LABORATORIO DI ERGONOMIA

Documenti analoghi
lezione ERGONOMIA DESIGN cosa è il prodotto come viene utilizzato

LABORATORIO DI ERGONOMIA

design ergonomia la storia lezione

LABORATORIO DI ERGONOMIA

DI ERGONOMIA E DESIGN

design ergonomia creatività qualità innovazione lezione

LABORATORIO DI ERGONOMIA

lezione ERGONOMIA DESIGN Human-Centered Design riduzione dell errore

Luigi Bandini Buti architetto ergonomo Criteri per un progetto ergonomico per tutti

design prima esercitazione

Ergonomia Sostenibilità Design innovazione progettuale e nuovi percorsi formativi

LABORATORIO DI ERGONOMIA

LABORATORIO DI ERGONOMIA

ALLEGATO A. A) Comparto di provenienza '! '! '# ($ )$! *!!!! +, *#+')%%!.0,%!)% *!)+/'#)"!)+)%!,'!- ()%!!)- +)%!,'!)- %' /"!!!)-

lezione le componenti dimensionale e funzionale riferimenti per il progetto

lezione la componente funzionale posture e movimenti

lezione ERGONOMIA DESIGN Human-Centered Design

CAA ED AUSILI PER LA RIABILITAZIONE DELLA COMUNICAZIONE NEI DGS UN ESPERIENZA CON IL FACE MOUSE. Dott.ssa Laura Nunberg

CANTINESENZABARRIERE. Presentazione dell iniziativa:

Modelli operativi nel tirocinio: il CdL in Tecnica della riabilitazione psichiatrica

ANEP MARCHE Monica Rizzieri

lezione la componente dimensionale le misure antropometriche

Servizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico

INFORMAZIONI TATTICHE PER GUARDIE PARTICOLARI GIURATE

GTTS3: Sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. Introduzione R-0353-D0415-CI-I 1

design ergonomia la storia lezione

Scheda Analisi Mansione SCHEDA 4 ANALISI DELLA MANSIONE LAVORATIVA. AZIENDA:... Indirizzo:... Telefono:... Referente:...

ERGONOMIA DEI SISTEMI DI LAVORO

RELAZIONE 2009 DOTTORATI DI RICERCA Codice:... (attribuito dal sistema)

ISTITUTO TECNICO E.F. CORINALDESI SENIGALLIA

Prevenzione basata sulle evidenze

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Operatore dei sistemi e dei servizi logistici. Standard della Figura nazionale

Descrizione processo

l ergonomia nella normativa

ALLEGATOA alla Dgr n del 04 agosto 2009 pag. 7/16 PARTE 2/3: LIMITAZIONI DELL ATTIVITA / RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE E FATTORI AMBIENTALI

JEROME SEYMOUR BRUNER

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Circolare n. 454 Bologna, 02 maggio 2016

T22 PLUS - T40 PLUS - T40W PLUS. Salute e sicurezza come standard

Convegno: Requisiti di sicurezza per l inserimento al lavoro D. LGS. 81/08

Evoluzione del ruolo professionale nel settore Tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC)

F O R M A T O E U R O P E O

Centro di Formazione, Orientamento e Sviluppo

INSEGNANTE TECNICO PROGETTISTA MECCANICO TECNICO

La responsabilità della scuola nell alternanza. Lo studente «al centro»

GIULIATTINI MARCO. 0575/ numero telefonico telefono cellulare. Sesso M Data di nascita 13/02/1960 Nazionalità

Mappare le competenze infermieristiche per lo sviluppo organizzativo Potenzialità e limiti della Nursing Competence Scale

0575/ numero telefonico telefono cellulare. Sesso M Data di nascita 13/02/1960 Nazionalità

Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti. Perugia,

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI

Questionario CInAP SEZ. 1 - PERCORSO FORMATIVO

PIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI

Operatore del benessere - Acconciatura

lezione la componente funzionale posture e movimenti

Lista di controllo Allegato 03 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI/MMC

CAPITOLO CAPIT Organizzazioni e Teoria ganizzazioni e T Organizzativa

Bilancio delle Competenze(BdC)

LE ATTREZZATURE DI LAVORO LA FORMAZIONE DOPO L ACCORDO STATO REGIONI

ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO OBIETTIVI BENEFICI STRUTTURA

Tecnico impianti termici. Standard della Figura nazionale

Quali aspetti del percorso formativo dei Corsi di. margini di miglioramento?

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/2016

BALANCE BIKE A SCUOLA

ANALISI DELLE POSIZIONI

Qualità delle app per e-gov: i test di usabilità

I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015

Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le

F O R M A T O E U R O P E O

RISULTATI QUESTIONARIO SULLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI AL CITTADINO DAGLI UFFICI COMUNALI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

FORMAZIONE DEL CASE-MANAGER

LA TUTELA DEI CITTADINI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DI POLIZIA STRADALE

Telefono Sesso Maschio Data di Nascita 04/03/1957 Nazionalità

C.F.S. Centro Formazione e Servizi s.r.l. Formazione Orientamento Sicurezza ed Igiene nelle attività produttive

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

LA NORMA INTERNAZIONALE SPECIFICA I REQUISITI DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ PER UN'ORGANIZZAZIONE CHE:

Curriculum Vitae Europass

mini-hta delle Tecnologie

Prof.ssa Francesca Vitali a.a. 2013/2014

Lezione 6 L approccio innatista-modulare

RIPENSARE LA DIDATTICA UNIVERSITARIA Percorso formativo sui metodi di insegnamento universitario

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

Scheda Anagrafica/presa in carico DATI ANAGRAFICI

Valutazione dei rischi: strumento di lavoro per il medico competente

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA

Presentazione del Laboratorio Ufficio stampa ed eventi

Dorotea Di Giorgio. All interno di Sinapsi Group svolgo la mansione di impiegata nel settore Outsourcing. Impiegata INFORMAZIONI PERSONALI

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

D.LGS.626/94 TITOLO VI USO DELLE ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI ARTICOLO 50 CAMPO DI APPLICAZIONE

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona

Progettazione dei sistemi costruttivi (8CFU)

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Pronto Soccorso

TFA Renzo Campanella

Prima di entrare in aula

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale

Riscaldati bene! -campagna di sensibilizzazione per il corretto utilizzo degli impianti termici in ambito domestico - in collaborazione con:

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola

MODULO 1 LEGISLAZIONE SCOLASTICA PER L'INCLUSIONE

Transcript:

Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Disegno Industriale - 2 anno LABORATORIO DI ERGONOMIA prof.ssa Francesca Tosi con: dott.ssa Alessia Brischetto, dott.ssa Irene Bruni, dott. Daniele Busciantella lezione ERGONOMIA & DESIGN chi è l utente-chi usa cosa a.a. 2014-15

CETRALITA DELL UTENTE l approccio User-Centered Design L UCD è la pratica di progettare prodotti che possano essere utilizzati dagli utenti per gli obiettivi e l uso richiesti, con la massima efficienza, la massima soddisfazione e il minimo stress fisico e mentale rielaborato da J. Rubin, 1994.

definire le variabili del contesto COSA E il prodotto funzioni primarie e secondarie, obiettivi primari e secondari, tipologie di utenti a cui si rivolge, tipologie di impiego (domestico, professionale ecc.) CHI E L UTENTE età, sesso, nazionalità, professione, capacità di spesa.. caratteristiche e capacità (fisiche, sensoriali, cognitive) utente generico o professionale competenza d uso, livello di esperienza PER COSA viene utilizzato il prodotto tipologie di attività svolte/previste livello di impegno psico-fisico richiesto QUANDO viene utilizzato il prodotto in quale periodo dell anno, della giornata ecc. con quale durata (per quanto tempo) con quale frequenza (saltuaria, continua, temporanea ecc.) DOVE viene utilizzato il prodotto l ambiente dell interazione utente/ prodotto (fisico, sociale, organizzativo, tecnologico) COME viene utilizzato il prodotto modalità di impiego utilizzate dagli utenti abitudini d uso ipotizzabili..

definire le variabili del contesto CHI E L UTENTE età, sesso, caratteristiche e capacità (fisiche, sensoriali, cognitive) nazionalità e/o appartenenza geografica, appartenenza culturale, professione, capacità di spesa.. utente generico o professionale, competenza d uso, livello di esperienza, 1

Progettare per le diverse tipologie di esigenze

LE CARATTERISTICHE E LE ESIGENZE DEGLI UTENTI Includere le esigenze degli utenti reali nel progetto significa partire dalla identificazione: del gruppo di utenti che realmente utilizza, utilizzerà o potrà utilizzare il prodotto (l'ambiente o l'attrezzatura); del tipo - o dei tipi - di utilizzazione (professionale o domestica, quotidiana o saltuaria ecc.) a cui il prodotto è destinato; del contesto (o dei contesti) d'uso in cui il prodotto è (o sarà) prevedibilmente utilizzato. 21

CHI E L UTENTE, CHI USA COSA Le persone che utilizzano i prodotti possono essere: Utenti generici: interagiscono con prodotti di uso comune (elettrodomestici, stoviglie, personal computers ecc.) nell'ambito delle proprie attività quotidiane (personali o di lavoro) senza che per questo venga richiesta una preparazione specifica. Operatori: utilizzano macchine e dispositivi complessi che richiedono una specifica preparazione professionale. L'operatore è quindi un utente caratterizzato da specifiche competenze e/o caratteristiche fisiche, che lo rendono capace di svolgere un determinato compito seguendo procedure strutturate all'interno di un contesto controllato. Tecnici addetti al montaggio e/o alla manutenzione: riparano e mantengono in buono stato di funzionamento prodotti, macchine e dispositivi. Montatori o manutentori generici: sono spesso gli stessi utenti del prodotto che montano o riparano un prodotto senza essere in possesso di alcuna competenza specifica né di sufficienti istruzioni. Ad esempio montare un mobile, cambiare una cartuccia di inchiostro, sostituire una ruota o un componente di un elettrodomestico. 3

CHI E L UTENTE, CHI USA COSA In funzione del problema progettuale l'utente reale può essere rappresentato: da uno specifico gruppo di utenti (o da un campione di utenti opportunamente selezionati) da fasce di utenza più o meno ampie dalla totalità della popolazione 42

CHI E L UTENTE, CHI USA COSA i prodotti specializzati, e/o rivolti ad un uso professionale sono in genere utilizzati: da operatori e/o utenti selezionati (ad esempio in base alla competenza ed alla formazione professionale, o in base a specifiche caratteristiche e/o capacità fisiche) all'interno di contesti organizzati che prevedono il controllo sia dell'ambiente fisico che delle procedure d'impiego. i prodotti di uso quotidiano (daily use products) possono essere utilizzati: da un numero molto esteso di persone da persone diverse in una pluralità di contesti 5 2

LA COMPETENZA D USO riguarda il tipo e il livello di conoscenze che l'utente possiede (o che si ritiene possieda) per utilizzare un prodotto. Può essere: NORMALE: è l'insieme di conoscenze che si ritengono possedute da almeno il 90% delle persone, ossia che appartengono alla maggior parte o a grandi aree di utenti. Le competenze ritenute normali possono essere: - caratteristiche di tutta l'umanità, ossia innate o sviluppate durante lo sviluppo dalla totalità degli esseri umani; ad esempio la posizione eretta, camminare, parlare, ecc.; - caratteristiche di grandi gruppi di popolazione; ad esempio la capacità di lettura nei paesi occidentali, la capacità di utilizzare programmi di videoscrittura per chi svolge un normale lavoro di ufficio, ecc. 67

LA COMPETENZA D USO SPECIFICA: ossia specificatamente attinente all'uso del prodotto. Sono le conoscenze acquisite con un breve apprendimento, al termine del quale il 90% delle persone è in grado di utilizzare un prodotto. Possono essere acquisite attraverso: - l'utilizzo del prodotto - la lettura delle istruzioni - un rapido addestramento da parte di un altro utente SPECIALIZZATA: sono le conoscenze acquisite attraverso un addestramento mirato (la patente di guida, un corso di formazione professionale). 67

LE CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI Le caratteristiche degli utenti possono essere: comuni a tutta l'umanità - sono quelle che distinguono gli esseri umani dalle altre specie viventi e alle quali, pur tenendo conto di tutte le possibili variazioni individuali, ci si riferisce comunemente come "caratteristiche e capacità di base". (percepire visivamente gli oggetti e di percepire, in particolare, lunghezze d'onda comprese tra gli 0,380 e gli 0,780 micron o la capacità di udire frequenze comprese tra i 16 e i 20.000 Hz) appartenenti a grandi fasce di popolazione - possono dipendere dall'età anagrafica (ad esempio la ridotta acuità visiva per le persone di oltre 65 anni di età) dall'appartenenza geografica ( leggere e scrivere per la popolazione occidentale scolarizzata) da abilità molto diffuse (guidare l'auto, utilizzare un telefono ecc.). 74

LE CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI appartenenti a segmenti di utenza precisamente identificati - ad esempio caratteristiche di peso e di altezza per particolari categorie di sportivi, capacità di utilizzare in modo accettabile un programma di videoscrittura per impiegati di aziende operanti nel settore terziario ecc. specificatamente individuali - possono essere di tipo fisico, percettivo, cognitivo, culturale, generazionale. Connotano l'individuo in quanto tale (o il gruppo di individui considerato) fornendoci informazioni specifiche sulle sue caratteristiche e capacità psico-fisiche, (ad esempio l'altezza, la capacità di movimento, la acuità visiva, ecc.) e inoltre sulle sue abitudini ed aspettative, sulla sua formazione culturale, ecc. 85

LE CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI Possono essere valutate in funzione di: età sesso livello di abilità o disabilità provenienza geografica appartenenza culturale.. 96

LE ESIGENZE DEGLI UTENTI Variano in rapporto all'uso di uno specifico prodotto in base: - al motivo per il quale il prodotto viene usato - alla situazione contingente (fretta, stanchezza, distrazione ecc.) - alle aspettative con le quali l'utente si rivolge al prodotto (ad es. la funzionalità, il prezzo, la piacevolezza, l'estetica, la semplicità e la comprensibilità d'uso ecc.) 10 8

LE ESIGENZE DEGLI UTENTI variano da persona a persona in base alle caratteristiche fisiche, sensoriali e cognitive di ognuno, alle caratteristiche dell'ambiente in cui l'utente svolge le sue attività (microclima, umidità, illuminazione, rumore, affollamento ecc.) E variano per ciascuno nel corso della vita in rapporto all'età, alle condizioni di salute e al livello di autonomia. 11 8

LE ESIGENZE DEGLI UTENTI in base alle caratteristiche dell'utenza le esigenze possono essere: Comuni a tutta l'umanità, o esigenze di base: riguardano ad es. il camminare in posizione eretta, o la necessità di dormire un numero minimo di ore ogni giorno. Appartenenti a grandi fasce di popolazione: riguardano ad es. la necessità di portare gli occhiali per le persone miopi, o la necessità di vivere in ambienti riscaldati per coloro che vivono in paesi dove la temperatura invernale scende sotto i 15-18 gradi. 12 9

LE ESIGENZE DEGLI UTENTI Appartenenti a segmenti di popolazione precisamente identificati: derivano da specifiche caratteristiche fisiche, cognitive o culturali degli utenti. Ad es. le dimensioni necessarie al passaggio di una sedia a ruote, l'uso dell'alfabeto cirillico nei paesi di lingua russa ecc. Specificatamente individuali: derivano dalle caratteristiche di uno specifico individuo o gruppo di individui. Ad esempio le esigenze di movimento e di visibilità relative alla postazione di guida delle auto da corsa. 13 9