45. Appendice 4: malaria



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1 45. Appendice 4: malaria I edizione (vale per tutto il capitolo) 45. Appendice 4: malaria...1 45.1. EZIOLOGIA DELLA MALARIA... 3 45.1.1. Agente eziologico: sono quattro le specie di Plasmodium che infettano l uomo:... 3 45.1.2. Distribuzione della malaria nel mondo...4 45.2. CICLO VITALE DELLA MALARIA... 5 45.2.1. Infezione della zanzara... 5 45.2.2. Divisioni asessuate: sporozoiti... 5 45.2.3. Inoculo degli sporozoiti nell'ospite vertebrato... 6 45.2.4. Invasione degli epatociti... 6 45.2.5. Riproduzione asessuata: schizogonia eso-eritrocitaria...7 45.2.6. Penetrazione dei merozoiti nei globuli rossi... 7 45.2.7. Fase intra-eritrocitaria: schizogonia intra-eritrocitaria...8 45.2.8. Knobs e sequestro degli eritrociti parassitati... 9 45.2.9. Schizogonia e rottura degli eritrociti... 10 45.2.10. Conseguenze dell'emolisi intra-vascolare... 11 45.2.11. Adesione all endotelio e coinvolgimento di altri organi...12 45.2.12. Sviluppo di forme sessuate: micro- e macro-gametociti...13 45.3. IMMUNITÀ ALLA MALARIA... 14 45.3.1. Modalità di resistenza alla malaria... 15 45.4. PRINCIPALI FONTI UTILIZZATE... 16

2

45.1. Eziologia della malaria 45.1.1. AGENTE EZIOLOGICO: SONO QUATTRO LE SPECIE DI PLASMODIUM CHE INFETTANO L UOMO: Tabella 45.1: Caratteristiche delle specie di Plasmodium che infettano l'uomo P. falciparum P. vivax P. ovale P. malariae fase intra-epatica 5.5 d 8d 9d 15 d ciclo eritrocitario 48 h 48 h 50 h 72 h no si si si giovani, ma anche gli altri reticolociti reticolociti cellule più vecchie terzana maligna terzana benigna ricadute eritrociti preferiti febbre quartana 3

45.1.2. DISTRIBUZIONE DELLA MALARIA NEL MONDO Figura 45.1. Distribuzione della malaria e della resistenza ai farmaci. Da: Okie (2008), modificato 4

45.2. Ciclo vitale della malaria 45.2.1. INFEZIONE DELLA ZANZARA Una zanzara femmina appartenente al genere Anopheles punge una persona infetta, succhiando il sangue che contiene micromicro e macro-gametociti (forme sessuate) 45.2.2. DIVISIONI Figura 45.2. Infezione della zanzara ASESSUATE: SPOROZOITI I gametociti maschile e femminile si fondono in uno zigote nell intestino della zanzara Dallo zigote si sviluppa per divisioni asessuate una oocisti che rompendosi da origine ad un gran numero di sporozoiti mobili (sporogonia) sporogonia che invadono le ghiandole salivari della zanzara pronte per infettare un nuovo ospite al prossimo pasto ematico 5

45.2.3. INOCULO DEGLI SPOROZOITI NELL'OSPITE VERTEBRATO Mediante la puntura della zanzara femmina infetta, gli sporozoiti vengono inoculati nel circolo sanguigno dell'ospite vertebrato 45.2.4. INVASIONE Figura 45.3. Inoculo degli sporozoiti nell'ospite vertebrato DEGLI EPATOCITI Entro alcuni minuti alcuni sporozoiti si attaccano alle cellule epatiche e le invadono L attacco avviene attraverso il legame tra il recettore per trombospondina e properdina, che si trova sulla faccia basolaterale degli epatociti, e dominii della proteina circumsporozoitica omologhi alla trombospondina Figura 45.4. Invasione degli epatociti 6

45.2.5. RIPRODUZIONE 7 ASESSUATA: SCHIZOGONIA ESO-ERITROCITARIA Negli epatociti compiono la riproduzione asessuata (schizogonia eso-eritrocitaria) dando origine a migliaia di merozoiti mononucleati (da 10,000 a 30,000 per cellula a seconda della specie di Plasmodium) Figura 45.5. Riproduzione asessuata: schizogonia esoeritrocitaria La rottura degli epatociti provoca il rilascio dei merozoiti 45.2.6. PENETRAZIONE DEI MEROZOITI NEI GLOBULI ROSSI Una volta nel sangue i merozoiti del Plasmodium falciparum penetrano negli eritrociti Entrano attraverso il legame di una lectina parassitaria con l acido sialico presente sulla glicoforina eritrocitaria

45.2.7. FASE 8 INTRA-ERITROCITARIA: SCHIZOGONIA INTRA-ERITROCITARIA I merozoiti rilasciano svariate proteasi da un organulo chiamato rhoptry. Questo speciale organulo è presente anche in altri parassiti: Babesia, Cryptosporidium e Toxoplasma All interno dei globuli rossi, i parassiti si moltiplicano in un vacuolo digestivo circondato da membrana, idrolizzando l emoglobina attraverso gli enzimi secreti Tra questi c è l eme polimerasi che neutralizza l eme potenzialmente tossico polimerizzandolo in un composto insolubile chiamato emozoina o pigmento malarico I merozoiti si trasformano in trofozoiti, trofozoiti che in seguito si dividono per dare origine a numerosi schizonti (schizogonia intra-eritrocitaria) Durante la maturazione dei parassiti nei globuli rossi, essi cambiano forma da forma ad anello (forma precoce) fino ad una forma irregolare ameboide verso la fine ciclo Queste forme mature sono diverse nelle diverse specie e permettono di fare una diagnosi differenziale Il parassita finisce per occupare quasi tutto il globulo rosso

45.2.8. KNOBS E SEQUESTRO DEGLI ERITROCITI PARASSITATI Quando i plasmidi raggiungono la forma di schizonte secernono proteine che formano delle protuberanze di 100 nm sulla superficie dei globuli rossi, chiamate knobs Proteine malariche sulla superficie dei knobs, chiamate sequestrine, si legano alle cellule endoteliali attraverso ICAM-1, CD46 ed il recettore per la trombospondina Le cellule infette vengono immobilizzate e non circolano più (sequestrate) In questo modo circolano solo gli eritrociti infettati con le forme immature, che sono elastici e non restano intrappolati nella milza, mentre quelli che contengono gli schizonti molto più rigidi evitano il sequestro e distruzione splenica, sfuggendo alla processazione antigenica Figura 45.6. Sequestro degli eritrociti parassitati 9

45.2.9. SCHIZOGONIA 10 E ROTTURA DEGLI ERITROCITI Gli schizonti vanno incontro a divisioni nucleari multiple (schizogonia) originando da 6 a 24 merozoiti che rompono il globulo rosso e si riversano nel plasma La maggior parte dei parassiti dentro il globulo rosso si sviluppano in merozoiti, lisano l eritrocita e vanno ad infettare nuovi eritrociti Figura 45.7. Schizogonia e rottura degli eritrociti Figura 45.8. Plasmodium ovale: schizonte. Per gentile concessione della Prof. Anna Nanetti, Università di Bologna.

45.2.10. CONSEGUENZE 11 DELL'EMOLISI INTRA-VASCOLARE Gli eritrociti rotti inoltre rilasciano emoglobina e detriti cellulari L'emolisi intra-vascolare porta a iperplasia reticoloendoteliale epatosplenomegalia nefrosi emoglobinurica che può essere fatale Figura 45.9. Conseguenze dell'emolisi intra-vascolare. Da Rubin (1994), modificato e ridisegnato

45.2.11. ADESIONE ALL ENDOTELIO E COINVOLGIMENTO DI ALTRI ORGANI L'adesione degli eritrociti parassitati alle cellule endoteliali dei capillari causa trombi di fibrina, che a loro volta provocano microinfarti nel cervello, cuore, rene ed altri organi profondi Questi hanno come conseguenza encefalopatia, scompenso cardiaco congestizio, edema polmonare e frequentemente morte Il coinvolgimento cerebrale nel caso di infezione con P. falciparum è dovuta all adesione dei parassiti alle cellule endoteliali del cervello Figura 45.10. Adesione all endotelio e coinvolgimento di altri organi. Pazienti con malaria cerebrale presentano elevati livelli di ICAM-1, CD46 e recettore per la trombospondina. Da Rubin (1994), modificato e ridisegnato. 12

45.2.12. SVILUPPO F 13 DI FORME SESSUATE: MICRO- E MACRO-GAMETOCITI Dopo ripetuti cicli, sub-popolazioni di merozoiti si sviluppano in forme sessuate: i micro- e macrogametociti i micro- ed i macro-gametociti vengono prelevati da altre zanzare, chiudendo così il ciclo Figura 45.11. Plasmodium falciparum: gametociti. Per gentile concessione della Prof. Anna Nanetti, Università di Bologna.

14 45.3. Immunità alla malaria F L'immunità nei confronti della malaria è specifica per ciascun stadio: es.: l'immunizzazione con sporozoiti conferisce protezione verso il contatto con gli sporozoiti, ma non nei confronti dell'infezione con forme intra-eritrocitarie Gli sporozoiti maturi possiedono una proteina di rivestimento chiamata proteina circumsporozoitica (CS). CS è l'antigene immuno-dominante degli sporozoiti per quanto riguarda i linfociti B, ed il principale bersaglio degli anticorpi neutralizzanti I linfociti CTL CD8+ rappresentano il meccanismo principale della risposta protettiva nei confronti dello stadio extra-eritrocitario (sporozoitico) del parassita la loro azione sembra essere mediata dalla produzione di IFN-γ e TNF piuttosto che da una azione citolitica il TNF e l'ifn- γ inibiscono la replicazione dei parassiti all'interno delle cellule del fegato con un meccanismo non noto Il polimorfismo degli antigeni di superficie sembra essere il risultato della pressione selettiva imposta dalle risposte specifiche L'immunità verso le forme eritrocitarie è invece mediata soprattutto dalle cellule T CD4+

45.3.1. MODALITÀ 15 DI RESISTENZA ALLA MALARIA Aplotipo HLA B53 Molti soggetti di origine africana mostrano una resistenza al Plasmodium falciparum associata all aplotipo HLA B53 che presenta alla superficie degli epatociti antigeni specifici dello stadio intra-epatico della malaria Le cellule T citotossiche sono quindi in grado di eliminare gli epatociti infettati, facendo abortire l infezione Gruppo sanguigno Duffy Molti africani provenienti dall Africa occidentale che hanno fenotipo del gruppo sanguigno Duffy negativo sono resistenti ai merozoiti del Plasmodium vivax che si legano agli antigeni Duffy Fya o Fyb sulla superficie dei globuli rossi attraverso una lectina di superficie. Non si può così realizzare la fase intra-eritrocitaria Inibizione della eme polimerasi La clorochina induce resistenza inibendo l enzima eme polimerasi. L eme tossico che si forma dalla degradazione dell emoglobina blocca la proliferazione del parassita Falcemia Individui con il tratto falcemico sono parzialmente resistenti alla malaria perché gli eritrociti parassitati vanno incontro molto rapidamente a falcizzazione, e vengono quindi rimossi dal circolo dai macrofagi splenici Questa resistenza ha costituito un fattore di pressione positiva sulla conservazione del gene della anemia falciforme in zone dove la malaria era endemica Anticorpi contro la sequestrina Individui immuni alla malaria hanno anticorpi contro la sequestrina L immunità tuttavia non è duratura in quanto i parassiti sono in grado di produrre una famiglia di sequestrine immunologicamente distinte

16 45.4. Principali fonti utilizzate Okie, S. (2008) New attack on malaria. N. Engl. J. Med. 358, 2425-2428 Rubin, R., Farber, J.L. (1994) Pathology. II ed. Lippincott, Philadelphia White, N.J., Breman, J.G. (2008) Malaria. In: Fauci, A.S., Braunwald, E., Kasper, D.L., Hauser, S.L., Longo, D.L., Jameson, J.L., Loscalzo, J. (eds.) Harrison's principles of internal medicine. XVII ed. Mc Graw Hill, New York. Pp. 1280-1294 World Health Organization (2010) World malaria report 2010. Da: who.int/malaria World Health Organization (2010) Global report on antimalarial drug efficacy and drug resistance: 2000-2010. Da: who.int/malaria Siti web pathmicro.med.sc.edu/parasitology visitato il 19-01-2008 contenuto non più disponibile il 23/06/2011 ucm.es/info/parasitol visitato il 21/12/2007 contenuto non più disponibile il 22/06/2011 who.int/malaria visitato il 05/06/2011 accessibile il 22/06/2011 workforce.cup.edu/buckelew visitato il 21/12/2007 contenuto non più disponibile il 22/06/2011