La Conferenza Nazionale : Milano



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Programma Life Long Learning - Leonardo davinci Progetto E-CODE E- learning for competence development LLP-LDV/TOI/2007/IT/383 Conferenza Nazionale INNOVAZIONE NELL APPRENDIMENTO CONTINUO PER IL SETTORE BANCARIO Milano,12 novembre 2009 Centro Congressi Palazzo delle Stelline Corso Magenta,61

La Conferenza Nazionale Il 12 novembre 2009, presso il Centro Congressi Palazzo delle Stelline - Corso Magenta, 61 si è svolta la Conferenza Nazionale sull' Innovazione nell'apprendimento continuo per il settore bancario del progetto E-CODE - LLP-LDV/TOI/2007/IT/383. I temi trattati sono stati i seguenti: Cambiamento e Competitività delle aziende di credito. Il Programma Life Long Learning Leonardo da Vinci: Le priorità della Commissione Europea Metodologie e strumenti formativi per lo sviluppo delle competenze degli operatori del credito: il Modello E-Code Le innovazioni introdotte dagli avvisi del Fondo FBA per la Formazione continua a supporto della crescita professionale degli operatori del settore del credito L efficacia dell azione formativa per sostenere il cambiamento e la competitività del settore del credito: esigenze ed esperienze a confronto

Il programma dell'incontro 12 novembre 2009 9.00 9.30 Welcome coffee e registrazione dei partecipanti 9.30 9.40 Cambiamento e Competitività delle aziende di credito. Dott. Maurizio Di Feo - Responsabile Formazione e Coordinamento Risorse Umane Gruppo BPER - Vice Presidente Conform Consorzio Formazione Manageriale 10.00 10.30 Il Programma Life Long Learning Leonardo da Vinci: Le priorità della Commissione Europea Dott. Rossano Arenare - Agenzia Nazionale Life Long Learning Programme 10.30 11.45 Metodologie e strumenti formativi per lo sviluppo delle competenze degli operatori del credito: il Modello ECode Dott. Alfonso Santaniello - Direttore Conform - Consorzio Formazione Manageriale 11.45 12.15 Light Lunch 12.15 13.15 Le innovazioni introdotte dagli avvisi del Fondo FBA per la Formazione continua a supporto della crescita professionale degli operatori del settore del credito Dott. Mario Malfatti - Responsabile Valutazione e Monitoraggio FBA- Fondo Banche Assicurazioni 13.15 14.30 L efficacia dell azione formativa per sostenere il cambiamento e la competitività del settore del credito: esigenze ed esperienze a confronto Tavola rotonda con la partecipazione diretta dei rappresentanti della banche intervenute coordinate dal Dott. Mario Malfatti

La Conferenza Nazionale svolta a Milano ha avuto la finalità di presentare i risultati delle sperimentazioni condotte a beneficio di alcune banche nazionali, anche nell ambito dei Piani Formativi Aziendali finanziati dal Fondo FBA, ed internazionali, con il trasferimento del modello metodologico Ecode per la definizione delle competenze, la rilevazione dei bisogni, la progettazione, l erogazione di percorsi formativi e la valutazione degli apprendimenti. La Conferenza ha fornito l occasione per poter innescare processi di confronto, scambio e condivisione di esperienze e know how tra gli attori istituzionali ed i referenti aziendali per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane degli Istituti di Credito, per favorire l innovazione di modelli didattici e prassi per l apprendimento continuo, nel contesto di una strategia complessiva volta ad uno sviluppo sistematico della qualità della formazione professionale, necessaria sia per mantenere i livelli occupazionali, anche delle risorse over 45, sia per migliorare la correlazione tra mercato del lavoro, competenze e sviluppo delle aziende creditizie. A tal fine il dott. Santaniello spiega le potenzialità del modello E-Code, che, favorendo un approccio innovativo alla gestione del sapere e ponendo la persona al centro del suo processo di apprendimento, la cui crescita professionale continua è fattore chiave di successo per la competitività delle organizzazioni bancarie, risponde alla necessità avvertita di focalizzare la formazione laddove essa è maggiormente produttiva, in rapporto alle esigenze di individuare, consolidare e sviluppare cosa le persone sanno, che cosa sanno fare e come lo sanno fare per esercitare le competenze necessarie per sostenere le sfide del business. Attraverso l utilizzo del relativo applicativo, il modello consente di: - creare dizionari delle competenze di figure professionali, mediante la loro denominazione, descrizione e scomposizione in conoscenze, abilità operative e comportamenti organizzativi, per poter presidiare le competenze di base e specialistiche richieste per svolgere le attività lavorative ai livelli di performance attesi; - progettare percorsi di apprendimento mirati a colmare il gap rilevato nei potenziali beneficiari dell azione formativa tra le competenze attese e quelle effettivamente possedute ed eserciate, da erogare anche in modalità elearning, al fine di individuare, mantenere vivo nel tempo e sviluppare il sapere, saper fare e saper essere delle persone. Il dott. Santaniello si sofferma sul valore ispiratore del Modello Ecode dato dalla competenza, intesa come la capacità di una persona e/o di un gruppo di persone, che agiscono in uno specifico contesto organizzativo, di mobilitare ed integrare le proprie esperienze, conoscenze, capacità operative e comportamenti organizzativi, per risolvere problemi e produrre risultati ai quali il singolo o la collettività attribuiscono valore. L applicazione del modello orienta a: rilevare i bisogni dell organizzazione e le eventuali criticità che possono inficiare il raggiungimento della mission e della vision aziendale; definire le competenze necessarie per il presidio dei processi di lavoro attuali e futuri; individuare le professionalità, pianificandone lo sviluppo; misurare le competenze individuali attraverso l analisi delle conoscenze, capacità e qualità personali maturate da ciascuno nei percorsi formativi compiuti, nei risultati prodotti e nei comportamenti dimostrati. In questo modo, il sistema di gestione della risorsa umana viene finalizzato a rilevare sia il contributo individuale ai risultati complessivi dell organizzazione, sia a valorizzare le competenze di ciascuno stimolando la ricerca continua del confronto, la volontà di superarsi, la competenza professionale come passione e valore. La competenza, assunta alla base del modello, rappresenta quindi: il punto di arrivo dei processi di analisi del lavoro e di descrizione della professionalità richiesta; il punto di partenza per stabilire i risultati di apprendimento dell azione formativa e definire le modalità più coerenti per raggiungerli.

La Progettazione di un intervento formativo competence based in risposta ai bisogni di competenza aziendali rilevati, implica il recupero dei dati raccolti con: l analisi degli aspetti peculiari del contesto competitivo, strategico e valoriale di riferimento, evidenziando i fattorichiave di successo dell organizzazione. la rilevazione del bisogno di competenze strategiche, prioritarie e necessarie per svolgere le attività in modo coerente con gli obiettivi dell organizzazione. Su tali basi, il percorso formativo progettato sarà in grado di: rispondere ai bisogni di apprendimento delle persone, di tipo: conoscitivo per alimentare le informazioni essenziali per lo sviluppo delle competenze professionali funzionali al presidio dei processi di lavoro; operativo, per favorire l utilizzo di modelli, procedure, strumenti operativi e modalità applicative comuni in ottica di Knowledge Management; mantenere ed assicurare una stretta correlazione e corrispondenza tra gli obiettivi formativi ed i reali bisogni degli utenti, tenendo conto anche delle esigenze espresse dal contesto socio economico di riferimento rilevate in fase di analisi; facilitare l apprendimento con strumenti e materiali coerenti con i risultati formativi attesi; prevedere un sistema di valutazione e di misurazione dei risultati di apprendimento raggiunti; prevedere metodi e strumenti di integrazione e socializzazione dell esperienza formativa tra i partecipanti (comunità di pratica e comunità professionali); creare le condizioni favorevoli al trasferimento degli apprendimenti nel contesto lavorativo. L innovatività del modello risiede nella sua capacità di aumentare l'efficacia degli apprendimenti a livello individuale e collettivo, utilizzando al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie, con la realizzazione di ambienti virtuali di apprendimento quali luoghi connotati da un elevato livello di interattività fra tutti gli attori coinvolti e dove la conoscenza si costruisce individualmente a partire dalle differenti e molteplici risorse ed opportunità messe a disposizione dei partecipanti ( oggetti formativi web based, tutor on line, materiali e strumenti didattici on e off line, accesso mediante appositi link a siti d interesse per approfondire i contenuti formativi ed ampliare ulteriormente il perimetro di conoscenze sviluppate). Il carattere distintivo degli ambienti di auto-apprendimento web competence based generati con il Modello ECODE, risiede nella realizzazione di un sistema di permanent e-learning che, integrando aspetti tecnologici, cognitivi, pedagogici ed organizzativi, dà vita a modalità di apprendimento collaborativo, personalizzato e basato sull'esperienza, facilmente correlabili con elementi di competenza operativa e comportamentale, necessari per l efficace presidio dei processi di lavoro, in risposta alle esigenze ed ai bisogni delle persone, in stretta correlazione con il contesto in cui operano. L integrazione di sistemi di e-learning e di knowledge management, garantisce: 1. l adozione del sistema dei processi e del relativo repertorio delle competenze attese, per facilitare il consolidamento e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità tecniche operative necessarie per la realizzazione dei risultati correlati a ciascuna delle attività in cui sono stati scomposti i processi di lavoro core o di supporto dell organizzazione; 2. la contestualizzazione degli esempi, dei casi, dei materiali didattici e degli strumenti operativi messi a disposizione degli operatori organizzati e catalogati, al fine di renderli il più possibile calati sulla popolazione di riferimento, sul loro specifico contesto operativo, individuando situazioni reali o verosimili, in cui le persone possano identificarsi e rispecchiarsi; 3. la sfera motivazionale degli operatori a diversi livelli (personale, organizzativo e sociale), contribuendo ad attivare meccanismi capaci di incentivare e mettere a fattor comune le esperienze maturate e le conoscenze;

4. Il miglioramento del repertorio comportamentale degli operatori mediante lo sviluppo delle qualità relazionali, decisionali, di problem solving, di gestione del lavoro per obiettivi, essenziali per trasformare il sapere teorico e le abilità tecniche in un efficace prestazione professionale; 5. la capitalizzazione del Know How che l organizzazione ha maturato nel corso degli anni, trasformandolo in competenze dinamiche (in evoluzione continua) e distribuite (condivise da tutti) per facilitare il riutilizzo della conoscenza, stimolare la creazione di innovazione e migliorare le prestazioni collettive. I vantaggi dell applicazione del modello di Ecode sono: Per le Organizzazioni Consolidare e sviluppare le competenze core del proprio personale per migliorare l'efficienza ed accrescere il livello di performance; Sviluppare, in chiave proattiva, nuove competenze in risposta alle evoluzioni future del contesto/ mercato di riferimento; Migliorare i livelli di efficace e di efficienza dei processi di lavoro; Colmare il gap tra i livelli di competenza attesi e quelli effettivamente esercitati dalle persone; Rispondere alle esigenze ed ai bisogni individualizzati di apprendimento delle singole persone. Per le Persone accedere a percorsi formativi flessibili nelle modalità di erogazione (tempi, metodologie, strumenti) aumentare la consapevolezza e la spendibilità delle proprie competenze nel mondo del lavoro; percepire e valutare i propri miglioramenti step by step; acquisire il metodo per saper autonomamente accedere alle fonti della conoscenza ed istallarla dentro di sé, facendola divenire competenza a sostegno delle proprie prestazioni professionali, integrandola con i comportamenti richiesti per il ruolo che la figura professionale dovrà ricoprire in uscita dal percorso formativo; comprendere i meccanismi del proprio modo di apprendere, al fine di migliorarlo per utilizzarlo a soddisfazione dei propri bisogni di crescita culturale, personale e professionale. Per la diffusione del Modello E-CODE e del relativo applicativo web competence based è stato realizzato il sito, consultabile all'indirizzo www.ecode.conform.it, navigabile in quattro lingue ( italiano, inglese, francese e spagnolo). La rappresentazione delle potenzialità del Modello ECODE e del relativo applicativo è stata affidata ad una serie di dialoghi animati, che seguono una sceneggiatura pensata per illustrare con semplicità e chiarezza i suoi possibili impieghi nelle realtà lavorative quotidiane di organizzazioni pubbliche e private, con particolare riferimento alla Banche, che rappresentano uno dei settori target del Progetto di Trasferimento dell'innovazione. All'interno di questi dialoghi animati, il visitatore potrà assistere all'interazione tra il Direttore Generale, il Direttore dell'area credito, il Direttore commerciale, il Responsabile delle Risorse Umane, il Responsabile della Formazione ed i Consulenti, chiamati ad analizzare i bisogni di competenza delle persone, in relazione alle loro figure professionali ed ai compiti che sono chiamati a svolgere, al fine di progettare soluzioni formative in grado di fare fronte alle reali necessità di apprendimento rilevate. La sceneggiatura delle animazioni è stata concepita e realizzata al fine di raccontare la valenza sistemica del modello e del relativo applicativo e la sua capacità di rispondere alle esigenze delle organizzazioni di rinnovare e ripensare i sistemi di apprendimento, ponendo la competenza quale valore centrale delle strategie di sviluppo delle persone. Attraverso tale scelta comunicativa si è inteso evidenziare e trasmettere ai potenziali utenti: a) i vantaggi derivanti dall'adozione del relativo applicativo; b) la flessibilità e la versatilità delle soluzioni pedagogiche, tecnologiche ed organizzative in relazione alle specifiche esigenze delle persone ed ai peculiari bisogni delle Organizzazioni;

d) la modularità dell'applicativo, che ne permette un'adozione tanto integrale quanto parziale; e) i riferimenti metodologici assunti da E-CODE che consentono agli utenti di comprendere, approfondire e condividere i principi ispiratori del modello. Tali scene, in linea con la catena del valore della formazione assunta dal progetto quale driver metodologico per innovare e qualificare i processi di formazione continua, raccontano le attività chiave dei processi: 1. ANALISI DEI BISOGNI DI COMPETENZA 2. PROGETTAZIONE FORMATIVA 3. EROGAZIONE DELL'INTERVENTO FORMATIVO Il dott. Santaniello riporta alcune schermate esemplificative dei dialoghi animati:

Il dott. Santaniello, successivamente, spiega, come l'utente, cliccando sulla sezione banche e sul tasto ha la possibilità di accedere anche alla Banca Virtuale, come di seguito rappresentato: Ciascuno degli uffici virtuali di cui si compone l ambiente rappresenta un area di conoscenze catalogate, all interno del quale l utente avrà la possibilità di usufruire, attraverso gli oggetti sensibili attivati, di materiali informativi/formativi in formato dispense, presentazioni power point, strumenti operativi e link a siti istituzionali, fondamentali per poter approfondire tematiche inerenti il contesto lavorativo di pertinenza. A titolo di esempio, si rappresentano alcuni degli uffici di cui si compone una Banca: La Direzione di Filiale La stanza del credito

Il dott. Santaniello, prosegue il suo intervento soffermandosi sugli obiettivi che sono stati alla base dell' azione di sperimentazione del Modello E-CODE nelle Aziende creditizie: favorire il rinnovamento dei sistemi di apprendimento a livello aziendale, garantendo la correlazione degli obiettivi formativi con i reali bisogni di competenze delle persone e con le esigenze espresse dall organizzazione; implementare un modello di sviluppo delle persone centrato sulle competenze, che devono essere espresse/esercitate per il raggiungimento dei risultati attesi dall azienda; sviluppare e diffondere una cultura aziendale orientata al risultato, come il frutto di un mix di elementi (motivazioni, conoscenze, interessi, abilità personali, comportamenti) con i quali ciascuna risorsa è chiamata a contribuire alla competitività dell Azienda, a tutti i livelli dell'organizzazione; e sulle finalità: Migliorare l'efficienza e accrescere il livello di performance del personale dell'azienda; Sviluppare, in chiave proattiva, nuove competenze in risposta alle evoluzioni future del contesto/mercato di riferimento; Consolidare ed aggiornare le competenze "core" dei lavoratori; Migliorare i livelli di efficacia e di efficienza dei processi di lavoro; Colmare il gap tra i livelli di competenza attesi dall Organizzazione e quelli effettivamente esercitati dalle persone; Rispondere alle esigenze ed ai bisogni individualizzati di apprendimento delle singole persone Il dott. Santaniello conclude il suo intervento elencando i vantaggi derivanti dall'ideazione, progettazione e realizzazione degli ambienti virtuali web competence based nel tessuto sociale, culturale, organizzativo e formativo di ciascuna Banca: Flessibilità dei processi formativi on-line, personalizzati sui bisogni di apprendimento delle persone; Miglioramento della qualità del processo formativo web-based, assicurando il trasferimento degli apprendimenti nel contesto di lavoro; Definizione e codifica del repertorio delle competenze aziendali e dei relativi elementi costitutivi, di tipo conoscitivo, abilitativo e comportamentale; Disponibilità di un macro-modello di riferimento in termini di attività e competenze per il presidio dei processi core aziendali Orientamento dei comportamenti degli operatori preposti alla realizzazione delle attività in cui si articolano i processi di lavoro per garantire la rispondenza dei risultati raggiunti con quelli attesi Capacità degli operatori di cogliere gli aspetti distintivi o critici del proprio modus operandi Diffusione e capitalizzane mirata del sapere, delle esperienze e delle buone prassi aziendali Sostegno alla creazione e allo sviluppo di comunità professionali Facilitare l apprendimento delle persone, favorendo la condivisione e la diffusione del concetto di lifelong learning veicolato dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione

Il Programma della Conferenza ha previsto l'intervento del Dott. Rossano Arenare - Agenzia Nazionale Life Long Learning Programme, il quale ha inteso soffermarsi sui principi generali e le azioni previste dal Programma Settoriale Leonardo da Vinci. Il Programma settoriale Leonardo da Vinci è inserito nell ambito del più ampio Programma per l Apprendimento Permanente 2007 2013, istituito con Decisione del 15.11.2006 (n. 1720/2006/CE) e, in linea con i suoi obiettivi generali, è rivolto a: sostenere coloro che partecipano ad attività di formazione e formazione continua nell acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo; sostenere il miglioramento della qualità e dell innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale; incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità per datori di lavoro e singoli ed agevolare la mobilità delle persone in formazione che lavorano. In questa nuova fase Leonardo presenta un articolazione basata su diverse tipologie di azione (Misure) che, per quanto specifiche, sono accomunate dall obiettivo di proporre interventi basati su un elaborazione progettuale composita e improntata a requisiti di qualità: Mobilità degli individui (tirocini e scambi); Progetti multilaterali di trasferimento dell innovazione e progetti multilaterali dell innovazione; Progetti e Reti multilaterali di esperti e organizzazioni centrati su temi specifici; Partenariati bilaterali e multilaterali centrati su temi di reciproco interesse dei partner; di sviluppo La Misura Progetti di Partenariato consente di finanziare proposte finalizzate alla promozione ed allo sviluppo di attività di cooperazione tra organismi che lavorano nel campo dell IFP. I progetti possono prevedere esperienze di cooperazione a livello locale, regionale, nazionale e/o settoriale. La Misura Mobilità presenta un articolazione per macrocategorie di soggetti, ciascuna delle quali offre la possibilità di finanziare progetti specifici per obiettivo, contenuto, destinatari e durata del periodo di formazione e/o esperienza di lavoro che i partecipanti devono poter svolgere in un impresa o in un istituto di formazione sito in un paese diverso da quello di provenienza scelto fra quelli ammessi a partecipare al Programma. La Misura Progetti Multilaterali di Trasferimento dell innovazione, consente di finanziare proposte volte ad adattare e integrare i risultati/contenuti innovativi elaborati nell ambito di precedenti esperienze Leonardo da Vinci o di iniziative condotte a livello nazionale/locale/ regionale/settoriale. La Misura Progetti Multilaterali di Sviluppo dell innovazione, supporta iniziative volte a sviluppare contenuti/metodi/procedure innovativi - del tutto nuovi o diversamente utilizzati. Nell ambito di questa misura verranno considerate ammissibili proposte di progetto basate sull elaborazione di prodotti innovativi caratterizzati da innovatività,applicabilità in contesti e a livelli diversi, transnazionalità e multiattorialità del partenariato e valorizzazione come parte integrante del progetto. La Misura Reti tematiche di esperti e organizzazioni centrate su temi specifici, contribuisce al finanziamento di iniziative volte a confrontare a livello europeo competenze e approcci innovativi, migliorare la capacità di analisi e anticipazione dei bisogni, disseminare gli output della rete in circuiti adeguati. In particolare per i progetti multilaterali di trasferimento dell'innovazione, di cui Ecode è un esempio, l'obiettivo consiste nel promuovere l adattamento e l integrazione di contenuti/risultati innovativi elaborati nell ambito di

precedenti esperienze LdV o di altri progetti innovativi, nei sistemi pubblici e/o privati di IFP e nelle aziende a livello settoriale, locale, regionale o nazionale, mentre il contenuto del progetto deve riguardare l'adattamento dei risultati/prodotti già esistenti ai differenti sistemi di formazione, alle culture, ai bisogni e alle necessità degli utenti target trasferimento in nuovi contesti socio-culturali e linguistici utilizzo in nuovi settori o gruppi target, inclusa la sperimentazione i n strutture di formazione pubbliche e private. Di seguito si elencano le priorità previste dal Bando per i progetti multilaterali di trasferimento dell'innovazione: 1. Promuovere la trasparenza e il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche 2. Sviluppare la qualità e l attrattiva dei sistemi e delle prassi di istruzione e formazione professionale 3. Sviluppare le capacità e le competenze di insegnanti, formatori e tutor operanti nel campo dell istruzione e della formazione professionale 4. Sviluppare le competenze della formazione professionale tenendo presenti le esigenze del mercato del lavoro 5. Accrescere i livelli di competenza dei gruppi a rischio.

La Conferenza ha previsto anche l'intervento del dott. Mario Malfatti - Responsabile Valutazione e Monitoraggio FBAFondo Banche Assicurazioni - che sottolinea la rilevanza delle riflessioni esposte nel corso della conferenza, le quali stimolano un'analisi ed un confronto sulle tematiche della formazione continua e sui modelli metodologici adottati per la realizzazione dei Piani formativi aziendali, settoriali e territoriali nel settore del credito, con la chiara prospettiva di promuovere una sostanziale convergenza verso l adozione sistematica delle competenze quale riferimento guida della formazione professionale, per porre in trasparenza i saperi acquisiti dai lavoratori e dalle lavoratrici in esito ai percorsi di apprendimento svolti e consentirne la valutazione oggettiva, in funzione del riconoscimento e della certificazione delle competenze, anche in esito ai percorsi formativi svolti in modalità e- learning. A tal fine, il Dott. Malfatti sottolinea che il carattere distintivo del Fondo FBA è costituito dalla forte attenzione riservata alla qualità contenutistica, metodologica e pedagogica dei Piani formativi, che, in una chiave sistemica, in linea con il Modello E-CODE, riguarda l intero processo formativo, comprendente l analisi dei bisogni, la relativa diagnosi, la progettazione in risposta al gap rilevato, l erogazione di contenuti formativi coerenti e la valutazione degli apprendimenti raggiunti in esito ai percorsi formativi svolti, anche in FAD, al fine di contribuire a dotare i lavoratori e le lavoratrici del credito delle competenze necessarie per migliorare la competitività del sistema bancario nazionale. Il fondo FBA, accoglie la scommessa dei Fondi interprofessionali, l idea che imprenditori e lavoratori, tramite le loro associazioni, possano conoscere più di chiunque altro i bisogni formativi delle imprese e dei lavoratori, saldandoli ad una forte conoscenza degli scenari produttivi, dell organizzazione del lavoro, dei fabbisogni professionali e di conseguenza formativi per attuarli meglio. L innovazione metodologica del Modello di E-CODE coglie pienamente questa sfida e rappresenta uno strumento valido per stimolare gli investimenti in competenze, attraverso soluzioni, metodologie e tecniche che accrescono il valore della formazione, arricchendo le motivazioni delle persone, senza le quali nessun intervento formativo può avere successo. In questo quadro FBA deve e vuole dare un forte contributo, promuovendo avvisi e iniziative che stimolino proposte di alta qualità, sulla base di un confronto bilaterale che sappia individuare i fabbisogni e gli interventi che innalzino la competitività delle imprese e il sapere dei lavoratori. In questa direzione il Fondo Banche Assicurazioni si impegnerà: valorizzando i progetti che analizzino compiutamente i fabbisogni professionali e formativi connettendoli strettamente al miglioramento dell organizzazione del lavoro; individuando forme di premialità per i progetti che si caratterizzano per il ricorso a metodologie didattiche innovative, che integrino la FAD con momenti di apprendimento in aula, on the job e di formazione esperienziale promovendo tipologie di avvisi che rispondano anche a target più precisi, in modo da attivare azioni formative più mirate, ad es. per gli over 45, le donne, ecc.; attivando la possibilità di rispondere a domande individuali di formazione, che consentano di frequentare corsi di alto livello ma anche percorsi formativi che migliorino le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori con le qualifiche più diffondendo i risultati delle esperienze più interessanti e innovative basse per favorire progetti formativi più coerenti con gli orientamenti più virtuosi realizzati sperimentando modalità di valutazione dell impatto dei risultati dei progetti sull organizzazione dell impresa e su un maggiore coinvolgimento dei lavoratori; Il Modello E-CODE, coglie pienamente l esigenza di qualità e di sistematicità della formazione,rappresentando uno strumento in grado di generare vantaggi derivanti dall utilizzo dell ambiente a supporto del processo di autoapprendimento volto a migliorare la capacità di apprendimento delle persone, a facilitare la condivisione e la diffusione del concetto di lifelong learning veicolato dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il Dott. Malfatti, conclude affermando che il Fondo FBA è impegnato, nella realizzazione di un lavoro difficile ma anche affascinante e sfidante, che dovrà coinvolgere, imprese, sindacati, agenzie formative e di ricerca, che, senza rinunciare alle rispettive missioni, dovranno sforzarsi di individuare azioni comuni per tendere insieme all eccellenza, replicando ed estendendo esperienze di successo e di qualità come quella realizzata dal CONFORM con il progetto E.CODE, che rappresenta una buona prassi da replicare e diffondere.

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