La Regione Marche per le imprese. Guida all operatività degli strumenti di sostegno alle PMI industriali e artigiane



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La Regione Marche per le imprese Guida all operatività degli strumenti di sostegno alle PMI industriali e artigiane

Una continuità di sviluppo... L ultimo decennio di riforme ha radicalmente mutato i rapporti tra Stato, Regioni e Autonomie locali, modificando ruoli e funzioni, prima in ambito amministrativo con le leggi Bassanini e la normativa di attuazione, poi in ambito legislativo con la riforma del titolo V della Costituzione. Quest ultima in particolare, assegnando alle Regioni la titolarità di funzioni in materia di industria e artigianato, prima spettanti allo Stato, ha rappresentato una svolta epocale nella programmazione regionale a favore delle imprese e allo stesso tempo ha determinato l adozione di una nuova impostazione di fondo nei confronti delle scelte di politica economica. Se il 2001 ha definitivamente avviato una nuova fase, questi ultimi anni hanno visto la Regione assumere il ruolo di interprete dei fabbisogni del tessuto produttivo e di protagonista nel processo di sviluppo delle imprese, come si evince dall operatività degli strumenti di sostegno alle PMI che vengono di seguito illustrati. Un impegno dovuto, visto che le Marche sono la regione più artigiana d Italia, oltre che interprete autorevole del Made in Italy. L impegno della Regione Marche si è concretizzato in una strategia di intervento di lungo periodo, diffusa sul territorio e diversificata in base alle esigenze delle imprese dei vari settori produttivi e di diversa dimensione. Una strategia, che ha fatto perno sull esigenza di aumentare i fattori di competitività - ricerca, innovazione, internazionalizzazione, formazione - delle imprese, collegandola con gli obiettivi di sviluppo fissati dalla Comunità Europea. Un lavoro che proseguirà nei prossimi anni, per mezzo degli strumenti e interventi finanziati con risorse regionali, nazionali e comunitarie, che vengono esaminati in questo opuscolo. La presente guida nasce come strumento di attuazione della strategia di comunicazione del POR Marche Competitività regionale e occupazione (Programma CREO) cofinanziato dal Fondo europeo di Sviluppo regionale nel settennio 2007/13. Questo opuscolo, pur interessando anche le agevolazioni previste da leggi nazionali e regionali, si propone come obiettivo prioritario, in linea con il Piano pluriennale di informazione e comunicazione del Programma CREO, quello di informare, promuovere il consenso e la consapevolezza sul ruolo, le finalità, i metodi e i risultati della politica regionale finanziata dal FESR, sensibilizzando i potenziali beneficiari finali e l opinione pubblica nel suo complesso sugli strumenti di sostegno allo sviluppo e alla competitività delle piccole e medie imprese del nostro territorio. Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche La L impegno Regione della Marche Regione per le Marche impresea favore delle imprese 3

La realizzazione di attività di ricerca e sviluppo e l attuazione di politiche innovative è più che mai indispensabile per la sopravvivenza e la competitività delle imprese, per la creazione di nuovi posti di lavoro, per rispondere alle sfide concorrenziali dei paesi emergenti. La Regione Marche concentra i suoi sforzi programmatici e le risorse più consistenti per corrispondere agli obiettivi della Strategia di Lisbona e per incrementare sia l ancor basso livello di spesa in ricerca e sviluppo sia per favorire l accesso alla ricerca da parte di un numero crescente di imprese ed in particolare di quelle artigiane. Una Regione basata sulla conoscenza e aperta all innovazione I progetti che la Regione finanzia in questo ambito a favore delle PMI industriali e artigiane sono i seguenti: Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale da parte delle PMI, anche in raggruppamenti lungo le filiere tecnologico-produttive ed in collaborazione con le Università e i Centri per l Innovazione e trasferimento tecnologico. Progetti di inserimento in azienda di giovani laureati e coinvolgimento di ricercatori e di professori universitari, al fine di introdurre nel tessuto produttivo nuove conoscenze e competenze. Sostegno a pacchetti integrati di iniziative nei settori dell innovazione tecnologica, ambientale, organizzativa e commerciale, dando priorità ai processi di internazionalizzazione, quali fattori di competitività per le nostre imprese. Progetti di adeguamento delle dotazioni tecnologiche agli standard europei di produttività e di innovazione. Azioni volte alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese innovative da spin-off accademici, con l obiettivo di tradurre le conoscenze acquisite in ambito universitario in applicazioni industriali e di sviluppare e commercializzare prodotti, processi o servizi nuovi o di qualità sensibilmente migliore. Iniziative per sostenere la competitività del sistema moda e del made in Italy, rilanciando la presenza dei settori tessile-abbigliamento, pelli, cuoio e calzature sui mercati internazionali. La Regione Marche per le imprese 5 Struttura regionale competente: PF Innovazione, Ricerca, distretto tecnologico e competitività dei settori produttivi Link per la documentazione e la modulistica: www.impresa.marche.it/ita/home.htm www.europa.marche.it www.incentivionline.mcc.it www.marcheinnovazione.it

Le politiche per la ricerca, lo sviluppo e l innovazione tecnologica Strumenti Ricerca e sviluppo Progetti Finanziati Investimenti ammessi ( ) Contributi concessi ( ) Risorse disponibili ( ) Affrontare insieme le sfide ambientali Promozione della ricerca industriale e dello sviluppo precompetitivo nelle PMI L. 598/94 ricerca (risorse Docup, Por, Fur, Cipe) 281 128.736.200,00 43.775.033,10 3.587.000,00 Promozione della ricerca e sviluppo in filiere tecnologico-produttive Intervento 1.1.1.4.2 POR MARCHE 2007-2013 22 (78 imprese) 29.184.802,02 15.560.457,29 3,417.000,00 Diffusione dell Innovazione e della ricerca per lo sviluppo precompetitivo di filiera Ricerca industriale e sviluppo precompetitivo Azione 7.1.A PRAI ISSOCORE 2007-2009 (Risorse Prai, Fur) 12 13.119.431,30 2.652.430,00 - Trasferimento tecnologico Supporto al trasferimento tecnologico attraverso la promozione di nuove conoscenze e competenze Intervento 1.1.1.4.3 POR MARCHE 2007-2013 (Risorse Por, Cipe) 63 (73 imprese) 19.525.313,35 9.823.590,68 4.675.000,00 Sostegno allo sviluppo di nuove imprese innovative Intervento 1.3.1.7.1 POR MARCHE 2007-2013 (Risorse Por) 12 9.484.748,10 4.547.153,17 452.000,00 Innovazione Agevolazioni per l innovazione tecnologica e la tutela ambientale L. 598/94 c/interessi (Risorse Docup, Fur) 1783 429.793.410,00 69.922.350,00 5.000.000,00 annui circa Promozione dell Innovazione dei Processi Aziendali L. 598/94 art. 11 - P.I.A. (Risorse Docup e Por) Sostegno agli investimenti tecnologici nelle PMI L. 20/2003 Art. 16 lett. J e Intervento 1.2.1.07.0 POR MARCHE 2007-2013 (Risorse regionali e Por) Prototipazione rapida e produzione di prova L. 20/2003 Lett H (Risorse regionali) Commercio elettronico L.R. 20/2003 art. 16 Lett. G (Risorse regionali) 280 131.036.484,83 18.057.605,18 2.191.000,00 255 163.963.992,61 13.083.530,78 4.375.000,00 43 2.796.799,60 1.010.494,16-100 2.830.107,00 936.000,00 - La Regione Marche per le imprese Una Regione basata sulla conoscenza e aperta all innovazione 7

Le politiche ambientali ed energetiche Strumenti Progetti Finanziati Ambiente Investimenti ammessi ( ) Contributi concessi ( ) Risorse disponibili ( ) I mutamenti climatici, la carenza di approvvigionamenti energetici e la necessità di uno sviluppo sostenibile ci inducono giorno dopo giorno ad adeguare il nostro modo di pensare l attività economica e pongono le imprese di fronte all esigenza di adattare la propria attività alle priorità del protocollo di Kyoto e ad una legislazione ambientale sempre più complessa, diretta a sanzionare l inosservanza delle norme in materia. Aiuti per riconversione ecologica PMI (submisura 1.1.3 Docup Ob. 2 2000/06) Incentivi per certificazione dei sistemi di qualità, sistemi ambientali (Emas e Ecolabel), sistemi integrati ed etica (submisura 1.3.1 Docup Ob. 2 2000/06) Sostegno agli investimenti eco-innovativi (Int. 1.2.2.06.01 POR FESR 2007/13) Incentivi per certificazione dei sistemi di qualità, sistemi ambientali (Emas e Ecolabel), sistemi integrati ed etica (art. 16 L.R. 20/03) 158 23.110.000,00 10.689.000,00-148 3.381.000,00 1.321.000,00-26 7.077.024,58 3.052.266,24 1.000.000,00 circa annue 247 10.689.000,00 2.006.000,00 - D altra parte il recente e rapido aumento dei prezzi dell energia implica nuove sfide per le imprese che debbono contenere i costi di produzione per rimanere competitive. L Unione europea a tal riguardo ha fissato due importanti obiettivi entro il 2020: da un lato diminuire il consumo energetico del 20%, dall altro ridurre i gas a effetto serra e portare la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell UE al 20%. Impegnata da oltre un decennio sul fronte delle iniziative per le PMI per diminuire l impatto ambientale e favorire l efficienza energetica, la Regione Marche fornisce un supporto finanziario alle seguenti progettualità: Energia Aiuti alle PMI per interventi finalizzati al risparmio energetico e all utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (submisura 1.1.3B Docup Ob. 2 2000/06) Sostegno agli investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili da utilizzare in contesti produttivi (Int. 321.43.01 POR FESR 2007/13) Incentivi per interventi di risparmio energetico (Art. 12, comma 2 lett. a) LR 20/2003) Incentivi per altri interventi (produzione di energia termica con sistemi alternativi alla caldaia, per fonti rinnovabili e per impianti solari termici (Art. 12, comma 2, LR 20/2003) 46 6.138.000,00 2.937.000,00-24 8.620.000,00 3.014.000,00 4.306.645,94 90 31.179.000,00 7.701.000,00 1.615.000,00 326 5.898.000,00 1.526.000,00 Introduzione nel ciclo produttivo di sistemi innovativi, impianti e attrezzature che riducono l impatto ambientale, per la rimozione e modifica delle strutture contenenti amianto e altre sostanze inquinanti, per il recupero e riciclaggio dei rifiuti conto terzi, per il miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Certificazione dei sistemi di qualità aziendale, di gestione ambientale, dei sistemi integrati qualità, ambiente e sicurezza, e certificazione etica. Investimenti eco-innovativi, con particolare riguardo a quelli volti alla riduzione della pericolosità e/o quantità degli inquinanti in atmosfera e all eliminazione o riduzione di sostanze pericolose nei cicli produttivi, sostituendole con altre meno nocive. Investimenti mirati alla sostituzione di macchinari o a modifiche impiantistiche per la riduzione dei consumi energetici nei siti produttivi. Promozione dell utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, con evidenti ulteriori vantaggi in termini di sviluppo delle aziende locali del settore, anche con la semplificazione amministrativa per le autorizzazioni. Sviluppo delle reti energetiche anche in un ottica di contenimento dei costi energetici. Struttura regionale competente: P.F. Industria, artigianato, politiche distrettuali ed infrastrutture (per gli interventi di tutela ambientale ed ecoinnovazione) PF Energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico (per gli interventi di efficienza e risparmio energetico) Link per la documentazione e la modulistica: www.impresa.marche.it/ita/home.htm www.europa.marche.it La Regione Marche per le imprese 9 Affrontare insieme le sfide ambientali

Regione/Banche/Imprese: una partnership per lo sviluppo L intervento della Regione mira pertanto alla creazione di un clima di distensione nel rapporto banca impresa, agendo con specifici strumenti volti al rafforzamento del sistema regionale di garanzie, sia assecondando i processi di fusione di confidi, sia rafforzandone il capitale di vigilanza, all allentamento delle tensioni sul versante dei tassi di interesse, nonché alla creazione di nuove forme di capitalizzazione delle imprese. Gli interventi nel settore del credito e della finanza riguardano le seguenti linee di azione: Il fattore del credito e della finanza delle imprese è uno degli aspetti cruciali per lo sviluppo dell economia regionale. Se la scarsa capitalizzazione delle PMI e la conseguente necessità di ricorrere al credito per lo sviluppo dell attività produttiva è un elemento di preoccupazione in tempi normali, dovendosi confrontare con le economie emergenti sul fronte dei costi, il rapporto banca-impresa può diventare critico per il sistema marchigiano se si aggiungono le difficoltà insorte a seguito della crisi dei mercati finanziari con la relativa restrizione del credito e la piena operatività dei criteri di valutazione dettati da Basilea 2. Rafforzamento del sistema regionale di garanzie assecondando i processi di fusione, con l obiettivo di favorire la crescita dei Confidi artigiani per rafforzarne il ruolo di garanti nei finanziamenti alle PMI, alla luce dell accordo di Basilea 2, e di superare la frammentarietà degli organismi esistenti. Rafforzamento del capitale di vigilanza, finalizzato all evoluzione dei confidi in intermediari finanziari vigilati (iscrizione art. 107 T.U.B.). Interventi mirati a sostegno degli investimenti di efficienza energetica e di energia alternativa, attraverso la concessione di garanzia e abbattimento tassi. early stage financing tramite capitalizzazione di nuove imprese ed iniziative di spinoff aziendale ed universitario. Abbattimento tassi di interesse per le imprese artigiane, con l obiettivo di favorirne gli investimenti (L.949/52, L.240/81). Garanzia e tasso agevolato per le imprese artigiane per le operazioni di finanziamento garantite dalle cooperative artigiane di garanzia. Legge Sabatini : 45 anni di interventi per il rinnovamento dell apparato produttivo tramite agevolazioni per l acquisto o il leasing di nuove macchine utensili o di produzione. ad aiutare, attraverso la concessione di garanzie di secondo grado, le micro e piccole imprese nelle difficoltà di accesso al credito e di liquidità corrente, che possono incidere negativamente sul lavoro, sull occupazione e sullo sviluppo del sistema economico regionale. Interventi per capitale di rischio, finalizzati allo sviluppo della tecnologia e della ricerca nella fase di Il fondo anticrisi, ovvero la messa in sicurezza del sistema Marche : il fondo di solidarietà regionale di garanzia mira Struttura regionale competente: Promozione, credito, finanza innovativa e controllo Link per la documentazione e la modulistica: www.srgm.it www.artigiancassa.it www.mcc.it www.impresa.marche.it/ita/home.htm www.europa.marche.it www.incentivionline.mcc.it La Regione Marche per le imprese 11 Regione/Banche/Imprese: una partnership per lo sviluppo

Le politiche per il credito e la finanza Strumenti Dotazione finanziaria ( ) Risultati ottenuti Risorse disponibili ( ) Rafforzamento del sistema regionale di garanzie - Incentivi alla aggregazione delle cooperative artigiane di garanzia 5.000.000,00 Rafforzamento del capitale di vigilanza (fondi POR 2007/13) - Intervento sui fondi di garanzia a favore dei Confidi della regione Marche in funzione di Basilea 2 11.000.000,00 Investimenti di efficienza energetica e di energia alternativa (fondi POR 2007/13) - Garanzia per il sostegno degli investimenti per efficienza energetica e produzione di energia da fonti alternative 6.000.000,00 Interventi per capitale di rischio (fondi POR 2007/13) Avvio di nuove imprese innovative Abbattimento tassi interesse per imprese artigiane (L.949/52 e L.240/81) 46.000.000,00 6640 imprese finanziate 432.000.000,00 finanz.ti agevolati 45.000.000,00 contributi concessi 5.000.000,00 ciirca annue Garanzia e tasso agevolato per le imprese artigiane 14.210.000,00 Acquisto/leasing di nuove macchine utensili o di produzione (legge Sabatini) Concessione di garanzie e contro-garanzie per investimenti imprese artigiane (Docup 2000/06 misura 1.2) 16.078.000,00 6.000.000,00 per le garanzie di 1 grado 5.000.000,00 per le garanzie di 2 grado Fondo di solidarietà 10.000.000,00 22.747 operazioni di finanziamento beneficiate su un totale di garanzie concesse di 231.000.000,00 1164 operazioni agevolate 156,604 meuro di investimenti - 23.000.000,00 di garanzie di 1 grado concesse - 52.000.000,00 di garanzie di 2 grado concesse Dal 24/07/2009: 4000 imprese garantite 170.000.000,00 di finanziamenti garantiti 3.500.000 circa annue 5.000.000 circa annue - 5.000.000 Lavorare in rete per concorrere allo sviluppo e alla competitività delle PMI La Regione Marche per le imprese Regione/Banche/Imprese: una partnership per lo sviluppo 13

Sviluppo di una rete integrata per l innovazione e la ricerca con le università marchigiane, i centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e le imprese. Iniziative volte a favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttivi locali e dei distretti industriali e produttivi, al fine di incentivare la competitività delle PMI grazie al potenziamento delle sinergie e dei legami che sul territorio si definiscono in forza della comune specializzazione settoriale e della concentrazione spaziale, nonché di sperimentare nuovi modelli di integrazione per filiera nei settori dell ICT, della RST, del risparmio energetico e delle fonti L attivazione di reti di collaborazione solide ed efficienti ha rappresentato un potente ruolo propulsore per la coesione e lo sviluppo economico regionale e ha costituito un importante strumento di valorizzazione territoriale e di rafforzamento delle politiche di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST) e di innovazione. Da molti anni la Regione Marche canalizza sforzi e risorse per sviluppare modelli di aggregazione e di integrazione tra soggetti, attività e risorse, con l obiettivo di innescare processi concertati e innovativi di crescita del tessuto imprenditoriale. In questo ambito di intervento gli strumenti di finanziamento esistenti mirano a sostenere con risorse comunitarie e nazionali i seguenti progetti: rinnovabili. Di importanza non secondaria lo stimolo alla definizione di forme di collaborazione tra imprese di distretti diversi, integrate per filiera, con priorità per il rilancio produttivo delle aziende appartenenti ai settori abbigliamento-moda, arredocasa e nautica. Promozione del distretto tecnologico nelle Marche Qualità della vita, innovazione e sicurezza dell abitare, al fine di sperimentare nella meccanica avanzata nuovi modelli, nuovi materiali, sviluppo di tecnologie e sistemi per aumentare le prestazioni, ridurre i tempi e migliorare la qualità del prodotto, anche attraverso l utilizzo delle tecnologie ICT. Sperimentazione di modelli di aggregazione di imprese basati sull utilizzo congiunto di piattaforme ICT, al fine di supportare le aziende sia nel miglioramento della propria organizzazione interna, sia nella digitalizzazione dei rapporti di comunicazione e di collaborazione tra le imprese stesse, in particolare nelle aree organizzativo gestionale, di progettazione e di erogazione di servizi innovativi, logisticadistributiva, marketing commerciale. Un importante risultato conseguito nell ultimo anno di attività per sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale è la sperimentazione di nuovi processi innovativi di concertazione, cioè percorsi di coprogettazione mirata ai progetti rivolti ai distretti produttivi, con specifico riguardo al Distretto del Mare. In prospettiva i positivi risultati raggiunti con questo nuovo approccio suggerisce il suo riutilizzo e adattamento anche ai nuovi interventi a favore delle politiche distrettuali che la Regione intende attivare nel breve periodo, per dare risposte più adeguate alla complessità della attuale crisi del nostro sistema economico produttivo. Al tempo stesso le modifiche che stanno intervenendo sulle modalità ed il funzionamento dei tradizionali comparti di specializzazione produttiva sembrano concentrarsi ed evidenziare Le politiche per le reti di PMI Strumenti Servizi avanzati per la competitività dei sistemi produttivi locali (disposizioni di prima attuazione dell art. 18 della L.R. 20/03 -DGR n. 435/2004) Servizi avanzati per la competitività dei sistemi produttivi locali (disposizioni di prima attuazione dell art. 18 della L.R. 20/03 (bando in corso di emanazione) Promozione degli interventi a favore dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e produttivi (DGR n.805/08) Realizzazione di una forte azione sistemica tra le diverse aree distrettuali, filiere produttive e reti d impresa: il distretto del mare marchigiano (DGR n.806/08) Presentati 36 (n. 17 RTI per un totale di 83 imprese; n. 5 Consorzi; n. 14 Imprese singole) Progetti Finanziati 22 (n. 14 RTI per un totale di 61 imprese; n. 1 Consorzio; n. 7 Imprese singole) Contributi concessi ( ) Investimenti ammessi ( ) Risorse disponibili ( ) 2.382.179,59 5.976.054,00 - - - - - 21 (76 imprese) 12 (47 imprese) 15 (70 imprese) 9 (32 imprese) la costituzione di reti informali tra imprese e lo sviluppo di nuove filiere nell ambito delle specificità del sistema produttivi locali. Per il futuro si avverte la necessità di proseguire nel confronto ampio e articolato con le imprese appartenenti alle filiere produttive rappresentative delle aree distrettuali di specializzazione produttiva, per definire in modo condiviso ambiti operativi e specifici interventi, per sviluppare sinergie con altri settori quali il turismo e il commercio ai fini di una progressiva integrazione delle relative filiere produttive, per attivare iniziative integrate di carattere intersettoriale comprendenti operazioni di natura materiale ed immateriale, per valorizzare le competenze delle specializzazioni territoriali e raccogliere le istanze dei vari settori in termini di fabbisogni formativi legati alla produzione, alla sicurezza e alle questioni ambientali. 3.200.000,00 (risorse FUR Mise (prossimo bando) 2.200.000,00 5.279.639,00-1.846.250,00 436.765,00 - Struttura regionale competente: Servizio Industria, Artigianato, Energia Link per la documentazione e la modulistica: www.impresa.marche.it/ita/home.htm www.europa.marche.it Sperimentazioni tematiche per l utilizzo di piattaforme ICT nelle aree di specializzazione produttiva e nelle filiere produttive (POR FESR 2007/13) 2 (16 imprese) 1 (7 imprese) 218.382,50 436.765,00 - La Regione Marche per le imprese 15 Lavorare in rete per concorrere allo sviluppo e alla competitività delle PMI

Se è vero che nel territorio comunitario le imprese artigiane e le microimprese in generale costituiscono tuttora il centro motore dello sviluppo delle comunità locali, assicurando posti di lavoro e formazione ai giovani, dando un apporto significativo alla competitività dell economia locale, indubbie sono peraltro le difficoltà che tali imprese, per la loro ridotta dimensione e per le scarse risorse a disposizione, debbono affrontare per sopravvivere in un contesto sempre più competitivo, segnato da innovazioni di ogni tipo, specie quelle introdotte dalle tecnologie dell informazione e comunicazione. In questo contesto la Regione interviene con molteplici strumenti finalizzati a supportare le imprese artigiane nell avvio delle loro attività, nonché nella ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, riconversione, e riattivazione di locali e impianti, aventi anche un impatto significativo sulla dinamiche occupazionali, dato che contribuiscono a creare oltre un migliaio di unità lavorative annue. D altra parte un altro meccanismo di supporto è stato individuato nella valorizzazione delle produzioni locali a dimostrazione della particolare attenzione rivolta al comparto. La legislazione in materia è stata recentemente modificata per introdurre strumenti come il marchio di origine e qualità dei prodotti dell artigianato artistico tipico e tradizionale e i disciplinari di produzione, nonché per far posto a nuove figure e realtà del settore quali il maestro d arte e la bottega scuola. In particolare la promozione dei marchio di qualità consente di avviare numerose iniziative capaci di far conoscere in campo nazionale ed internazionale le nostre eccellenze: Sostenere la microimpresa e valorizzare le produzioni artigiane tipiche e di eccellenza Finanziamento, con l Intesa per lo sviluppo, di progetti volti alla creazione di percorsi turistici integrati ai fini della valorizzazione delle eccellenze regionali dell artigianato artistico, dell agricoltura e della cultura, incluso il sostegno a iniziative per la formazione, all interno delle aziende, di piccoli musei dell artigianato. Partecipazione delle imprese artigiane alla conferenza internazionale sugli OGM-FREE. Accordo con l Istituto Commercio Estero per la promozione del marchio di qualità nei diversi paesi esteri (Canada, Giappone, Australia, Germania ecc) facendo vedere dal vivo a giornalisti di prestigiose testate dedicate Struttura regionale competente: P.F. Industria, artigianato, politiche distrettuali ed infrastrutture Link per la documentazione e la modulistica: www.impresa.marche.it/ita/home.htm all artigianato, con percorsi mirati, le eccellenze del nostro territorio. Partecipazione a manifestazioni fieristiche di carattere internazionale (Emporio del Mediterraneo a Cagliari Fiera internazionale dell artigianato artistico Firenze- Fiera della Ceramica d arte Genova). La Regione Marche per le imprese 17

Le politiche per l artigianato A tutt oggi risultano circa 500 imprese che hanno richiesto l utilizzo del marchio di qualità per la valorizzazione dei loro prodotti. Un eccellente occasione per sensibilizzare gli addetti ai lavori e il grande pubblico sul ruolo dell artigianato artistico in un tessuto produttivo come quello della nostra Regione, ancora largamente rappresentato da imprese artigiane e microimprese, è stato l evento promosso nel maggio 2009 nell ambito dell iniziativa comunitaria Settimana europea per le PMI, imperniato sul tema della valorizzazione dei marchi di qualità come fattore fondamentale per la promozione del territorio e della tutela dei consumatori. Strumenti / Interventi Presentati Progetti Finanziati Investimenti ammessi ( ) Contributi concessi ( ) Risorse disponibili ( ) Avvio attività (L.R. 20/2003 art.14) 73 36 1.423 526 400 annue circa Ristrutturazione di locali (L.R..20/2003 art.10) Aiuti agli investimenti produttivi (misura 1.1.2 a Docup Ob. 2 2000/06) Aiuti per l acquisizione di beni innovativi (misura 1.1.2b Docup Ob. 2 2000/06) Valorizzazione anche ai fini turistici del patrimonio culturale e dei beni saperi e mestieri tradizionali dell artigianato e della ruralità (Intesa di programma per lo sviluppo -Misura 2.4.1) 69 39 1.708 636 700 annue circa 332 218 21.569 14.766-37 24 677 433-78 40 1.100 900 - La Regione Marche per le imprese 19 Sostenere la microimpresa e valorizzare le produzioni artigiane tipiche e di eccellenza

Al fine di alleviare il peso degli oneri amministrativi e procedurali, tuttora uno dei maggiori ostacoli nell accesso ai finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese, la Commissione europea si è posta due obiettivi chiave: ridurre tali oneri del 25% entro il 2012 e garantire che tutte le nuove discipline normative aventi impatto sulle imprese siano favorevoli alle PMI. Accogliendo questo significativo contributo dell esecutivo comunitario, anche nella Regione Marche il miglioramento della qualità della regolazione e la semplificazione amministrativa sono ritenute come le azioni di contesto più importanti per la creazione di condizioni più idonee agli investimenti, all innovazione e alla crescita della competitività dei sistemi produttivi. In questa ottica l azione regionale si esplica su due versanti: Con l adeguamento dell ordinamento di settore, in particolare con l introduzione nella legge 20/2003 di elementi di semplificazione e di riduzione dei tempi procedimentali nelle procedure di iscrizione, modifica e cancellazione dall albo delle imprese artigiane, nonché con l attivazione in via definitiva della procedura telematica. Con modifiche nelle procedure di accesso ai contributi previsti dalla legge regionale in materia di artigianato, che hanno inaugurato la procedura telematica, con evidenti vantaggi a favore degli utenti in termini di maggiore trasparenza nella definizione delle graduatorie, di contenimento dei tempi di formazione delle graduatorie e di riduzione dei tempi per l erogazione dei contributi. Semplificare e migliorare i rapporti con la pubblica amministrazione La L impegno Regione della Marche Regione per le Marche impresea favore delle imprese 21

Un impegno che continua Il quadro presentato suggerisce che l intervento pubblico regionale venga orientato in modo da riavviare un ciclo espansivo, continuando l azione di rottura con il passato per riposizionare l economia regionale nel nuovo contesto nazionale ed internazionale che si aprirà con l uscita dall attuale crisi economica, che tutti ci auguriamo avvenga nel più breve tempo possibile.i fattori di discontinuità riguardano una più capillare diffusione della cultura dell innovazione e della qualità. Tale processo va attivato a partire dai centri di eccellenza industriale e della ricerca presenti nella Regione, per raggiungere anche il sistema delle piccole imprese e dell artigianato. Le politiche per l innovazione tecnologica devono quindi essere rivolte da un lato al rafforzamento competitivo nei settori più tradizionali, dall altro alla nascita di nuove imprese nei settori high-tech. Gli elementi fondamentali di tali politiche possono essere ricondotte ai seguenti aspetti: qualificazione dell offerta di innovazione, efficientamento energetico, ricerca precompetitiva e sviluppo sperimentale, lavoro stabile e di qualità. Tali aspetti devono necessariamente poggiare su una struttura finanziaria adeguata ai mutamenti avvenuti in questi ultimi tempi, attraverso il rafforzamento delle strutture di garanzia fidi e il sostegno diretto al capitale di rischio e tutte le sinergie attivabili tramite strumenti di ingegneria finanziaria adeguati alla nostra realtà territoriale. Accanto alle politiche per la discontinuità appare evidente che la Regione debba continuare a puntare sul rafforzamento del settore manifatturiero ad alta tecnologia e di alto design, i cui marchi sono conosciuti in tutto il mondo, nonché sulle lavorazioni artigianali che hanno fatto conoscere la cultura ed il saper fare dei marchigiani. Si tratta in particolare di alcune filiere produttive che consentano di mettere in relazione l eccezionale vitalità del sistema artigianale locale con prodotti finali ad alto valore aggiunto, del consolidamento di alcune positive esperienze di internazionalizzazione del sistema produttivo, anche laddove non esistono relazioni formalizzate, ma la comunicazione avviene attraverso reti informali. Sotto il profilo delle metodologie di intervento, si ritiene utile riproporre anche in altri ambiti di intervento, accanto ai modelli di concertazione istituzionale tradizionale, l approccio alla coprogettazione, sperimentato con tanto successo per il Distretto del Mare. Fabio Badiali Assessore all Artigianato, Industria, Energia e Lavoro Il contributo del POR Creo FESR alle politiche per le attività produttive negli anni 2007/13 Asse POR Totale (in ) Asse 1 - Innovazione ed economia della conoscenza 127.114.029,00 Asse 2 - Società dell informazione 218.382,50 Asse 3 - Efficienza energetica e promozione energie rinnovabili 7.320.000,00 La Regione Marche per le imprese 23

A cura di: Roberta Maestri Regione Marche Servizio Industria, Artigianato, Energia Foto di: Regione Marche, Meccano, Maurizio Rillo, Rodolfo Clix Progetto grafi co e impaginazione: Domino Ancona Stampa: Errebi Grafiche Ripesi Falconara (AN) Confinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale