Il gaming in biblioteca a cura di Alfonso Noviello Milano 21 gennaio 2013
1. Perché giochi e videogiochi in biblioteca Davanti ai cambiamenti anche in passato le biblioteche pubbliche, e in tutto il mondo, si sono trovate a confrontarsi con chi restava senza parole, con chi protestava, con chi alzava alti lamenti, ogni volta che si introducevano nuovi media nelle collezioni. Infuocati dibattiti sugli aspetti morali, se si davano in prestito romanzetti rosa per le signore o per giovani ragazze, oppure prendere i fumetti, finanche i film e poi i cd o gli audio libri.
Nel corso degli ultimi trent anni abbiamo sperimentato le mille sfumature della lettura contagiosa, virale, ad alta voce. Ci siamo detti che le biblioteche devono essere un luogo dove le persone possono trovare liberamente: informazione intrattenimento, divertimento piacevolezza
E allora perché non c è spazio per i giochi? non vogliamo farla diventare una ridda selvaggia? Lasciamo i giochi alle ludoteche?
Ci serve un po di storia? La prima ludoteca fu aperta in un garage vicino Manchester Park playground a Chicago, il 6 maggio del 1935. La direttrice di una scuola, la signora Gertrude Peddie, fu l animatrice del progetto. The Toy library fu un successo. L esperienza fu presentata al presidente Franklin Delano Roosevelt, che l apprezzò e la sostenne. A History of Toy Lending Libraries in the United States Since 1935 By Julia E. Moore
Ma è in Europa che le ludoteche diventano un servizio diffuso e per la comunità Negli anni 60 in Svezia, in Francia, in Norvegia, in Danimarca e in Gran Bretagna. In Francia ci sono circa 3.000 ludoteche Associate con l ALF:Associazioni delle ludoteche francesi In Gran Bretagna: 2.000 in Svezia: 1.200
L esperienza italiana prende il via sul finire degli anni 70 del Novecento: La prima ludoteca pubblica nasce a Nonantola (Modena), nel 1978 La Ludoteca comunale di Carpi, una delle prime in Italia, è stata inaugurata l'11 gennaio 1981. A fianco dei già esistenti musei, biblioteca e teatro. Era posta al primo piano di un edificio a ridosso del centro storico, che ospita tuttora anche un asilo nido e una scuola dell'infanzia.
La ludoteca in Italia si caratterizza come servizio rivolto ai bambini e agli adolescenti. Il prestito dei giochi e dei giocattoli ha assunto un ruolo secondario rispetto alla funzione principale di trasmissione della cultura ludica. Le ludoteche diventano un centro culturale che permette l incontro tra adulti e bambini in un contesto di crescita attraverso il gioco.
Una riflessione nuova: La Carta Nazionale delle Ludoteche italiane Nell arco di circa trent anni si è sviluppata in Italia fra iniziative pubbliche e private, senza un profilo condiviso che le permettesse, pur nel rispetto delle diversità, di presentarsi con una identità riconoscibile e, possibilmente, riconosciuta. Ciò che è avvenuto in Francia con l ALF: Association des Ludoteques Francaises che è, a tutt oggi, un punto di riferimento in questo campo
Non abbiamo fatto questo lungo giro per allontanarci dalla questione. Anzi, stiamo per tornare alla domanda iniziale: Perché i giochi non possono stare nelle biblioteche?
Differenza tra biblioteca e ludoteca: Biblioteca: prestito ti offro i documenti, usali come vuoi Biblioteca di Arzignano (Vicenza)
Differenza tra biblioteca e ludoteca: Ludoteca: mediazione educativa ti insegno come si usa il gioco
Differenza tra biblioteca e ludoteca: biblioteca: luogo per tutti, da 0 a 99 anni Biblioteca di Arzignano (Vicenza)
Ma cosa hanno in comune biblioteca e ludoteca? Possono essere entrambe luogo dello stare insieme In modo piacevole In modo divertente In modo gratuito
Usare un gioco è un modo per scoprire
Tutti i giochi svolgono un ruolo importante per sviluppare le competenze fondamentali della vita. Essi chiedono ai giocatori di imparare e di seguire un assortimento complesso di regole, di prendere decisioni strategiche e tattiche, E in misura crescente di collaborare con i compagni di gioco e in generale con tutte le altre persone. Tutte cose, impegni che dobbiamo affrontare nello studio e nel lavoro. Jim Rettig. ALA President, 2008-2009.
L A.L.A. guarda con interesse e attenzione ai giochi in biblioteca. Anzi, afferma che: Giochi da tavolo, giochi di carte, videogiochi sono in sostanza informazione, un azione umana del raccontare storie, presentata con nuovi format che coinvolgono il giocatore. I giochi possono completare la missione delle biblioteche volte a fornire: - mezzi culturali, ricreativi e di intrattenimento; - un sostegno ai curricula accademici; -risorse e sostegno alle loro attività o professioni.
I servizi del gioco contribuiscono a fare della biblioteca un luogo terzo: è lo spazio pubblico, l area neutra in cui le persone si possono incontrare, riunire, interagire semplicemente per il piacere di farlo La biblioteca, spazio nuovo per la comunità che gioca: Un luogo terzo che incoraggia il gioco, la socializzazione, l arricchimento culturale. Le biblioteche americane guardano a nuove strade per conquistare l utenza anche attraverso il gioco.
giocare nelle biblioteche pubbliche e scolastiche Dale Lipshultz ALA Office for Literacy and Outreach Chicago, IL è un esperienza di grande valore sociale, utile sia ai giovani che agli adulti
giocare in biblioteca per affermare un immagine positiva dei nostri spazi per fare della biblioteca un servizio adeguato alle esigenze attuali dei cittadini e delle persone che già ci frequentano e di quanti potrebbero frequentarci
In sostanza le diverse ragioni che possono farci scegliere di avere giochi in biblioteca si intrecciano con: Il nuovo ruolo delle biblioteche un luogo quotidiano da frequentare un occasione di formazione e familiarità con i nuovi media una varietà di occasioni interessanti per tutta la popolazione della propria comunità.
un appuntamento che propone tutti i tipi di gioco ogni biblioteca realizza il suo progetto: con i bambini con gli adolescenti con gli adulti
Conviene però farsi qualche domanda in più sui videogiochi 5 FAQ, frequently asked questions, sui videogiochi in biblioteca: http://www.ilovelibraries.org/getinformed/gaming
1. Le biblioteche non sono forse per i libri e la lettura? Nel 21. secolo le biblioteche offrono molto di più e non solo libri. Infatti le biblioteche sono fortemente motivate a fornire alle persone di tutte le età una offerta ricca e aggiornata di CD e DVD, allo stesso tempo forniscono risorse elettroniche e on line. I videogiochi e i programmi di gioco di fatto integrano i servizi esistenti. Presentare questi nuovi media aiuta la biblioteca ad allargare il suo bacino di utenza e a cogliere le aspettative della propria comunità
2. I videogiochi non sono una moda passeggera? In realtà i videogiochi sono un fenomeno popolare da oltre 30 anni. Space invaders. 1978
sono cresciute con i videogames le persone della generazione X persone nate tra il 1965 e il 1980
e i giovani della generazione Y http://www.marketrevolution.it/generazione-y-la-generazione-connessa/ persone nate tra gli anni novanta e il 2000
L età media dei giocatori è di 37 anni * Indagine della Entertainment Software Association del 2011: 18 % minorenni, 53 % 18-49 anni e ben il 29 % over 50. 42 % del totale sono donne * indagine svolta negli Stati Uniti ** da un inchiesta italiana l età media è di 28 anni
3. Perché i giovani dovrebbero usare i videogiochi in biblioteca? Tanti giocano a casa, da soli o con gli amici. La biblioteca è un posto sicuro e senza scopi commerciali. In biblioteca i ragazzi socializzano con gli amici, giocano ai videogame circondati da libri, bibliotecari e conoscenza.
3. Perché i giovani dovrebbero usare i videogiochi in biblioteca? Giocare in biblioteca incoraggia i giovani a confrontarsi con i loro pari, a condividere le loro capacità con altri (anche adulti), a sviluppare nuove strategie di gioco e di apprendimento.
4. Come fanno i bibliotecari a scegliere i videogiochi appropriati In America esiste la Entertainment Software Ratings Board (ESRB), in Europa analogamente esiste il PEGI
Classificazione per contenuto
5. Cosa imparano i ragazzi e le ragazze quando giocano in biblioteca? I videogiochi offrono opportunità di: lettura scrittura valutazione in un ambiente protetto e sicuro com è la biblioteca.
5. Cosa imparano i ragazzi e le ragazze quando giocano in biblioteca? I giochi più popolari, quelli che davvero piacciono ai ragazzi, sono immediatamente accattivanti, ma li impegnano duramente per superare i vari livelli di gioco e arrivare a quello successivo, di maggiore difficoltà.
5. Cosa imparano se giocano in biblioteca? Usando i videogames i ragazzi devono continuamente sviluppare nuove strategie, prevedere possibili evenienze, adoperare molteplici risorse, leggere e decrifrare mappe, seguire statistiche complicate, essere all altezza di livelli di difficoltà maggiori nell ambito dello stesso gioco.
5. Cosa imparano i ragazzi quando giocano in biblioteca? Imparano un alfabetizzazione dei diversi media, possono andare oltre le conoscenze di base, i giochi offrono diversi modelli di navigazione nella società della conoscenza
I videogiochi vanno presi seriamente Il contesto nel quale si inserisce il videogioco oscilla tra diversi ambiti, per alcuni versi apparentemente molto distanti tra loro: tecnologia, gioco, narrazione, simulazione, arte. Crescente interesse dell'opinione pubblica: spesso sensazionalismo polemico meno sulla conoscenza reale delle opere videoludiche.
I videogiochi vanno presi seriamente Molte discipline studiano il mondo dei videogiochi. Sociologi, psicologi, esperti di scienze della comunicazione, semiologi, artisti, medici. Il videogioco: come medium, come strumento, come artefatto, come prodotto della cultura contemporanea.
I videogiochi vanno presi seriamente In Italia come in altri paesi europei e negli Stati Uniti, Ritorna la richiesta di introdurre forme di regolamentazione nei videogiochi soprattutto con riferimento alla protezione dei minori dai contenuti ritenuti violenti. La discussione ruota sui temi della censura e della possibile adozione di sistemi di regolamentazione nazionali in sostituzione dell attuale sistema di autoregolamentazione europeo: il PEGI.
I videogiochi vanno presi seriamente La discussione non può essere ignorata. I videogiochi nelle biblioteche possono essere proposti in modo diverso: possiamo mettere in atto delle dinamiche non inedite, ma che usualmente non si associano ai videogiochi: utilizzo collettivo in presenza (i ragazzi sono in biblioteca) utilizzo limitato nel tempo (si gioca a turni). Carlo Reginato, bibliotecario di Arcade (Treviso) http://www.recarlo2.blogspot.it/search/label/videogiochi
I videogiochi vanno maneggiati con cura dai bibliotecari. I bibliotecari sono preparati per organizzare e diffondere la conoscenza, sono ben informati e aggiornati sugli sviluppi più recenti e attuali dei mezzi di comunicazione informazione Molti bibliotecari sono disposti ad affrontare le sfide della presenza dei videogiochi nelle biblioteche Ma non è detto che possa essere sempre così.
I videogiochi vanno maneggiati con cura dai bibliotecari. I bibliotecari che hanno venti o trenta anni di carriera professionale possono non aver mai giocato a computer o adoperato un joystick o un controller. Cosa può aiutarci a tentare?
I videogiochi vanno maneggiati con cura dai bibliotecari. La risposta ci può venire da una considerazione: le biblioteche pubbliche sono state il luogo per imparare, leggere e trovare informazioni. La chiave del successo stava nel: incoraggiare le persone a leggere a leggere con piacere e per piacere far diventare l esperienza della lettura un esperienza piacevole
La sfida dei giochi e dei videogiochi Oggi l incoraggiamento alla piacevolezza passa anche attraverso l utilizzo dei media dell intrattenimento. Le biblioteche possono far propria l esperienza dell intrattenimento. Raccogliendone la sfida.