MICHAEL (Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe) www.michael-culture.org



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Transcript:

MICHAEL (Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe) www.michael-culture.org Creare un portale europeo multilingue che dà accesso integrato al patrimonio culturale europeo attraverso le collezioni culturali digitali di musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni e organizzazioni culturali. E questo l obiettivo del progetto europeo MICHAEL Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe coordinato dal Ministero per i beni e le attività culturali, avviato nel 2004 e che si concluderà alla fine del 2007. I partner nazionali di MICHAEL sono il francese Ministère de la culture et de la communication, l agenzia governativa Museums, Libraries and Archives Council del Regno Unito e il Ministero italiano per i beni e le attività culturali, che coordina il progetto, confermando così il suo ruolo di leadership strategica in Europa nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale. Il primo giugno 2006, con l avvio del progetto MICHAELplus, la rete di paesi partecipanti si è estesa ad altri 11 stati dell Unione europea: sono entrati a far parte del progetto Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Ungheria. L elenco delle istituzioni che hanno aderito all iniziativa è on line http://www.michael-culture.org/consortium/partners.html. In prospettiva, il progetto mira a estendersi a tutti i paesi dell Unione; paesi extracomunitari europei ed extraeuropei hanno già espresso il loro interesse a partecipare e contatti sono in corso con il management board del progetto. MICHAEL e MICHAELplus sono finanziati dal programma eten della Commissione europea, che investe nell allineamento transnazionale e quindi nel valore aggiunto europeo una cifra pari al 10% degli investimenti nazionali documentabili nella digitalizzazione del patrimonio. Il contributo della Commissione ha l obiettivo di finanziare l integrazione di progetti nazionali già esistenti e creare il portale europeo. Nel complesso, si tratta del progetto di ambito culturale cui la Commissione ha allocato il più alto budget nel quadriennio 2004-2008. Il finanziamento europeo raggiunge infatti un ammontare di 8,4 milioni di euro, a fronte degli 84 milioni di euro investiti in digitalizzazione dai 14 paesi partner di MICHAEL e MICHAELplus. MICHAEL si fonda sui risultati raggiunti dal progetto MINERVA nel campo dei repertori di contenuti digitali, degli standard tecnici per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali, del multilinguismo, dell interoperabilità e dei criteri di qualità dei siti web. E il frutto della attività di armonizzazione svolta dal Gruppo europeo dei Rappresentanti Nazionali (NRG) nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale. Infatti il servizio MICHAEL si fonda su un modello standard comune per la descrizione delle collezioni culturali digitali e una modalità di accesso on line su base multilingue. 1

E in corso l attività di censimento nei paesi aderenti all iniziativa, delle risorse digitali per popolare il sistema del Progetto. Il servizio consentirà molteplici strategie di ricerca a base testuale, geografica o cronologica, per tipologia, categoria o argomento, per istituzione responsabile, progetto o servizio. La ricerca potrà essere effettuata nell ambito della base dati nazionale o su tutte le basi di dati contemporaneamente attraverso il portale pan-europeo. Obiettivo prioritario del servizio offerto da MICHAEL è l interoperabilità con le diverse iniziative internazionali, nazionali e locali nel campo dell accesso digitale al patrimonio culturale. IL CONTRIBUTO DI MICHAEL PER LA CREAZIONE DELLA BIBLIOTECA DIGITALE EUROPEA Il progetto MICHAEL sta fornendo un contributo innovativo al processo di creazione della Biblioteca digitale europea, che consiste nell integrazione tra archivi, biblioteche, musei, audiovisivi; la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso Internet comporterà infatti una più efficace salvaguardia e lo sviluppo di servizi che costituiranno un importante fattore di crescita, di competitività, di creazione di posti di lavoro e miglioramento della qualità di vita dei cittadini europei. Per armonizzare questo processo, la Commissione europea ha varato il 1 giugno 2005 i2010 Una società europea dell informazione per la crescita e l impiego, un iniziativa volta ad ottimizzare i benefici derivanti dall utilizzo delle nuove tecnologie dell informazione per la crescita economica. La Commissione ha definito le biblioteche digitali un aspetto fondamentale di i2010 e ha illustrato la strategia per la digitalizzazione del patrimonio culturale, l accessibilità on line e la conservazione digitale nella comunicazione i2010: le biblioteche digitali (30 settembre 2005) e nella successiva raccomandazione sulla digitalizzazione e l accessibilità on line del materiale culturale e sulla conservazione digitale agli Stati Membri del 24 agosto 2006. Il documento ha posto il problema della creazione della European Digital Library che comprende non solo il mondo dei libri ma anche la documentazione di archivi, musei, siti archeologici e del resto del patrimonio culturale. Inoltre, nel documento conclusivo del Consiglio dei ministri europei dello scorso 13 novembre 2006, si indicano il progetti MICHAEL e MICHAEL Plus come punto di riferimento e base importante nel processo di costruzione della Biblioteca digitale europea. Si tratta di un importante riconoscimento degli sforzi di coordinamento degli Stati membri, guidati dal Ministero italiano, che hanno da sempre creduto nella possibilità di armonizzare a livello europeo le attività di digitalizzazione del patrimonio culturale in un ottica di integrazione tra archivi, biblioteche, musei, settore dei media e degli audiovisivi. Istanza che gli Stati Membri hanno già fatto propria tramite il Piano d Azione Dinamico elaborato dal NRG, che punta a costruire uno spazio europeo dell informazione GLI STANDARD E IL MODELLO DATI Il contributo del progetto MICHAEL, al processo di creazione della Biblioteca digitale europea, sta nell aver definito un modello dei dati che consente di descrivere le collezioni 2

digitali appartenenti a tutti i settori dei beni culturali per un accesso integrato al patrimonio culturale digitale. Il modello dati di MICHAEL offre l opportunità di collegare le collezioni digitali alle collezioni fisiche delle quali costituiscono parziale o totale rappresentazione. Il progetto MICHAEL implementa gli standard e le linee guida risultato dell attività di MINERVA e rivolge la massima attenzione all implementazione degli standard internazionali. I campi del data model sono correlati al set di metadati Dublin Core e fanno riferimento allo standard emergente Dublin Core Collection Description, standard chiave per l interoperabilità e la conservazione a lungo termine. Il sistema consente lo scambio dei metadati in formato XML attraverso il protocollo OAI-PMH, protocollo messo a punto dall Open Archive Iniziative che attraverso la tecnica del web-harvesting rende facilmente fruibili le risorse on line. Il sistema informativo distribuito MICHAEL, basato sulla raccolta dei dati a partire da inventari nazionali o regionali e sullo sviluppo di una infrastruttura tecnologica basata sugli standard per la creazione, l aggregazione e la pubblicazione dei dati, rendendo accessibile in rete contenuti digitali eterogenei permette di superare la frammentazione delle attività di digitalizzazione e si muove verso la costruzione di una biblioteca digitale europea. ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA: IL PIANO NAZIONALE PER IL CENSIMENTO MICHAEL In un ottica di integrazione dei servizi tra tutti i settori dei beni culturali, il progetto prevede la partecipazione di archivi, biblioteche, musei, uffici di tutela (soprintendenze), istituti culturali e di ricerca, università. In Italia il censimento in via di svolgimento si articola in tre linee di attività che si svolgono parallelamente: una relativa alle collezioni digitali prodotte nell ambito di progetti ministeriali o altrimenti sviluppate e/o gestite dagli istituti centrali e periferici del Ministero per i beni e le attività culturali una seconda parte riguarda gli istituti di competenza regionale: il progetto MICHAEL cofinanzia il censimento delle collezioni digitali prodotte nell ambito di programmi regionali o locali la terza parte del piano coinvolge le università attraverso la partecipazione delle biblioteche, dei musei e dei dipartimenti di 77 università italiane e della Biblioteca europea di informazione e cultura (BEIC) di Milano. Le attività sono svolte sulla base di accordi o convenzioni con i vari enti interessati, in cui sono state definite le procedure di co-finanziamento dei vari sottoprogetti di censimento, le modalità di attuazione, i tempi e le regole per l aggiornamento e la fruizione. Il censimento sarà completato entro il 2007 e sarà costantemente aggiornato. Il progetto MICHAEL si integra con il Portale delle biblioteche (Progetto BDI e progetto di Network turistico-culturale, <http://www.internetculturale.it>) e con il progetto del Portale della cultura italiana, avviato dalla Direzione generale per l innovazione 3

tecnologica e la promozione del Dipartimento per la ricerca, l innovazione e l organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, che sarà lanciato all inizio del 2007. Con il Portale infatti condivide l interfaccia grafica e i servizi di ricerca da cui sarà interrogabile l intera banca dati nazionale MICHAEL LO STATO DELL ARTE On line i tre portali nazionali di Regno Unito http://www.michael-culture.org.uk, Francia http://www.numerique.culture.fr, Italia http://www.michael-culture.it Lancio, in occasione della conferenza internazionale del 4-5 dicembre a Roma, del portale europeo http://www.michael-culture.org, che nella prima fase dà accesso a circa 3000 collezioni di Regno Unito, Francia e Italia. Il portale, oltre alle diverse funzionalità di ricerca, offrirà dei contenuti editoriali che hanno lo scopo di orientare l utente alla fruizione dei servizi di accesso. BACKGROUND L Unione Europea ha incoraggiato il coordinamento delle politiche di digitalizzazione in Europa istituendo il Gruppo dei rappresentanti nazionali (NRG). Il NRG si riunisce ogni sei mesi sotto ogni presidenza di turno dell Unione Europea per osservare, confrontare e armonizzare le politiche di digitalizzazione nei diversi Stati membri. L iniziativa di coordinamento ha origine dai Principi di Lund adottati nel 2001 durante la presidenza svedese, in cui si nvitano gli Stati membri ad adottare politiche comuni e standard condivisi, a scambiare le conoscenze e le buone pratiche, a favorire la riduzione dei costi garantendo la qualità nella creazione dei contenuti digitali e dei siti Web culturali. Nel 2002, nel quadro dell iniziativa eeurope, è seguito Il Piano d azione di Lund, che identificava un set di azioni da avviare per far progredire la digitalizzazione dei contenuti culturali e scientifici europei e raggiungere gli obiettivi delineati dai Principi. Il progetto MINERVA 1 (MInisterial Network for Valorising Activities in digitisation, http://www.minervaeurope.org), coordinato dal Ministero per i beni e le attività culturali italiano, avviato nel 2002 e concluso nel 2006, ha realizzato una azione di coordinamento delle politiche e programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale e scientifico degli Stati membri. Il progetto MINERVA ha consentito di avviare i gruppi di lavoro per l implementazione del Piano d azione di Lund. Il gruppo di lavoro Inventories, Discovery of Digitised Content, Multilingualism Issues ha portato su un tavolo europeo le specifiche adottate per l inventario francese dei fondi culturali digitali (Catalogue des fonds culturels numérisés) e lo standard britannico per la descrizione delle collezioni digitali. Il modello è stato confrontato con altre best practices condotte da altri Stati membri e con le prassi nazionali in materia di descrizione di collezioni e istituzioni culturali; il lavoro ha condotto alla redazione di specifiche per inventari di contenuti digitali approvate dal Gruppo dei Rappresentanti Nazionali. In parallelo e in coordinamento con il suddetto gruppo di lavoro, si è svolto il lavoro di un altro gruppo di lavoro Interoperability and Service Provision, che ha prodotto un set di linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali. Le linee guida tecniche rappresentano, fra l altro, la piattaforma comune europea in tema di standard per i 1 finanziato dal programma IST nell ambito del Quinto Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico 4

metadati, l harvesting, il reperimento delle risorse, nonché una base di partenza comune per affrontare i risvolti giuridici (diritti di proprietà intellettuale, diritto alla riservatezza) implicati nella messa in rete delle risorse digitali e dei dati sul patrimonio culturale. I risultati prodotti dai due gruppi di lavoro hanno reso disponibili gli strumenti necessari per la creazione di un nuovo servizio europeo per la ricerca e il recupero dei contenuti culturali digitali, interoperabile con i cataloghi di risorse digitali gestiti dalle istituzioni culturali. Il progetto MICHAEL rappresenta un risultato concreto di tali iniziative. 5