Seminario FONDO CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO 27 giugno 2012 I progetti della cooperazione: DAL CONFRONTO ALLO SVILUPPO DI NUOVI PERCORSI Katiuscia Iannone Coop. Soc. CITTATTIVA 27 GIUGNO 2012
I PROGETTI DELLA COOPERAZIONE LIVELLI DI RICADUTA POSITIVA: 1. interna alla singola cooperativa e alle singole destinatarie (il vissuto delle persone rispetto al rientro al lavoro dopo la maternità); 2. intermedia, rispetto all imprenditorialità cooperativa femminile. Infatti con questi progetti si è voluto soprattutto valorizzare il modo di vivere i processi imprenditoriali e di carriera, conciliando la vita personale con quella professionale, attraverso un percorso multi-tasking, con strade diverse da «correre» e una compresenza di mondi e vite parallele; 3. generale e di livello macro, derivante dal confronto costruttivo tra Cooperative, in quanto valore aggiunto, tramite la costruzione, prima individuale e poi di trasferibilità collettiva, di modalità di sviluppo di esperienze che, per l efficacia dei risultati, per le caratteristiche di qualità interne e per il contributo offerto alla soluzione di particolari problemi, contribuisce a soddisfare il complesso sistema di aspettative.
RISULTATI ATTESI e.. Risultati attesi comuni a tutti i progetti(in termini di cultura interna dell organizzazione): accresciuta conoscenza da parte dei lavoratori e delle lavoratrici circa la legislazione e gli strumenti attivi sulla conciliazione, maggiore consapevolezza rispetto ai propri diritti e doveri; rafforzamento delle politiche del personale delle cooperative verso obiettivi di conciliazione e di pari opportunità; accresciuta conoscenza, da parte dei dirigenti, delle specifiche esigenze di conciliazione dei propri lavoratori, con acquisita capacità di mettere in pratica strumenti finalizzati alla loro risoluzione; armonizzazione tra esigenze organizzative della cooperativa e le esigenze di conciliazione dei lavoratori e delle lavoratrici; miglioramento del«benessere» lavorativo e del clima interno.
RISULTATI «INATTESI» La contaminazione di buone prassi Tra le ricadute positive a livello macro emerge l importantissimo valore aggiunto che hanno prodotto i vari momenti di confronto e di monitoraggio organizzati tra le varie cooperative che hanno aderito al bando e che hanno visto i loro progetti approvati. Durante la realizzazione, ma anche prima, in fase di progettazione, la moltitudine creativa di ideazioni ed esperienza è stata per tutte un momento formativo prezioso ed arricchente. La ricaduta progettuale della singola cooperativa, attraverso il confronto, si trasforma in contaminazione di buone prassi. Le soluzioni trovate dalle singole cooperative non sono utili solo nella loro specifica situazione: sono indicazioni di percorso valide in generale. In fin dei conti, la cultura cooperativa, così come il clima di lavoro, sono qualcosa di cui tutte facciamo parte. Ogni visione diversa che si afferma diventa una fonte inestimabile di nuove idee, di possibilità di nuovi percorsi progettuali e di esperienze. Attraverso il confronto, la pluralità di iniziative, obiettivi e interessi condivisi e convergenti, si trasforma in forme di apprendimento reciproco, in valorizzazione delle proprie ed altrui esperienze, nella trasferibilità di idee e progetti, nella costruzione di buone prassi adattabili ai diversi contesti cooperativi.
QUANDO L INCONTRO SI TRASFORMA IN CONFRONTO Dalla competitività alla collaborazione Passare dall incontro al confronto, attraverso una modalità di comunicazione capace di superare gli stretti confini dell ambito della competitività che si vive durante la partecipazione alle gare d appalto per la gestione dei servizi, è una sfida che è stata affrontata con successo. Risponde infatti ad esigenze che vanno al di là di un generico richiamo alla collaborazione, derivando direttamente e concretamente dalla pratica e dalla conoscenza delle proprie esperienze di conciliazione..
1- NASCITA DI NUOVI PERCORSI: Sussidiarietà «circolare» tra Cooperative La moltitudine di esperienze si trasforma in un volano di nuove idee. Il gruppo a confronto assume un ruolo con finalità circolare di coaching reciproco. Nelle storie, nei progetti, nelle esperienze c è consapevolezza della difficoltà ambivalente che spesso si sperimenta nell ambito della cooperazione femminile e della progettazione in ambito di conciliazione, ma ci si racconta soprattutto esperienze positive. Lo scambio di esperienze fa emergere punti in comune. Si può apprendere molto da un diverso modo di guardare alcune situazioni, di affrontare certe criticità che si possono riproporre atutte. E così che si trovano nuovi strumenti. Quando si riesce a mettere in circolo l esperienza, quando si riesce a condividere gli orientamenti, quello che si è riuscito a fare e come lo si è riuscito a fare, il nostro orizzonte si amplia. Quello che facciamo acquista un senso non solo più della singola cooperativa. Il proprio modo di agire, sperimentare e progettare non è più solo un affermazione di capacità individuale, della singola cooperativa: diventa una possibilità anche per altre.
2- NASCITA DI NUOVI PERCORSI: Sussidiarietà «circolare» tra Cooperative Dal confronto quindi, si costruiscono culture e percorsi diversi e si acquisisce più potere di incidere sulla realtà. I progetti fondati su problemi e interessi comuni, sul sostegno e lo scambio di idee, possono essere un moltiplicatore di forza, uno strumento di innovazione per tutte. Le cooperative condividono esperienze soggettive diverse ma che trovano punti in comune e nuove possibilità di applicazione futura e valorizzazione progettuale delle risorse, attraverso la nascita di nuovi percorsi per la partecipazione a bandi futuri, e perché no anche di nuove collaborazioni E qui può cominciare tutta un altra storia.
GRAZIE PER L ATTENZIONE Katiuscia Iannone Coop. Soc. CITTATTIVA 27 GIUGNO 2012