Casistica delle irregolarità rilevate a livello regionale e strategie di prevenzione e contrasto poste in essere Autorità di Gestione FSE

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Casistica delle irregolarità rilevate a livello regionale e strategie di prevenzione e contrasto poste in essere Autorità di Gestione FSE 2007-2012 Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 1

Osservazioni generali a livello europeo esistono sei livelli di norme (disposizioni comuni, disposizioni generali, disposizioni specifiche dei Fondi, atti delegati, atti di esecuzione, orientamenti della Commissione) a livello statale norme nazionali e regionali Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 2

Osservazioni generali Da parte delle Amministrazioni interessate è notevole lo sforzo per ridurre l onere amministrativo gravante sui beneficiari (ad esempio, attraverso un maggior ricorso a somme forfettarie e costi standard). Tuttavia, l onere per le amministrazioni nazionali resta elevato, e potrebbe addirittura crescere rispetto alla situazione attuale. Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 3

Vertice Istituzionale Struttura organizzativa dell AdG COMMISSIONE EUROPEA Direzione Generale Presidenza Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Direzione Generale Organizzazione Area di Coordinamento Programmazione Settore Strumenti della valutazione, Programmazione Negoziata, Controlli Comunitari (AdA) Area di Coordinamento Risorse finanziarie ( ) Settore Contabilità (AdC) Settore Istruzione e Educazione Area di Coordinamento Ricerca Settore Infanzia Area di Coordinamento Istruzione e Educazione Provincia di Arezzo Provincia di Firenze Area di Coordinamento Formazione Orientamento e Lavoro (AdG) Settore Gestione programma operativo POR FSE Provincia di Massa Carrara Provincia di Pisa Settore Formazione e orientamento Settore Lavoro Area di Coordinamento Organizzazione. Personale. Sistemi informativi Settore Sistemi Inf.vi e servizi. Ufficio regionale di statistica Settore Formazione, competenze, sistemi di valutazione Provincia di Grosseto Provincia di Pistoia Unione Comuni Empolese Provincia di Livorno Provincia di Prato Esprit3 Provincia di Lucca Provincia di Siena ARDSU Organismo Intermedio Autorità Sviluppo Toscana Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti S.p..A. di controllo Firenze, 09 maggio 2013 4

Gestione delle irregolarità Il regolamento (CE) 1083/06 all articolo 70, punto 1 indica che gli Stati membri sono responsabili della gestione e del controllo dei programmi operativi e in particolare prevengono, individuano e correggono le irregolarità e recuperano gli importi indebitamente versati compresi, se del caso, gli interessi di mora e ne danno notifica alla Commissione e la informano sull'andamento dei procedimenti amministrativi e giudiziari. Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 5

Gestione delle irregolarità 1) la prevenzione potrà essere attuata con: _ la trasparenza nei processi decisionali _ il rafforzamento dei sistemi interni di controllo _ un regolare uso e diffusione di manuali di procedura e di check-list. _ l adozione sistematica dell analisi del rischio. Il bilancio UE sarà più o meno esposto a rischi di frode in funzione di: - un rischio inerente molto elevato dovuto alla molteplicità di organismi e sistemi, complessità delle regole e gran numero di operazioni; - effettività ed affidabilità dei sistemi di controllo interni degli Stati membri; - intensità e qualità dei controlli effettuati; - onestà ed integrità morale dei beneficiari e persone coinvolte nella gestione dei fondi. Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 6

Gestione delle irregolarità 2) l individuazione delle irregolarità potrà essere perseguita mediante: _ l adozione ed l uso regolare di metodologie e strumenti specifici da utilizzare nei controlli; _ una maggiore frequenza nei controlli; _ la gestione di personale dedicato adeguato in professionalità e numeri _ azioni di informazione per i servizi dislocati sul territorio _ scambi periodici di informazioni _ una banca dati comunemente accessibile. _ una maggiore integrazione, rafforzamento e strategia comune con altre strutture competenti per la rilevazione di frodi/irregolarità _ più stretti rapporti di collaborazione tra autorità centrali e autorità locali e tra le autorità di pagamento e certificazione e le autorità di comunicazione _ riunioni periodiche di coordinamento a livello centrale _ la storicizzazione e diffusione tra il personale interessato delle conoscenze sulle principali tipologie di irregolarità rilevate nell ambito delle precedenti programmazioni Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 7

Gestione delle irregolarità 3) la correzione da effettuarsi con: _ monitoraggio costante dell evolversi dei procedimenti e delle procedure afferenti le irregolarità _ per le frodi sospette, incentivare l utilizzo del principio del doppio binario tra procedimento penale ed amministrativo _ la ricerca di nuove forme ed iniziative per ridurre i tempi dei procedimenti di recupero. Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 8

L organizzazione dei controlli Il tema dei controlli e del contrasto alle frodi è un nodo centrale nella gestione dei fondi strutturali, direttamente collegato ai seguenti aspetti: - la complessità della macchina gestionale, data la molteplicità dei soggetti coinvolti e la diversificazione delle procedure di attuazione - la pluralità dei livelli di controllo interni ed esterni ai Programmi - la complessità delle norme previste dai regolamenti comunitari Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 9

L organizzazione dei controlli Le verifiche che l Autorità di Gestione è tenuta ad effettuare, a norma dell articolo 60, lettera b) del reg (CE) n. 1083/2006, e dell art. 13del regolamento (CE) n. 1828/2006, riguardano, a seconda del caso, gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici delle operazioni. Le verifiche si articolano in: a) verifiche amministrative di tutte le domande di rimborso presentate dai beneficiari; b) verifiche in loco di singole operazioni. 10

L organizzazione dei controlli Controlli documentali Verifica dell avanzamento procedurale e finanziario delle operazioni attraverso un analisi documentale amministrativa e contabile sul 100% delle domande di rimborso presentate dai beneficiari. Controlli in loco Realizzazione delle verifiche in loco di cui all art. 60, lettera b) del regolamento (CE) n. 1083/2006 effettuata su un campione di operazioni 11

L organizzazione dei controlli Controlli documentali In fase di avvio correttezza formale e fiscale (se applicabile) della domanda di anticipo (ad esempio presenza dei dati del beneficiario, dei dati bancari, emessa dal capofila, riferimenti al progetto ecc); inserimento del progetto nel Sistema informativo 12

L organizzazione dei controlli In fase di realizzazione, la coerenza e la completezza amministrativo-contabile, (coerenza dell importo totale della domanda di rimborso, elenco giustificativi di spesa, possibilità dei controlli dei medesimi); la corrispondenza delle ore di avanzamento dichiarate con i registri forniti (per le tipologie di operazioni pertinenti, quali ad esempio avvisi concessori per operazioni a costi unitari standard) la regolarità finanziaria della spesa verificando i seguenti aspetti: la correttezza e conformità della documentazione giustificativa di spesa dal punto di vista normativo; il rispetto del periodo di ammissibilità e delle tipologie di spesa consentite dalla normativa comunitaria e nazionale; la riferibilità della spesa al beneficiario/soggetto attuatore e all operazione selezionata. 13

L organizzazione dei controlli Le verifiche in loco riguardano i seguenti aspetti: Amministrativi (accessibilità alla documentazione dell ente e sua corretta archiviazione, documentazione di spesa in originale, esistenza presso il beneficiario di un sistema di contabilità separata o codificata, rispetto delle procedure previste per l affidamento a terzi e per la selezione dei partecipanti ) Regolarità dell esecuzione (conformità e ammissibilità dei giustificativi di spesa, coerenza dei giustificativi e corretta imputazione di questi al preventivo, chiara identificazione dei giustificativi con l operazione ) Inadeguatezza/non corrispondenza a quanto previsto dal progetto (docenti, caratteristiche locali, attrezzature, rispetto tempi ecc) Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 14

L organizzazione dei controlli I controlli in loco prevedono due fasi: fase desk e fase sopralluogo 1. Durante la fase desk sono verificati gli atti, le procedure e la documentazione di spesa che dimostrano il corretto finanziamento dell operazione e che giustificano il diritto all erogazione del contributo 2. Durante il sopralluogo sono controllati in particolare i seguenti aspetti: - l esistenza e operatività del beneficiario - sussistenza presso il beneficiario della documentazione in originale relativa alle spese rendicontate e della corretta registrazione contabile - la tracciabilità delle spese relative all operazione finanziata 15

L organizzazione dei controlli Le check list costituiscono lo strumento principale per la realizzazione dei controlli: - guidano le attività di controllo - danno evidenza dei controlli effettuati tipicizzate secondo le caratteristiche della procedura attivata (es. avviso, appalto, interventi singoli beneficiari, incarichi..) e per ogni sua fase (avvio, realizzazione e conclusione) 16

L organizzazione dei controlli Un altro strumento fondamentale per la gestione e il controllo del POR FSE è il Sistema Informativo che consente: - la verifica del ciclo di vita dei progetti, dall ammissione al finanziamento al loro completamento; - la tracciabilità della spesa relativa alle operazioni finanziate, dalle domande di rimborso dei beneficiari alla certificazione delle spese; - la sostanziale riduzione di errori materiali nel trattamento dei dati relativi alle operazioni finanziate; - la formulazione di query per ottenere dati specifici secondo la necessità ed effettuare verifiche su classi di dati 17

L organizzazione dei controlli Il sistema informativo Il DB FSE rappresenta il sistema unico di raccolta dei dati quantitativi - fisico- finanziari - di attuazione del POR FSE 2007-2013, necessari per rispondere agli adempimenti previsti dai Regolamenti Comunitari e dagli atti di programmazione regionale prevede meccanismi di controllo della completezza e coerenza dei dati inseriti dai diversi utenti, in modo tale che sia garantita la presenza della totalità delle informazioni necessarie ai fini del monitoraggio 18

L organizzazione dei controlli L accesso al Sistema Informativo è condizionato dal ruolo che ogni soggetto che accede ha nel Sistema, quindi le informazioni visibili differiscono a seconda del livello di accesso, come del resto la possibilità di inserimento dati. I livelli sono fondamentalmente quattro: 1. Regione Toscana come amministratore del Sistema; 2. Organismo Intermedio; 3. Soggetto Attuatore dell intervento; 4. Revisore contabile 19

L organizzazione dei controlli 20

L organizzazione dei controlli Per le funzioni di controllo il sistema consente: il caricamento dei dati amministrativo-contabili relativi alle operazioni finanziate check list informatizzate relative alle verifiche documentali e ai controlli in loco collegamenti tra le check list di verifica amministrativa sul 100% delle domande di rimborso e le check list sulle verifiche in loco dei progetti campionati vincoli al fine di subordinare i pagamenti delle domande di rimborso alla compilazione e validazione delle check list moduli relativi ai procedimenti di revoca e di recupero registro dei debitori dove sono registrati tutti i casi di revoca con recupero 21

Irregolarità e recuperi spesa certificata al 31.12.2012 è pari a 357.556.702,52 controlli dell AdG Verifiche documentali: sul 100% delle operazioni finanziate importi recuperati: 147.166,17 importi ritirati: 81.968,13 importi pendenti: 155.927,05 Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 22

Irregolarità e recuperi controlli dell AdA : - l audit di sistema (con cui verifica l affidabilità dei sistemi di gestione e controllo) - l audit delle operazioni (con cui svolge i controlli sui beneficiari) Il contrasto alle frodi finanziarie all UE _ Strategie e strumenti di controllo Firenze, 09 maggio 2013 23

Irregolarità e recuperi Il Rapporto Annuale di Controllo (RAC 2012), predisposto alla fine di ogni anno dall Autorità di Audit sulla base delle risultanze delle attività di controllo effettuate, ha espresso un parere positivo sul funzionamento del sistema di gestione e controllo del POR FSE I controlli sulle operazioni N. controlli in loco: 298 Spesa controllata: 36.540.017,72 Spesa irregolare: 223.643,21 Indice di materialità 0,13 24

Irregolarità e recuperi Principali tipologie di irregolarità: contabile (cod. 102 199) documentale (cod. 210 211) azioni (cod. 811-812) ammissibilità (cod. 822 823) diritto all aiuto (stabilità ex art. 57 regolamento 1083/2006 ) 25

Considerazioni finali Riguardo al sistema di gestione e controllo Il sistema di gestione e controllo del POR FSE si è dimostrato efficiente: - bassa incidenza delle irregolarità sulla spesa controllata - parere positivo espresso dall AdA nei Rapporti Annuali di Controllo Riguardo alle irregolarità emerse Le irregolarità riscontrate, la cui esigua numerosità non consente elaborazioni statistiche, non rientrano in tipologie ricorrenti, ma sono il risultato di comportamenti individuali dei beneficiari interessati, connesse anche a difficoltà delle imprese ( non completamento dell investimento, cessazione dell attività per fallimento). 26