Scrittura Tecnica 1 Che cosa c è nella lezione Questa lezione si occupa delle norme di scrittura. Si preoccupa cioè di indicare le principali norme da seguire per stendere con rigore un testo tecnico. In particolare la lezione analizza: le norme della lingua le norme per citare le norme per il paratesto le norme dello stile le norme per rivedere 2
Scrittura Tecnica 3 Le norme della lingua In questa prima sezione ci occupiamo delle principali norme di scrittura in lingua italiana. In particolare vedremo qui come scrivere accenti apostrofi abbreviazioni le principali regole di punteggiatura il congiuntivo e aspetti della sintassi 4
Seguire le regole La lingua italiana è una lingua difficile, e sono numerose le regole che vanno seguite per scrivere in maniera corretta. Qui ci limitiamo solo ai casi limite (per il resto suggeriamo una buona grammatica). In particolare, vediamo: 1. gli aspetti grafici dello scrivere come accenti, apostrofi, abbreviazioni e segni di punteggiatura 2. gli aspetti più fini della sintassi. 5 Gli accenti L accento è un particolare segno grafico che permette di indirizzare la voce su una sillaba. Ma l accento ha soprattutto una funzione distintiva, serve cioè a distinguere parole che altrimenti sarebbero omografe (= scritte allo stesso modo). Per approfondire 6
L italiano ha 7 vocali L accento in italiano è importante soprattutto per distinguere le vocali e ed o che recano accento diverso a seconda del loro suono che può essere aperto (accento grave) o chiuso (accento acuto). La vocale ò oggi presenta per lo più accento grafico grave (tranne in cómpito, córso e poche altre). /è/ = accento grave /é/ = accento acuto /ò/ = accento grave /ó/ = accento acuto 7 Accento grave ed acuto Tutte le vocali hanno accento grave tranne la e e la o (à,ù,ì: ancòra-àncora àmbito-ambìto, ecc.). In particolare, la vocale e ha accento grave è con il verbo essere e composti (è, cioè) con poche altre parole (ad es. caffè, ahimè) Ha accento acuto é con i composti di ché congiunzione (perché, poiché, giacché, dacché, ecc.), sui monosillabi sé, né e sui passati remoti regolari della seconda coniugazione poté, ripeté, ecc. 8
L apostrofo Un espediente grafico assolutamente tipico della nostra lingua è l apostrofo, cioè quella virgoletta alta che segna la caduta di un intera sillaba o di una vocale (perché la parola seguente inizia per vocale). Attenzione a non confondere l accento con l apostrofo! Si scrive po e non pò (per poco ). Per approfondire 9 Le abbreviazioni In molti casi nella scrittura tecnica sono utilizzate le abbreviazioni, e cioè sigle o parole troncate di espressioni ricorrenti. Il modo di scrivere le abbreviazioni segue la consuetudine. Per questa ragione, occorre essere precisi nel servirsi di questo espediente di scrittura. Le abbreviazioni 10
I segni di punteggiatura I segni di punteggiatura sono segni grafici che possono svolgere tre funzioni: Delimitativa (come separatori di unità) Sintattica (come costruttori di unità) Intonativa (come segnalatori del tono da fornire alla voce) Gli errori nella punteggiatura sono davvero fastidiosi perché ostacolano la comprensione del lettore: infatti, questi segni non sono banali indici di pausa! 11 La virgola Nonostante la sua esiguità la virgola è il segno più complesso perché svolge una molteplicità di funzioni. Occorre distinguere principalmente: la virgola che separa (funzione delimitativa) la virgola che apre e chiude (funzione parentetica) Più a fondo 12
Gli spazi bianchi e le interlinee Anche gli spazi bianchi e le interlinee sono segni di punteggiatura in quanto svolgono una funzione delimitativa. Come tali, anche spazi e interlinee presentano norme chiare e precise per il loro uso. Queste norme dipendono dal collegamento con le unità che spazi e interlinee devono separare. Gli usi 13 Questioni di sintassi La sintassi è quella parte della grammatica che descrive l organizzazione delle parole in unità superiori. La sintassi della lingua italiana è molto complessa per ricchezza di costrutti e per flessibilità di posizione delle parole nelle unità superiori (frase e periodo). 14
Rispettare l ordine naturale Quando si scrive in lingua italiana, occorre prestare attenzione all ordine naturale (lineare) delle componenti nella frase e nel periodo. Nella frase dichiarativa e attiva quest ordine è S+V+O+C Soggetto, verbo, oggetto, altri complementi Esercizio 15 Attenti ai congiuntivi La lingua italiana unica tra le lingue europee dà ancora molta importanza all uso dei congiuntivi. Il congiuntivo è un modo verbale che permette di fornire una sfumatura particolare a quello che si sta dicendo. Usi del congiuntivo 16
La subordinata concessiva Nella costruzione dei periodi, c è un tipo di subordinata molto utile: è la subordinata concessiva. La subordinata concessiva viene anche chiamata della causa negata per dire che è quel tipo di subordinazione in cui si hanno effetti pur negando le cause che dovrebbero produrli. Esempio 17 In sintesi, consigli pratici Per usare bene la sintassi, occorre rispettare gli accorgimenti seguenti: scrivere blocchi brevi scrivere frasi brevi (non più 2-3 righe) mettere il Soggetto al primo posto e farlo seguire subito dal verbo non usare il gerundio in inizio di frase rispettare il congiuntivo 18
Scrittura Tecnica 19 Le norme per citare In questa seconda sezione analizzeremo un insieme di regole particolari che riguardano il complesso mondo della citazione. In particolare vedremo qui che cos è la citazione come si scrive il capoverso di citazione come si citano le fonti bibliografiche 20
La citazione La citazione è quella tecnica di scrittura che inserisce frasi o brani scritti da altri o indica le fonti utilizzate. La citazione è sottoposta a norme particolari che riguardano sia la citazione diretta sia la citazione delle fonte. 21 La citazione diretta breve Per la citazione diretta, occorre: inserire il brano citato tra virgolette, se si tratta di una o al massimo due frasi; inserire la fonte per esteso o con il sistema autore-data tra parentesi dopo le virgolette. 22
La citazione diretta lunga Per la citazione diretta più lunga di due frasi, occorre: andare a capo con una riga bianca in più; inserire il brano con un rientro di 5-7 caratteri per tutto lo sviluppo del brano; inserire la fonte per esteso o con il sistema autore-data tra parentesi dopo le virgolette; se la citazione è molto lunga, diminuire di 2 punti il corpo del carattere (da 12 a 10, ad esempio). 23 La citazione delle fonti bibliografiche La citazione delle fonti bibliografiche normalmente bibliografia indica i dati necessari per individuare le fonti. Essa è sottoposta a norme di varia natura. È importante sottolineare che le fonti vanno sempre indicate. Nelle indicazioni qui accluse troverete le principali norme per compilare correttamente una bibliografia. Indicazione per la fonti 24
Scrittura Tecnica 25 Il testo accanto al testo In questa terza sezione ci occuperemo di tutto quello che accompagna paragrafi e capoversi per rendere la lettura più agevole. In particolare ci occuperemo qui di copertine, titoli, sottotitoli, glosse di note di didascalie e dell enfasi grafica 26
I dispositivi per aiutare a leggere Il paratesto individua tutti quei dispositivi che consentono di leggere meglio un testo e di coglierne le sue informazioni essenziali. Fanno parte del paratesto: la copertina i titoli la numerazione le note, le didascalie e le appendici. 27 La copertina La copertina individua tutte le informazioni più generali relative a un documento. La copertina deve contenere: nome e cognome dell autore (in quest ordine) titolo ed eventuale sottotitolo editore, ente o azienda di riferimento città di edizione anno di edizione. 28
Aspetto della copertina Il disegno della copertina può seguire molti modelli. I più adottati sono: modello centrato (tutte le informazioni sono centrate con il titolo che è messo in rilievo con 4 o più corpi rispetto al corpo del carattere con cui si indica l autore) modello sbandierato (con autore e specifiche del documento allineati a sinistra e titolo e luogo allineati a destra). Esempi 29 Titoli e sottotitoli Il titolo è l indicazione in chiaro dell argomento di un testo e di una sua parte. Recano il titolo tutte le partizioni del documento: 1. Capitolo (in nero) 1.1 Paragrafo (in italico) 1.1.1 Sottoparagrafo (in tondo) Il sottotitolo è una precisazione dell argomento: deve far capire al lettore di che cosa si tratta (può essere di genere o di contenuto). 30
Titolo di glosse Le glosse sono titoletti nel margine sinistro rapidi e incisivi di uno o più capoversi. Devono esprimere in sintesi il contenuto dei capoversi. Il loro scopo è duplice: indicare il contenuto permettere al lettore di trovare rapidamente un argomento. 31 La numerazione La numerazione riguarda l uso dei numeri, in quanto indici di parti del documento tecnico, e il numero di pagine. La numerazione dei punti avviene col sistema decimale (1= capitolo, 1.1 = paragrafo, 1.1.1 = sottoparagrafo); solo l indice, gli indici analitici e la bibliografia non sono preceduti da numeri. Il numero di parti superiori (volume e sezione o parte) nei testi tecnici utilizza le cifre arabe. 32
Il numero di pagina Le pagine del testo tecnico sono indicate con cifre arabe. Il frontespizio (che deve stare a pagina destra) viene considerato pagina 1. La copertina non è numerata. Non indicare il numero su eventuali pagine bianche di separazione. Solitamente ma non sempre il numero viene collocato in alto nell intestazione, nell angolo di destra. 33 Le note Le note sono brevi testi richiamati da un numero posto ad apice di una parola e scritte in un corpo inferiore di 2 rispetto al testo (ad esempio 10 rispetto a 12). Le note possono essere collocate a piè di pagina o in fondo al capitolo di riferimento. Le note si distinguono in nota bibliografica e di commento o esplicativa. Nota 34
Le didascalie Le didascalie sono brevi titoli di commento delle figure che si inseriscono nel documento. Sono poste sotto le figure e sono precedute da una sigla accompagnata da un numero di riferimento con la prima cifra che indica il capitolo e la seconda il numero d ordine delle figure. Ad esempio: Fig. 3.1 (= prima figura del terzo capitolo) Tab. 2.3 (= terza tabella del secondo capitolo) 35 L enfasi grafica L enfasi grafica indica ogni accorgimento che vuole evidenziare una parola o una parte del testo perché ha un significato di rilievo. Di solito si usa il nero o l italico (corsivo). Si usa il corsivo per I titoli di paragrafo I termini tecnici che compaiono per la prima volta e di cui si fornisce una definizione I termini stranieri di uso non comune I titoli dei volumi 36
Il sottolineato Si usa il sottolineato: con gli indirizzi di siti Internet in sostituzione del corsivo per i titoli che non sono preceduti da numeri ma entrano nel testo corrente perché indicano particolari sottosezioni. 37 Scrittura Tecnica 38
Lo stile e le sue regole In questa quarta sezione ci occuperemo di una nozione molto importante per la scrittura, e cioè la nozione di stile. In particolare analizzeremo qui la nozione di stile lo stile paratattico lo stile ipotattico 39 Lo stile è l uomo Stile è una parola complessa che indica l insieme di comportamenti caratteristici di una persona nello svolgere qualcosa. La parola stile nasce dalla scrittura e precisa proprio l insieme di scelte personali che uno scrivente fa in riferimento al proprio testo. 40
Due tipi di stile Nella scrittura lo stile si esprime soprattutto attraverso 1. La scelta delle parole 2. La scelta della loro organizzazione (sintassi) Nel primo caso il testo tecnico si caratterizza proprio per il registro lessicale tecnico che viene usato con deliberata precisione. I termini tecnici sono solitamente definiti nel rapporto. 41 Stile sintattici Nel secondo caso sintassi lo stile riguarda i moduli principali nella organizzazione delle parole. Sono a disposizione due moduli: uno stile paratattico in cui le informazioni sono deliberatamente fornite con frasi brevi, coordinate tra di loro uno stile ipotattico in cui le informazioni sono deliberatamente fornite con periodi complessi e molte subordinate. 42
Stile paratattico Lo stile paratattico si caratterizza per: 1. frasi rapide 2. uso di congiunzioni coordinanti semplici (ad es., ma, quindi, dunque, infatti, ecc.) 3. stile testuale con molte riprese e ripetizioni Lo stile paratattico serve per velocizzare le operazioni di lettura ed è pertanto utile quando il pubblico non è mirato, ma è di tipo generale (come in una guida all uso). 43 Stile ipotattico Lo stile ipotattico si caratterizza per: 1. frasi complesse 2. uso di congiunzioni subordinanti (ad es. benché, poiché, se, ecc.) 3. stile testuale con periodi articolati Lo stile ipotattico esprime un pensiero complesso ed è pertanto utile quando l argomento lo richiede e il pubblico è mirato (come in una ricerca scientifica). Esercizio 44
Scrittura Tecnica 45 La revisione In questa quinta sezione consideriamo uno degli aspetti principali del saper scrivere: la revisione. In particolare ci occuperemo qui della revisione dei metodi e delle tecniche per rivedere 46
Rivedere il testo La revisione è forse la fase più importante del processo di composizione dei testi. Essa riguarda il momento in cui lo scrivente rilegge e interviene per rendere migliore e più adeguato il proprio testo. La revisione consiste sostanzialmente di due momenti separati: 1. l editing o controllo 2. la revisione di leggibilità 47 L editing L editing indica il processo di controllo di tutte le informazioni del testo che si riferiscono a date, numeri, unità di misura, formule, tabelle, ecc. In questo senso, è quel controllo che cerca di evitare gli errori nel presentare queste informazioni. L editing va eseguito con particolare rigore e precisione. 48
La revisione di leggibilità La revisione di leggibilità indica il momento in cui chi scrive rilegge per vedere se il suo discorso è chiaro e leggibile. Tipicamente, quando c è qualcosa che non va, il lettore si ferma. È il momento in cui bisogna procedere a una riscrittura del testo. 49 Rivedere e riscrivere In questa fase, occorre prestare attenzione: 1. alla punteggiatura 2. alla costruzione del capoverso e alla sua armonia sintattica 3. al contenuto e alla completezza del testo. 50
Tecniche di revisione Le tecniche di revisione sono ovviamente molteplici. Tipicamente però si compiono tre tipi di operazioni: 1. togliere (soprattutto quando si rivede la forma) 2. aggiungere (soprattutto quando si bada al contenuto) 3. trasformare (soprattutto quando si bada all armonia sintattica del capoverso). Esercizio 51 In questa lezione In questa lezione abbiamo appreso le principali norme: della lingua per citare per il paratesto dello stile per rivedere 52