20 MILIONI DI POVERI IN MENO NEL 2020? LE STRATEGIE EUROPEE E NAZIONALI
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2 socialcohesiondays 4, 5, 6 giugno 2015 Reggio Emilia 20 MILIONI DI POVERI IN MENO NEL 2020? LE STRATEGIE EUROPEE E NAZIONALI Vito Peragine Università di Bari
3 Crescita e disuguaglianza in Italia Fonte: Palmisano e Peragine (2015)
4 Disuguaglianze di reddito in Italia
5 Disuguaglianza economica nei paesi OCSE Fonte: OECD (2015)
6 Disuguaglianza economica nei paesi OCSE Fonte: OECD (2015)
7 Disuguaglianza economica nei paesi OCSE Fonte: OECD (2015)
8 Disuguaglianze nell aspettativa di vita Finlandia: tra il 1985 e il 2007 il differenziale tra I e V quintile di reddito è aumentato di 5 anni per maschi e 3 per femmine. Nel 2007: differenza di 12.5 e 6.8 anni rispettivamente. Stagnazione aspettativa di vita popolazione povera. Fonte: Tarkiainen et al. (2011)
9 Disuguaglianze di reddito e disuguaglianze di opportunità in Italia
10 Disuguaglianze di reddito e di opportunità in 48 Paesi IOp varia dal 5% della Slovacchia al 40% del Malawi. Dati poco confrontabili: - risultato: reddito e consumo - definizione diversa delle circostanze: - Paesi occidentali: origine sociale, genere - Africa: etnia, area geografica - Qualità dei dati non è indipendente dal livello di sviluppo Fonte: Brunori, Ferreira, Peragine (2015)
11 Disuguaglianze di opportunità e disuguaglianze di reddito Fonte: Brunori, Ferreira, Peragine (2015)
12 Disuguaglianze di opportunità e disuguaglianze di reddito in Europa: 2005
13 Perché le disuguaglianze economiche ci interessano? (1) Ragioni intrinseche: disuguaglianza, equità, benessere sociale Livello accettabile di disuguaglianza? Disuguaglianze legittime e disuguaglianze illegittime? Distinzione tra uguaglianza nei risultati e uguaglianza di opportunità Ragioni strumentali: disuguaglianza => crescita economica Effetti diretti: disuguaglianze e funzionamento del mercato (incentivi) Effetti indiretti: disuguaglianza => intervento pubblico di redistribuzione => funzionamento del mercato Trappole della disuguaglianza Preferenze sociali per la redistribuzione
14 Perché le disuguaglianze economiche ci interessano? (2) Preferenze sociali: le disuguaglianze sono maggiormente tollerate se Il benessere comunque cresce per tutti (periodo di crescita) vi è mobilità, sia infra-generazionale sia inter-generazionale il successo economico individuale è principalmente il frutto di impegno e talento individuale, piuttosto che di fattori ereditati o di condizionamento sociale. Il tema della disuguaglianza è tornata al centro del dibattito, con un enfasi sulle opportunità.
15 Inequality: what can be done? Aumento delle disuguaglianze: -legge naturale dell economia (Piketty, 2014)? - risultato di politiche realizzate e non realizzate? Non solo politiche fiscali e di protezione sociale
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17 Verso una misura nazionale di contrasto alla povertà e all esclusione sociale Una misura che si caratterizzi per l universalità (nei riguardi dei poveri), la selettività nell accesso il riferimento alle risorse economiche familiari e la previsione di un percorso di attivazione economica e sociale dei beneficiari. Una misura che manca nel sistema di protezione sociale italiana, e che completerebbe, sotto il profilo dell assistenza, le riforme introdotte di recente nel mercato del lavoro 17
18 Misura universale di sostegno al reddito: problemi di applicabilità Selezione dei beneficiari: Per effettuare corretti confronti interpersonali di benessere occorre correggere il reddito monetario per: a) numerosità e composizione familiare (scale equivalenza, es. ISEE) b) costo della vita (es. soglie povertà assoluta, Istat: differenza del 34% tra nord e sud) c) disponibilità di servizi pubblici Tema rilevante per: Confronti territoriali di benessere (povertà): come cambiano le stime di povertà e disuguaglianza se si usa uno nozione estesa di reddito? Definizione delle soglie di accesso a servizi pubblici e in particolare a forme di sostegno al reddito : come cambia la platea dei (potenziali) beneficiari?
19 Reddito esteso equivalente Difficoltà metodologiche e di disponibilità dei dati: 1. Come quantificare la disponibilità dei servizi pubblici nelle diverse aree territoriali? a. Prima approssimazione: spesa pubblica (ipotesi: omogeneità territoriale nell efficienza della spesa pubblica) (dal 1996 al 2010 spesa pro capite al sud più bassa del 20% rispetto al Nord) b. Secondo esercizio: indici di efficienza e qualità dei servizi pubblici 2. Quale valore attribuire alle singole unità famigliari residenti? a. Scale di equivalenza per diverse tipologie di spesa e diverse tipologie famigliari (basate su ipotesi di consumo dei diversi servizi pubblici)
20 Reddito esteso equivalente Come imputare la spesa pubblica territoriale alle singole famiglie residenti? Alcune spese sono escluse perché relative a servizi indivisibili, territorialmente omogenei Le spese previdenziali e quelle per trasferimenti sociali sono escluse perché (essendo trasferimenti monetari) risultano già nel computo del reddito disponibile nell indagine IT-SILC. Le spese in sanità e istruzione sono prima assegnate alle regioni e successivamente imputate alle famiglie sulla base di probabilità condizionate Altre spese sono imputate sulla base della media regionale pro capite a ciascun membro della famiglia. 20
21 Povertà in termini di reddito esteso Soglia di povertà: 60% mediana della distribuzione
22 Grazie per l attenzione.
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LA POVERTA IN ITALIA NEL 2009 (ISTAT)
POVERTA RELATIVA Misura le risorse economiche di ognuno rispetto a quelle possedute da tutti gli altri. La misura della povertà relativa fa uso della soglia della povertà solitamente definita dalla media
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