoro;. il numero di vie di uscita in caso di incendio, in base ai criteri di cui allegato III D.M. 10 Marzo 1998, sono state giudicate Pag.9
SUFFICIENTI E ADEGUATE MISURE PER LA RELEVAZIONE E L ALLARME IN CASO DI INCENDIO L attività è soggettaall obbligo di richiesta del certificato di prevenzione incendi ed al controllo obbligatorio da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco. Sono state attuate le misure previste dalla vigente normativa, in particolare per quanto attiene i sistemi di rilevazione ed allarme. SUFFICIENTI E ADEGUATE: le misure per la rilevazione degli incendi e l allarme infatti assicurano che le persone presenti nel luogo di lavoro siano avvisate di un principio di incendio prima che esso minacci la loro incolumità. L allarme dà avvio alla procedura per l evacuazione del luogo di lavoro nonché l attivazione delle procedure d intervento. ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI L attività è soggettaall obbligo di richiesta del certificato di prevenzione incendi ed al controllo obbligatorio da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco. Devono essere attuate le misure previste dalla vigente normativa, in particolare per quanto attiene le attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi. Misure attuate: installazione di estintori portatili tipo a polvere per consentire al personale di estinguere i principi di incendio. installazione di coperte spegnifiamma installazione di rete e naspi antincendio ( ubicati in punti visibili ed accessibili lungo le vie di uscita, con esclusione delle scale. La loro distribuzione deve consentire di raggiungere ogni punto della superficie protetta almeno con il getto di una lancia). installazione di apposita segnaletica che evidenzi i mezzi di estinzione presenti. impianto rivelazione ed allarme incendio automatico e manuale Pag.10
In base ai risultati della valutazione dei rischi, in funzione della classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro, le attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi, in conformità ai criteri di cui all allegato V, sono stati giudicati SUFFICIENTI ED ADEGUATE: il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili rispondono ai valori indicati nella tabella A e B ed ai criteri di seguito indicati: Il numero dei piani La superficie in pianta; Lo specifico pericolo di incendio (classe di incendio); La distanza che una persona deve percorrere per utilizzare un estintore (non superiore a 30m.) CONTROLLI E MANUTENZIONE SULLE MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO In base ai risultati della valutazione dei rischi, in funzione della classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro, le misure per garantire l efficienza dei sistemi di protezione antincendio previste per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscite, per l estinzione degli incendi e per la rilevazione e l allarme in caso di incendio, secondo i criteri di cui all allegato IV, sono stati giudicati: SUFFICIENTI ED ADEGUATE: tutte le misure di protezione antincendio sono oggetto di sorveglianza, controlli periodici e mantenute in efficienza. INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO Si è dato corso alle seguenti attività informative/formative: adeguata informazione su: rischi di incendio legati all attività svolta; rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte; misure di prevenzione incendi adottate nel luogo con particolare riferimento a: osservanza delle misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro; divieto di utilizzo degli ascensori per l evacuazione in caso di incendio; importanza di tenere chiuse le porte resistenti al fuoco; modalità di apertura delle porte delle uscite; ubicazione delle vie di uscita; procedure da adottare in caso di incendio, ed in particolare: azioni da attuare in caso di incendio; azionamento allarme; procedure da attuare all attivazione dell allarme e di evacuazione fino al punto di raccolta in luogo sicuro; modalità di chiamata dei Vigili del fuoco. nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze e pronto soccorso; il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell azienda. Pag.11
redazione del piano di emergenza, costantemente aggiornato e contenente nei dettagli: le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio; le procedure per l evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti; le disposizioni per chiedere l intervento dei Vigili del fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo; le specifiche misure per assistere le persone disabili; l identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l attuazione delle procedure previste. partecipazione dei lavoratori ed esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento. Una successiva esercitazione deve essere messa in atto non appena: un esercitazione abbia rilevato serie carenze e dopo che sono stati presi i necessari provvedimenti; si sia verificato un incremento del numero dei lavoratori siano stati assunti nuovi lavoratori siano stati effettuati lavori che abbiano comportato modifiche alle vie di esodo. partecipazione da parte di un congruo numero di lavoratori ad appositi corso di formazione per addetti antincendio in attività a rischio elevato (durata 16 ore) designazione dei lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze In base ai risultati della valutazione dei rischi, in funzione della classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro, le attività di informazione e formazione ai lavoratori sui rischi di incendio, sui principi di base della prevenzione incendi e sulle azioni da attuare in presenza di un incendio, sono state giudicate: SUFFICIENTI ED ADEGUATE: le attività di informazione e formazione ai lavoratori sui rischi di incendio e sulle azioni da attuare in presenza di un incendio sono oggetto di continuo aggiornamento e miglioramento. Lavagna, 18 Febbraio 2014 Datore di lavoro Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Pag.12