Coordinato da Valeria Lai agenzia adiconsum anno XVII - n. 64 2 settembre 2005 Stampato in proprio in settembre 2005 In questo numero: Assicurazioni-Indennizzo diretto Tariffe ordini professionali Benzina e gasolio Assicurazioni - Indennizzo diretto - Clear box Prezzi e tariffe - Tariffe ordini professionali - Benzina e gasolio Energia - Fotovoltaico - Risparmieremo sul trasporto del gas, ma pagheremo la ricerca sul sistema elettrico Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma
ASSICURAZIONI Indennizzo diretto È una risposta valida solo se vale anche per i danni alle persone. È irrilevante se è limitato solo alle riparazioni dei veicoli. C on il rinvio dell approvazione del Codice delle Assicurazioni, da parte del Consiglio dei Ministri di lunedì 29 luglio, prendiamo atto che il Governo è sceso in campo a favore di lobby ben precise che tutelano esclusivamente gli interessi relativi a rendite di posizione non sempre trasparenti e completamente a sfavore di un sistema che dovrebbe proteggere i legittimi interessi dei consumatori. Secondo quanto dichiarato dal Ministro Scajola, il Codice delle Assicurazioni dovrebbe (visti i precedenti il condizionale è d obbligo) andare in discussione il 2 settembre, e non il 26 agosto come era stato assicurato in un primo momento. Al Governo i consumatori hanno chiesto che l indennizzo diretto fosse applicato sia per i danni alle persone sia per i danni materiali. Da alcuni pronunciamenti sembra emergere invece la volontà del Governo a limitare questa riforma ai soli danni materiali, vale a dire alle riparazioni dei veicoli. Se cosi fosse sarebbe l ennesimo palliativo e non un vera riforma che può ridurre in maniera significativo il costo delle polizze. Gli aspetti speculativi e le rendite si annidano infatti nei risarcimenti relativi ai danni alle persone, con interventi e onorari professionali non sempre limpidi. Se il danno alla persona fosse escluso dall indennizzo diretto, è evidente che tutte le attese di riduzione dei costi delle polizze andrebbero deluse. Resterebbe così un titolo di riforma ma privo di contenuti reali e a vincere la partita non sarebbero gli assicurati ma tutte quelle lobby professionali interessate a mantenere lo status quo. Vogliamo inoltre ricordare che la regolazione del danno biologico consente di dare certezze sia all assicurato che alle compagnie sui livelli di risarcimento. Il contenzioso sui valori di liquidazione con l indennizzo diretto verrebbe quindi a ridursi in modo drastico, poiché un danneggiato a fronte di un equa proposta di risarcimento da parte della propria compagnia non avrebbe alcun interesse a ricorrere all avvocato e al giudice. Adiconsum ricorda inoltre che le compagnie hanno sottoscritto con le associazioni di consumatori una procedura di conciliazione che può ridurre in modo significativo il ricorso ai tribunali, rappresentando una valida e gratuita alternativa alle lobby che lucrano sui sinistri. Se l indennizzo diretto, come da noi richiesto, riguarderà i danni materiali e quelli alle persone, la riduzione delle tariffe sarà significativa, potendo anche superare il 10% del costo della polizza. Al Consiglio dei Ministri chiediamo quindi una decisione e non l ennesimo rinvio e soprattutto una riforma e non una scatola vuota. Frabrizio Premuti Test noi consumatori 2
PREZZI E TARIFFE Tariffe ordini professionali La Ue accusa il sistema protezionistico italiano delle professioni, un vero e proprio cappio al collo della concorrenza e della libera prestazione dei servizi. La riforma degli ordini, annunciata e mai realizzata, un ulteriore occasione mancata per il Governo N on solo gli avvocati, ma anche gli ingegneri e gli architetti italiani sono stati messi in mora dal Commissario europeo del mercato interno, Mc Greevy. È mortificante dover registrare un nuovo e pesante richiamo dell Europa per le norme protezionistiche che vigono nel nostro Paese, in particolare per quelle che penalizzano il consumatore nella libertà di scelta anche in tema di tariffe. La norma in questione risale al 1942 e impedisce agli stessi avvocati di adeguarsi alle esigenze del proprio cliente. Adiconsum prende atto dell ennesimo treno perso dal Governo (che si era impegnato per una riforma delle professioni) e invita il Parlamento a prendere in seria considerazione l avviso che viene dalla Commissione europea, anche in funzione della nuova legislatura. La concorrenza e l apertura a competitor comunitari non possono essere limitate da aree riservate. Questo vale per l industria come per le professioni. Invitiamo, quindi, gli ordini professionali ad una riflessione profonda ricordando che il loro scopo non è solo quello dell autotutela. Paolo Landi PREZZI E TARIFFE Benzina e gasolio Congelare le tariffe per impedire un ulteriore caduta dei consumi. Rimuovere gli oneri impropri e le rendite che pesano sulle tariffe N egli ultimi 12 mesi la benzina è aumentata del 10,6%, il gasolio da autotrazione del 21% e il gasolio da riscaldamento del 16,8%. La bolletta per l elettricità dovrebbe registrare un aumento del 5-6%. Complessivamente significa che sulla famiglia si abbatte un taglio del potere d acquisto di circa 4-600 euro dovuti a: due auto a famiglia con percorrenza media di 15mila km annui, implica un consumo di circa mille litri di carburante, con un aggravio di costo annuo di circa 100 euro se benzina e circa 200 se gasolio; con il prossimo inverno la maggior spesa per il riscaldamento si attesterà intorno a circa 150-200 euro considerato una spesa media attuale intorno agli 800-1200 euro; per l elettricità la maggior spesa sarà di circa 30-50 euro. Test noi consumatori 3
Poiché le retribuzioni e le pensioni hanno avuto aumenti ben inferiori, la prospettiva che si apre è quella di un ulteriore taglio dei consumi, già oggi denunciato nel settore del commercio, nella percorrenza chilometrica e sul carrello della spesa. Per impedire un altra riduzione dei consumi è opportuno che il Governo operi per un congelamento delle tariffe andando ad eliminare quegli oneri e quelle rendite che pesano sui vari carburanti. Sull elettricità una ricerca Adiconsum presentata a luglio alle varie istituzioni evidenzia oneri impropri per circa il 15% della tariffa. Sul gas metano, gestito ancora in monopolio, pesa una rendita dovuta alla non concorrenza che è superiore agli oneri impropri delle tariffe elettriche. In quest ultimo anno lo stato ha visto aumentare i propri introiti fiscali, tra accise e IVA, di oltre il 10% sulla benzina e di oltre il 23% sul gasolio per auto e riscaldamento. Esistono quindi le condizioni non per un blocco politico delle tariffe ma per un congelamento andando a rimuovere oneri impropri e rendite. ASSICURAZIONI Clear box Adiconsum accoglie con un parere favorevole sia la convenzione tra il Ministero delle Attività Produttive e l ISVAP per la realizzazione del progetto pilota di monitoraggio dell incidentalità degli autoveicoli attraverso l utilizzo di dispositivi (clear box) di posizionamento e controllo della velocità sia la tariffa Unipol ( franchigia fruttuosa ) con scatola nera. Lo sconto del 10% sulla tariffa dell RC auto dovrà però essere al netto di ogni costo di funzionamento (trasmissione dati) relativo al claer box. Invitiamo le compagnie assicurative che utilizzeranno la scatola nera, dichiara Paolo Landi, segretario generale Adiconsum ad abbassare le tariffe per furto e incendio del 50%, poiché il clear box altro non è che un sistema di rilevazione satellitare con tecnologia GPS e GPRS che pone un netto ostacolo sia ai falsi sinistri che ai furti di comodo. Infine l Adiconsum esprime perplessità in merito alla privacy delle persone che intenderanno istallare il clear box: sarà necessario discuterne insieme al Garante per stabilire delle tutele e delle garanzie. Luca Rocchi ENERGIA Fotovoltaico Per la prima volta in Italia sarà possibile vendere alla rete l energia prodotto attraverso il fotovoltaico: basterà installare dei pannelli solari e vendere l energia che non viene consumata. Gli impianti che potranno essere realizzati sono distinti secondo tre differenti taglie: da 1 a 20 kw di potenza, da 20 a 50 kw, da 50 a 1000 kw. Particolare cura è stata dedicata nel favorire la semplificazione delle procedure per avere diritto all incentivo prevedendo 4 bandi l anno. Per i piccoli e medi (da 1 a 50 kw) basterà presentare una semplice domanda con un progetto preliminare mentre per i grandi (da 50 a 100 kw) è prevista una gara per innescare un processo di competitività tecnologica. Tutta l energia elettrica prodotta dai sistemi fotovoltaici (misurata tramite un contatore che sarà installato a valle del sistema) verrà pagata per 20 anni con una tariffa molto interessante: 0,45 euro/kwh per gli impianti da 1 a 20 kw, 0,47 euro/kwh nel caso di impianti da 20 a 50 kw, 0,50euro/kWh nel caso di impianti da 50 a 100 kw. Test noi consumatori 4
La stessa energia elettrica da fonte fotovoltaica potrà essere usata per alimentare le utenze di casa e quando l impianto produrrà più energia di quella che serve in quel momento, l energia elettrica solare sarà immessa nella rete elettrica locale, venendo conteggiata da un ulteriore apposito contatore. I costi dell incentivazione degli impianti fotovoltaici saranno coperti con un prelievo sulle tariffe elettriche di tutti i consumatori, che comunque non dovrebbe superare la cifra di 0,0014 (poco meno di 3 lire) per ogni kwh. Sul sito Adiconsum disponibile il testo del decreto del MAP del 28 luglio. Luca Rocchi ENERGIA Risparmieremo sul trasporto del gas, ma pagheremo la ricerca sul sistema elettrico In arrivo due notizie dal mondo dell energia: una positiva, l altra negativa. Ma andiamo con ordine. Ecco la prima, quella positiva. Adiconsum accoglie positivamente la decisione dell Autorità di ridurre il costo di trasporto nazionale del gas. Grazie a tale decisione, infatti, non solo le tariffe finali degli utenti non aumenteranno, ma anzi assisteremo ad una lieve riduzione; resta però troppo alto il tasso di riferimento per gli investimenti nella rete (6,7%). Per Adiconsum il tasso può benissimo scendere fino al 5%, e già così sarebbe un ottimo investimento data la mancanza di rischi sul capitale investito. Nonostante le decisioni assunte dall Autorità, il costo del gas rimane però il più alto d Europa: questo a causa della mancanza di reale concorrenza che provoca rendite ingiustificate a ENIPer questo chiediamo al Governo di prendere al più presto provvedimenti in favore della concorrenza riducendo la capacità di importazione del monopolista ENI. Ed ecco la seconda novità, quella negativa. I consumatori finanziano attraverso le tariffe elettriche una quota della ricerca sul sistema elettrico. Tra poco il MAP approverà il nuovo piano di ricerca. La richiesta di Adiconsum, già presentata ma mai accolta, è quella di inserire nella ricerca tematiche di interesse per i consumatori (risparmio energetico, tariffa sociale, tutela dei piccoli clienti dopo la definitiva liberalizzazione del mercato prevista per il luglio del 2007) e non solo ricerca che interessa le imprese elettriche. Adiconsum ha chiesto quindi al Ministro un incontro per discutere di tali argomenti. Test noi consumatori 5
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