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Risultati della Ricerca Titolo Valutazione nutrizionale e qualitativa di derivati agrumari di alta qualità Descrizione estesa del risultato In previsione di un ulteriore crescita del settore IV gamma, è opportuno pensare al recupero e alla valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dai processi tecnologici, che spesso costituiscono una matrice vegetale ancora ricca di sostanze ad alto valore nutrizionale e salutistico, le attività di ricerca svolte presso il CRA-IAA (Unità di Ricerca per i Processi dell'industria Agroalimentare) sono state indirizzate verso la realizzazione un prodotto innovativo di IV gamma: spicchi, che permetta, inoltre, il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dalla pelatura dei frutti. Per offrire al consumatore un prodotto più ricco e dalla formulazione originale, infatti, nella confezione dell arancia di IV gamma vengono introdotte alcune parti di buccia. Un limite al consumo di questo sottoprodotto è rappresentato, dal punto di vista organolettico, dalla componente amara presente nell ampio bouquet di composti aromatici caratteristici della scorza. L impregnazione sottovuoto in soluzioni zuccherine potrebbe migliorare la gradevolezza sensoriale della buccia d arancia, la cui struttura porosa risulta molto adatta a questo tipo di processo. Poiché l indagine varietale è il punto di partenza per lo studio di un prodotto trasformato, al fine di ottimizzarne il processo tecnologico, un altro aspetto fondamentale considerato è l attitudine alla trasformazione di varietà di arance che presentano diverse caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche. Inoltre questo studio si prefigge di valutare l influenza sulle caratteristiche qualitative del prodotto finale, dell operazione di pelatura, effettuata mediante infusione sottovuoto in soluzione zuccherina, come evoluzione dell infusione in acqua. Nel corso della shelf-life del prodotto sono stati valutati il profilo chimico-fisico, nutrizionale, microbiologico e sensoriale degli spicchi e delle bucce. E di notevole interesse valutare l evoluzione delle bucce in quanto non esistono dati in letteratura relativi ad esse. La materia prima, fornita dal Centro di Ricerca per l Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM), è costituita da arance non trattate della cultivar Tarocco e Navel. Le arance, dopo incisione longitudinale della buccia, sono state sottoposte a infusione sottovuoto sia in acqua che in soluzione di saccarosio (40 Bx) per 3 minuti e lasciate a riposo nelle rispettive soluzioni per 3 minuti prima della pelatura manuale. Le bucce, ottenute da entrambe le tecniche di pelatura, sono state sottoposte ad un ulteriore immersione sottovuoto in una soluzione zuccherina (saccarosio, 40 Bx) per 15 minuti (più 25 minuti di rilassamento). Successivamente gli spicchi e le relative bucce sono state confezionate in vaschette di polipropilene termosaldate, precedentemente sanitizzate mediante UV. I campioni sono stati analizzati alla preparazione e dopo 3, 6, 9 giorni di conservazione refrigerata (4 C). Sono state effettuate le seguenti analisi: residuo secco, ph e acidità titolabile, contenuto totale di carotenoidi, polifenoli e flavonoidi, vitamina C, capacità antiossidante. Inoltre sono stati condotti dei test microbiologici per valutare la carica batterica totale, i batteri lattici e gli eumiceti (lieviti e muffe). Per ciascun tempo di conservazione sono state analizzate 3 confezioni. I risultati sono espressi in riferimento a 100g di prodotto tal quale. In corrispondenza dei tempi di scadenza considerati (3, 6, 9 giorni) sono stati condotti dei test sensoriali. Dall analisi chimico-fisica della materia prima, le bucce si differenziano dalla polpa per il ph più elevato (~5,3 e ~3,5 rispettivamente per bucce e spicchi) e minore acidità (~1,3 e ~10 meqnaoh/100g rispettivamente), risultando pertanto più esposte ad un possibile rischio di proliferazione microbica in conservazione. I risultati confermano la ricchezza nutrizionale e le proprietà antiossidanti sia della polpa che della buccia delle arance. In particolare il profilo 1/5

nutraceutico delle bucce si rivela di estremo interesse per il contenuto di vitamina C (Navel: 75,36 e Tarocco: 101,53 mg/100g), polifenoli (N: 247,70 e T: 271,81 mg catechina eq./100g) e flavonoidi (N: 84,80 e T: 66,13 mg rutina eq./100g) rendendole un ingrediente dall elevato potenziale salutistico. Dall analisi sensoriale sono risultati più accettabili i campioni di entrambe le cultivar che hanno subito la pelatura nello sciroppo, sia nel caso degli spicchi che delle bucce; queste ultime sono giudicate anche significativamente meno amare di quelle ottenute da arance pelate in acqua, nonostante entrambe subiscano la successiva impregnazione sottovuoto nello sciroppo. Nel corso della conservazione non vengono percepite modificazioni dell aroma, mentre si osserva un aumento dell acidità negli spicchi di arance Tarocco. I giudizi di consistenza non presentano andamenti costanti nei vari campioni. La trasformazione delle arance in prodotto di IV gamma non ha comportato conseguenze sulla qualità microbiologica che si mantiene inalterata durante la conservazione refrigerata (dati non riportati). In tutti i campioni, la carica batterica totale presente all inizio (valore medio 3,2±0,4 log ufc/g, senza significative differenze tra bucce e spicchi) rimane stabile nel corso della shelf-life (valore medio dopo 9 giorni 3,5±0,4 log ufc/g). Anche i lieviti, presenti però con valori iniziali un poco più elevati nelle bucce rispetto agli spicchi (valori medi 1,8±0,7 e 0,8±0,3 log ufc/g, rispettivamente), non hanno registrato incrementi significativi di carica dopo 9 giorni (valori medi 1,9±0,6 e 1,0±0,3 log ufc/g, rispettivamente per bucce e spicchi). Nonostante le bucce siano caratterizzate da un elevato contenuto zuccherino (21-33 Bx), dovuto agli step tecnologici, un ph piuttosto elevato e da valori di acidità titolabile molto bassi, la conservazione in condizioni di refrigerazione ha consentito di evitare fenomeni di proliferazione microbica. Relativamente alle variazioni del profilo nutraceutico si evidenzia negli spicchi una diminuzione graduale del contenuto di vitamina C, significativa dal sesto giorno di conservazione. La pelatura in sciroppo sembra preservare almeno parzialmente il contenuto di vitamina C nelle bucce della cv Tarocco, che mostrano valori significativamente più elevati delle rispettive bucce pelate in acqua. Il contenuto in carotenoidi degli spicchi, che non presenta differenze significative fra le due cultivar e le due tipologie di pelatura, rimane costante nel corso della conservazione. Nelle bucce, invece, il contenuto dei carotenoidi è più elevato nella cv Tarocco, e si mantiene più elevato nel caso dei campioni che hanno subito la pelatura sottovuoto in acqua. Le bucce sono più ricche in polifenoli e flavonoidi dei rispettivi spicchi, e le loro quantità, simili nelle due cultivar, non risultano influenzate dal tipo di pelatura subita e rimangono costanti durante la conservazione. La diminuzione della capacità antiossidante si osserva, sia per gli spicchi che per le bucce, a partire dal sesto giorno di conservazione, ed è più evidente nei campioni della cv Tarocco. Andamenti analoghi sono registrati nei campioni ottenuti con i due diversi tipi i pelatura. Responsabile del risultato GIOVANNA CORTELLINO Via Venezian, 26, 20133 MILANO () Tel.: +39-02239557200 E-mail: giovanna.cortellino@entecra.it Anno 2011 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate 2/5

COMPARTO FRUTTICOLO Agrumi e prodotti derivati Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: PRODOTTI DI IV O ALTRA GAMMA Prodotti di IV o altra gamma TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Qualità dei prodotti VALUTAZIONE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI, QUALITATIVE E SALUTISTICHE Parole chiave prodotti di iv gamma, proprietà nutrizionali, agrumi Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità previo collaudo Natura del risultato di processo-prodotto Aree interessate Basilicata Calabria Campania Lombardia Sardegna Sicilia Impatto dal punto di vista tecnico maggiori indirizzi tecnici per l industria di trasformazione Impatto dal punto di vista socioeconomico valorizzazione prodotti tipici/tradizionali locali Impatto dal punto di vista ambientale salute consumatori 3/5

Presupposti di contesto personale specializzato Soggetti istituzionali da coinvolgere Parco scientifico e tecnologico ARSSA Calabria ALSIA Basilicata Università Industrie di trasformazione Enti di ricerca Potenziali utilizzatori Enti di ricerca Università Modalità di diffusione altro Pubblicazioni Non sono presenti Pubblicazioni collegate al risultato _ Titolo del progetto Progetto / Ricerca di riferimento Ricerche Avanzate in Agrumicoltura e loro Applicazioni - RAVAGRU - prosecuzione Coordinatore del progetto FRANCESCO INTRIGLIOLO VIA RICCIAROLO CERASA GIUSEPPE N.3, 96015 FRANCOFONTE (ITALIA) Tel.: +39-095-7653111 E-mail: francesco.intrigliolo@entecra.it Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF 4/5

Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Il progetto si prefigge di migliorare alcuni settori dell agrumicoltura italiana per ottenere una migliore qualità globale e una maggiore tipicizzazione del prodotto, applicando tecniche e strategie miranti alla riduzione dei costi, alla creazione di nuovi segmenti produttivi, alla migliore e più economica valorizzazione dei sottoprodotti dell industria di trasformazione, con il presupposto finale di aumentare la competitività dell agrumicoltura italiana. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Unità di ricerca per i processi dell'industria agroalimentare (IAA) Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5