POLITICHE PER IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E NON AUTOSUFFICIENZA

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Transcript:

Terzo incontro nazionale per una riforma del welfare sociale RIDEFINIRE LE POLITICHE SOCIALI SU CRITERI DI EQUITÀ ED EFFICACIA POLITICHE PER IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E NON AUTOSUFFICIENZA Sergio Pasquinelli, Claudio Castegnaro, Diletta Cicoletti Milano, 8 aprile 2016 1

Le ragioni del cambiamento: Parole chiave Isolamento delle famiglie (il lavoro di caregiver: il lavoro muto) Marginalità dei servizi (10-15% della domanda potenziale) Frammentazione dei sostegni (es. disabili che passano alla maggiore età) Badanti Indennità di accompagnamento (13,5 mld) Una misura rigida (512 euro per tutti): unici in Europa Iniqua per gradi diversi di NA e geograficamente: 8,9% in Piemonte, 15,8% in Campania Senza alcuna tracciabilità, alimenta il mercato sommerso delle badanti Milano, 8 aprile 2016 2

Tre Proposte 1. La Dote di cura 2. La Nuova Pensione di invalidità 3. Il Budget per l inclusione Milano, 8 aprile 2016 3

La Dote di cura Misura universalistica Articolata per gradi di disabilità e non autonomia Valori da 300 a 800 euro mensili Fruibili come voucher per il sostegno della domiciliarità - con valore maggiorato del 30% Beneficiari: 2.252.000 Milano, 8 aprile 2016 4

La Dote di cura: i vantaggi Una platea superiore all indennità di accompagnamento di oltre 150.000 unità Importi graduati in base al grado di non autosufficienza (NON in base ai redditi) Una misura garantita a livello nazionale, ma collegata al sistema dei servizi territoriali, con una nuova organizzazione della certificazione della non autosufficienza Possibilità di scelta della modalità voucher: necessaria infrastrutturazione dei territori meno dotati di servizi domiciliari Ricadute occupazionali: attesi 45.000 nuovi posti di lavoro solo nel primo anno. Riduzione del mercato nero. Milano, 8 aprile 2016 5

Dote di cura Stima dei beneficiari e spesa n. persone 0-64 anni n. persone 65 anni e più Totale Valore misura /mese Costo complessivo solo erogazioni monetarie /anno Con 1 ADL 121.584 667.908 789.492 300 2.842.172.397 Con 2 ADL 96.701 485.634 582.335 600 4.192.813.219 Con 3 o più 160.458 719.837 880.295 800 8.450.832.000 ADL TOTALE 378.743 1.873.379 2.252.122 15.485.817.616* *Più 754 milioni per l opzione voucher, assumendo che il 20% la scelga. Fonte: elaborazione IRS su dati Indagine Multiscopo ISTAT 2013 Milano, 8 aprile 2016 6

Nuova Pensione di invalidità Pensioni di invalidità attuale: importo fisso, accesso entro 16.532 euro di reddito personale. Valore pensione invalidità: 279 euro mensili Valore insensibile a condizioni economiche molto diverse Nuova Pensione di invalidità Fondamentale misura di sostegno ai disabili fragili economicamente modulate per status economico: fino a 30.000 di Isee familiare. Valori da 250 a 416 euro mensili, progressivi per decili Isee. Beneficiari: 828.000 disabili fino a 64 anni Costo 3,5 mld analogo alla spesa attuale Milano, 8 aprile 2016 7

Decili Isee familiare Nuova Pensione di invalidità Stima dei beneficiari e spesa Stima beneficiari Nuova pensione invalidità Ammontare nuova Pensione di invalidità (euro/ anno) Spesa annua 1 330.725 5.000 1.653.625.000 2 108.044 5.000 540.220.000 3 130.368 4.000 521.472.000 4 102.160 4.000 408.640.000 5 60.870 3.000 182.610.000 6 62.397 3.000 187.191.000 7 33.652 3.000 100.956.000 8-0 9-0 10-0 Tot. 828.216 3.594.714.000 Milano, 8 aprile 2016 8

Budget per l inclusione E un intervento complementare ai due precedenti, volto a consentire ai disabili giovani e adulti di valorizzare al meglio le risorse di cui dispongono, finalizzandole verso progetti personalizzati (di autonomia, ove possibile). Non è una misura economica aggiuntiva. E una possibilità da garantire quale diritto esigibile (nuovo liveas). Attraverso un nuovo modello di presa in carico, mette a sistema le misure nazionali eventualmente percepite (Dote di cura, Nuova pensione di invalidità) con le prestazioni e i servizi territoriali. Si costruisce grazie a una progettazione sui casi che seguirà linee di indirizzo a livello nazionale. Centrale è la funzione di case-management: assicura accompagnamento, uso efficiente di tutte le risorse disponibili nei territori, finalizzazione appropriata degli interventi. Milano, 8 aprile 2016 9

Una agibilità che intercetta cambiamenti (ed esigenze) dei territori 1. Capillarità degli interventi, PUA, One-stop-shop 2. Omogeneità dei criteri di accesso, equa compartecipazione ai costi, tariffe 3. Riprogettazione dei servizi: es.: i Sad comunali, le residenze (abitare leggero), i budget di salute 4. Nuovo strumento di certificazione della disabilità e non autosufficienza e una riorganizzazione del sistema 5. Più personale nei servizi sociali: la Dote di cura aumenterebbe del 40-50% l utenza dei servizi territoriali 6. Costi standard per rendere omogeneo il potere di acquisto delle nuove misure. Milano, 8 aprile 2016 10