Impariamo ad orientarci A cura di Paola Gagliardi Docente dell ITC A. Serra Quaderno dei senti
Corso di Orientamento e sentstica Quaderno dei sent
Quaderno dei senti La carta topografica è un disegno che rappresenta con segni convenzionali un estensione di terreno, proprio come si vedrebbe, in maniera schematica, guardandola verticalmente dall alto. Saper leggere la carta topografica è molto importante, perché da questa si possono desumere dati e caratteristiche del percorso, fondamentali per graduare e programmare le escursioni. Il rapporto tra le reali dimensioni del terreno e la rispettiva rappresentazione grafica, si chiama scala. Se la scala di una carta è, per esempio, 1:50.000, significa che le dimensioni riportate sulla carta sono 50.000 volte più piccole che quelle reali sul terreno. La scala ideale per le carte che si usano nei trekking è l 1:50.000.
Meridiani e paralleli geografici Per meridiano geografico si intende una semicirconferenza compresa tra i due poli. I punti lungo un meridiano hanno uguale longitudine. Il parallelo geografico è un cerchio minore parallelo al piano dell'equatore. I punti lungo un parallelo hanno uguale latitudine
Quaderno dei senti Tra i segni convenzionali adottati nelle carte topografiche meritano particolare attenzione le curve di livello, le isoipse, specialmente in funzione delle escursioni in montagna. Esse sono delle linee che uniscono tutti i punti del terreno situati ad uguale altezza. Una semplice occhiata alle curve di livello fornisce un idea sulla configurazione del terreno, poiché le curve sono più fitte nelle pendenze rilevanti e viceversa.
Quaderno dei senti L'uso della bussola per orientare la carta Questa è una semplice azione, ma è lo scopo più importante che ha una bussola: Mettere la cartina in posizione orizzontale. Appoggiare la bussola sulla cartina. Far ruotare la cartina finchè le "linee del nord" della cartina (una serie di linee parallele disegnate in carta, che indicano tutte il nord magnetico non sono allineate con l'ago della bussola. La cartina può adesso essere orientata verso il terreno. Questo rende più semplice la lettura, proprio come è più semplice leggere un testo in piedi che non a testa in giù. La bussola serve a mettere se stessi e la carta nella giusta direzione rispetto al terreno. Per orientare la carta basta appoggiare la bussola sulla cartina facendo sì che carta e bussola siano in posizione orizzontale, poi si ruota insieme la carta e la bussola fintanto che l'ago magnetico è parallelo al Nord geografico indicato sulla carta o alle linee di riferimento.
Quaderno dei senti Come orientare la carta Per prima cosa bisogna sapere che le carte devono essere orientate prima di poter essere usate come riferimento nel territorio. Tutte le carte sono orientate a Nord, ovvero hanno il lato superiore rivolto verso il Polo Nord e l'inferiore verso il Sud, per cui avrete Est a destra e Ovest a sinistra. Per potere correttamente usare una carta bisogna pertanto orientarla correttamente, usando una bussola. Aprite allora la carta, appoggiateci sopra la bussola, e orientate il lato superiore in direzione dell'ago (ovviamente lontano dalla macchina o dalla moto, che alterano i campi magnetici). A questo punto avrete la carta correttamente orientata e utilizzabile per prendere e riportare correttamente rilevamenti, avendo un riscontro immediato con il territorio: quello che sulla cartina sarà alla vostra destra sarà alla vostra destra anche nella realtà, e così via. Avere la carta orientata correttamente è il solo modo per capire dove andare, ad esempio in un bivio, sapendo con certezza da che parte girare. Prendete la piantina della vostra città e provate subito ad orientarvi!!!
Come orientare la carta Quaderno dei senti
Quaderno dei senti La bussola, è costituita da una placchetta trasparente sulla quale è fissato un quadrante rotondo, girevole e graduato che contiene un ago bicolore d acciaio, imperniato e immerso in un liquido stabilizzante. L ago è magnetizzato in modo da indicare, se messo orizzontale, il Nord con la sua punta rossa. Intorno al quadrante c è una corona graduata sulla quale sono indicati i punti cardinali. Il liquido contenuto nel quadrante stabilizza l ago impedendogli di tremolare dopo aver raggiunto la posizione.
Quaderno dei senti L altimetro Un altro strumento molto importante per orientarsi in montagna è l altimetro che basandosi sulla pressione atmosferica del luogo, indica la quota del punto in cui ci troviamo. Tale pressione, cambia con l altezza ed ha in media il valore di una atmosfera calcolata sul livello del mare. Gli altimetri, hanno un cerchio esterno, graduato in metri di altitudine; questo può girare rispetto a quello della pressione, per poter essere tarato e consentire la lettura esatta. Praticamente la lancetta dello strumento segna la pressione riferita alla quota in cui ci troviamo, però la pressione può anche cambiare per variazione del tempo e della temperatura. Se tale pressione tende a salire, significa che il tempo è volto al bello; viceversa se tende a scendere è volto al brutto E assolutamente indispensabile per avere valori attendibili, tarare l altimetro tutte le volte che incontriamo un punto quotato.
Quaderno dei senti Orientarsi con il sole Il sole sorge a EST, passa a mezzogiorno per il SUD e tramonta a OVEST, con l'avvertenza però che tale rilevamento è esatto solo due volte all'anno, nell'equinozio di primavera e equinozio di autunno. In autunno e in inverno, infatti il sole sorge più a sud, in primavera e in estate più a nord. Nord Ovest Est Sud
Quaderno dei senti Orientarsi con le stelle Con il cielo sereno, di notte, possiamo orientarci con la Stella Polare. Questa stella la troviamo in direzione Nord nel cielo dell emisfero boreale, cioè il nostro e appartiene alla costellazione dell Orsa Minore o Piccolo Carro. Possiamo trovarla con facilità cercando l Orsa Maggiore o Gran Carro, formata da sette stelle visibili e facilmente riconoscibili. La Stella Polare è l ultima del timone del Piccolo Carro e la troviamo sulla linea immaginaria che unisce le due stelle posteriori del Gran Carro.
Nella previsione del tempo meteorologico si distingue di norma tra previsioni a breve, medio, lungo termine La previsione del tempo più classica è quella per l indomani o per le 2-3 giornate immediatamente successive. Per questo scopo oggi si utilizzano i risultati delle simulazioni dei modelli fisico matematici dell atmosfera eseguite da potenti calcolatori. Tramite questi modelli si cerca di rappresentare lo stato fisico dell atmosfera, in particolare della troposfera, e di descriverne l evoluzione nel tempo attraverso l evoluzione delle variabili meteorologiche che la caratterizzano