Indice 5 INDICE MICHELE MISCIONE: nota bio-bibliografica pag. 7 Introduzione EMILIO BALLETTI DOMENICO GAROFALO» 9 La ratio della riforma DOMENICO GAROFALO» 11 La disciplina comune CIGO/CIGS DOMENICO GAROFALO» 19 I trattamenti integrativi salariali ordinari nel d.lgs. n. 148/2015 VINCENZO DE MICHELE» 37 La riforma della CIGS DOMENICO GAROFALO» 79 I contratti di solidarietà difensivi FRANCESCO SANTONI» 89 La Cassa integrazione nel settore dell edilizia LAURA FOGLIA» 103 Le integrazioni salariali in agricoltura MARCO MOCELLA» 117 L indomita resistenza degli ammortizzatori sociali in deroga VINCENZO LAMONACA» 129 Le procedure di consultazione sindacale sulla cassa integrazione dopo il Jobs Act LORENZO SCARANO» 149 Le procedure amministrative per l accesso alle integrazioni salariali ENRICO CLAUDIO SCHIAVONE» 163
6 Indice La razionalizzazione della disciplina della CIG: le prestazioni e la contribuzione STEFANO CAFFIO pag. 189 Le prestazioni della Cassa integrazione guadagni nei percorsi della giurisprudenza LIBERATO PAOLITTO» 219 Integrazioni salariali e contratto di lavoro IVANA MARIMPIETRI» 239 Gli ammortizzatori privati LUCIA VENDITTI» 255 I fondi bilaterali di sostegno al reddito nella terra di mezzo tra diritto privato e diritto pubblico GABRIELLA LEONE» 271 La bilateralità adeguata nei fondi di solidarietà alternativi GABRIELLA LEONE» 295 Il Jobs Act e la bilateralità perduta : dal Fondo di solidarietà bilaterale residuale al Fondo di integrazione salariale ALESSANDRO VENTURA» 309 La rioccupazione del cassintegrato tra condizionalità e cumulabilità ANTONELLO OLIVIERI» 333 Il contratto di solidarietà espansiva DOMENICO GAROFALO» 343 Elenco delle principali abbreviazioni» 349 Elenco delle abbreviazioni (riviste)» 350
Introduzione 9 Introduzione EMILIO BALLETTI, DOMENICO GAROFALO La rilevanza sotto vari aspetti del sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, combinata all esigenza di fornire a chi se ne occupa ai vari livelli soluzioni interpretative delle varie questioni poste dalla riforma, anche di diritto intertemporale, ha suggerito l opportunità di curare la pubblicazione di questo Commentario al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, ormai entrato a pieno regime a distanza di sei mesi dalla sua pubblicazione (GU n. 221 del 23 settembre 2015, suppl. ord. n. 53). Il necessario raccordo tra vecchia e nuova disciplina trova un puntuale riscontro in tutti contributi, nei quali ciascun autore ha sistematicamente evidenziato quanto dell elaborazione interpretativa formatasi sulla vecchia disciplina possa essere utilizzata nell applicazione della nuova. Il commentario è idealmente diviso in due parti, dedicate rispettivamente alla cassa integrazione guadagni (CIG) e ai fondi bilaterali di sostegno al reddito, con una riflessione finale sui contratti di solidarietà espansivi, analizzati con una marcata attenzione verso l esodo dei lavoratori anziani. Costante in tutti i contributi è l attenzione ai criteri direttivi, enunciati dalla legge delega n. 183/2014, allo scopo di verificare il livello di conformità ad essi della normativa delegata, oggetto di analisi. Per altro verso, si è dato conto da parte di tutti gli autori del contributo chiarificatore (almeno nelle intenzioni) del Ministero del Lavoro e dell INPS, attori principali del fenomeno, non mancandosi di evidenziare un certo ridimensionamento del ruolo delle organizzazioni sindacali nel momento decisionale (specie con riferimento alla cassa integrazione guadagni ordinaria). Unanimi risultano essere le conclusioni in ordine agli effetti che la riforma produrrà sui margini di utilizzo della cassa integrazione guadagni fortemente ridimensionata quanto a durata ed entità, pur non mancandosi di evidenziare la perdurante vigenza della cassa integrazione guadagni in deroga, dura a morire, per fronteggiare situazioni di crisi ancora in atto. Altrettanto concorde è l affermazione della continuità tra la riforma Fornero (l. n. 92/1992) e quella in esame, ritenendosi quest ultima il completamento della prima, con riferimento sia alla cassa integrazione guadagni, sia al welfare negoziale, affidato ai Fondi Bilaterali di sostegno al reddito, la cui disciplina è stata interamente riscritta. L universalizzazione della tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro, in minima parte affidata all estensione del campo di intervento della cassa integrazione guadagni (apprendisti del secondo tipo), viene integralmente devoluta ai Fondi, abbassando drasticamente la soglia d obbligo (da più di 15 dipendenti a più di cinque dipendenti). Ma la nuova disciplina, in buona parte mutuata da quella del 2012, non dissipa, anzi alimenta i dubbi di legittimità costituzionale e di effettività della tutela rivenienti da una solidarietà definita spuria.
10 Emilio Balletti, Domenico Garofalo Di sicuro la compartecipazione finanziaria dei datori di lavoro per alimentare il sistema risulta fortemente accresciuta sotto entrambi i versanti, con un innalzamento della contribuzione addizionale (per la cassa integrazione guadagni) e con un costo della solidarietà totalmente accollato alle parti del rapporto di lavoro, per di più senza garanzia della prestazione. L abbassamento della tutela del reddito, per evidenti ragioni finanziarie, dovrebbe (il condizionale è d obbligo) essere compensato da un rafforzamento di quella nel mercato, alla quale è dedicato il coevo d.lgs. n. 150/2015, ma, come tutti gli autori hanno evidenziato, mentre il primo è certo e già operativo, il secondo è tutto da verificare, essendo in toto condizionato al decollo dei nuovi servizi per il lavoro e della neo costituita Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL). Di positivo viene registrata la semplificazione normativa attraverso l abrogazione pressoché totale della vecchia disciplina (con alcune isolate eccezioni), configurandosi il d.lgs. n. 148/2015 come un testo unico in materia di sostegno al reddito in costanza di rapporto. Gli scritti raccolti in questo volume vengono dedicati a Michele Miscione, a titolo di ringraziamento per gli insegnamenti che ci ha trasmesso nella materia degli ammortizzatori sociali, alla quale ha riservato ricche, continue ed articolate riflessioni, in primis con il lavoro monografico del 1978.