PIANO ANNUALE D INCLUSIONE ISTITUTO MARCELLINE: COMPRENSIVO E LICEO LINGUISTICO I.F.R.S PROGETTO DI INCLUSIONE PER STUDENTI con BES (Bisogni educativi speciali) Il presente documento, PAI(piano annuale fondamentale della scuola che vuole essere : di inclusione), è un documento Un progetto di lavoro comune all istituto comprensivo e al Liceo linguistico I.F.R.S Marcelline di Bolzano La spiegazione di processi/percorsi attivati e attivabili L esplicitazione di tutte le informazioni concernenti le azioni realizzate e realizzabili dall Istituto Marcelline, per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES) Il presente PAI è stato elaborato dal GLI (GRUPPO di LAVORO INCLUSIONE) e poi discusso, condiviso e approvato dal Collegio docenti. IL PAI costituisce uno strumento di lavoro che deve essere rivisto annualmente e si propone di indicare pratiche condivise all interno della scuola a partire dalla scuola dell infanzia fino al Liceo. Il PAI mira a facilitare l inserimento degli alunni e a sostenerli nel processo di adattamento all ambiente scolastico, sostenendo e promuovendo tutte le iniziative più consone volte alla collaborazione, alla comunicazione tra scuola e ASL, istituzioni e enti locali. Il PAI contiene e fa riferimento a protocolli condivisi di carattere educativo, didattico, sociale, amministrativo-burocratico, comunicativo. IL PIANO ANNUALE DELL INCLUSIONE, partendo dalle specificità e dalle esigenze degli alunni con BES iscritti presso la scuola, definisce: I principi i criteri le strategie ruoli e compiti degli operatori scolastici le azioni e le metodologie didattiche per la facilitazione dell apprendimento
Finalità del PIANO ANNUALE D INCLUSIONE Una scuola che include è una scuola che pensa e che progetta tenendo a mente proprio tutti. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione NORMATIVA DI RIFERIMENTO -Legge quadro 104/1992 per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone disabili. -DPR.n.275/99(norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell art. 21 legge 15 marzo 1997, n.59 -DPR. N 394/99 art 45(normativa sul processo di accoglienza) -Legge quadro 170/2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico -D.M 12 luglio 2011 Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici di apprendimento -Direttiva Ministeriale 27 /12/2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica -C.M 6 marzo 2013 Strumenti d intervento per alunni con BES: bisogni educativi speciali indicazioni -Protocollo d Intesa tra Comune di Bolzano e USP del 22-11-2012 : Azioni programmate e condivise per il sostegno e benessere scolastico e la prevenzione del DROP-OUT -Accordo di Programma provinciale, delibera Giunta Provinciale di Bolzano 15/7/2013 -Protocollo somministrazione farmaci nelle strutture del sistema educativo provinciale di Istruzione e Formazione, Delibera Giunta Provinciale n.1592 21 ottobre 2013
INCLUSIONE ALUNNI con DSA (disturbi specifici dell apprendimento) Il termine disturbi specifici dell apprendimento raggruppa una fattispecie eterogenea di disturbi che vanno dalla difficoltà nell acquisizione e nell uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, della lettura, della scrittura, del calcolo, dell organizzazione dello spazio adeguati all età. La legge 170/2010 specifica che rientrano tra i Disturbi specifici dell apprendimento i seguenti disturbi: DISLESSIA : disturbo settoriale della lettura caratterizzato dalla difficoltà a leggere in modo accurato e fluente, a decodificare il testo scritto DISORTOGRAFIA : è la difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto DISGRAFIA : difficoltà nella grafia DISCALCULIA : deficit di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. I DSA prevedono una segnalazione specialistica effettuata attraverso l uso di strumenti diagnostici di esclusiva competenza di medici e psicologi. Le suddette figure devono far pervenire le informazioni in relazione al profilo neuropsicologico dell alunno, tali informazioni devono contenere le indicazioni sulle compensazioni necessarie al profilo dell allievo. La legge 170/10 stabilisce,per l alunno con certificazione DSA, il diritto ad avere una Programmazione Didattica Personalizzata(PDP) che tenga conto del suo particolare disturbo, dei suoi punti di forza e di debolezza, al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati per ogni singola disciplina oltre agli obiettivi didattici ed educativi trasversali. Il PDP, deve essere redatto in forma scritta e concordato dal Consiglio di Classe. I docenti devono prendere visione della diagnosi e (ove presenti) dei PDP precedenti, osservare l alunno in apprendimento per verificarne difficoltà e abilità; devono incontrare se necessario la famiglia e confrontarsi con i colleghi per fissare gli strumenti dispensativi, le strategie compensative e le modalità di verifica. La famiglia(o lo studente se maggiorenne) vengono convocati dal CC(nella persona del coordinatore e dal referente DSA) per la condivisione del PDP, al fine di attivare delle sinergie tra scuola-famiglia e alunno. Alla famiglia viene rilasciata copia del
PDP. L attuazione del PDP richiede che tra scuola e famiglia si costruiscano rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse competenze e ruoli. Il PDP è soggetto nel corso dell anno scolastico a monitoraggio ed eventuale revisione da parte del consiglio di classe, che ne deve valutare e constatare l efficacia comunicando tempestivamente alle famiglie eventuali modifiche. CRITERI di AMMISSIONE, CONDIVISIONE e DIMISSIONE dei Consigli di classe per alunni non tutelati dalla legge 104/92 e legge 170/10 Presa in carico I Consigli di classe prendono atto della situazione e delle informazioni provenienti da: Famiglia Docenti Servizi sociali Scuole precedenti Psicologo della scuola Per alunni stranieri neo arrivati: nel caso sussistano le condizioni previste dalla C.M 6/03/13 e dalle direttive provinciali che tutelano gli studenti con difficoltà linguistico-culturali o che non abbiano completato l alfabetizzazione alunni con difficoltà socio-economiche: studenti che non siano in possesso di testi scolastici, sussidi informatici, possibilità di pagamento retta scolastica, particolari condizioni familiari. alunni con difficoltà relazionali e comportamentali : studenti con scolarizzazione precaria o difficoltà nel rispetto delle regole. Per favorire l inclusione di questi alunni e facilitare le capacità personali si individuano le seguenti fasi : a)convocare la famiglia per informarla della situazione ed eventualmente stendere un PP(piano personalizzato) all interno della programmazione curricolare
b)verbalizzazione di tutte le fasi ed estrema trasparenza nella verbalizzazione del Consiglio di Classe c)in seguito al colloquio con la famiglia e ad eventuale non assenso della famiglia alla stesura del PP, il consiglio di classe può anche non attuare il Piano Personalizzato CRITERI di dimissioni del PP I criteri di dimissione del PP sono omogenei ai criteri di ammissione. Il PP segue l evoluzione dell alunno nel corso dell anno scolastico, quindi qualora siano stati raggiunti gli obiettivi per i quali era stato predisposto, il documento non è più necessario e bisogna comunicarlo alla famiglia, dopo delibera del Consiglio di classe. STRUMENTI per favorire l inclusione PP e supporti all apprendimento Tempi delle verifiche Aree di progetto concordate Gradualità delle proposte scolastiche Adozione di varie modalità di verifica e di valutazione Favorire l apprendimento collaborativo tutoraggio approvato dal Collegio docenti in data..