Membro della Task Force Nazionale BLSD CRI Membro Consiglio Direttivo SIMEUP LAZIO
Il pulsossimetro e uno strumento di facile utilizzo, che fornisce 1) curva pletismografica 2) frequenza cardiaca 3) saturazione dell ossigeno (SpO2) 4) indice di perfusione
Se si illumina un dito con un led, la sua luce lo attraversa, e viene attenuata dagli oggetti attraversati. Nel suo cammino la luce incontra tessuti, ossa, pelle, sangue arterioso e venoso.
-- Assorbitori di luce costante (ossa, tessuti, sangue venoso) -- Assorbitore di luce variabile (sangue arterioso) -- Ciclo cardiaco determina quindi un segnale variabile nel tempo, di estremo interesse e significato fisiologico (segnale pletismografico)
Si noti come l andamento della pletismografica e molto simile a quello ottenuto da un sensore di pressione invasivo Extrasistole rilevata anche da pletismografica, effetti della tachicardia documentati anche da pletismografica
Fibrillazione ventricolare. Cessazione di attivita meccanica cardiaca evidenziata da curva pletismografica come da curva pressione. Ripresa di attivita meccanica istantaneamente rilevata da pletismografica. Da curva pletisimografica immediato ricavare frequenza cardiaca: misurazione intervallo temporale tra due picchi consecutivi.
-- Ossigeno nel sangue sostanzialmente presente legato alla emoglobina (98%), il restante 2% e disciolto nel plasma -- Emoglobina puo essere legata a ossigeno (ossiemoglobina, O2Hb) oppure non legata (emoglobina ridotta, HHb) -- In alcuni stati patologici l emoglobina non legata all ossigeno (emoglobina ridotta HHb) e una quota significativa dell ammontare totale di molecole di emoglobina. -- Si definisce saturazione dell ossigeno nel sangue (SPO2) la percentuale di molecole di ossiemoglobina calcolata sul totale delle molecole di emoglobina presenti
-- Il valore di SPO2 indica se il paziente e o no ossigenato al suo meglio -- Un valore di SPO2 nel range 100%-94% e reputato normale, un valore minore di 80% e stato ipossico grave --Un valore di SPO2 pari al 100% vuol dire che il paziente e ossigenato al suo meglio, ma non vuol dire che questo sia sufficiente: si pensi al caso degli anemici, per esempio in cui a fronte di valori di saturazione normali si e comunque in presenza di una scarsa ossigenazione
SPO2: principio di misura -- Grafico mostra assorbimento alle diverse lunghezze d onda della luce incidente -- Emoglobina ridotta assorbe piu luce rossa (banda 600-750 nm) di quanto non faccia ossiemoglobina. --Viceversa ossiemoglobina assorbe piu luce nell infrarosso (banda 850-1000 nm) di quanto non faccia emoglobina ridotta. Illuminando i tessuti con due lunghezze d onda diverse, e valutando la differenza di assorbimento variabile relativa alle due lunghezze d onda si dovrebbe essere in grado di valutare SPO2
-- Infatti se per ogni ciclo cardiaco si considera e se si usa una relazione sperimentale ricavata da volontari si arriva a determinare un valore che e una ottima stima della saturazione. -- Il sistema emette quindi un valore di saturazione in corrispondenza di ogni impulso cardiaco, da cui il nome di pulsossimetro. -- Valori di SPO2 sotto il 70% privi di validita, per impossibilita etica di portare volontari in situazioni cosi critiche.
Oltre al tipo di sensore fino a qui descritto (in trasmissione), ce ne sono alcuni che si basano sulla riflessione della luce da parte del sangue e dei tessuti. I concetti esposti per i sensori trasmissivi valgono pari pari per quelli riflessivi; appare tuttavia accertata una maggiore sensibilita ai disturbi e agli artefatti della tecnologia riflessiva rispetto a quella trasmissiva. Di fatto l utilizzo prevalente dei sensori in riflessione e quello frontale.
Il sistema e sensibile a diversi fattori di disturbo: --interferenze elettriche -- movimento (difficile da combattere) -- luce esterna, -- scarsa perfusione.
--Filtraggi. I valori di SP02 proposti all utilizzatore sono nella realta il frutto di operazioni di medie e filtraggi che si riferiscono ad un intervallo di tempo precedente l istante di emissione del dato, di durata variabile da 5 a 20 secondi. -- Algoritmi di reiezione degli artefatti. Se non si puo impedire il movimento, si puo cercare di identificare gli artefatti e di non dare indicazioni erronee. Grande competizione su algoritmi: tipicamente basano funzionamento sulla validazione del singolo impulso, fatta su misurazioni di tempo e ampiezza, e basata sulla somiglianza con gli eventi precedenti accettati come buoni. -- Accurata scelta del sito di rilevazione. Utilizzare un sito di rilevazione con buona perfusione (usando Perfusion Index), evitare esposizione del sensore a luce violenta. Se poca perfusione usare sensore adesivo (evitare costrizione). Se il sito e perturbato da eccessiva attivita provare sensore frontale. Attenzione alle zone edematose e, banalmente, allo smalto da unghie.
-- I pulsossimetri forniscono di solito un numero, adimensionale, utile nel determinare la bonta del sito di rilevazione. Per es Datex Ohmeda fornisce indice detto Perfusion Index con valori compresi tra 0 e 10, con una cifra decimale. Nellcor invece fornisce indice detto Blip o barra pletismografica, con valori compresi tra 0 e 15. -- Questi valori sono di solito ricavati dalla curva pletismografica relativa all infrarosso, e si basano sul raffronto tra componente pulsante e la componente continua -- A parte il nome diverso e range diversi essi hanno in comune le seguenti caratteristiche: a) sono tali per cui ad un numero grande corrisponde un sito con buon stato di perfusione. Maggiore perfusione (afflusso di sangue) implica segnale piu intenso, robusto e affidabile b) variano da individuo a individuo, e per un individuo variano al variare del sito di rilevazione c) non hanno alcuna correlazione con i valori di saturazione e polso.
Diversi siti di rilevazione del Pulsossimetro