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1 RIDEFINIRE LE POLITICHE SOCIALI SU CRITERI DI EQUITÀ ED EFFICACIA Le ragioni e i contenuti delle nostre proposte di riforma. Emanuele Ranci Ortigosa Cuneo, 13 luglio 2016

2 La nostra proposta nasce da decenni di osservazione, valutazione, ricerca e accompagnamento di politiche e interventi sociali, sia a livello nazionale che regionale e territoriale approfondisce, sviluppa ed integra la nostra precedente proposta di riforma nazionale dell assistenza (P. Bosi ed E. Ranci Ortigosa,a cura di, in PSS n. 8 10, 2013) Alle analisi e alla formulazione della presente proposta hanno collaborato Irs e Capp Un ringraziamento alle Fondazione che hanno reso possibile questo lavoro e ai sette territori che vi hanno partecipato 2

3 Il nostro percorso di ricerca individuato le misure attualmente destinate a fronteggiare i bisogni sociali più consistenti, diffusi, (povertà, generazione e crescita figli, non autosufficienza, disabilità) riconfigurat0 il campo delle politiche sociali e ricostruito la corrispondente spesa assistenziale pubblica, 72 miliardi di euro (tutta finanziata con prelievo fiscale) ricostruito sul campione IT.Silcl attuale distribuzione sociale delle singole erogazioni economiche nazionali utilizzando l Iseee il reddito disponibilecome indicatori della condizione economica valutato la sua coerenza rispetto alla distribuzione sociale dei portatori dei bisogni e alla intensità del loro bisogno di sostegno

4 L. di Stabilità 2016 e ddldelega 3594 Offrono opportunità delegando il Governo ad adottare provvedimenti legislativi per: introdurre dal 2017 una nuova misura nazionale di contrasto alla povertà unicae quindi sostitutiva delle misure di contrasto esistenti; verificare su criteri di equità, appropriatezza ed efficacia e razionalizzare le attuali prestazioni di natura assistenziale e previdenziale; riordinare la normativa in materia di sistema degli interventi e dei servizi sociali.

5 L articolato introduce però forti limiti mancato esplicito coinvolgimento delle misure vigenti di integrazione di redditi carenti ( quali pensione e assegno sociale e integrazione dei minimi) esclusione delle misure che riguardano la disabilità; non coinvolgimento delle misure di sostegno alle famiglie con figli malgrado povertà minorile e la bassa natalità; risorse inadeguate per la nuova misura contro la povertà, che comporta quindi selettività per categorie incrementi per dopo 2017 solo su modesti risparmi conseguenti alla razionalizzazione solo su nuovi casi. Troppe timidezze e timori per perseguire le finalità dichiarate.

6 Quale è la funzione delle politiche sociali? Intervenire su tutte (universalismo) e solo le reali situazioni di bisogno socialmente riconosciute (economicità, efficienza della spesa) sostenendo le potenzialità presenti nelle persone e nel contesto Assicurare un sostegno proporzionato e appropriato al bisogno (equità sociale e efficacia) Come viene oggi svolta? Ciò attualmentenon accade. Le attuali politiche e misure socio assistenziali sono dai più ritenute non eque ne efficaci, parcellizzate e incoerenti Come mostrano alcune evidenze empiriche

7 La distribuzione sociale iniqua e inefficiente della spesa assistenziale nazionale il 44% delle famiglie in povertà assoluta non riceve alcun trasferimento monetario, come il 31% delle famiglie del primo decile Isee 13 miliardi di euro, il 26% della spesa assistenziale nazionale, vanno a famiglie dei quattro decili Iseesuperiori, con redditi disponibili equivalenti medi da 3 a 7 volte quello del 1 decile.

8 Spesa complessiva per decili di Iseeper prestazioni assistenziali (milioni di euro) 13 MILIARDI, 26,2%

9 La spesa sociale italiana è davvero distribuita diversamente da quella degli altri paesi europei? 70% EU -Silc: Quota della spesa per trasferimenti monetari (escluse le pensioni) che va a ciascun quintile di reddito disponibile 60% 50% 40% 30% italia francia germania UK spagna 20% 10% 0%

10 La bassa appropriatezza e efficacia sui bisogni delle erogazioni nazionali per l assoluta prevalenza, rispetto alle prestazioni dei servizi, delle erogazioni monetarie e delle detrazioni fiscali nazionali, 60 miliardi, l 80% della spesa, per il centralismo, e quindi la lontananza e la mancata lettura specifcadei bisogni, che ricevono prestazioni rigide e standardizzate. La spesa assistenziale dei Comuni, è di solo 7 miliardi, un decimo del totale di 72 miliardi.

11 La nostra nuova proposta: un approccio sistemico, a tutto campo Nonsi innova procedendo ancora una volta con l aggiunta di nuove singole misure, che si affiancano alle esistenti

12 Le ragioni e l obiettivo costruire un insieme coerente di politiche sociali che ottimizzi l efficacia sui bisogni, l equità distributiva tra tutti i soggetti, l efficienza nell uso delle risorse, che assicuri un complesso di interventi appropriati e integrati per le persone e famiglie in maggiore difficoltà, costituiti come livelli essenziali Va posta debita attenzione alla sostenibilità finanziaria,anche con una redistribuzione sociale dei benefici dovuti alla fiscalità generale alla agibilità territoriale Va previsto un percorso graduale pluriennale

13 I contenuti della riforma: misure di sostegno garantite come livelli essenziali Reddito minimo di inserimento: prioritario e garantito fino alla soglia della povertà assoluta a tutte le famiglie Assegno per i figli: sostegno economico meanstesteda famiglie con figli minori o studenti fino a 25 anni Dote di cura: sostegno economico e/o con servizi a tutte le famiglie con persone non autosufficienti o disabili di entità rapportata alla intensità del fabbisogno assistenziale, senza alcuna selettività economica Pensione unica per invalidi: sostegno economico means testeda famiglie con invalidi in condizione economica media o bassa

14 I contenuti della riforma: centralità dei servizi del territorio, con livelli essenziali Sistema di interventi appropriati per le persone e le famiglie in difficoltà, e quindi progettati, gestiti, integrati sul territorio Vanno definiti come livelli essenziali: RMI: progetti personalizzati di promozione e inserimento sociale per le famiglie in povertà Budget di inclusione: per persone con disabilità e opportunità di vita autonoma Sviluppo quantitativo e qualitativo dei servizi territoriali grazie all impegno di Regioni e Comuni, alla condivisione e collaborazione delle risorse locali, a finanziamenti nazionali aggiuntivi e liberazione di attuali risorse Collocazione generalizzata del governodei servizi e degli interventi sociali a livelli territoriali adeguati (Ambito)

15 Centralità dei territori e sviluppo della ricerca su sette realtà territoriali La riforma deve poter contare sull impegno delle istituzioni, sulla condivisione e collaborazione delle risorse locali E sul territorio infatti che si può intercettare il bisogno, espresso e inespresso, leggerlo nel suo insieme, costruire un progetto di sostegno e valorizzazione delle risorse di persone famiglie e contesti, alimentare percorsi di attivazione e inserimento, cercare risposte a esigenze abitative occupazionali sanitarie Per questo abbiamo coinvolto sette realtà territoriali, che hanno partecipato a questa comune impresa Milano, 8 aprile 2016

16 Una ricerca complessa Il nostro lavoro comprende due ulteriori componenti: l indicazione articolata di prime tappe concretamente agibili; la verifica sul campo delle condizioni necessarie perché i sistemi di servizi dei territori siano in grado di gestire le funzioni e gli interventi che la riforma loro attribuisce,.

17 E finanziariamente sostenibile?

18 Ricostruzione della spesa per l assistenza nel 2014, aggiornamento al 2017, previsione a riforma compiuta riforma Spesa totale per l assistenza 72,1 75,3 79,8 1. Trasf. sostegno responsabilità familiari 18,9 20,1 19,9 2. Trasf. contrasto alla povertà 18, ,8 3. Trasf. sostegno non aut. e disabilità 17,9 17,9 20,1 Totale trasferimenti monetari naz. (1+2+3) 55 57,3 61,7 4. Servizi e trasf. monetari dei Comuni 7 7,4 7,4 5. Sviluppo servizi territoriali - - 5,9 6. Spesa sanitaria 4,8 4,8 4,8 Totale spesa sistemi serv. territoriali (4+5+6) 11,8 12,2 18,1 Altre spese assistenziali 5,4 5,4 - Spesa totale, variaz. su colonna precedente (mrd) - +3,2 +4,6 Spesa totale, variaz. % su colonna precedente - +4,4% +5,9% Fonte: ns. elaborazioni su conti Sespros e nostre stime. Miliardi di euro

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21 Quali benefici sociali?

22 La condizione economica delle famiglie a riforma compiuta % di famiglie che ricevono almeno un trasferimento, per decili di Isee 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% trasferimenti attuali riforma

23 Ripartizione % della spesa per trasferimenti prima e dopo la riforma 35% 30% 25% 20% trasferimenti correnti nuovi trasferimenti 15% 10% 5% 0%

24 I benefici sociali della riforma compiuta : più equità, efficacia, efficienza della spesa. Tendenziale azzeramento della povertà assoluta ora al 7,2%. Concentrazione benefici sui più bisognosi non solo per reddito, ma anche per impegni di cura per figli, per fabbisogno assistenziale di non autosufficienti e disabili Numero beneficiari si contrae, ma le penalizzazioni medie sul reddito degli attuali beneficiari, grazie a salvaguardie risultano nulle fino al 4 decile Iseee modeste, (entro il 3%) per i decili successivi. Passaggio dalla centralità di prestazioni standardizzate a sostegni personalizzati, articolati, promozionali Ruolo centrale dei servizi territoriali, con l aumento opportunità di integrazione degli interventi e delle politiche, e di coinvolgimento degli attori e delle risorse locali (welfare comunitario)

25 Prevedibili obiezioni e critiche Dite economicità, ma chiedete maggiori risorse Considerate solo alcune politiche, le più prestazionali Violate diritti acquisiti Effettuate redistribuzione fra poveri Non considerate impoverimento del ceto medio Avete lavorato su territori privilegiati, non considerate le situazioni più diffuse Sottovalutate le resistenze di chi ci perde e di chi li rappresenta

26 I materiali: Le proposte, le prime tappe del percorso verso la riforma, le analisi complessive per aree di bisogno: Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2, I singoli Report territoriali e le appendici metodologiche e statistiche: 26

27 Ho concluso, grazie dell ascolto!

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