via Piave n.9, Cisliano (MI) P.iva 07070840157 C.F. 82003070156 Comune di Cisliano via Piave n.9, Cisliano (MI) P.iva 07070840157 C.F. 82003070156 PROGETTO RELAZIONE TECNICA - OPERE IDROTERMOSANITARIE A 2 29-09-16 ID 160909_SCUOLA_IDRAU
1 OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE La presente relazione riguarda la realizzazione degli impianti di riscaldamento ed idrosanitario a servizio dell ampliamento dell edificio in via Via Giovanni XXIII n. 8 - Scuola secondaria di primo grado Istituto compressivo Erasmo da Rotterdam di Cisliano (MI). Le principali opere impiantistiche sono così riassumibili: - formazione di nuovo impianto di riscaldamento della parte di edificio in ampliamento; - formazione nuovo impianto di distribuzione di acqua calda-fredda ad uso idro-sanitario e rete di scarico per realizzazione nuovi servizi; - fornitura e posa di ceramiche ed accessori per realizzazione nuovi servizi; - ampliamento rete idrica antincendio rete idranti; Le tipologie impiantistiche, ed i relativi requisiti funzionali, devono rispondere sia alle vigenti normative vigenti sia alle necessità di collocare le componenti d impianto in modo da rispettare la realtà architettonica e strutturale dell'edificio. Inoltre dovranno esse concepite per garantire la massima funzionalità, affidabilità ed efficienza energetica. DATI E CONDIZIONI DI PROGETTO DATI CLIMATICI DELLA LOCALITA : INVERNALI: Temperatura minima di progetto - 5 C Gradi giorno 2.538 GG Zona climatica E (della zona d'insediamento, determinati in base al DPR 412/93 - UNI 10349:2016) CONDIZIONI INTERNE: All interno dell edificio sono presenti varie zone termiche, aventi condizioni termo-igrometriche differenti, in seguito sono indicati i dati tecnici di riferimento utilizzati per la progettazione e il dimensionamento degli impianti. RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 1 di 6
- AULE E AMBIENTI COMUNI Temperatura: inv.: 20 ± 1 C Umidità Relativa: 40 60% ricambi aria 2.5 3.5 vol/h - SERVIZI Temperatura: inv.: 20 ± 1 C Umidità Relativa: N.C. ricambi aria 6 vol/h in estrazione Le portate d'aria di rinnovo dovranno essere determinate secondo la UNI 10339, tenendo conto del numero massimo delle persone presenti. FLUIDO TERMOVETTORE: - temperatura in mandata acqua calda radiatori 55±1 C - salto termico max. dell'acqua calda radiatori 10±1 C FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO Il funzionamento giornaliero dell'impianto sarà diverso a seconda della zona di utenza, in generale sarà intermittente con funzionamento giornaliero di 12 18 ore. Velocità max. nelle tubazioni dell'impianto di climatizzazione: - tubazioni principali 1,5 m/sec - colonne montanti 1,2 m/sec - tubazioni secondarie 0,9 m/sec Velocità max dell'acqua nelle tubazioni idrico ed igienico sanitario: - fino Ø ½" 1,10 m/sec - da Ø ½" a Ø1 1,25 m/sec - per Ø > 1 1,75 m/sec RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 2 di 6
2 LEGGI E NORME UNI Tutti gli impianti termomeccanici nel seguito descritti sono progettati in conformità delle norme di legge e prescrizioni vigenti e secondo le particolari norme emanate dalle società erogatrici, tutte, anche se non menzionate specificatamente. In particolare sono osservate le seguenti norme: prescrizioni di collaudo dell Istituto Italiano del Marchio di Qualità per i materiali per i quali è previsto il controllo e il contrassegno IMQ; disposizioni del locale corpo dei Vigili del Fuoco; regolamenti, le prescrizioni e disposizioni ASL; regolamenti e le prescrizioni comunali. legge n. 615 del 13 luglio 1966: provvedimenti contro l inquinamento atmosferico e successivi regolamenti di esecuzione ; DM del 1 dicembre 1975: norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione e successivi aggiornamenti ; legge n. 10 del 9 gennaio 1991: norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia ; norma UNI 10339: impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la presentazione dell offerta e la fornitura ; norma UNI 8199: misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione ; norma UNI EN 12831: Metodo di calcolo del carico termico di progetto ; norma UNI-CTI 8065: Trattamento dell acqua negli impianti termici ad uso civile ; D.G.R. n. 6480 del 30.07.2015 norma UNI 10779: Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 3 di 6
3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI L'impianto di riscaldamento previsto sarà idoneo ad assolvere tutte quelle funzioni, nel seguito descritte, proprie ed essenziali alla tipologia dell'edificio in oggetto. All interno dell edificio sono presenti varie zone termiche dotate di impianto di riscaldamento a radiatori: - Aule; - Ambienti comuni e servizi. La produzione di acqua calda sarà garantita dal bollitore esistente nel periodo di funzionamento del riscaldamento e da bollitori elettrici nel restante periodo dell anno. La temperatura dell'acqua calda in mandata per i vari circuiti di riscaldamento sarà a temperatura variabile in base alle condizioni climatiche esterne. L impianto sarà allacciato alla sottostazione esistente nell edificio, mediante la posa di un nuovo gruppo di circolazione, di adeguata portata e prevalenza. Tutti i "punti alti" del nuovo circuito saranno dotati di sfiati valvolati di facile accesso e manovra, e convogliati in un unico scarico. I punti bassi saranno invece dotati di valvola di scarico completa di portagomma. Gli isolamenti termici delle tubazioni dovranno essere di spessore secondo L. 10/91 e successivi decreti applicativi. Su ogni circuito dovrà essere riportata la targhetta indicatrice ed il senso di scorrimento del fluido. 4 TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE ZONE TERMICHE L impianto di riscaldamento invernale sarà di tipo a radiatori in acciaio a colonne. Le tubazioni che costituiranno i circuiti idraulici sarà realizzata con tubazioni multistrato metallo-plastico isolate secondo quanto previsto dalle L 10/91 e s.m.i.. Il controllo della temperatura sarà di tipo climatico + ambiente, la temperatura di mandata varierà in funzione della temperatura esterna, mentre in tutte le aule sarà installato un regolatore ambiente, i vari regolatori saranno comunicanti fra loro e con il sistema di supervisione dell edificio già esistente. Sono previste sei zone: n. 4 Aule e n. 2 Ambienti comuni e servizi. RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 4 di 6
5 IMPIANTO IDRICO SANITARIO L'alimentazione dell'acqua sanitaria, necessaria al fabbisogno della parte in ampliamento, sarà derivata dalla rete esistente. L acqua calda di consumo per i servizi sanitari sarà prodotta mediante bollitori elettrici, di nuova fornitura. Le reti di distribuzione che costituiscono l impianto idrosanitario saranno costituite da tubazioni multistrato, rivestite con guaina quelle convoglianti acqua fredda e con idoneo isolamento termico quelle convoglianti acqua calda. Per il dimensionamento delle tubazioni si terrà conto della massima portata istantanea in base ad un'analisi del numero e delle tipologie di utenza, non saranno comunque installate tubazioni con diametro inferiore a Ø 16 mm. Al piede di ogni colonna montante sarà installata una valvola per lo scarico della colonna stessa. Prima di diramarsi alle singole zone la rete principale sarà intercettata con valvole del tipo a sfera su ogni circuito. Fra la rete derivata dal circuito principale e le ulteriori diramazioni ai singoli servizi saranno interposte valvole di intercettazione del tipo a sfera da incasso, inoltre ogni utilizzo sarà intercettabile attraverso minivalvole. Ogni erogazione (sia calda che fredda) risulterà pertanto intercettabile evitando il disservizio di più unità in caso di manutenzione. Per tutti i gruppi di servizi igienici si sono previsti apparecchi sanitari in porcellana dura (vitreous china) del tipo secondo le definizioni della norma UNI 4542 e UNI 4543; i vasi sono previsti del tipo sospeso con cassetta di alimentazione ad incasso. Tutti gli apparecchi sanitari saranno fissati ad appositi telai in acciaio zincato integrati nella muratura. I servizi per disabili, dovranno essere realizzati secondo le disposizioni del D.P.R. 384/78, L. 13/89 e D.M. 236/89. 6 IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO Contro i rischi d'incendio è stato previsto un impianto ad idranti del tipo UNI 45 che consente di effettuare un primo efficace intervento coprendo tutta l'area interessata. All'esterno del fabbricato, verrà realizzato - in luogo facilmente raggiungibile con automezzo - un attacco per autopompa VV.F. UNI 70. RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 5 di 6
I componenti della rete antincendio dovranno essere costruiti, collaudati ed installati in conformità alla legislazione vigente ed in particolare alla norma UNI 10779/2007. La pressione nominale dei componenti della rete non dovrà essere minore della pressione massima che si può raggiungere e comunque non inferiore a 1,2 MPa. Le tubazioni, nei tratti fuori terra, dovranno essere in materiale metallico, le tubazioni in acciaio dovranno essere conformi alla UNI EN 10255 serie media. Le tubazioni per istallazione interrata dovranno essere in materiale plastico (polietilene) ed essere conformi alle indicazioni delle norme UNI EN 12201 serie SDR 11 (S5) PE 100 PN 16; Gli idranti UNI 45 dovranno essere conformi alla UNI EN 671-2. Dovranno essere installati i cartelli di segnalazione indicanti la posizione dei naspi, dell attacco di mandata autopompa, di forma e colore conformi al D.Lgs. n 81/2008. RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 6 di 6