20090 OPERA Via Dante n. 12 tel fax PI C.F PROVINCIA DI MILANO

Documenti analoghi
SCHEDA TECNICA PROGETTUALE CENTRI DIURNI DISABILI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

Disciplinare recante le norme di funzionamento per i Centri Socio-educativi per disabili fisici

COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE Servizi Sociali IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA

REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI

COMUNE DI SORESINA P R O V I N C I A D I C R E M O N A REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO DISABILI IL CALABRONE

REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO DISABILI TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 Definizione

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI TELESSOCCORSO/TELECONTROLLO

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione

DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

Assistenza educativa domiciliare/territoriale

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI CENTRO DIURNO PER ANZIANI

REGOLAMENTO INTERNO ART 1 IDENTITA', OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL CENTRO DIURNO EASY

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI

COMUNE DI LIMBIATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

C O M U N E D I O S T U N I AMBITO TERRITORIALE SOCIASLE N 2 BR CARTA DEI SERVIZI

Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia

PROGETTO PER LAFRUIZIONE DEL MARE E DELLA MONTAGNA PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI LA NEVE E L'ISOLA MODALITA' ATTUATIVE. Art.

TABELLA "A" (Art. 15) CRITERI PER L'EROGAZIONE DI MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTA' E DI SOSTEGNO DEL REDDITO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TELESOCCORSO

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI PASTI CALDI

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

REQUISITI DI ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE PER DISABILI

TABELLE PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

TABELLA "A" (Art. 15) CRITERI PER L'EROGAZIONE DI MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTA' E DI SOSTEGNO DEL REDDITO

Giunta Regionale della Campania

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI IN COMPARTECIPAZIONE DI CUI ALL ALLEGATO 1C DEL DPCM 29/11/2001

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASSANO MAGNAGO II ( Scuola dell Infanzia - Primaria E. Fermi - Secondaria G.B. Maino)

COMUNE DI CINQUEFRONDI PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA. Regolamento Servizio Taxi Sociale COMUNE DI CINQUEFRONDI

Azienda Sanitaria delle Zone: Senese, Alta Val d'elsa, Val di Chiana, Amiata Senese

COMUNE DI MUGGIO Provincia di Milano

REGOLAMENTO DISTRETTUALE DEI CENTRI DIURNI DISTRETTUALI PER DISABILI

Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

Regolamento del servizio di asilo nido aziendale

REGOLAMENTO COMUNALE BABY PARKING E LUDOTECA

I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

UFFICIO POLITICHE SOCIALI PIAZZA BRIGATA SASSARI REGOLAMENTO SERVIZIO CIVICO COMUNALE

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME

SOGGIORNI VACANZA PER PERSONE CON DISABILITA (ANNO 2010) DISCIPLINARE SULL ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

0('#*)%. 2(#0)0 * )3(* (,);0(!"(5(+)#(' *#, (!#0*(%#") "(' 7'(%)""($)(+(4

PLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DIURNO DISABILI Il Melograno Sannazzaro de Burgondi

COMUNE DI ROTTOFRENO Provincia di Piacenza

REGOLAMENTO COMUNALE GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E.

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

REGOLAMENTO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA ANZIANI

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE TARIFFE NEI SERVIZI PER L'INFANZIA E SCOLASTICI

Scheda per la redazione del Progetto

ZONA SOCIOSANITARIA CASENTINO. Regolamento di accesso ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati per le persone non autosufficienti

UFFICI DI PIANO CHIAVENNA

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)

I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti

CENTRO DIURNO PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI DI BASSANO DEL GRAPPA

REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI DETERMINAZIONE E I CAMPI DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

COMUNE DI SANT ANTIOCO Provincia di Carbonia Iglesias CRITERI

L anno duemilaquattordici il giorno del mese di alle ore

REGOLAMENTO CENTRO DIURNO DI SOCIALIZZAZIONE Handicap TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Corso di Formazione Professionale per OPERATORE EDUCATIVO PER L AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE (Assistente Specialistico, AEC)

l Assistenza domiciliare integrata di carattere sia sanitario che sociale;

Regolamento della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi

DOMANDA PER L ATTIVAZIONE DI UN PROGETTO A SOSTEGNO DELLA VITA INDIPENDENTE

PER L ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI PER I SERVIZI ALLA PERSONA

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI LUDOTECA COMUNALE

All. C SCHEDA TECNICA 1) REQUISITI PER L'ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PRIMA INFANZIA AUTORIZZATE: ASILI NIDO

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

COMUNE DI POZZA DI FASSA PROVINCIA DI TRENTO PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL SERVIZIO NIDO FAMILIARE SERVIZIO TAGESMUTTER

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

Criteri Accreditamento Unità di Offerta Sociale Residenziali per minori. Ambito di Busto Arsizio

COMUNE DI UDINE ENTE GESTORE SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE N. 4.5 DELL UDINESE

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

COMUNE DI URGNANO Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA POST-SCUOLA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE

REQUISITI E MODALITA DEL BUONO COMUNALE PER ANZIANI RICOVERATI IN RSA ACCREDITATE DALLA REGIONE LOMBARDIA (CASE DI RIPOSO)

VISTO l art. 121 della Costituzione come modificato dalla Legge Costituzionale 22 novembre 1999 n. 1;

ART. 1 FINI ART. 2 DESTINATARI DEL SERVIZIO

C I T TA DI C A P R I Provincia di Napoli. Regolamento per il funzionamento del servizio di Mensa Scolastica

AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 Comuni di Cassano d Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate

CENTRO SOCIO EDUCATIVO DIURNO INSIEME

SERVIZIO SERVIZI SOCIALI ED EDUCATIVI REGOLAMENTO CENTRI DIURNI SOCIO EDUCATIVI PER DISABILI. (approvato con Del. C.C. n. 90 del 21/05/2007)

REGOLAMENTO COMUNALE PER I RICOVERI IN STRUTTURE SOCIO - ASSISTENZIALI RESIDENZIALI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI PER MINORI

Transcript:

COMUNE DI OPERA REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA GESTIONE DEL CENTRO DISABILI SITO IN NOVERASCO OPERA DELL AMBITO DISTRETTUALE DEI COMUNI DI ROZZANO, BASIGLIO, OPERA E LOCATE Dl TRIULZI PARTE PRIMA DESCRIZIONE DEL SERVIZIO Arti Finalità Con il presente Regolamento s intende favorire l accesso delle persone disabili al Centro Disabili distrettuale sito in Noverasco di Opera. Vengono pertanto definite: - le modalità per garantire l accesso e la fruizione del servizio; - le modalità di partecipazione degli utenti ai costi di gestione del servizio. Art.2 Principi Il presente regolamento è determinato sulla base dei seguenti principi: a) indifferibilità dell inserimento; b) sussidiarietà dell azione dell Ente Locale, sia riguardo all intervento sociale che economico; c) gradualità dell intervento secondo criteri di equità e solidarietà, in relazione alla valutazione della situazione sociale e della situazione economica effettiva del richiedente, del suo nucleo familiare ai sensi degli art. 433 e seguenti del codice civile, delle disponibilità del bilancio di previsione annuale; d) metodologie di valutazione della situazione sociale ed economica trasparenti, volte all equità sociale nel rispetto delle priorità di accesso al sistema integrato di interventi e servizi sociali co& come definiti all art. 2 c. 3 della L.32812000. Art. 3 Definizione del servizio Il servizio disabili offre accoglienza diurna, percorsi di mantenimento e promozione delle capacità residue, promozione dell integrazione sociale della persona disabile, e risponde anche ad esigenze di sollievo familiare. Art. 4 Destinatari Possono essere inseriti al Centro Disabili persone disabili gravi o medio-gravi, valutati ammissibili dall equipe integrata, di cui al successivo articolo 12, con necessità di inserimento diurno, residenti nel territorio dell ambito distrettuale. Dovrà essere data priorità agli utenti residenti nei comuni appartenenti all ambito distrettuale n. 7 ASL M12. In caso di posti liberi potranno essere valutate per l ammissione anche richieste riguardanti cittadini non residenti nei comuni dell ambito distrettuale. Art. 5 Tipologia degli interventi previsti Gli interventi saranno strutturati in base alle specifiche esigenze della persona disabile e della sua famiglia. In particolare saranno promossi progetti il cui obiettivo è l integrazione nel contesto sociale al fine di promuovere la crescita personale a diversi livelli di 20090 OPERA Via Dante n. 12 tel. 02530071 fax 0257604952 PI. 06837310157 C.F. 8010431

tr~ COMUNE DI OPERA autonomia (personale, formativa, lavorativa, ecc.) partendo dal rispetto di capacità e traguardi già raggiunti dall individuo. Il Centro Disabili di Opera è individuato dal presente Regolamento quale struttura privilegiata al raggiungimento degli obiettivi anzidetti. Tale struttura dovrà pertanto assicurare: - interventi integrati sociali, sanitari e socio-sanitari, assistenziali educativi/rieducativi/abilitativi e riabilitativi; - sostegno e coinvolgimento della famiglia nell opera socio-educativa per evitare l istituzionalizzazione della persona disabile; - integrazione della persona nell ambiente sociale esterno. Art. 6 Caratteristiche strutturali degli ambienti La struttura adibita a Centro Disabili osserva ogni disposizione prevista dalla normativa vigente in materia di urbanistica, edilizia, tipologia di costruzione, barriere architettoniche, sicurezza antincendio, impianti elettrici e di approwigionamento idrico, illuminazione interna ed esterna, smaltimento dei rifiuti, igiene e sicurezza sul luogo di lavoro e quant altro imposto da leggi statali, regionali e regolamenti comunali in relazione a questo tipo di edifici. L esistenza di spazi diversificati per tipologia di attività e la presenza di servizi adeguati a garantire la permanenza diurna degli utenti sono i requisiti minimi indispènsabili che la struttura dovrà possedere. Nel caso il Centro organizzi la propria attività i contesti differenziati non ubicati nello stesso stabile, ognuno di essi dovrà presentare gli standard strutturali per il tipo di attività che vi si svolge. Art.7 Attività del Centro Disabili Il programma delle attività proposte dal Centro dovrà tenere conto delle necessità e indicazioni che emergono dai singoli progetti individuali. Ne consegue che vari interventi saranno rivolti a piccoli gruppi di utenti. A fianco di attività di socializzazione, intesa come creazione di rapporti interrelazionali e comunicativi sempre più complessi, dovranno essere promosse azioni mirate all autonomia del soggetto. In generale, dunque, l attività di osservazione ed orientamento deve puntare a: - educazione del soggetto all autonomia personale; - mantenimento delle capacità psichiche, sensoriali, motorie e manuali residue; - miglioramento e sviluppo delle competenze linguistiche, logico-oeprative, critiche, estetiche, motorie e delle abilità manuali; - inserimento dei soggetti nel contesto sociale. La struttura garantisce: Ah. 8 Personale - la qualificazione e la professionalità del personale impiegato; - un rapporto di continuità tra gli operatori che svolgono funzioni educative e gli utenti loro affidati, anche per meglio attuare i progetti individuali programmati; - l individuazione di una figura di Coordinatore che provveda agli opportuni raccordi con i servizi del Comune. a 20090 OPERA via Dante ~. 12 tel. 02530071 fax 0257604952 PI. 06837310157 C.F. 801043101 (~ ~ 44 ~fl) 4

~:fl COMUN~E DI OPERA Art.9 Rapporto con le famiglie Premesso che la famiglia ha un ruolo importante nel coadiuvare l opera educativa, riabilitativa e di integrazione sociale che il Centro si propone, il personale dovrà: - coinvolgere inizialmente la famiglia nella formulazione dei piani di intervento ed instaurare incontri periodici per la verifica dei risultati; - ove il progetto di autonomia personale sul soggetto lo richieda, l operatore del Centro potrà effettuare un osservazione diretta dell ambiente di vita del disabile; - promuovere una maggior consapevolezza dei problemi relativi alla gestione della persona disabile. In accordo con i Servizi sociali comunali, che hanno la competenza sui singoli casi, gli operatori referenti del progetto potranno proporre incontri formativi, su tematiche specifiche, sulla base di quanto emerso all interno della struttura e promuovere la costituzione di gruppi di auto mutuo aiuto per offrire spazi di confronto sui problemi e le dinamiche che scaturiscono nel nucleo familiare Art.1O Assicurazioni Il Centro Disabili dovrà prowedere alle assicurazioni di Legge a favore degli utenti ivi inseriti, compresa la responsabilità civile per danni verso terzi. PARTE SECONDA: MODALITÀ Dl FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO Art.11 Procedura per l accesso La persona disabile, o suo tutore, curatore, amministratore di sostegno, familiare, può presentare istanza di ammissione al Centro Disabili, al proprio comune di residenza; L èquipe integrata per la valutazione del disabile di cui al successivo art.12 valuterà: - la situazione di autonomia personale; - la situazione sociale ed ambientale; - la situazione familiare e di cura parentale; - la situazione socio economica equivalente; Art. 12 Modalità di accesso e programma presunto degli inserimenti L accesso alla struttura awerrà previa valutazione della situazione del singolo disabile come descritto sopra da parte di un èquipe integrata costituita da: - Assistente sociale di riferimento del caso; - Rappresentante Ufficio di Piano; - Responsabile del Centro Disabili L èquipe così composta si riunirà per: - stesura della graduatoria sulla base della situazione degli utenti e delle esigenze dei comuni del distretto; - predisposizione del programma di ammissione e dimissione; - incontri di programmazione e verifica. Tale équipe si potrà avvalere della collaborazione di specialisti per la valutazione multidimensionale del disabile in sinergia con le Unità di Valutazione dell ASL Ml2 e con il costituendo Consultorio l-landicap distrettuale con modalità tecnico/operative valutate sulla base delle effettive risorse presenti sul territorio. 20090 OPERA Via Dante n. 12 tel. 02530071 fax 0257604952 P.I. 06837310157 C.F. 80104310

COMUNUE DI OPERA Art. 13 Partecipazione alla spesa dell utenza La fruizione da parte dell utenza al Centro Disabili prevede il pagamento di un contributo di frequenza, in relazione alla capacità di reddito, al tempo di frequenza, al progetto individuai izzato. Art. 14 Misura del contributo di frequenza La partecipazione degli utenti al costo del servizio è calcolata in rapporto all indennità di accompagnamento di norma percepita dalle persone disabili per garantirsi assistenza continuativa, sulla base del rapporto fra l importo dell indennità di accompagnamento stessa, la frequenza al servizio sia giornaliera che oraria, e la permanenza del disabile presso la propria famiglia, cosi come meglio di seguito sintetizzato: Indennità di Accompagnamento (la) / 30 giorni medi al mese = la giornaliera la giornaliera/3 (si calcolano 8 ore di frequenza giornaliera) = la di frequenza giornaliera la di frequenza giornaliera x 22 giorni di frequenza mensile = retta mensile Calcolo esemplificativo quota anno 2004: 441,97/30= 14,73 14,73/3= 4,91 4,91 X 22= 108,02 (retta mensile) La misura della retta di frequenza varia di anno in anno al variare dell importo dell indennità di accompagnamento. La retta di frequenza è dovuta dalla persona utente, anche in assenza dell indennità di accompagnamento. Art.15 Sistema di definizione delle quote mensili Ai fini della Valutazione economica si terrà conto di qualsiasi emolumento a qualunque titolo percepito e da chiunque erogato. A tal fine la certificazione ISEE sarà integrata solo ai fini della determinazione della retta mensile individuale di tutti i redditi non soggetti ad IRPEF e comunque percepiti, tranne l indennità di accompagnamento del soggetto assistito. Il rapporto tra contributo di frequenza e ISEE familiare è definito come da tabella seguente: Soglie Euro da a 0 8.500 Esente Copertura costi a carico dell utente 8.501 9.500 50% della retta mensile (54,36 E U R) 9.501 11.100 75% della retta mensile (81,54 EUR) OLTRE 11.101 100% della retta mensile (108,72 EUR) Per assenze giustificate con certificato medico superiori alla metà del tempo frequenza previsto viene applicata la riduzione al 50% del contributo dovuto. 20090 OPERA Via Dante n. 12 tel. 02530071 fax 0257604952 Pi. 06837310157 C.F. 8010431

COMUN~E DI OPERA Art. 16 Dimissioni La conclusione del progetto individualizzato potrà avvenire per i seguenti motivi: - raggiungimento limiti di età; - realizzazione degli obiettivi del progetto e/o reperimento di altra opportunità di integrazione; - rinuncia dell utente e/o della famiglia; - prolungate ed ingiustificate assenze dal Centro; - accertamento da parte degli operatori territoriali dell inadeguatezza del Centro alle necessità dell utente. 20090 OPERA Via Dante n. 12 tel. 02530071 fax 0257604952 PI. 06837310157 C.F. 801043101