GESTIONE DEL VERDE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE dott. for. Alfonso Tomè 1
Introduzione scopi dell incontro dimostrare che per affrontare in modo razionale la gestione del verde a basso impatto ambientale è necessario avere una conoscenza delle dinamiche ecologiche presenti in un territorio cui seguono processi progettuali e di manutenzione mirati all ottenimento del massimo beneficio con il minor apporto energetico 2
IL VERDE DI UNA CITTA coinvolge aspetti molto articolati VERDE PRIVATO VERDE PUBBLICO 3
TIPOLOGIE DELLE AREE VERDI PUBBLICHE AREA VERDE ELEMENTI ABIOTICI ELEMENTI VEGETALI ANIMALI TIPOLOGIE AREE VERDI PARCHI GIARDINI VIALI e FILARI FIORIERE VERDE SCOLASTICO 4
aree gioco 5
arredi 6
murature e pavimentazioni 7
pavimentazioni e segnaletica 8
fontane 9
laghetti 10
brutte abitudini 11
GLI ELEMENTI VEGETALI parchi 12
giardini 13
verde storico 14
viali alberati 15
aiuole stradali 16
fioriere 17
boschi comunali 18
verde degli impianti sportivi 19
COMPITI DEL SERVIZIO VERDE PUBBLICO Provvedere alla progettazione, manutenzione, decoro e sicurezza delle aree verdi riducendo i costi e garantendo nel contempo una qualità accettabile. Per raggiungere quest obiettivo si può agire con metodi diversi A) TRADIZIONALE B) A BASSO IMPATTO 20
Se il verde urbano, è uno strumento per migliorare la qualità della vita. NON si può raggiungere questo obiettivo se vengono utilizzati prodotti dannosi all ambiente o con elevato dispendio di risorse ambientali. Gestione del verde a basso impatto ambientale Necessità di utilizzare prodotti e tecniche proprie dell agricoltura biologica. Tecniche sostenibili: senza l uso di antiparassitari di sintesi, concimi chimici e con tecniche agronomiche che tendono ad aumentare le capacità di autodifesa delle piante e di riportare la biodiversità (per quanto possibile) in ambiente urbano 21
Manutenzione differenziata e sviluppo della biodiversità Riducendo il numero degli sfalci, non serve avere dappertutto un tappeto all inglese. 22
L esperienza di Torino dimostra che è possibile ridurre i costi di manutenzione delle grandi superfici anche del 70% se si affidano, ad esempio, gli sfalci dell erba agli allevatori della cinta 23
Corretta applicazione della tecnica del Mulching tenendo presente : A) il momento opportuno per il taglio con erba asciutta o quasi B) l altezza di taglio; l esperienza ha insegnato che il risultato migliore si ottiene asportando un terzo I tecnici del verde svizzeri stanno rivalutando in certe situazioni l uso della falce fienaia al posto del decespugliatore, sostenendo che non inquina e non fa rumore. 24
LE CONCHE DEGLI ALBERI l esperienza di Zurigo in cui viene apprezzata la vegetazione spontanea 25
Arricchimento biologico Nella città di Besancon, dal 1999 non vengono utilizzati insetticidi e acaricidi e si è assistito al ritorno di insetti e di altre forme animali. 26
La scelta delle specie Questo concetto è determinante per il successo dell intervento verde e dipende dal tipo di sito che ospiterà le piante, quindi tipo di terreno, clima, esposizione, spazi necessari alla crescita. Inoltre è importante che le piante che utilizziamo abbiano le seguenti caratteristiche: adatte all ambiente rustiche resistenti alle malattie richiedano poca manutenzione sopportino la scarsità d acqua E scontato che venga acquistato materiale vivaistico di qualità. 27
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Per una gestione a basso impatto non va dimenticato l'approccio progettuale all'opera verde - il più delle volte i tecnici competenti in materia non vengono coinvolti; - gli oneri di gestione futura non vengono considerati con conseguente perdita di valore dell'opera verde; - favorire la progettazione partecipata con il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione delle aree verdi di cui saranno i diretti fruitori. Si tratta di una scelta intelligente in quanto consente di realizzare progetti credibili che non comportano nel tempo revisioni, onerosi interventi di trasformazione perché non si è tenuto conto di una serie di esigenze del "fruitori ; - è compito dell'ente Pubblico "guidare" la progettazione partecipata spiegando ai cittadini con chiarezza e fermezza cosa è possibile realizzare ai fini di una "economica" gestione futura dell'area verde. 30
L esperienza di Faenza Da oltre una decina di anni la città di Faenza gestisce il verde urbano (viali, parchi, giardini, verde scolastico) con tecniche sostenibili. Il confronto con esperti in agricoltura biologica e tecnici del verde pubblico quali il dott. Caroli Stefano ha permesso di eseguire una gestione del verde pubblico rispettosa dell ambiente. E chiaro che il lavoro di progettazione fatto in questa città è stato quello di mettere le piante il più possibile in condizioni ambientali ottimali al fine di creare un ambiente (biodiversità) in grado di avere un equilibrio ecologico il più stabile possibile. Questo ha permesso soprattutto di ottenere un buon controllo della avversità utilizzando la lotta biologica e occasionalmente antiparassitari di origine vegetale, minerale, microbiologica. 31
CONCLUSIONI La progettazione e gestione delle aree verdi a basso impatto ambientale è prima di tutto un processo di crescita culturale in cui le risorse, le idee e le scelte tecniche da mettere in campo, vanno verso di rispetto dell'ambiente. 32
Si tratta di concepire la realizzazione e gestione degli spazi verdi con una ottica diversa rispetto quella comune: - " lasciando più spazio alla natura"... anche rinunciando "all'ordine abituale ; 33
- creando ambienti diversi anche in spazi contenuti e quindi aumentando la biodiversità in modo da favorire la presenza e degli insetti utili; - privilegiando l'uso di specie autoctone o naturalizzate; 34
- iniziando dal vivaio con produzioni di materiale di qualità; - coinvolgendo la nostra capacità di scegliere e mettere le piante giuste al posto ; - questo al fine di ridurre il più possibile gli apporti energetici (sfalci, irrigazioni, controllo infestanti, concimazioni, lotta parassitaria ) per mantenere l equilibrio desiderato dello spazio verde. 35
Uno dei segnali di una maggiore sensibilità nella gestione ecologica ed anche economica degli spazi verdi sarà quello in cui la presenza di specie indigene infestanti come rovi e ortiche all interno di superfici verdi verrà considerata come un arricchimento dell ambiente da apprezzare e non combattere. 36
GESTIONE DEL VERDE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Ringraziamenti : dott. Caroli Stefano dott. Odone Paolo 37