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Transcript:

Diapositiva 57 Terre di Pedemonte e zona industriale dello Zandone (Comune di Losone). Le Terre di Pedemonte (Tegna, Verscio, Cavigliano, Intragna) stanno oramai diventando un quartiere residenziale dell agglomerato: questo comprensorio sta conoscendo un rapido sviluppo della popolazione residente (2786 abitanti nel 1990). La posizione solatia e la lontananza dagli assi principali di traffico rendono attrattiva questa zona anche se non c è vista sul lago. Parallelamente a un restauro delle case dei nuclei vecchi, si è assistito alla costruzione di ville, in particolare nella fascia che sta tra i nuclei vecchi e la Melezza, fascia che in passato costituiva la campagna di queste località. Ben visibile è la piccola ma importante zona industriale dello Zandone: vi è infatti il centro principale dell AGIE, una grande ditta internazionale che offre impieghi a varie centinaia di persone. Sullo sfondo le Centovalli, l unica valle aperta del Locarnese che conduce a Domodossola e al Sempione, un asse Nord-Sud che sta assumendo un importanza crescente visto il miglioramento delle infrastrutture autostradali italiane in questa regione e l introduzione del treno rapido Pendolino tra Milano, Losanna (TGV Parigi) e Ginevra (analisi di contesto). Diapositiva 58 Bassa e Media Vallemaggia: in basso Moghegno e Maggia, comuni che vedono la loro popolazione aumentare. Nel comune di Maggia vi sono molte case nuove, abitate da pendolari che lavorano nelle zone più centrali dell agglomerato di Locarno. Anche questi comuni stanno diventando dei quartieri residenziali. Nella Bassa Valle Maggia la popolazione è aumentata nell ultimo decennio (1980-1990) di ben 516 abitanti mentre nel resto della Vallemaggia la popolazione continua a diminuire. L immagine è pure interessante per un analisi del fondovalle naturale: la Maggia non è stata incanalata. I depositi fluviali (vari tipi di sedimenti: ciottoli, ghiaia, sabbia...) permettono di individuare il letto alluvionabile del fiume, cioè la parte ricoperta dalle acque quando il fiume è in piena; si noti la larghezza di tale letto. Si può così immaginare le condizioni di tutti i fondovalle del Ticino prima delle bonifiche, con la conseguente localizzazione dei villaggi contro montagna, sui coni di deiezione. Non bisogna dimenticare che il volume d acqua, in particolare nel caso del fiume Maggia, è stato notevolmente ridotto con la costruzione degli impianti idroelettrici. Diapositiva 59 Alta Val Bavona (vista da nord): esempio di valle del Locarnese senza sbocco a nord. Gli impianti idroelettrici (lago di Robiei) rivelano l importanza delle montagne in quanto trappola per le acque che sono così raccolte e sfruttate, grazie ai dislivelli, come risorsa energetica. Diapositiva 60 Valle Verzasca con la sua diga. Si noti come i versanti della bassa valle siano diventati una zona residenziale significativa sia per la gente del Locarnese, sia per i turisti. Diapositiva 61 Piano di Magadino, foci del Ticino e della Verzasca: si vede bene la differenza ambientale tra le Bolle di Magadino e il piano bonificato. L ambiente delle bolle permette di immaginare come erano le condizioni di quasi tutto il piano in passato. Si formavano acquitrini con la conseguente proliferazione di insetti e di altri agenti patogeni par l essere umano. L incanalamento del fiume e la bonifica hanno trasformato il piano in una zona agricola privilegiata.

4. Commenti alle diapositive 57 Sulla destra (a sud), zona del Gambarogno con uno sviluppo residenziale per il turismo estivo dato che la regione, esposta a nord, è molto soleggiata in questa stagione, mentre riceve poco sole d inverno. Diapositiva 62 Piano di Magadino, con il Ticino incanalato, e Passo del Ceneri, la porta nord del Luganese. Si vede come l insellamento d origine glaciale sia molto profondo rispetto alle catene montuose circostanti e quindi non costituisca certo un grande ostacolo per il passaggio tra il Sopra e il Sottoceneri. Si nota inoltre la localizzazione dei nuclei tradizionali sui coni di deiezione, ai margini del piano stesso, e le estensioni delle aree edificate più recenti verso l interno. Le lunghe strade dritte sono tipiche di un paesaggio di bonifica. Diapositive 63-64 Visione globale della regione del Luganese. a) Analisi del supporto ambientale: un paesaggio sorprendente e mosso, per quinte e fondali successivi, di grande effetto scenico (cfr. fig. 13, commento alla Zona 5): le montagne che aiutano a delimitare il supporto ambientale: Mt. Tamaro e Cima di Medeglia, il Passo del Ceneri a nord; a est/sud-est si intravvedono i Denti della Vecchia, il Monte Boglia e il Monte Brè; a ovest il Monte Lema (cfr. fig. 20) il San Salvatore, montagna simbolo in faccia al golfo di Lugano la U del lago Ceresio che chiude la regione a sud, tra il golfo di Lugano e quello di Agno b) Analisi di contesto: si può seguire il percorso dell autostrada che da Bellinzona si arrampica sul Ceneri e procede verso Lugano, Chiasso e Milano nell ampia Pianura Padana, regione economica di prima importanza a livello europeo. L alta Lombardia è un area intensamente urbanizzata di circa 5 milioni di abitanti (cfr. fig. 23). La scopriamo in quest immagine ricoperta dalla nebbia che ne rivela le dimensioni impressionanti rispetto a quelle del sud del Ticino. L immagine è pure significativa dal punto di vista climatico: permette di differenziare le aree del Ticino del Nord, non soggette alla nebbia perchè influenzate dal vento da nord (favonio), da quelle dell estremo sud del Ticino e soprattutto della Pianura Padana. Il favonio pulisce il cielo, mitiga la temperatura invernale ma può causare disturbi psico-fisici (mal di testa, nervosismo). Con la dia 64 ci si avvicina all agglomerato di Lugano e s inizia a intravvedere l importanza di un urbanizzazione che sta occupando i fondovalle e i rilievi più bassi. Diapositiva 65 Piano di Magadino e Alta Valle del Vedeggio (vista volando sopra il Monte Tamaro): collegamento tra il Bellinzonese e il Luganese o, a un altra scala, tra Sopraceneri e Sottoceneri. Si noti lo scalino esistente tra l Alta Valle del Vedeggio e il Piano di Magadino, molto più basso. Per ritrovare, andando verso sud, un altimetria simile a quella del Piano di Magadino bisogna spingersi fin quasi a Milano. Il Piano di Magadino è stato giustamente visto come un pezzetto di Pianura Padana incastonato nell area alpina. Diapositiva 66 Alta Valle del Vedeggio (vista da nord), Riviera, Bironico, Camignolo: diapositiva interessante per l analisi delle vie di comunicazione dell asse Nord-Sud (autostrada, ferrovia, strada cantonale). I segni di una densa urbanizzazione, rivelatrice della periferia di Lugano, non sono ancora evidenti anche se nella parte più bassa della valle (visibile sull immagine), si nota una macchia bianca continua che rappresenta l inizio della zona industriale della Valle del Vedeggio, sicuramente la più importante del cantone.

Diapositive 67-68 Bassa Valle del Vedeggio: periferia industriale e residenziale dell agglomerato di Lugano; stazione commerciale di Lugano; aeroporto di Agno. a) Periferia dell agglomerato: ci troviamo nel territorio attorno allo svincolo di Lugano nord. Si vede bene la zona industriale e di deposito, una fascia di stabili lungo l autostrada e la ferrovia che inizia a Mezzovico e finisce a Ponte Tresa, con una parte densa da Taverne a Bioggio. In questa zona industriale è possibile distinguere fra: un area caratterizzata da attività, spesso di alto livello tecnologico, verso Lugano un area contraddistinta da varie attività che utilizzano molta manodopera, verso la frontiera Va notato che la regione industriale del Basso Vedeggio accoglie un numero crescente di servizi spostati dal centro di Lugano per mancanza di terreno disponibile. Ciò ha consentito una rapida trasformazione di quest area in zona particolarmente attrattiva per altri servizi, per uffici bancari, back office senza servizio alla clientela (p.es. centro UBS), centro di calcolo di Manno, cliniche private specializzate (p.es. Ars medica) e centri che offrono spazi e infrastrutture per congressi (World Trade Center). Pure significativo il centro Galleria in via di realizzazione: si tratta di un piccolo parco tecnologico dove le ditte possono disporre di servizi d avanguardia per quel che concerne la comunicazione (p.es. istallazioni con Internet). La vicinanza dell aeroporto spiega in parte la localizzazione di questi servizi rari offerti alle imprese. Infine nella Valle del Vedeggio cominciano a svilupparsi centri commerciali e altri servizi alla popolazione (p. es. Centri Fitness). Se la zona industriale e dei servizi periferici si trova nella parte centrale della valle, le zone residenziali si sono sviluppate sui versanti, attorno ai nuclei vecchi situati sui coni di deiezione. Lo sviluppo di queste zone residenziali periferiche ha generato due fasce di urbanizzazione continua che avvolgono la zona industriale centrale. Queste fasce comprendono vari comuni: parte ovest: Agno, Bioggio, Manno, Gravesano, Bedano, Torricella parte est: Taverne, Lamone, Cadempino, Vezia, la terrazza residenziale superiore attorno al lago di Origlio, e la Capriasca, in alto a destra. Vi sono chiaramente importanti differenze di standing tra questi comuni che si possono interpretare osservando il tipo di residenze, la loro densità e le qualità dell ambiente in cui si iscrivono (p.es. possibile disturbo causato dalla N2 e dalle attività industriali) (cfr. fig. 20 e relativi commenti). b) Analisi di contesto: si può notare come Lugano sia allacciata all autostrada che procede poi verso sud, in direzione Chiasso, Milano. D altra parte si vede l aeroporto di Agno, l unico aeroporto internazionale significativo del Canton Ticino. Questo servizio rivela l importanza di Lugano in quanto centro decisionale per certe prestazioni di gestione del capitale e d investimento a livello svizzero e internazionale ( porto sud del sistema bancario svizzero). L aeroporto collega Lugano con le principali città svizzere (vari voli quotidiani a Zurigo, Ginevra, Berna e Basilea) e con varie città europee di primo piano. I passeggeri sono perlopiù gente che viaggia per affari. Diapositiva 69 Visione globale della parte centrale dell agglomerato di Lugano. Sono evidenti gli elementi principali del sito e alcuni punti di riferimento simbolici: lo stupendo golfo di Lugano, il panettone del San Salvatore, il laghetto di Muzzano e le dolci colline arrotondate che rendono attraente la regione per i turisti. La città densa si sviluppa in una conca tra colline e montagne (Bassa Valle del Cassarate). L immagine mette bene in evidenza la continuità e la

4. Commenti alle diapositive 59 densità del tessuto urbano che, in questa parte della città-regione del Luganese, conta circa 80 000 abitanti. L urbanizzazione ha raggiunto le prime colline ricoprendole di edifici perlopiù residenziali e estendendosi sino alla Bassa Valle del Vedeggio e al Pian Scairolo dove vi sono zone industriali, di deposito e servizi periferici. Nel mezzo della dia si intravvede pure il centro di Lugano che può essere segnalato agli allievi per una prima identificazione e per proporre esercizi volti a mettere in evidenza la forte espansione della superficie edificata in questo secolo. Diapositiva 70 Visione globale dell agglomerato urbano di Lugano, ripreso volando sopra il Monte Boglia. La continuità del tessuto urbano e le espansioni oltre la conca sono ben evidenti. L immagine offre l opportunità di mettere a fuoco -magari tramite uno schizzo- vari elementi simbolici dell agglomerato stesso: gli svincoli autostradali nord e sud (le porte d accesso alla città), l aeroporto in quanto centro di collegamento nazionale e internazionale, la facciata turistica, da Paradiso a Castagnola, il centro originario e, subito alle spalle, la macchia grigia della city (cfr. fig.20). Diapositiva 71 In primo piano la regione delle colline del Luganese (cfr. fig.13 e fig.16, Zona 5), l agglomerato e, più in generale, l area urbanizzata del Luganese visti da sud (cfr. fig. 20 e relativi commenti). Da questo punto di vista si vede bene la grande Lugano di oltre 100 000 abitanti. All interno del tessuto urbano è possibile individuare, nelle grandi linee, i tipi principali di zone funzionali: il centro che deve essere marcato per mostrare la sua localizzazione la cintura residenziale densa che avvolge il centro (conca del Basso Cassarate) le periferie residenziali; per esempio la loro localizzazione in zone privilegiate, sulle colline solatie: Collina d Oro, Carona, Castagnola-Brè, Basso Malcantone le periferie industriali e di deposito: si distinguono facilmente le forme tipiche degli stabili; sono evidenti la zona del Basso Vedeggio e, in primo piano, quella del Pian Scairolo che accoglie importanti supermercati di periferia e depositi. Si vede come l agglomerato si sviluppi vicino e persino lungo l autostrada; può essere utile notare come le zone industriali e dei supermercati periferici si localizzino vicino agli svincoli e dispongano di ampi spazi per posteggi e depositi. La dia consente inoltre alcune osservazioni d ordine morfologico (rilievo): Si distingue bene il limite nord della regione con alcuni punti di riferimento simbolici: il Monte Tamaro a ovest; il Camoghè a est; in mezzo, l insellamento del Ceneri. Può essere utile un esercizio di identificazione topografica degli elementi naturali principali della regione: montagne e colline principali (Monte Lema, Monte Tamaro, Monte Bar, San Salvatore, Arbostora, Collina d Oro, Monte Brè); le valli, i gradini esposti al sole e le pianure (Valle del Vedeggio, Val Colla, Basso Cassarate, Malcantone, Capriasca e Pian Scairolo); i golfi di Agno e di Lugano e il laghetto di Muzzano. Diapositiva 72 Parte nord dell agglomerato di Lugano: in particolare si nota lo sviluppo recente delle zone residenziali periferiche che può essere quantificato mediante dati statistici sull evoluzione della popolazione residente nei comuni coinvolti. L estensione di queste aree residenziali ricopre progressivamente le campagne del passato. E un segno dell urbanizzazione in agglomerato e della suburbanizzazione. Mentre nel passato gli insediamenti erano circondati da campagne che rappresentavano la parte più importante del territorio comunale, oggi, con lo

sviluppo estensivo di queste aree residenziali periferiche, il verde, pur non essendo scomparso, risulta circoscritto dalle aree edificate. Possiamo dedurre, da questi sviluppi, un principio geografico facile per delimitare oggi le aree urbane: queste ultime si estendono fin dove la zona edificata circoscrive quella verde, indipendentemente dal fatto che il tessuto edificato sia continuo o meno. Diapositiva 73 Il centro dell agglomerato di Lugano visto da sud. Questa dia può servire come spunto iniziale per lo studio dello zoning del centro urbano che sarà poi sviluppato, più in dettaglio, con le dia successive: a) La facciata turistica costituita dal Lungolago e dalla Città Vecchia: Il Lungolago con i grandi alberghi costruiti sin dalla fine del secolo scorso: comprende il quai, il Parco Ciani con le sue varie infrastrutture (Liceo cantonale, Palazzo dei Congressi, la Biblioteca cantonale), le zone sportive e ricreative. la Città Vecchia, posta tra la stazione e il lago; non è qui facile da delimitare. Si tratta di un tessuto urbano che è stato fortemente ristrutturato: si pensi al quartiere di Via Nassa e di Via Pessina che risulta dallo sventramento del vecchio quartiere di Sassello (seconda guerra mondiale). Si incontrano tuttavia ancora strade strette, talvolta tortuose, con portici e vecchi palazzi. La zona è prevalentemente commerciale con negozi specializzati nel terziario raro e di lusso: boutiques, gioiellerie, gallerie d arte e d antiquariato ma anche librerie, negozi di gastronomia, grandi magazzini (Innovazione, Epa) e molti studi di liberi professionisti (medici, dentisti e avvocati). Sono i contenuti classici di una città di media dimensione. b) Proseguendo verso l interno dell agglomerato, oltre la Città Vecchia, si è sviluppata negli ultimi decenni una vera e propria City, caratterizzata da lussuosi palazzi del terziario di comando e di servizio alle imprese: banche, assicurazioni, grandi fiduciarie, società finanziarie, di navigazione, di import-export...). Nella dia sono gli stabili alle spalle della facciata turistica. Diapositiva 74 Dettaglio del centro di Lugano. Si possono individuare puntualmente alcune zone che corrispondono a precise funzioni del terziario: turistica: debarcadero, lungolago alberato (stile boulevard francese) tipico del periodo ferroviario, piazze con ristorazione funzione amministrativa: posta centrale con la sua cupola di rame ossidato (stabile del primo periodo ferroviario), Municipio e Palazzo di Giustizia (in alto verso sinistra, prima dell autosilo di via Balestra) terziario finanziario: pur non mancando anche in questa zona alcuni palazzi bancari (p.es. Banca della Svizzera Italiana, ben visibile perchè si trova sul lungolago in faccia alla fontana di Piazza Manzoni), la dia si ferma praticamente all inizio della city. Diapositiva 75 Stazione di Lugano: un altro punto di vista sul centro in cui si vede bene il confine tra Città Vecchia (in basso a destra) e City (in alto a destra). Ambedue costituiscono il centro dell agglomerato. La parte vecchia, composta da edifici con tetti di tegole rosso-marrone e facciate colorate, si differenzia nettamente dalla city fatta di grandi stabili moderni in cui prevalgono le tonalità del grigio.