SOLITUDINE E MALATTIA NELL ANZIANO: RELAZIONE E CURA MARIO ROSSI MONTI mario.rossimonti@uniurb.it
DALL ANZIANO ALL INVECCHIAR-SI ESPLORAZIONE DI UNO DEI MODI DELL ESISTENZA: L ULTIMO METTERE A FUOCO ALCUNE FORME DELLA SOLITUDINE CONNATURATE ALL INVECCHIARSI INTESO COME MONDO VISSUTO E COME PROCESSO RIFLESSIVO
PATCHWORK SULL INVECCHIAR-SI
JEAN AMERY RIVOLTA E RASSEGNAZIONE SULL INVECCHIARE (1968)
INDICE ASSI PORTANTI DELL INVECCHIARSI 1. ESISTENZA E TRASCORRERE DEL TEMPO 2. DIVENIRE ESTRANEI A SE STESSI 3. LO SGUARDO DEGLI ALTRI 4. NON COMPRENDERE PIÙ IL MONDO 5. VIVERE CON IL MORIRE
DIVENIRE ESTRANEI A SE STESSI EFFETTO SORPRESA PIERANDREA LUSSANA (2012) QUELLO CHE CI STUPISCE - E DIRE STUPISCE È ANCORA POCO - È CHE. ABBIAMO AVUTO TANTO DI QUEL TEMPO PER IMPARARE A DIVENTARE GRANDI. E ORA, PER FARE DECENTEMENTE I VECCHI, DOBBIAMO IMPROVVISARE. SENZA AVER AVUTO TEMPO A DISPOSIZIONE PER IMPARARE
STUPORE DI FRONTE ALLO SPECCHIO SYLVIA PLATH (1961)..OGNI MATTINA È LA SUA FACCIA CHE PRENDE IL POSTO DEL BUIO IN ME HA ANNEGATO UNA RAGAZZA, E IN ME UNA VECCHIA SALE VERSO DI LEI GIORNO DOPO GIORNO COME UN PESCE TREMENDO
E QUESTA/O SAREI IO?
MI CAPITA QUALCHE VOLTA, QUANDO SONO IN UN NEGOZIO CON MOLTI SPECCHI, DI VEDERE DENTRO UNO DI QUELLI UNA FIGURA CHE MI È UN PO NOTA E DICO A ME STESSO: MA CHI È QUEL VECCHIO CADENTE? - POI MI MUOVO, E CONSTATO, NON SENZA RACCAPRICCIO, CHE SONO PROPRIO IO. MUSATTI, 1979, PP 154-156 9
LO SPECCHIO VEDE SOLO IL MIO ULTIMO VOLTO, IO SENTO TUTTI I PRECEDENTI DENTRO DI ME PORTO TUTTI I MIEI VOLTI PASSATI COME UN ALBERO I SUOI CERCHI LA LORO SOMMA SONO "IO TOMAS TRANSTRÖMER (1993), I RICORDI MI GUARDANO, IPERBOREA, MILANO, 2011,p.46
LA TRAGEDIA DELLA VECCHIAIA NON CONSISTE NEL FATTO DI ESSERE VECCHI, MA NEL FATTO DI SENTIRSI ANCORA GIOVANI
DUE ARTICOLAZIONI DA UN LATO CHI INVECCHIA... AVVERTE IL PESO DELLE STRATIFICAZIONI DEL TEMPO... QUANTO MINORE È IL TEMPO CHE ABBIAMO DAVANTI A NOI, TANTO MAGGIORE È IL TEMPO IN NOI CHI INVECCHIA È UN FASCIO DI TEMPO UNA MASSA STRATIFICATA DI TEMPO J.AMERY (1968,p.43)
STRATIFICAZIONI DELL INVECCHIARSI: TUTTO IL TEMPO È NEL CORPO DIVENTARE SEMPRE PIÙ CORPO DA CORPO-STRUTTURA PORTANTE A CORPO-LIMITE, FARDELLO, GRAVAME UN OSTACOLO CHE SBARRA LA STRADA VITE AL RALLENTATORE J.AMERY (1968, p.149)
IL SENSO DEL TEMPO POSSIEDE UNA DRAMMATICITÀ CHE NON È ASSOLUTAMENTE PARAGONABILE A QUELLA DEL SENSO DELLO SPAZIO MENTRE IL MIO SPAZIO È AL CONTEMPO SEMPRE ANCHE LO SPAZIO DEGLI ALTRI, CON IL MIO TEMPO INVECE SONO SOLO..
DUE ARTICOLAZIONI DALL ALTRO NELLA MISURA IN CUI CIASCUNO È SOLO CON IL TEMPO CHE SI È DEPOSITATO IN LUI DI FRONTE AD UNO SPECCHIO CHE VEDE SOLO L ULTIMO VOLTO CHI TIENE LE FILA DELLA PROPRIA IDENTITÀ? SOMMA DI TUTTI I PROPRI VOLTI PRECEDENTI?
CHI PUÒ SAPERE CHI SONO IO?
1. FORMA DI SOLITUDINE ESSERE SOLI CON SE STESSI : NEL TENERE IL FILO DEI PROPRI VOLTI NEL CONSERVARE IL SENSO DI CONTINUITÀ E COERENZA DELLA PROPRIA STORIA NELL AVERE CONOSCIUTO DIVERSE REALTÀ DI SÈ E TENERLE VIVE, VIA VIA CHE NE SCOMPAIONO I TESTIMONI
INVECCHIARSI: SCARTO TRA CIÒ CHE CHE VEDO/SENTO IO E CIÒ CHE VEDO ALLO SPECCHIO/ALTRI CRISI DELLA IDENTITÀ PERSONALE DA SEMPRE ARTICOLATA SULLA PERCEZIONE DELLA PROPRIA COERENZA E CONTINUITÀ NEL TEMPO E SUL RICONOSCIMENTO DI QUESTA STESSA COERENZA E IDENTITÀ DA PARTE DEGLI ALTRI (ERIKSON, 1971)
SCARTO TRA IL TEMPO DELLA COSCIENZA DI SÉ E QUELLO DELLA COSCIENZA LA COSCIENZA DI SÉ SENTE IN CONTINUITÀ IL PROPRIO VOLTO CON I VOLTI PASSATI, NON COGLIE L EVIDENZA DEL CAMBIAMENTO PER L ALTRO E VIENE SPIAZZATA DALLA RIVELAZIONE DELL ALTRO (LO SPECCHIO)
NEGLI ALTRI IL TEMPO È VISIBILE A OCCHIO NUDO NOI NON VEDIAMO IL NOSTRO ASPETTO, LA NOSTRA ETÀ, MA CIASCUNO COME IN UNO SPECCHIO CHE LO FRONTEGGIA VEDE QUELLA DELL ALTRO PER NOI È L'ALTRO CHE È VECCHIO S.DE BEAUVOIR, LA TERZA ETÀ (1970, p.267)
CHI È QUESTA VECCHIA CHE DORME NEL MIO LETTO?
FRATTURA TRA ESPERIENZA DI SÉ E ESSERE OGGETTO DELLA COGNIZIONE ALTRUI PER GLI ALTRI IL VECCHIO È L OGGETTO DI UNA COGNIZIONE PER SE STESSO EGLI HA DEL SUO STATO UN ESPERIENZA VISSUTA
FRANCESE-SCRITTRICE-SESSANTENNE: QUESTA SITUAZIONE CHE IO VIVO HA PER GLI ALTRI UNA FORMA OBIETTIVA CHE A ME SFUGGE QUALUNQUE DISCORSO CHE PRETENDA DI CONSIDERARE LA VECCHIAIA IN GENERALE DEVE ESSERE RESPINTO POICHÉ TENDE A MASCHERARE QUESTA FRATTURA S.DE BEAUVOIR (1970, P.18)
2. FORMA DI SOLITUDINE ESSERE SOLI CON LO SCARTO E LA DISSONANZA TRA ESTRANIAZIONE DI SÉ E CONCENTRAZIONE DI SÉ
3. FORMA DI SOLITUDINE INVECCHIARSI E MORTIFICAZIONE NARCISISTICA M. TEISING, 2007 AL DI LÀ DELLA MALATTIA
ULTIMA TAPPA DEL CONTRATTO NARCISISTICO CHE LEGA LE GENERAZIONI
CONTRATTO NARCISISTICO ART. 1. I GENITORI ALLA NASCITA DI UN FIGLIO VIVONO UNA RIATTIVAZIONE DEL LORO NARCISISMO INFANTILE AL QUALE AVEVANO RINUNCIATO
ART. 2 IN NOME DI QUESTA RIATTIVAZIONE RIVENDICANO PER IL LORO BAMBINO TUTTI I PRIVILEGI A CUI LORO STESSI HANNO DOVUTO RINUNCIARE
MALATTIA, MORTE, RINUNCIA AL GODIMENTO, RESTRIZIONI NON DEVONO VALERE PER LUI. LE LEGGI DELLA NATURA E QUELLE DELLA SOCIETÀ DEVONO ESSERE ABROGATE IN SUO FAVORE. IL BAMBINO DEVE RIDIVENTARE IL CENTRO DEL CREATO, QUEL HIS MAJESTY THE BABY CHE I GENITORI SI SENTIVANO UN TEMPO...
ORA NELL INVECCHIARSI.. DOPO ESSERE STATO OGGETTO DI QUEL CONTRATTO O AVERLO RIVENDICATO PER I PROPRI FIGLI È COME SE IL SOGGETTO RIVENDICASSE PER SÉ QUEI PRIVILEGI LE LEGGI DELLA NATURA DEVONO ESSERE ABROGATE IN SUO FAVORE IL TEMPO DELLA COSCIENZA DI SÉ RIVENDICA I PROPRI PRIVILEGI SUL TEMPO DEGLI ALTRI E SUL TEMPO DEL MONDO
CONTRATTO NARCISISTICO ULTIMA TAPPA DAL MOMENTO CHE PER TANTO TEMPO SI è RIUSCITI A TENERE A DISTANZA LA MORTE CI SI CONVINCE CHE SE LA MORTE SOPRAGGIUNGESSE SAREBBE UNA SPECIE DI SCANDALO, E ALLORA SEMPLICEMENTE NON CI SI CREDE JEANNE HERSCH, 2003, P.174 QUELLO CHE ACCADE AGLI ALTRI NON PUÒ E NON STA ACCADENDO A ME
ALMENO TRE FORME DELLA SOLITUDINE DENTRO DI ME PORTO TUTTI I MIEI VOLTI PASSATI COME UN ALBERO I SUOI CERCHI FRATTURA TRA OGGETTO COGNIZIONE ALTRUI E ESPERIENZA DI SÉ RIVENDICAZIONE PRIVILEGI CONTRATTO NARCISISTICO FINE