1.1. L'EVOLUZIONE DEL DIRITTO DOGANALE

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L evoluzione delle fonti del diritto doganale 1. 1.1. L'EVOLUZIONE DEL DIRITTO DOGANALE I responsabili delle Amministrazioni doganali degli Stati membri dell Unione Europea e della Commissione si sono riunite il 4 luglio 2008 a Parigi in occasione del 40 anniversario dell Unione doganale. Si è ricordato che le Amministrazioni doganali sono storicamente una componente fondamentale degli Stati moderni e che l Unione doganale rappresenta una tappa decisiva della costruzione europea; che l Unione doganale ha contribuito al completamento del mercato interno e favorisce la competitività delle imprese europee, in linea con la strategia di Lisbona; che la UE - che oggi conta di 27 Stati membri - ha recentemente adottato un nuovo quadro giuridico per sostenere lo sviluppo di una moderna amministrazione doganale. Si è sottolineato che il ruolo delle amministrazioni doganali è notevolmente cambiato negli ultimi quarant anni, estendendosi al di là dei compiti di controllo e di riscossione verso un mandato più globale, incentrato sulla sicurezza, l agevolazione degli scambi e la tutela degli interessi economici della UE. A fronte delle sfide del XXI secolo, le amministrazioni doganali sono tenute a: mantenere un equilibrio costante tra l agevolazione del commercio legittimo e la sicurezza dei cittadini e del territorio della Comunità Europea; intrattenere e sviluppare ulteriormente, a tal fine, un dialogo costruttivo con il settore privato e le relative organizzazioni; intensificare la vigilanza sulla circolazione delle merci, in considerazione dei crescenti rischi, e di sviluppare la capacità di reagire rapidamente alle emergenze; tutelare gli interessi finanziari della Comunità europea e degli stati membri; migliorare ulteriormente la propria efficienza, al servizio dei cittadini e dell economia. Concludendo le amministrazioni doganali sono in particolare chiamate a: favorire la competitività agevolando il commercio legittimo, specie con la messa a punto di strumenti efficienti ed adeguati; rafforzare e modernizzare i metodi di controllo e lavorare, per l insieme degli Stati membri e la Commissione, come un soggetto unico; garantire risultati equivalenti mediante l attuazione di norme comuni, al fine di evitare qualsiasi distorsione del commercio internazionale; procedere ad ampi scambi di informazioni per garantire un efficiente analisi e gestione dei rischi; illustrare adeguatamente ai cittadini i compiti e servizi che rendono alla collettività. IPSOA Controversie e contenzioso doganale 5

1. L evoluzione delle fonti del diritto doganale Pertanto, avvertendo l esigenza di semplificare i regimi doganali e di tener conto del fatto che le dichiarazioni e le procedure elettroniche costituiscono la regola mentre le dichiarazioni e le procedure cartacee costituiscono l eccezione, il Parlamento UE ha emanato ed istituito il nuovo Codice doganale comunitario (CDC) che abroga e sostituisce il precedente codice istituito con Reg. CEE 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992 che a sua volta si fondava, come abbiamo avuto modo di vedere, sull integrazione delle procedure doganali applicate separatamente nei rispettivi Stati membri negli anni 80. Il nuovo codice, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale L145 del 4 giugno 2008 è entrato in vigore il 24 giugno 2008. Si può quindi affermare che la revisione del Codice si è realizzata al fine di adeguare il vecchio testo alle nuove esigenze del commercio internazionale ed, in particolare, all uso delle nuove tecnologie informatiche e di metodi di controllo innovativi. Per quanto riguarda l utilizzo delle tecnologie informatiche è palese che con il vecchio Codice le procedure doganali poggiavano prevalentemente sulle operazioni di tipo cartaceo, nonostante ciascun Paese membro avesse adottato già da tempo dei sistemi di sdoganamento telematico. Con il nuovo art. 107 del Reg. (CE) 450/08 viene individuata come forma ordinaria di presentazione della dichiarazione in dogana quella telematica, prevedendo come possibilità alternativa la facoltà, da parte delle Autorità doganali, di accertare per via elettronica le scritture contabili del dichiarante. Premesso che scopo principale nuovo Codice è quello di migliorare l efficienza e l efficacia delle Amministrazioni doganali dei Paesi che l hanno ratificata attraverso l armonizzazione delle relative legislazioni, gli obiettivi che essa persegue possono così essere sintetizzati: facilitare il commercio legale e la lotta antifrode, che richiedono regimi e procedure doganali semplici, rapidi ed uniformi, eliminando le divergenze tra i regimi e le pratiche doganali adottati dalle parti contraenti in grado di ostacolare gli scambi internazionali; rendere più semplice alle imprese l accesso alle facilitazioni e semplificazioni doganali; tenere conto della buona fede della persona interessata nei casi in cui un obbligazione doganale sorga di seguito a inosservanza della normativa doganale, consentendo così di minimizzare l impatto della negligenza da parte del debitore; assicurare che, nei casi in cui l operatore economico fornisca anticipatamente le informazioni necessarie per i controlli sull ammissibilità delle merci basate sui rischi, il rapido svincolo delle merci costituisca la regola; 6 IPSOA Controversie e contenzioso doganale

L evoluzione delle fonti del diritto doganale 1. prevedere norme semplici e comuni per i regimi speciali, integrate da una ristretta serie di norme per ciascuna categoria di regimi speciali, al fine di rendere semplice per l operatore la scelta del regime appropriato, di evitare errori e di ridurre il numero dei recuperi e rimborsi a posteriori; facilitare la concessione di autorizzazioni per diversi regimi speciali con una garanzia unica e sotto il controllo di un ufficio doganale e in tali casi dovrebbero vigere norme semplici riguardo all insorgenza dell obbligazione doganale; introdurre tecniche e meccanismi più efficaci in materia di controlli doganali (es. analisi dei rischi); incoraggiare il ricorso a forme di partenariato tra dogane ed imprese. Riassumendo le tappe fondamentali che hanno segnato l evoluzione del CDC, proponiamo il seguente schema di riferimento riportato nella Tavola 1.1. Tavola 1.1 Le modifiche al Codice doganale comunitario Atto Data di entrata in vigore Gazzetta Ufficiale Reg. Cee n.2913/92 22.10.1992 G.U. L.302 del 19.10.1992 Atti modificativi Data di entrata in vigore Gazzetta Ufficiale Reg. Cee n.82/1997 01.01.1997 G.U. L.17 del 21.01.1997 Reg. CE n.955/1999 10.05.1999 G.U. L.119 del 07.05.1999 Reg. CE n.2700/2000 19.12.2000 G.U. L.311 del 12.12.2000 Reg. CE n.648/2005 11.05.2005 G.U. L.117 del 04.05.2005 Reg. CE n.450/2008 23.04.2008 G.U. L. 145 del 04.06.2008 1.2. CONSIDERAZIONI Con il Reg. CE 450/08 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 si è così provveduto ad istituire il Codice doganale comunitario aggiornato, al fine di stabilire le norme e le procedure di carattere generale applicabili alle merci che entrano nel territorio doganale della Comunità o che ne escono. Anche se il nuovo Codice, come abbiamo avuto modo di vedere, manifesta di per sé l intento di una semplificazione dei regimi in essere e di un diverso rapporto tra gli operatori e le Amministrazioni doganali, questo non toglie che molteplici e sempre più complesse saranno le controversie doganali. IPSOA Controversie e contenzioso doganale 7

1. L evoluzione delle fonti del diritto doganale Il sempre più rapido scambio internazionale di merci, la continua evoluzione normativa in essere pone costantemente l operatore nel rischio, anche se in buona fede, di commettere un irregolarità dal punto di vista doganale. L intento di questo testo è, quindi, quello di fornire all operatore quegli strumenti preventivi al fine di predisporre una corretta gestione doganale di qualsiasi operazione con l estero. Nello stesso tempo rappresenta un utile supporto nel caso, per qualsiasi motivo, nasca una controversia doganale ovvero un contenzioso, offrendo al lettore quelle nozioni e quei principi di diritto tributario e doganale indispensabili per capire e saper gestire la fase amministrativa e giurisdizionale. Una parte del testo viene poi dedicata alle norme che regolano gli scambi all interno dell Unione Europea, dalla loro gestione pratica ai risvolti ed alle implicazioni sanzionatorie che potrebbero sorgere. Il presente testo costituisce, quindi, uno strumento utile ad affrontare gli argomenti che verranno trattati alla luce del nuovo Codice doganale comunitario con analisi comparate e casi pratici che renderanno ancor più semplice la sua comprensione. 8 IPSOA Controversie e contenzioso doganale