BILANCIO DEMOGRAFICO 2010 La popolazione del Piemonte nel 2010 La pubblicazione presenta i dati dei bilanci demografici ISTAT anno 2010 suddivisi per comune, provincia, Asl, comunità montane, zone altimetriche e centri per l Impiego definiti sulla base della compilazione annuale da parte dei comuni del modello P2/ISTAT. Il conteggio è effettuato a partire dai dati del movimento naturale e migratorio della popolazione: saldo naturale e saldo migratorio. Il saldo naturale è la differenza tra il numero dei nati (iscrizioni all anagrafe per nascita) e il numero dei morti (cancellazioni per morte). Il saldo migratorio è invece la differenza tra il numero di immigrati (iscritti all anagrafe per trasferimento da altro comune o da stato estero o per altri motivi) e il numero di emigrati (cancellati dall anagrafe per trasferimento in altro comune o in stato estero o per altri motivi). 1
GRAF 1 Popolazione piemontese dal 1987 al 2010 Migliaia 4480 4450 4420 4390 4360 4330 4300 4270 4240 4210 4180 4150 Fonte: elaborazione Settore Statistica e Studi su dati Istat 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 La popolazione residente in Piemonte al 31 dicembre 2010 è di 4.457.335 individui ed è cresciuta di 30.415 unità rispetto all anno precedente confermando il trend positivo della popolazione piemontese dall anno 2001. Negli anni 80 e 90 invece l evoluzione era tendenzialmente stazionaria. 2 Anno
La crescita della popolazione piemontese di questi ultimi anni è il risultato dell immigrazione straniera nonostante nel 2010 il saldo migratorio estero sia stato pari a 27.958 unità contro le 29.333 del 2009. Il saldo naturale è invece in costante diminuzione, nel 2010 è pari a 10.400 unità ( 10.644 anno 2009). Le nascite in valore assoluto diminuiscono (38.385) rispetto al 2009 (39.123) quasi a sottolineare come i comportamenti riproduttivi delle donne straniere siano sempre più simili a quelli indigeni. Oltre ai fenomeni reali di chi nasce, muore e si sposta si registrano anche movimenti puramente contabili. Ad esempio la flessione del 2001 è imputabile alla sottostima tipica dei censimenti mentre nei primi anni successivi la popolazione cresce per le rettifiche postcensuarie e per le regolarizzazioni degli stranieri. La provincia più numerosa, con oltre la metà del totale regionale, è Torino con 2.302.353 residenti (51,65% del totale dei residenti regionali), mentre la meno numerosa è quella del Verbano-Cusio-Ossola con 163.247 residenti (3,66%). La distribuzione territoriale ed amministrativa della popolazione piemontese è caratterizzata da un elevato numero di piccoli comuni: dei 1206 comuni complessivi 1071 (88,8%) hanno meno di 5000 abitanti di cui 597 comuni (49,5%) meno di 1000 e 35 (2.9%) comuni sotto i 100. I comuni con popolazione sopra i 20.000 sono 33 (2,7%) di cui 7 (0,58%, e tra questi non sono compresi i capoluoghi di provincia di Biella, Verbania e Vercelli) con popolazione superiore ai 50.000. I comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 unità sono 102 (8,4%). Il comune meno numeroso è quello di Moncenisio con 42 residenti. Il comune che ha guadagnato più residenti rispetto al 2009 è quello di Alessandria (+783) mentre quello che ne ha persi di più è il comune di Torino (-1.975). 3
GRAF 2 Nati e Morti in Piemonte dal 1987 al 2010 55000 50000 45000 40000 35000 30000 25000 Fonte: elaborazione Settore Statistica e Studi su dati Istat MORTI NATI 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Il saldo naturale garantisce la crescita demografica naturale della popolazione per cui si auspicherebbe fosse sempre di segno positivo, purtroppo in Piemonte da oltre 25 anni si registra un saldo naturale negativo e Torino è il comune con saldo peggiore in valore assoluto contando una differenza a favore dei decessi di 1.181 unità mentre il comune con differenza in valore assoluto a favore dei nati è Caselle Torinese (+96 unità). 4
In Italia il saldo naturale è nuovamente tornato positivo dal 2004, nel 2008 si intravedeva una ripresa delle nascite anche per il Piemonte poi smentita con il numero dei nati dal 2009 nuovamente in diminuzione. l trend della natalità non è più in crescita infatti il numero di nati dal 2009 è tornato a diminuire e la forbice tra il numero di morti e quello di nati ritorna ad allargarsi (GRAF 2). GRAF 3 Tassi di fecondità totali (TFT) dal 1987 al 2010 1,5 1,4 1,3 TFT ITALIA TFT PIEMONTE 1,2 1,1 1 1987 1988 1989 Fonte: elaborazione Settore Statistica e Studi su dati Istat 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 5 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Il fatto è confermato anche dal Tasso di fecondità totale (TFT), che esprime il numero medio di figli per donna feconda. Si è infatti ben lontani dal TFT di 2,1 che consente alla popolazione di rigenerarsi. Il TFT stimato per il 2010 in Italia è di 1,41 leggermente superiore a quello del Piemonte che è di 1,39 (stima ISTAT). Il valore peggiore il Piemonte lo ha registrato nel 1995 con un TFT uguale a 1,04 (GRAF 3). Il tasso di natalità piemontese nel 2010 è di 8,6 nati ogni 1000 residenti ed è inferiore al dato italiano ( 9,3 nati ogni 1000 residenti). Le province con tasso di natalità più alto sono Cuneo e Novara (9,2 ) mentre quella con tasso di natalità più basso è Biella (7,1 ) Il tasso di mortalità è il terzo più alto (dopo Liguria e Toscana) della media nazionale (11,0 morti ogni 1000 residenti in Piemonte contro 9,7 in Italia Istat 2011). Le province con il più alto tasso di mortalità sono Alessandria (13,4 ) e Vercelli (13,0 ), quella con tasso di mortalità più basso è Novara (10 ). Questi tassi sono correlati alla composizione per età della popolazione e al suo progressivo invecchiamento. Nel 2010 le persone con età > di 65 anni sono il 22,8% della popolazione totale mentre la media nazionale è del 20,2% pertanto l indice medio di vecchiaia, ossia il rapporto tra il numero di anziani con età > di 65 e il numero dei giovani con età < di 15, è di 178 cioè quasi due anziani per giovane contro quello dell Italia 144 anziani ogni 100 giovani. L età media della popolazione piemontese è 45 anni (43 Italia) Anche gli altri indicatori della struttura per età della popolazione regionale segnalano grossi squilibri. La crescita naturale della popolazione piemontese 2010 risulta 2,3 per 1000 residenti e continua ad essere fortemente sbilanciata la sua distribuzione per età, la crescita totale per il Piemonte è comunque positiva e pari al 2,4 per 1000 residenti questo grazie a un saldo migratorio totale uguale al 4,8 dei residenti. Continua in Piemonte la contrazione della crescita totale (2010=2,4, 2009=3,1 ) dovuto anche alla diminuzione del saldo migratorio (2010=4,8, 2009=4,5 ). Crescono molto di più le fasce della terza e quarta età mentre hanno crescita contenuta le fasce d età giovanili. Questo fenomeno di disequilibrio tra la popolazione che entra nel mondo del lavoro e la 6
popolazione che ne esce a favore di quest ultima nel lungo periodo avrà ripercussioni sulla vita sociale ed economica della popolazione. Banca dati Piemonte Statistica: http://www.ruparpiemonte.it/infostat/ 7