SAN DONA' SMARTLAB. Agenda per l Innovazione Tecnologica della Città di San Donà di Piave. Pag. 1



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SAN DONA' SMARTLAB Agenda per l Innovazione Tecnologica della Città di San Donà di Piave Pag. 1

1 L'idea guida... 5 2 La strategia... 5 3 Gli obiettivi... 6 3.1 Obiettivi generali... 6 3.2 Obiettivi specifici... 6 4 CONTESTO TERRITORIALE... 7 4.1 La geografia... 7 4.2 La storia: gli eventi e i fattori che hanno determinato il territorio attuale... 7 4.3 L ambiente... 8 4.4 Le infrastrutture... 8 4.5 Gli insediamenti... 9 4.6 L industria... 9 4.7 I servizi... 12 4.8 Andamento della popolazione nel Sandonatese... 12 5 LE SFIDE A CUI RISPONDE IL PIANO..14 5.1 DESCRIZIONE DEL PIANO... 14 5.1.1 Collegamento con priorità indicate dall Agenda Digitale Italiana e con i Target dell Agenda Digitale Europea... 14 5.1.2 Diffusione e sull uso dei servizi da parte di cittadini, famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni... 16 5.1.3 Coerenza con le vocazioni industriali, produttive e culturali dei territori... 16 5.1.4 Pieno utilizzo delle Reti NGN fisse e mobili... 16 5.1.5 Misurabilità... 17 6 ROAD MAP... 17 6.1 ACCESSO ALLA RETE INTERNET... 17 6.1.1 Infrastrutture di telecomunicazioni... 17 6.1.1.1 Situazione attuale... 17 6.1.1.1.1 Contesto generale... 17 6.1.1.1.2 Copertura DSL... 18 Pag. 2

6.1.1.1.3 Presenza di altri operatori... 19 6.1.1.2 Interventi pianificati... 20 6.1.2 Rete di hot-spot pubblici... 25 6.1.3 Reti mobili UltraBroadband... 27 6.1.4 Punti di accesso pubblico a internet... 29 6.1.5 Razionalizzazione e potenziamento connettività Internet Comune e sedi esterne... 30 6.1.7 Predisposizione alloggiamenti cablaggio su nuove realizzazioni... 32 6.2 ISTRUZIONE E CULTURA... 33 6.2.2 Connettività a tutte le scuole... 33 6.3 AMMINISTRAZIONE DIGITALE... 34 6.3.1 Servizi di pubblica utilita'... 34 6.3.1.1 Siti web ufficiali... 34 6.3.1.2 Presenza istituzionale su Social Network... 36 6.3.1.3 Streaming video su Internet... 37 6.3.1.4 Video sorveglianza... 37 6.3.1.5 Informazione al cittadino... 38 6.3.2 Servizi di e-government... 39 6.3.2.1 Servizi Demografici On line... 39 6.3.2.1.7 Modulistica On line... 40 6.3.2.1.11 Pagamenti On line... 40 6.3.2.1.12 Tributi On line e Fiscalità Partecipata... 41 6.3.2.1.13 Sportello Unico Attività Produttive... 42 6.3.2.1.14 Sportello Unico Edilizia... 43 6.4 INNOVAZIONE... 44 6.4.1 Informatizzazione Ufficio Commercio... 44 6.4.2 Informatizzazione Gestione delle Opere Pubbliche... 44 6.4.3 Informatizzazione Acquisizione in economia di beni e servizi... 46 6.4.4 Informatizzazione Gestione dei Servizi Sociali... 46 6.4.5 Sistema di Identità Digitale per la fruizione dei servizi e-government... 47 6.4.6 Protezione Civile... 48 Pag. 3

6.4.7 Sistema Informativo Territoriale - SIT per la gestione del territorio... 49 6.4.7.1 SIT per la gestione del sottosuolo... 49 6.4.7.1.1 Disponibilità di infrastrutture per la posa di cavi in fibra ottica... 49 6.4.7.1.1.1 Illuminazione pubblica... 51 6.4.7.1.1.2 Condotti fognari... 52 6.4.7.1.1.3 Rete acqua... 53 6.4.7.1.1.5 Condotte acqua dismesse... 54 6.4.7.1.1.6 Rete proprietaria in fibra ottica... 54 6.4.7.1.1.7 Quadro di insieme... 55 6.4.7.1.2.1 Implementazione Catasto Elettronico delle Infrastrutture... 57 6.4.7.1.2.2 Nuovo Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo (PUGSS)... 58 6.4.7.1.3 ACQUISIZIONE INFORMAZIONI GEOSPAZIALI DEL TERRITORIO... 61 6.4.8 Dematerializzazione... 62 6.4.8.1 Dematerializzazione degli Archivi demografici... 62 6.4.8.2 Dematerializzazione degli archivi delle pratiche edilizie... 63 6.4.8.3 Introduzione Timbro Digitale, Firma grafometrica e altri strumenti per la sostituzione dei documenti cartacei... 64 6.4.9 Miglioramento sistema informativo aziendale... 65 6.4.9.1 Razionalizzazione software gestionali e dei processi aziendali... 65 6.4.9.2 Razionalizzazione dei costi di gestione del sistema informatico e telefonico... 66 6.4.10 LIVELLO DI INNOVAZIONE DELLE INIZIATIVE PREVISTE 67 Indice delle figure 69 Pag. 4

1 L'idea guida Lo scenario di cambiamento della nostra società è così forte e rapido da stravolgere le fondamenta dell organizzazione dei servizi pubblici. Le trasformazioni in atto nel campo delle tecnologie digitali stanno modificando radicalmente non solo l approccio ai servizi in generale ma le relazioni sociali. Per questa ragione è necessario prima di ogni cosa un cambiamento culturale e mentale da parte di chi ha responsabilità pubblica, sia esso amministratore o dipendente. La necessità di adottare il PIANO DI SVILUPPO DIGITALE nasce proprio da questa consapevolezza. Nel programmare i servizi pubblici ed organizzare la struttura interna, dobbiamo considerare questo contesto di cambiamento, consapevoli che le nostre azioni sono rivolte ad un Cittadino ed a un Imprenditore diversi rispetto a qualche anno fa. Storicamente il Comune pianifica lo sviluppo urbanistico inteso come sintesi di aspetti insediativi, ambientali, sociali e culturali. Oggi i servizi e le infrastrutture digitali sono diventati essenziali al pari di questi e di conseguenza devono trovare una loro identificazione, all interno di una visione strategica della Città. E fondamentale ribadire come il Piano sia uno STRUMENTO necessario al raggiungimento di questa visione strategica. Il Piano si articola strutturalmente su due fronti: quello interno (servizi comunali) e quello esterno (infrastrutture per l accesso a internet). Per la parte interna affronta con decisione tutta la sezione dei servizi comunali storici per orientarli rapidamente da una fruizione on line sistematica, attraverso una progressiva azione di migrazione delle banche-dati dal cartaceo, ai sistemi informativi ed a una loro spinta integrazione. L obiettivo dichiarato è chiaro: offrire SERVIZI a cittadini e imprese. Facili da trovare, semplici da usare, efficaci nelle risposte. Per la parte esterna, in coerenza con la visione strategica di sviluppo dichiarata all inizio del mandato amministrativo, si definiscono le azioni fondamentali che mettono in gioco tutto il patrimonio pubblico delle reti (pubblica illuminazione, videosorveglianza, fognature, strade) al fine di agevolare la realizzazione di nuove autostrade digitali distribuite nell intero territorio comunale. Questo patrimonio, costruito negli anni, deve diventare una risorsa importante sia per la Pubblica Amministrazione sia soprattutto, in una logica di trasparenza e concorrenza positiva, per quelle Aziende private intenzionate ad investire nei servizi di comunicazione digitale. Per questo obiettivo metteremo a sistema le informazioni (catasto digitale del sottosuolo) con la semplificazione delle procedure per le richieste di manomissione e la riduzione drastica dei tempi di autorizzazione. 2 La strategia Promuovere l affermazione delle Tecnologie dell'informazione e della Telecomunicazione - TIC in una logica di open data assumendo due direttrici di intervento: Pag. 5

interna all Amministrazione, volta alla più ampia conoscenza e diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nella riorganizzazione dei servizi al cittadino e alle imprese; esterna all'amministrazione, destinata a creare e sviluppare le migliori condizioni di attrattività verso imprese e investitori in una logica di città-laboratorio. 3 Gli obiettivi A primo posto va sicuramente individuato il tema del lavoro. C è lavoro se ci sono imprese. Ci sono imprese se si creano condizioni favorevoli di insediamneto e operatività. Per tale ragione si pongono questi tre obiettivi strategici: 1. La futura Porta Nord, ovvero l area dove si concentreranno i nuovi servizi per il rilancio della città. La nuova stazione SFMR integrata con la stazione degli autobus, la nuova struttura della fiera e i servizi complementari, la nascita della Cantina dei Talenti all interno dell area ex cantina sociale 2. Centro storico: l avvio della pedonalizzazione dell area antistante il municipio come previsto dal PUT e il rilancio del centro cittadino, partendo dalle azioni di sviluppo delle attività commerciali e favorendo tutti gli attrattori culturali per i cittadini (in primis il nuovo Teatro Metropolitano Astra); 3. Riconversione delle aree produttive dismesse, favorendo l insediamneto di attività innovative e specificatamente orientate alle nuove generazioni. 3.1 Obiettivi Generali Valorizzare il ruolo del digitale e delle ICT nell innovazione: dei processi economici (sviluppo della capacità produttiva ICT-based, economia della conoscenza, start-up innovative); dei processi sociali (cittadinanza digitale, innovazione sociale, Ambient Assisted Living crowdsourcing e crowdfunding); dei processi istituzionali ed amministrativi (e-government e open government, framework di interoperabilità). 3.2 Obiettivi specifici 1. diffondere la cultura e l utilizzo degli Open Data nell Ente locale al fine, sia di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita delle pubbliche amministrazioni locali, che per incentivare le imprese a sviluppare attraverso gli Open data nuovi servizi digitali; 2. favorire il completamento della dotazione di tecnologie digitali per l apprendimento e la didattica negli Istituti scolastici secondari di II grado e nei Centri FP (istruzione e formazione professionale), dove la grande diffusione delle lavagne Interattive Multimediali e di superfici interattive in generale (tablet, netbook, ebook) avvierà l ampliamento del numero di device tecnologici, che orienteranno l attività didattica sempre più verso la collaborazione, integrando dette tecnologie all ambiente di apprendimento e apportando di conseguenza delle modifiche/cambiamenti alle metodologie didattiche; 3. favorire l accesso alla rete internet, consolidando e sviluppando il network P3@, i punti pubblici di accesso, con cui si vuole incentivare un uso attivo e consapevole del web, dei Pag. 6

servizi della pubblica amministrazione e della partecipazione da parte della cittadinanza, sostenendo un apertura continuativa di tali centri, un loro potenziamento ed un ampliamento delle funzioni e attività sia dal punto di vista organizzativo che di infrastruttura tecnologica; 4. Consolidare, sviluppare e innovare l Amministrazione digitale attraverso: a. miglioramento costante dei siti web e dei social network istituzionali per favorire la massima diffusione e la trasparenza dell azione amministrativa; b. attivazione nuovi servizi on-line di egovernment inerenti i Servizi Demografici e ai Tributi, che consentano di interagire con l Ente e di effettuare i vari pagamenti dovuti; c. miglioramento dei servizi offerti dallo Sportello Unico della Attività Produttive e dallo Sportello Unico Edilizia; d. miglioramento del sistema di videosorveglianza nel territorio; e. informatizzazione della gestione delle Opere Pubbliche e dell acquisizione di forniture e servizi; f. realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale per il sottosuolo, che permetta una gestione efficace ed efficiente di tutte le infrastrutture presenti nello stesso (acqua, illuminazione, gas, reti telematiche), con il contestuale adeguamento dei regolamenti comunali, anche al fine di favorire lo sviluppo delle reti-dati ad alta velocità da parte degli operatori di telecomunicazione; g. razionalizzazione e consolidamento dei servizi gestionali aziendali. 4 CONTESTO TERRITORIALE 4.1 La geografia Il territorio comunale di San Donà di Piave occupa un area di circa 79 Kmq, lungo l asse del Piave, compreso tra i fiumi Sile e Livenza. E' disposto in prossimità del bordo nord/est della provincia di Venezia al confine con la provincia di Treviso. La città appartiene geograficamente sia all area lagunare sia all ambito di pianura e si sviluppa lungo le rive del fiume Piave, sua dorsale ed asse di relazione e che rappresenta nel Veneto orientale l area di cerniera tra l alta pianura ed i territori costieri, un nodo sul quale confluiscono le principali direttrici di collegamento con i centri balneari. San Donà condivide i confini con i seguenti comuni: Noventa di Piave, Salgareda, Cessalto, Chiarano, Ceggia, Torre di Mosto, Eraclea, Jesolo, Musile di Piave, Fossalta di Piave. 4.2 La storia: gli eventi e i fattori che hanno determinato il territorio attuale Gli eventi e i fattori che hanno determinato l'attuale territorio sono sinteticamente riassunti come segue: Pag. 7

la Centuriazione: la geometria dell attuale reticolo stradale e dell assetto fondiario, nella parte settentrionale del comune, trae origine dalla centuriazione romana. Una maglia regolare all interno di un triangolo ai cui vertici erano poste le Città di Altino, Oderzo e Concordia, appoggiato alla via Annia; il Piave: da sempre costituisce l asse lungo il quale si sono attestati gli insediamenti e si è costituito il sistema delle relazioni. Il nucleo urbano si sviluppa all incrocio dei percorsi posti in prossimità del fiume. Nell 800 il territorio comunale era ancora per buona parte occupato da paludi, residui del grande lago della Piave; le prime Infrastrutture: la costruzione del ponte sul Piave (1886), il rafforzamento della viabilità Trieste/Venezia e l arrivo della ferrovia, consentono uno sviluppo del centro urbano di San Donà e parallelamente decolla la nuova iniziativa di sfruttamento agricolo del territorio; la Bonifica: avvenuta negli anni correnti tra il 1871 e il 1915 segna la metamorfosi ambientale del territorio, riducendo l area paludosa e consegnando nuovi terreni alla pratica agricola; la Grande Guerra: le vicende belliche avvenute fra il novembre del 1917 ed il novembre del 1918 comportarono la completa distruzione dell abitato, la dispersione forzata dei suoi abitanti e il degrado del territorio; il dopoguerra: vede la città riprogettata con nuovi edifici e nuova viabilità, dando forma ai nuovi isolati urbani ed ai nuovi quartieri giardino; le nuove relazioni: date dal potenziamento del ruolo della SS 14 e dalla costruzione dell autostrada Venezia Trieste che aprono un nuovo periodo di trasformazioni urbane di grande respiro, con la realizzazione di poli funzionali di rilievo territoriale sul versante del terziario avanzato con la presenza di un ospedale, delle attività culturali con la costruzione del complesso scolastico e quelle ricreativo/sportive. 4.3 L ambiente Nel sistema ambientale regionale la città occupa una posizione strategica, quale area di collegamento tra la pianura antica del Trevigiano, il territorio della bonifica, l area della costa e di gronda lagunare, assicurato dai grandi fiumi Piave e Sile e dai canali Piavon, Bidoggia, Grassaga, Brian. 4.4 Le infrastrutture 1. La città di San Donà di Piave è localizzata in corrispondenza di un importante incrocio infrastrutturale di scala europea, che vede il potenziamento del corridoio V. Le componenti sono: 2. il grande asse di relazione est/ovest i cui vettori sono l autostrada A4, la SS 14 e la ferrovia Venezia - Trieste; 3. la direttrice nord-sud che relaziona i territori del nord/est con la città balneare (Cavallino, Jesolo, Eraclea Mare, Caorle); Pag. 8

4. il casello autostradale collegato in modo diretto con la rete di San Donà attraverso la SP 83, che congiunge l abitato con Noventa di Piave, e la nuova bretella di circonvallazione, importante poiché costituisce un anello esterno all abitato che incrocia le vie verso il litorale; 5. a scala locale la congiunzione tra i due modelli è rappresentata dalla variante alla SS 14, dalla bretella di collegamento con il casello autostradale di Noventa e dalla Treviso Mare; 6. l arrivo a San Donà del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, con la nuova stazione prevista a Porta Nord, comporta un sostanziale miglioramento delle relazioni sul versante della mobilità ferroviaria, un ulteriore passo di avvicinamento alla rete di trasporto internazionale quale l aeroporto Marco Polo ed il porto di Venezia. 4.5 Gli insediamenti Nella Venezia Orientale, il comune di San Donà, con i suoi oltre 41.000 abitanti, è il polo principale di un sistema di centri con circa 60.000 abitanti. Il tessuto abitativo presente è molto denso, cresciuto prima attorno al nucleo storico, poi sviluppandosi uniformemente lungo tutte le vie che costeggiano il fiume Piave. L organizzazione urbana di San Donà è sinteticamente così riassumibile: un nucleo storico; un sistema periurbano semianulare; un anello di aree agricole periurbane, comprese tra il centro abitato e la nuova bretella di circonvallazione, come spazio di riequilibrio; le vie in trasformazione su cui si agganciano le aree commerciali (Tecnopolis) e quelle produttive, sia di primo impianto (come la zona industriale di via Kennedy) che di nuova formazione (zona di via Bassette, saldata a quella di Noventa di Piave); i nuclei satelliti delle frazioni, distribuiti lungo gli assi viari territoriali che partono dal centro di San Donà; lo spazio agricolo di relazione ambientale. 4.6 L industria Il sistema produttivo di San Donà di Piave, con le sue zone industriali, costituisce un polo di eccellenza a livello provinciale, localizzato proprio all interno del corridoio infrastrutturale V, destinato a diventare uno dei maggiori assi di relazione europei. Lungo la cintura urbana, a ridosso della nuova bretella, le azioni di trasformazione e riqualificazione dei poli commerciali e del terziario, si stanno dirigendo verso la creazione di strutture di grande richiamo territoriale. L attuale sistema è strutturato intorno alle seguenti grandi aree: 1. la zona a prevalenza industriale che si sviluppa a partire da via Kennedy, con l appendice artigianale di via Maestri del lavoro; 2. la zona di via Vittorio Veneto, con l adiacenza del fronte su via Unità d Italia, con una forte incidenza commerciale; Pag. 9

3. il complesso di via Noventa, con una forte presenza commerciale in corso di parziale riconversione verso la residenza; 4. la nuova zona produttiva in continuità con quella di Noventa; 5. il centro urbano quale luogo del commercio di qualità, delle attività amministrative e direzionali; 6. di assoluta rilevanza economica, ma anche sociale e territoriale, il magnete commerciale di Tecnopolis con l adiacente zona artigianale. Nella tabella 1 sono riportati i dati in valore assoluto di localizzazioni attive (sedi di impresa ed unità locali) del Comune di San Donà di Piave al 2014, confrontate con gli altri Comuni dell area del Sandonatese (Ceggia, Eraclea, Fossalta Di Piave, Jesolo, Meolo, Musile Di Piave, Noventa Di Piave, Torre Di Mosto), di cui si riportano le variazioni % dell ultimo anno. Pag. 10

Tabella 1. Le attività di impresa residenti nel Comune di San Donà di Piave (fonte: CCIAA Venezia) Sandonatese var. % I sem '14/ I sem '13 San Donà di Piave var. % I sem '14/ I sem '13 Agricoltura, silvicoltura e pesca 1.721-2,8% 427-3,6% Attività manifatturiere 1.156-0,3% 298-3,2% Fornitura eletticità, gas, vapore e aria condizionata 31 19,2% 14 0,0% Fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti 70 7,7% 19 0,0% Costruzioni 2.444-1,6% 800-1,6% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione veicoli 4.106 1,1% 1.274 0,7% Trasporto e magazzinaggio 304 1,7% 73 5,8% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 1.782 2,1% 267 3,5% Servizi di informazione e comunicazione 225-0,9% 106-5,4% Attività finanziarie e assicurative 341 0,9% 167 0,0% Attività immobiliari 874-0,6% 300-2,0% Attività professionali, scientifiche e tecniche 365-3,2% 173-5,5% Noleggio, ag. di viaggio, servizi supporto alle imprese 388 3,7% 119-2,5% Istruzione 54 0,0% 23 4,5% Sanita' e assistenza sociale 70 1,4% 32 0,0% Att. artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento 226 9,2% 42 16,7% Altre attività di servizi 544 0,9% 192 0,5% Imprese non classificate 63-43,2% 18-35,7% 14.764 4.344 Pag. 11

4.7 I servizi La posizione strategica e il ruolo di polo attrattore nel territorio hanno portato alla realizzazione di poli funzionali di rilievo sul versante del terziario avanzato. Strutture sanitarie: sono presenti un ospedale civile e la sede dell'azienda Socio Sanitaria n. 10 "Veneto Orientale"; sono presenti un presidio ospedaliero pubblico a indirizzo medico-chirurgico con n. 218 posti letto, una struttura privata accreditata con compiti complementari e integrativi all'interno della rete ospedaliera regionale con n. 103 posti letto; Strutture per anziani: è presente una casa di riposo in grado di accogliere n. 171 pazienti non autosufficienti; Poli scolastici: la città propone un'offerta formativa completa fino alla scuola secondaria di secondo grado con strutture pubbliche e private. In ambito pubblico, sono presenti: n. 3 istituti comprensivi, che comprendono n. 5 scuole dell'infanzia, n. 9 scuole primarie, n. 3 scuole secondarie di primo grado; n. 5 istituti superiori che comprendono liceo classico e linguistico, liceo scientifico, istituto tecnico commerciale, istituto tecnico industriale e istituto tecnico per geometri; n. 1 istituto professionale. In ambito privato, sono presenti: n. 6 scuole dell'infanzia paritarie; n. 1 liceo linguistico; n. 2 istituti professionali, uno a indirizzo meccanico-elettrico-elettronico-motoristico e uno a indirizzo commerciale ed estetico. Polo sportivo: la città offre numerosi impianti sportivi e palestre sparsi nel territorio. Di particolare rilevanza è la Cittadella dello Sport di Via Unità d Italia, dove sono presenti: il Palazzetto dello sport; campi da rugby; campi da calcio; pista di atletica. Associazioni: l'associazionismo è una realtà consolidata con quasi n. 390 associazioni di vario tipo e finalità. 4.8 Andamento della popolazione nel Sandonatese La crescita della popolazione nel tempo è un fattore importante per capire il passato, il presente e soprattutto il futuro di un territorio. Può essere utile inquadrare l andamento demografico del comune di San Donà di Piave nell ambito del più generale sviluppo dei comuni che costituiscono l'area sandonatese, distinguendo tra prima e seconda cintura. Si tratta di un area che tra il 1961 ed il 2006 ha visto Pag. 12

crescere la popolazione residente da 90 mila a 125 mila abitanti (+36%), con una forte probabilità che se, entro il 2020 il Veneto raggiungerà i 5,5 milioni di abitanti, l area del sandonatese potrà attestarsi intorno ai 150 mila abitanti e San Donà di Piave intorno ai 50 mila. Dal 2010 ad oggi la popolazione di San Donà di Piave è incrementata dell 1,1%, attestandosi a 41.706 abitanti con valori che superano la tendenza del Veneto Orientale (che si ferma a +0,4%) e della provincia di Venezia (che registra, invece, un saldo negativo del -0,1%). Tabella 2. Andamento popolazione del Comune di San Donà di Piave (dati DemoIstat) 2010 2011 2012 2013 2014 San Donà di Piave 41247 41592 40623 41221 41706 1,1% Totale VO 237014 238586 244180 236050 237866 0,4% Totale Provincia VE 858915 863133 846275 847983 857841-0,1% Osservando l andamento per fasce d età, si nota come nell ultimo quinquennio la popolazione giovane (fino ai 25 anni) osservi un incremento percentuale coerente con la media provinciale (+0,6%), mentre il decremento della fascia 26-45 anni rispetto al totale della provincia sia meno forte (-8,8% rispetto al -10,9% della provincia). La popolazione in età matura o anziana cresce con tassi leggermente superiori a quelli dell ambito provinciale. Tabella 3. Andamento della popolazione di San Donà di Piave per fasce d'età (fonte DemoIstat) 2010 2011 2012 2013 2014 Var. % 0-25 anni 10176 10257 9993 10154 10242 0,6% 26-45 anni 12533 12367 11693 11555 11430-8,8% 46-65 anni 11249 11558 11536 11863 12110 7,7% Oltre 65 anni 7289 7410 7401 7649 7924 8,7% Tabella 4. Andamento della popolazione della provincia di Venezia per fasce d'età (fonte DemoIstat) 2010 2011 2012 2013 2014 Var. % 0-25 anni 193501 194968 192312 193099 194592 0,6% 26-45 anni 254129 248963 235065 228603 226308-10,9% 46-65 anni 236561 241617 242531 244899 250347 5,8% Oltre 65 anni 174724 177585 176367 181382 186594 6,8% In tutti i comuni del sandonatese, dopo l iniziale flessione demografica degli anni 50, connessa con la radicale trasformazione dell economia agricola, è seguita una ripresa, a partire dagli anni 60, dovuta al consolidarsi del nuovo modello socio-economico centrato sull industrializzazione diffusa, sulla presenza di un forte nucleo di servizi nella città principale e sulla costruzione della città turista costiera. Durante questo processo, la città di San Donà di Piave cresce ad un ritmo superiore a quello degli altri comuni del sandonatese e questo fatto consente all intera area di mantenere una Pag. 13

marcia in più rispetto non solo all andatura della provincia di Venezia, ma anche a quella del Veneto. La crescita demografica è determinata soprattutto dal saldo sociale, cioè da un offerta di condizioni ambientali e localizzative favorevoli, sia alla scala territoriale che a quella locale, soprattutto in riferimento all ormai realizzato completamento del sistema infrastrutturale (variante alla SS 14, bretella di collegamento Noventa-San Donà, completamento della Treviso-Mare, avvio del S.F.M.R.) ed alla vicinanza, misurata sia in termini spaziali, che di tempo di percorrenza, con l aeroporto Marco Polo. Le trasformazioni economiche, che hanno interessato questo territorio dopo il compimento della bonifica nella prima metà del secolo scorso, hanno spostato verso la costa l asse dello sviluppo economico del Veneto, tradizionalmente dislocato sulla linea della pedemontana, e che ora si appoggia sempre di più alle infrastrutture del Corridoio V: aeroporto Marco Polo, autostrada A4, ferrovia Venezia-Trieste e SS 14 della Venezia-Giulia. Nell intersezione tra questo corridoio di rango europeo, il territorio San Donà di Piave è contemporaneamente parte significativa della grande piattaforma logistica, produttiva e commerciale del Veneto e forte polarità di servizi per lo spazio residenziale costiero. 5 LE SFIDE A CUI RISPONDE IL PIANO 5.1 DESCRIZIONE DEL PIANO 5.1.1 Collegamento con priorità indicate dall Agenda Digitale Italiana e con i Target dell Agenda Digitale Europea Il complesso delle iniziative inserite nella roadmap del Comune di San Donà di Piave, presentate in questo documento, è allineato alle indicazioni ed agli orientamenti espressi a livello nazionale in materia di Agenda Digitale, con particolare riferimento a due testi della Presidenza del Consiglio dei Ministri: 1. Strategia italiana per la banda ultralarga, 2014; 2. Strategia per la crescita digitale 2014-2020, 6 novembre 2014. In particolare, si sottolineano i seguenti aspetti. Per quanto riguarda l asse infrastrutturale (Accesso alla rete Internet) viene proposta una visione integrata e sinergica tra accesso fisso e mobile, pienamente condivisa dalla Strategia italiana per la banda ultralarga, in virtù della quale si valorizzano le iniziative già realizzate ed in fase di dispiegamento e si creano le condizioni per la realizzazione di soluzioni che intervengono a livello locale in relazione alle domande specifiche del territorio, in una logica neutrale rispetto alle scelte architetturali e tecnologiche. Sull asse scuola (Istruzione e Cultura), le proposte del Comune sono in linea con la Strategia per la crescita digitale 2014-2020, in quanto mettono a fuoco l opportunità e la necessità di aggiornare e rendere fruibili in logica 2.0 i complessi scolastici, aggregandoli al più ampio sistema della pubblica amministrazione già a partire dalle soluzioni di connettività, con l obiettivo di raggiungere il 100% delle aule scolastiche di primo e secondo livello provviste di collegamento ad Internet. Pag. 14

Entrambi gli assi Amministrazione Digitale e Innovazione mettono in chiara evidenza la volontà ed i piani dell Amministrazione per dare concretezza alla Strategia per la crescita digitale 2014-2020, denomina Italia Login La casa del cittadino, secondo la quale ciascun cittadino italiano deve possedere un profilo civico on-line dal quale accedere alle informazioni e ai servizi pubblici che lo riguardano, in maniera profilata. Un luogo di interazione personalizzato con la pubblica amministrazione e le sue ramificazioni, arricchito dalle segnalazioni sulle opportunità e gli obblighi pubblici che il sistema filtrerà in relazione al profilo anagrafico. L intero capitolo dei Servizi di e- government e l iniziativa Sistema di Identità Digitale per la fruizione dei servizi e-gov centrano in pieno questo obiettivo. Bastino questi esempi a dimostrare l ottimo allineamento con lo scenario-quadro dell Agenda Digitale Italiana: ciascuna delle proposte presentate trova corrispondenza in una o più Azioni per la crescita digitale. Analoghe considerazioni valgono a livello europeo. Non ripeteremo il confronto con la Digital Agenda for Europe, dando per acquisito il medesimo esito di buon allineamento, rispetto al quale ci preme solo sottolineare che gli indicatori scelti per misurare il progresso delle iniziative sono scelti tra quelli proposti, tema per tema, a livello comunitario. Tale Agenda sostiene come la piena disponibilità di servizi, contenuti e infrastrutture digitali, abbia una rilevanza strategica in materia di competitività, innovazione e sviluppo della società imperniata sulla conoscenza. Inoltre, le iniziative individuate dal Piano si allineano con gli indirizzi di programmazione definiti a livello regionale, con particolare riferimento all Agenda Digitale e alla Smart Specialisation della Regione Veneto. L Agenda Digitale per il Veneto (DGR 554/2013) individua le direttrici di sviluppo per migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione e promuovere l'economia digitale del territorio. Persegue i seguenti obiettivi strategici: 1. Miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie, permettendo l accesso di un maggior numero di cittadini a informazioni, contenuti, servizi digitali evoluti, anche a beneficio di quei soggetti che altrimenti ne risulterebbero esclusi e stimolando dinamiche di partecipazione attiva della società civile alla vita pubblica; 2. Sostegno alla competitività delle imprese del territorio, favorendo l insediamento di nuove imprese innovative, dando nuovo slancio a un industria manifatturiera basata principalmente su micro, piccole e medie imprese e su relazioni distrettuali, parallelamente facendo leva sulla diffusione delle tecnologie digitali per introdurre dinamiche innovative nei prodotti e nei servizi così come nei processi produttivi e di business, al fine di migliorare la capacità di competere nel mercato globale; 3. Accrescimento dei livelli di efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione locale, sfruttando le ICT quale strumento abilitante per accompagnare il cambiamento in atto all interno della PA, semplificando il quadro amministrativo e regolamentare e privilegiando la trasparenza a favore di cittadini ed imprese. La Smart Specialisation Strategy della Regione del Veneto (DGR 1020/2014), infine, riconosce il digitale e l ICT quali fattori di innovazione congiunto dei processi economici (sviluppo della capacità produttiva ICT-based, economia della conoscenza, start-up innovative...), dei processi sociali (cittadinanza digitale, innovazione sociale, crowdsourcing e crowdfunding), così come dei Pag. 15

processi istituzionali e amministrativi (e-government e open government, framework di interoperabilità...). 5.1.2 Diffusione e sull uso dei servizi da parte di cittadini, famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni Le misure concepite e descritte nel presente documento rappresentano una visione integrata per approdare ad un approccio, a tutti i livelli, del rapporto tra cittadini ed imprese da un lato e pubblica amministrazione dall altro, in cui i primi siano posti in condizione, non solo di accedere ad informazioni e servizi della pubblica amministrazione, ma possano fornire stimoli e contenuti. Dall attuazione delle iniziative proposte, sono attesi i seguenti impatti, espressi in termini qualitativi: 1) per i cittadini, grazie alla maggiore offerta di servizi on-line ed alla maggiore facilità d uso (Sistema di Identità Digitale): a) un guadagno di tempo, reso possibile dalla diminuzione degli spostamenti fisici e dalla traslazione di alcune attività a fasce orarie meno affollate di impegni; b) un ampliamento dello spettro di opportunità per il tempo libero e la crescita professionale, reso possibile da un accesso facilitato a più informazioni strutturate ed alla profilazione dei propri interessi; 2) per le imprese, grazie all offerta di servizi on-line ed alla disponibilità di connettività più pregiata: a) un miglioramento dell efficienza ed una riduzione dei tempi richiesti per le pratiche verso la pubblica amministrazione; b) maggiori opportunità per mostrare la propria competitività; 3) per la pubblica amministrazione, grazie alla razionalizzazione dei processi e delle risorse: a) un miglioramento della qualità dei servizi offerti a cittadini ed imprese; b) un ottimizzazione del tempo impiegato dal personale. 5.1.3 Coerenza con le vocazioni industriali, produttive e culturali dei territori Le iniziative di natura infrastrutturale (armonizzate e raccolte sotto il capitolo Accesso alla rete Internet) sono tese a dare risposta in primis alle istanze del comparto imprenditoriale, rappresentato dalla presenza sul territorio di numerose aree a destinazione industriale e commerciale. Si ritiene inoltre necessario non limitarsi alla soddisfazione delle esigenze di oggi, ma creare le premesse tecnologiche perché il territorio possa essere competitivo anche di fronte alle sfide del prossimo futuro, che privilegeranno le realtà dotate di connettività a banda ultra larga. 5.1.4 Pieno utilizzo delle Reti NGN fisse e mobili Il pieno dispiegamento delle iniziative in programma, descritte nel presente documento, richiede la disponibilità pervasiva di infrastrutture a banda larga ed ultralarga, fisse e mobili. Pag. 16

È questa una pre-condizione per poter dare completa attuazione alle iniziative presentate, assicurandone la fruibilità da parte degli utilizzatori finali con adeguati livelli di servizio. 5.1.5 Misurabilità Come specificato in precedenza, per valutare il progresso di ciascuna delle iniziative presentate, si propone l utilizzo di indicatori quantitativi (KPI Key Performance Indicator), la maggior parte dei quali mutuati da documenti di riferimento prodotti a livello comunitario. Gli indicatori sono esplicitati di seguito all interno dei rispettivi obiettivi. 6 ROAD MAP 6.1 ACCESSO ALLA RETE INTERNET In futuro l'economia sarà un'economia della conoscenza basata sulle reti, che ruoterà attorno a Internet. In coerenza con la Strategia Europa 2020, si sottolinea l'importanza della diffusione della banda larga per promuovere l'inclusione sociale e la competitività a livello locale, nazionale ed europeo. Saranno pertanto attuate delle politiche basate su una combinazione di tecnologie e con due obiettivi paralleli: da un lato, favorire la copertura universale della banda larga (combinando reti fisse e senza fili) con velocità di connessione crescenti fino a 30 Mbps e oltre e, nel tempo, favorire la diffusione e l'adozione nel territorio comunale di reti di accesso di nuova generazione (NGA) che consentono connessioni superveloci superiori a 100 Mbps. 6.1.1 Infrastrutture di telecomunicazioni 6.1.1.1 Situazione attuale Contesto generale L'area geografica del Veneto Orientale (di cui il Comune di San Dona di Piave fa parte) è ancora oggi una delle zone del territorio nazionale che risente di un forte disequilibrio tra richiesta ed offerta di servizi a larga banda. Pur trattandosi di un'area a densità abitativa non particolarmente elevata, il Veneto Orientale ospita tuttavia un tessuto produttivo di significativa importanza ed un settore turistico alberghiero di primo piano, con grande ricettività ed impatto economico. Purtroppo, nonostante la domanda e le potenzialità, l'offerta di servizi a banda larga è stata finora molto al di sotto degli standard europei e nazionali, tanto da ricadere tra le aree emarginate che sono state oggetto di intervento pubblico al fine di ridurre il cosiddetto digital divide, ovvero Pag. 17

l'esclusione dei cittadini dall'accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione. Figura 1 - Il Veneto Orientale Negli anni trascorsi tra l'emergere della questione del digital divide ed il suo avvio a risoluzione, l'evoluzione dell'integrazione delle tecnologie dell'informazione con i processi produttivi, amministrativi e con le attività quotidiane dei cittadini, ha significativamente innalzato gli standard di capacità e qualità attesi. A tale proposito l'agenda Digitale Italiana, in sintonia con l'agenda Digitale Europea, afferma che In futuro l'economia sarà un'economia della conoscenza basata sulle reti, che ruoterà attorno a Internet. L'Europa necessita di un accesso a internet veloce e superveloce, a prezzi competitivi e largamente disponibile. La Strategia Europa 2020 ha sottolineato l'importanza della diffusione della banda larga per promuovere l'inclusione sociale e la competitività nell'ue, ribadendo l'obiettivo di portare la banda larga di base a tutti i cittadini europei entro il 2013. La strategia è intesa a fare in modo che, entro il 2020, tutti gli europei abbiano accesso a connessioni molto più rapide, superiori a 30 Mbps, e che almeno il 50% delle famiglie europee si abboni a internet con connessioni superiori a 100 Mbps. Il condiviso riconoscimento della rilevanza del tema della banda larga ai fini di garantire l'evoluzione sociale ed economica, ha fatto sì che siano state intraprese importanti iniziative a livello europeo, nazionale e regionale, sia sul piano normativo, che su quello del sostegno finanziario. Le caratteristiche demografiche ed economiche del Veneto Orientale fanno ritenere che esso possa attivamente ed efficacemente partecipare allo scenario evolutivo delle conoscenze e dei servizi progettato per i cittadini europei. 6.1.1.1.1 Copertura DSL Fino al 2012 e per buona parte del 2013 i servizi DSL nel Comune di S.Dona di Piave erano erogati unicamente attraverso l infrastruttura di rete di Telecom Italia. Di seguito si fornisce una fotografia risalente al 2013 dello stato delle linee, dello stato delle centrali e della copertura DSL, in corso di evoluzione. Centrale Telecom Italia ADSL (Mbps) SHDSL (Mbps) KO ADSL KO SHDSL Action owner S.Dona di Piave 7 8 S.Dona di Piave PR 7 8 Passarella 0,64 0 centrale satura centrale satura Infratel + TI Calvecchia 0 8 non disponibile Infratel + TI Pag. 18

Isiata 0,64 0 centrale satura non disponibile Infratel + TI Fonte: portale Telecom Italia Wholesale In due centrali su cinque, la copertura DSL fornita da Telecom Italia risulta fortemente condizionata dal livello di saturazione delle centrali coinvolte. 6.1.1.1.2 Presenza di altri operatori Nel corso degli anni 2012-2013 sono pervenute all ufficio Opere Pubbliche Manutenzione Ecologia del Comune di San Dona di Piave alcune richieste inerenti la posa di infrastrutture di telecomunicazioni. Di seguito si elencano le informazioni relative alle autorizzazioni che il Comune di San Dona di Piave ha rilasciato per la posa di tali infrastrutture: prot. Società richiedente Strade 42916/2012 ASCO TLC SPA Via Nazario Sauro, Via Biancotto, Via Carozzani, Via Vizzotto, Via Carbonera 7471/2012 INFRATEL ITALIA SPA Via Calvecchia, Via Piveran, Via Calnova 22338/2012 INFRATEL ITALIA SPA Via Argine San Marco 10912/2012 INFRATEL ITALIA SPA Viale Libertà 10352/2012 INFRATEL ITALIA SPA Via Deledda, Via Isiata, Via Tabina 26449/2012 INFRATEL ITALIA SPA Via Armellina, Via San Pio X 111/2012 FASTWEB SPA Via Verdi, Via Baron, Via Auronzo, Via Misurina, Via Pertini, Via Vittorio Veneto, Via Unità d Italia, Via Monte Popera Nella planimetria che segue vengono rappresentate le strade elencate nella tabella precedente e oggetto di richiesta di permesso: ad ogni richiesta di permesso (righe nella tabella precedente) corrisponde un colore differente. Pag. 19

Figura 2 - strade oggetto di interventi da parte di operatori di TLC (biennio 2012-2013) 6.1.1.2 Interventi pianificati VeGAL (l Agenzia di Sviluppo del Veneto Orientale) ha presentato un Piano di Sviluppo Strategico identificando una serie di interventi infrastrutturali prioritari per il proprio sviluppo. Si tratta di un quadro organico, strutturato e concertato, di interventi prioritari da realizzare nel triennio 2013-2015, che si integra con le principali iniziative in corso di realizzazione nell ambito dei programmi comunitari PSR/PSL 2007/13 e POR FERS 2007/13 ed in linea con le previsioni programmatiche per il prossimo periodo 2014/20 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del Veneto Orientale. L obiettivo è quello di mettere a disposizione del territorio e soprattutto delle Autorità responsabili della programmazione, in primis la Regione del Veneto, un quadro di interventi cantierabili, concertati a livello locale, inseriti nelle progettazioni in corso e capaci di produrre nel sistema Veneto Orientale il salto di qualità atteso in termini di qualità della vita e prospettive economiche per le imprese. Uno degli obiettivi del Piano si chiama Veneto Orientale Digitale per il quale il tema progettuale di riferimento viene definito Agenda Digitale copertura con banda larga dell area. La creazione delle condizioni di offerta di infrastrutture e servizi a Banda Larga necessari per lo sviluppo della Società dell Informazione è un intervento prioritario per garantire a cittadini, imprese ed amministrazioni la possibilità di scambiare informazioni complesse, creare e ricevere servizi evoluti e comunicare in modo più efficace e continuativo con la pubblica amministrazione. Pag. 20