INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SICUREZZA STRADALE



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Provincia di Padova Capofila Comune di Cittadella Comune di Piove di Sacco Comune di Limena INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SICUREZZA STRADALE

PREMESSA Gli incidenti stradali sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per quelli dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni; si stima che senza adeguate contromisure, entro il 2020 essi rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Per valutare la percezione del rischio da parte dei giovani e indagare sul loro rapporto con la sicurezza stradale e l utilizzo del casco e dei sistemi di sicurezza in genere, è stata realizzata questa indagine conoscitiva che ha coinvolto i beneficiari diretti del Progetto YES - Youth Educated for Safety e alcuni stakeholders del progetto quali forze dell ordine, rappresentanti delle amministrazioni provinciale e comunali e insegnanti. L indagine conoscitiva consente di avere un primo ritorno sulle consuetudini dei ragazzi, capire come si pongono rispetto alla sicurezza stradale e come pensano di poter attuare dei comportamenti migliori sulla strada. Attraverso l analisi dei dati, partendo dal grado di consapevolezza riguardo alla sicurezza stradale, è possibile indirizzare le azioni e individuare idee e innovazioni che sono messe in atto al fine di rispondere al fine ultimo: dimezzare entro il 2020 il numero dei morti e dei feriti sulle strade in linea con gli obiettivi Europa 2020 e con la Vision Zero del Libro Bianco Ue dei Trasporti 2050. Strategia e programmazione sono le parole chiave. Programmare significa però anche avere la capacità di correggere la rotta; questo vale sia per gli enti pubblici che per il settore privato che opera nella sicurezza stradale. Per questo diventa importante capire le buone prassi e creare condizioni operative per applicarle al fine di poter progettare con l orientamento agli obiettivi e di comunicare seguendo tecniche e regole già funzionali e vincenti.

IL CONTESTO Il programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 prevede il dimezzamento del numero dei morti sulle strade Europee entro il 2020 e una consistente riduzione dei feriti gravi. A tal fine, per stabilire un target, è necessario che i Paesi UE si impegnino ad applicare la definizione armonizzata di gravità delle lesioni stabilita a livello Europeo. Con riferimento al contesto internazionale, le stime preliminari dei tassi di mortalità, calcolati come rapporto tra il numero dei morti in incidente stradale e la popolazione residente (tassi per 1.000.000 di abitanti), registrati nel 2012 tra i Paesi dell UE27, variano tra 26 per Malta e 100 per la Lituania. Il valore per l Italia e pari a 61, a fronte di una media Europea di 55 morti per milione di abitanti. La variazione percentuale media in Europa (UE27) del numero dei morti in incidenti stradali, tra il 2011 e il 2012, è pari a circa il 9%. Tale risultato, secondo la Commissione Europea, confrontato con la più contenuta riduzione registrata nel 2011, è indice di un rinnovato impegno da parte degli Stati membri a conseguire l obiettivo di dimezzare le vittime della strada tra il 2011 e il 2020. Per conseguire tale obiettivo, sarebbe necessaria una riduzione media annua di circa il 7%. Secondo l ultimo Rapporto Aci-Istat, nel 2012 gli incidenti con lesioni a persone sono calati del -9,2% rispetto al 2011, i morti del -5,4% e i feriti del -9,3%. Nonostante il calo, il nostro Paese rimane al di sopra della media europea, infatti l'italia conta più di 60 morti per incidente ogni milione di abitante, mentre la media europea è di 55. In sette casi su dieci le vittime di incidenti stradali sono conducenti di veicoli (70,0%), nel 14,6% passeggeri trasportati e nel 15,4% pedoni. Tra i 2.555 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più coinvolti sono individui che hanno fra i 20 e i 49 anni di età (1.321 in totale, pari al 51,7%); in particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni. Le circostanze accertate o presunte alla base degli incidenti stradali con lesioni a persone, per l anno 2012, si presentano sostanzialmente invariate rispetto all anno precedente. Nell ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. In completa controtendenza rispetto ai trend regionale e nazionale, a Padova la mortalità collegata agli incidenti stradali è aumentata. Nel 2012 il numero di decessi a seguito di sinistri è stato di 77, un +18,5% rispetto al 2011. C'è però anche un dato positivo: il numero degli incidenti avvenuti nel 2012 (2.806) ha fatto registrare un meno 20,6% rispetto al 2011. In riduzione anche il numero dei feriti (3.778) pari a un meno 21,7%.

IL PROGETTO YES YES GLI OBIETTIVI: YES Youth Educated for Safety è un progetto realizzato nel quadro di Azione ProvincEgiovani, iniziativa finanziata dal Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestita dall Unione delle Province d Italia. Scopo prioritario del progetto è modificare il comportamento alla guida dei mezzi a due ruote, aumentare la sicurezza stradale dei giovani e promuovere l acquisizione di stili di vita sani e responsabili che consentano la diffusione della cultura del rispetto di sé e dell altro e di migliorare l equilibrio personale dei partecipanti. YES persegue gli obiettivi Europa 2020 e in questa direzione vuole favorire una guida responsabile dei ciclomotori, attraverso l utilizzo corretto dei cinque sensi e il miglioramento della percezione e osservazione del contesto, l acquisizione di tecniche corrette di guida a bordo dei motocicli e di conoscenze del mezzo e dei dispositivi di sicurezza attivi e passivi, e l incremento dell uso del casco e dei sistemi di sicurezza. YES - I PARTNER: Provincia di Padova (capofila) Comune di Cittadella Comune di Piove di Sacco Comune di Limena YES - I BENEFICIARI I beneficiari sono oltre 2000 Giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni che frequentano gli Istituti superiori della provincia di Padova e le terze medie dell istituto secondario di primo grado del comune di Limena.

YES GLI STRUMENTI DI INDAGINE L indagine conoscitiva sulla Sicurezza stradale fa luce sul rapporto fra i giovani e la sicurezza stradale, con particolare attenzione all utilizzo del casco, alla conoscenza dei mezzi, all uso di alcol e droghe, e alle modalità di spostamento abituale a bordo dei mezzi a due ruote. La prima fase dell indagine si è articolata nella distribuzione, raccolta e elaborazione di 1.002 questionari. I questionari sono stati sottoposti agli studenti degli Istituti superiori della provincia di Padova che hanno aderito al Progetto e ai ragazzi dell Istituto comprensivo di Limena. Nella seconda fase sono stati coinvolti i principali stakeholders che a livello provinciale si occupano di sicurezza stradale dai punti di vista educativo, amministrativo, e di controllo. Sono stati organizzati dei focus group volti a conoscere le azioni intraprese dalle scuole, dalle amministrazioni, dalle forze dell ordine al fine di coinvolgere nuovi attori nella realizzazione del progetto. Nello specifico sono stati realizzati focus con ciascuno dei seguenti gruppi: - Dirigenti e insegnanti di alcuni degli Istituti scolastici coinvolti; - Rappresentanti della Provincia in materia di Politiche Giovanili, Mobilità e sicurezza stradale, Lavori Pubblici; - Rappresentanti dell amministrazione provinciale e Amministratori dei Comuni partner del progetto (Cittadella, Piove di Sacco, Limena); - Rappresentanti delle diverse forze dell ordine: Carabinieri, Polizia Stradale, Vigili del fuoco.

QUESTIONARI YES GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA L obiettivo dei questionari sottoposti ai ragazzi è stato quello di comprendere: l analisi del target; il rapporto tra sé e la strada; il rapporto tra sé e l incidentalità stradale; la percezione dell incidentalità stradale; la percezione del rischio; il rapporto tra sé e gli altri. YES L ETICA E LA PRIVACY NELLA RICERCA Nel redigere i testi dei questionari si è tenuto conto delle norme etiche e della privacy: - sono stati compiuti tutti gli sforzi necessari per assicurare la validità del testo e dell analisi delle risposte; - l accesso ai materiali è stato riservato solo alle persone autorizzate; - per garantire la sicurezza degli utenti i questionari sono stati compilati in forma anonima. YES L ANALISI DEI QUESTIONARI Sono stati elaborati in totale 1002 questionari.

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SICUREZZA STRADALE QUESTIONARIO Per la compilazione del questionario spuntare UNA SOLA risposta per ciascuna domanda. 1. Sesso: 2. Età: F 13 M 14 15 16 17 18 19 3. Hai già conseguito il patentino per il ciclomotore? Sì No 4. In prevalenza come vai a scuola? A piedi In bicicletta In motorino In auto In bus In treno 5. Quanto frequentemente usi il motorino o lo scooter? Ogni giorno Almeno tre volte a settimana Solo nel fine settimana Mai 6. Quando guidi o sei trasportato da altri in motorino utilizzi il casco? Si Solo devo fare tragitti più lunghi Solo sulle strade in cui è più frequente incontrare un controllo delle forze dell ordine Sempre quando guido Mai 7. Hai avuto incidenti in motorino o in scooter? SÌ NO 8. Secondo te qual è la principale causa di incidentalità stradale dei giovani? L inesperienza La distrazione La velocità L uso di alcol o droghe

9. Ti è mai capitato di bere alcolici prima di metterti alla guida del motorino? Si, molto spesso Qualche volta Solo una volta Se guido non bevo 10. Saliresti in auto con un tuo amico che ha bevuto alcolici o ha assunto droghe? Si, senza problemi Mai Si ma mi accerterei che sia in grado di guidare 11. Ritieni di essere un utente della strada preparato? Conosco il Codice della Strada e me la cavo bene anche alla guida Credo sia importante migliorare sempre la propria preparazione Sono molto bravo a guidare In genere sono prudente, il pericolo sono gli altri 12. Con i tuoi amici parli di sicurezza stradale? A scuola durante gli incontri organizzati dagli insegnanti Quando succede qualcosa a qualcuno che conosciamo Non è un argomento che ci interessa Ogni tanto capita 13. Cosa ritieni debbano fare le istituzioni per migliorare la sicurezza stradale? Rafforzare la formazione a partire dalle scuole Migliorare lo stato delle strade e delle infrastrutture Aumentare i controlli delle forze dell ordine Aumentare l informazione e promuovere maggiormente una cultura della sicurezza stradale 14. Cosa ritieni di potere fare in prima persona per migliorare la sicurezza stradale? Rispettare le regole del Codice della Strada Parlare di sicurezza stradale e sensibilizzare anche parenti e amici a essere più rispettosi del Codice della Strada Devono pensarci le istituzioni

ELABORAZIONE DEI QUESTIONARI 1. Sesso: 0% 44% F M 56% Sono 1002 gli studenti che hanno compilato il questionario preliminare, il 56 per cento degli studenti sono maschi e il 44 per cento sono femmine. 2. Età: 3% 1% 0% 9% 13% 13 anni 16% 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni 18 anni 27% 19 anni 31% Gli studenti coinvolti nell attività hanno fra i 13 e i 19 anni. La maggior parte ha 15 anni, 31 per cento, il 27 per cento ha 16 anni, il 16 per cento ha 14 anni, il 13 per cento ha 17 anni, il 3 per cento 18 anni e l 1 per cento ha 19 anni.

3. Hai già conseguito il patentino per il ciclomotore? 2% 16% SI NO 82% L 82 per cento degli intervistati non possiede il patentino del ciclomotore, mentre il 16 per cento ne è in possesso e il 2 per cento non ha risposto. 4. In prevalenza come vai a scuola? 3% 0% 7% 16% A piedi In bicicletta In motorino 5% In auto In bus 50% In treno 19% Il 50 percento dei degli intervistati si reca a scuola con il bus, il 19 percento si reca a scuola in auto, il 16 percento si reca a scuola in bicicletta, il 7 percento a piedi, il 5 percento in motorino e il 3 per cento in treno

5. Quanto frequentemente usi il motorino o lo scooter? 2% 9% 7% 5% Ogni giorno Almeno tre volte a settimana Solo nel fine settimana Mai 77% Il 77 per cento degli intervistati non usa mai il motorino, il 9 per cento lo usa ogni giorno, il 7 per cento almeno tre volte a settimana, il 5 per cento solo nel fine settimana e il 2 per cento non risponde. 6. Quando guidi o sei trasportato da altri in motorino utilizzi il casco? 8% Ogni giorno 12% Solo se devo fare tragitti più lunghi 3% 3% Solo sulle tsrade in cui è più frequente incontrare un controllo delle forze dell'ordine 6% Sempre quando guido 68% Mai Il 68 per cento degli intervistati utilizza il casco ogni giorno quando è guida o è trasportato in motorino, il 12 per cento non lo usa, il 6 per cento solo se deve fare tragitti lunghi, il 3 per cento sempre quando guida e sempre il 3 per cento solo sulle strade in cui è più frequente incontrare forze dell ordine.

7. Hai avuto incidenti in motorino o in scooter? 4% 6% SI NO 90% Il 90 per cento degli intervistati non ha mai avuto incidenti in scooter o motorino, il 6 per cento dichiara di avere avuto incidenti mentre il 4 per cento non risponde. 8. Secondo te qual è la principale causa di incidentalità stradale dei giovani? 1% 8% 27% L'inesperienza La distrazione La velocità L'uso di alcol o droghe 44% 20% Il 44 per cento degli intervistati ha dichiarato che la causa principale dell incidentalità sulle strade per i giovani è data dalla distrazione, per il 27 per cento l uso di alcol e droghe, per il 20 per cento la velocità, mentre per l 8 per cento è l inesperienza e l 1 per cento non risponde.

9. Ti è mai capitato di bere alcolici prima di metterti alla guida del motorino? 2% 17% 8% 3% Si, molto spesso Qualche volta Solo una volta Se guido non bevo 70% Il 70 per cento degli intervistati ha risposto che se guida non beve, il 17 per cento non ha risposto, l 8 per cento ha dichiarato che qualche volta prima di mettersi alla guida aveva bevuto, il 3 per cento solo una volta e l uno per cento dichiara che molto spesso si è messo alla guida del motorino dopo aver bevuto. 10. Saliresti in auto con un tuo amico che ha bevuto alcolici o ha assunto droghe? 1% 4% 23% Si, senza problemi Mai Si ma mi accerterei che sia in grado di guidare 72% Il 72 per cento degli intervistati ha dichiarato che non salirebbe mai in auto con un amico che ha bevuto alcolici o assunto droghe, il 23 per cento si accerterebbe che sia in grado di guidare, il 4 per cento salirebbe in auto senza problemi, mentre l 1 per cento non ha risposto.

11. Ritieni di essere un utente della strada preparato? 4% 16% Conosco il Codice della Strada e me la cavo bene alla guida 30% Credo sia importante migliorare sempre la propria preparazione Sono molto bravo a guidare In genere sono prudente, il pericolo sono gli altri 43% 7% Il 43 per cento degli intervistati crede che sia importante migliorare sempre la propria preparazione come utente della strada, il 30 per cento si ritiene in genere molto prudente, considerando gli altri il pericolo, il 16 per cento ritiene di conoscere bene il codice della strada e di cavarsela bene alla guida, il 7 per cento si ritiene molto bravo a guidare, mentre il 4 per cento non risponde. 12. Con i tuoi amici parli di sicurezza stradale? 1% 9% A scuola durante gli incontri organizzati dagli insegnanti 22% 39% Quando succede qualcosa a qualcuno che conosciamo Non è un argomento che ci interessa Ogni tanto capita 29% Il 39 per cento degli intervistati parla ogni tanto con gli amici di sicurezza stradale, per il 29 per cento non è un argomento che interessa, il 22 per cento ne parla quando succede qualcosa a qualcuno che conoscono il 9 per cento ne parla a scuola durante gli incontri organizzati dagli insegnanti, mentre il l 1 per cento non risponde.

13. Cosa ritieni debbano fare le istituzioni per migliorare la sicurezza stradale? 1% Rafforzare la formazione a partire dalle scuole 22% Migliorare lo stato delle strade e delle infrastrutture 36% Aumentare i controlli delle forze dell'ordine 27% Aumentare l'informazione e promuovere maggiormente una cultura della sicurezza stradale 14% Il 36 per cento degli intervistati ritiene che si debba aumentare l informazione e promuovere maggiormente una cultura della sicurezza stradale, il 27 per cento ritiene che si debba migliorare lo stato delle strade e delle infrastrutture, per il 22 per cento si deve rafforzare la formazione a partire dalle scuole, per il 14 per cento ritiene sia utile aumentare i controlli delle forze dell ordine, mentre l 1 per cento non risponde. 14. Cosa ritieni di potere fare in prima persona per migliorare la sicurezza stradale 12% 2% Rispettare le regole del Codice della Strada Parlare di sicurezza stradale e sensibilizzare anche parenti e amici a essere più rispettosi del Codice della Strada 19% Devono pensarci le istituzioni 67% Il 67 per cento degli intervistati ritiene che per poter migliorare in prima persona la sicurezza stradale debba rispettare le regole del codice della strada, per il 19 per cento ritiene di poter parlare di sicurezza stradale e sensibilizzare anche parenti e amici a essere più rispettosi del Codice della Strada, per il 12 per cento devono pensarci le istituzioni mentre il 2 per cento non risponde.

DOCUMENTO YES Per offrire ai partner alcuni spunti di riflessione per eventualmente dare continuità all iniziativa, sono indicate alcune linee di azione che permettono di orientare programmazione, analisi, progettazione e comunicazione. PROGRAMMARE Il tema della sicurezza stradale è da anni al centro delle politiche promosse da numerosi soggetti internazionali. In particolare è forte l impegno dell ONU e dell Unione Europea al fine di ridurre il numero dei giovani che ogni anno perdono la vita sulle strade. Dal 23 al 29 aprile 2007 si è svolta la prima settimana mondiale dell ONU sulla sicurezza intitolata Road Safety is no accident. L OMS (Agenzia ONU per la Salute) ha pubblicato per l occasione un ampio rapporto Youth and road safety in Europe che evidenzia come circa 32mila ragazzi in Europa muoiono sulle strade ogni anno, al punto che gli incidenti stradali costituiscono la principale causa di morte tra i giovani al di sotto dei 25 anni. L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha creato, inoltre, una serie di 5 poster (Road Marks) al fine di spronare l azione riguardo a 5 punti: l uso del casco, la guida in stato di ubriachezza, l alta velocità, le cinture di sicurezza e la visibilità. Nel 2011 l ONU ha varato un piano globale di interventi per un Decennio di Azioni per la Sicurezza Stradale e l Unione Europea ha impegnato tutti gli Stati membri a ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade entro il 2020. L ONU ha individuato cinque campi d azione strategici su cui basare le azioni nel Decennio: 1) GESTIONE DELLA SICUREZZA STRADALE: Elaborare strategie, piani e obiettivi di sicurezza stradale a livello nazionale, sorretti da attività di raccolta dati e di ricerca, che consentano di studiare le misure più adeguate e di monitorarne l implementazione e l efficacia. 2) STRADE E MOBILITA : Incrementare la sicurezza delle reti viarie a tutela di tutti gli utenti della strada, in particolare di quelli più deboli (pedoni, ciclisti e disabili), tramite una più metodica valutazione delle infrastrutture esistenti e una maggiore attenzione alla sicurezza nelle fasi di pianificazione, progettazione, costruzione e gestione. 3) VEICOLI: Favorire l adozione universale delle più avanzate tecnologie disponibili per la sicurezza attiva e passiva dei veicoli, attraverso l armonizzazione di standard globali, programmi di informazione per i consumatori e gli incentivi più idonei ad accelerare la diffusione dei dispositivi in grado di prevenire gli incidenti. 4) UTENTI DELLA STRADA: Sviluppare programmi per migliorare il comportamento degli utenti della strada. Sollecitare il rispetto delle leggi con nuove azioni formative e nuove campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto a massimizzare l uso delle cinture di sicurezza e dei caschi per i conducenti di

motocicli, e a contrastare la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità. 5) GESTIONE POST INCIDENTE: Migliorare la risposta alle emergenze postincidente e la capacità dei sistemi sanitari e parasanitari di fornire alle vittime della strada cure efficaci e periodi di riabilitazione più adeguati. Da anni la Commissione europea è impegnata in molteplici attività in materia di sicurezza stradale. Nel 2003 è stato presentato il Programma di azione europeo per la sicurezza stradale che propone diverse azioni concrete per realizzare questo obiettivo della cui implementazione sono responsabili l Unione europea e gli Stati membri. Nel febbraio 2006 la Commissione ha pubblicato un primo bilancio degli sforzi avviati per dimezzare il numero di vittime della strada. Tra gli interventi promossi nell ambito del Programma di azione rientra anche la Carta europea per la sicurezza stradale presentata il 2 novembre 2006 in occasione della quarta Conferenza dei ministri dei trasporti dell Unione europea, che ha avuto luogo a Verona sotto la presidenza di Jacques Barrot. Il 27 aprile 2007, in occasione della Prima giornata europea della sicurezza stradale, i giovani guidatori sono stati chiamati a firmare la Carta europea della sicurezza stradale. Inoltre, sempre in ambito europeo è stata promossa la campagna Eurobob 20042005 volta a promuovere il principio del guidatore designato: l idea che per una sera il giovane alla guida non beve e si occupa di condurre a casa il gruppo delle persone che lo accompagnano. La campagna, coordinata dal Belgian institute for road safety, insiste sull importanza di non guidare in caso di assunzione di bevande alcoliche, al fine di rendere consapevoli i giovani dei rischi della guida in stato di ebbrezza. Gli Obiettivi dell Unione Europea verso il 2020 La politica per la sicurezza stradale deve porre i cittadini al centro della sua azione, inducendoli a farsi carico della sicurezza propria e altrui. La politica per la sicurezza stradale dell'ue si prefigge di aumentare il livello della sicurezza stradale e garantire una mobilità sicura e rispettosa dell'ambiente per i cittadini di tutta Europa; essa dovrà favorire l'equità tra gli utenti della strada attraverso azioni mirate finalizzate al miglioramento della sicurezza degli utenti più vulnerabili. La futura politica per la sicurezza stradale dovrà essere tenuta in considerazione dalle altre politiche dell'ue e a sua volta dovrà tenere conto degli obiettivi di tali politiche. Sono molti, infatti, i punti di contatto tra la sicurezza stradale e le politiche in materia di energia, ambiente, occupazione, istruzione, giovani, salute pubblica, ricerca, innovazione e tecnologia, giustizia, assicurazioni, commercio e affari esteri, tra le altre. La questione della governance è essenziale: in applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, che nell'ambito della sicurezza stradale si

traducono nel concetto di responsabilità condivisa, le autorità europee, gli Stati membri, gli enti regionali e locali e le parti interessate nella società civile dovranno assumersi impegni e avviare azioni concrete, a seconda delle necessità, ognuno nella propria sfera di competenza. Per riuscire nell'intento di creare uno spazio comune della sicurezza stradale, la Commissione propone di confermare l'obiettivo del dimezzamento del numero totale di vittime della strada nell'unione nel 2020 a partire dal 2014. Visti i progressi già realizzati nell'ultimo decennio da diversi Stati membri, oggi questo obiettivo comune appare decisamente più ambizioso rispetto a quello, non raggiunto, fissato dal piano d'azione attuale e darà un chiaro segnale dell'impegno europeo per la sicurezza stradale. Gli Stati membri sono invitati a contribuire al conseguimento dell'obiettivo comune attraverso le strategie nazionali per la sicurezza stradale, tenendo conto delle rispettive necessità e condizioni specifiche e del punto da cui partono. A questo riguardo, è opportuno concentrare gli sforzi nelle aree in cui i risultati ottenuti sono meno soddisfacenti, usando come parametro di confronto i risultati migliori nelle stesse aree dagli altri Stati membri; in questo modo si potranno fissare obiettivi nazionali specifici, ad esempio il non superamento di un determinato numero di morti sulle strade per milione di abitanti. Un'impostazione di questo tipo ridurrebbe le disparità tra Stati membri e assicurerebbe ai cittadini un livello più uniforme di sicurezza stradale nel territorio dell'ue. Quanto alla proposta di fissare un obiettivo di riduzione dei feriti della strada con lesioni gravi, che è stata avanzata nel corso della consultazione pubblica, la Commissione lo considera un suggerimento interessante. In questa fase, in mancanza di una definizione comune di feriti gravi e feriti lievi, non è ancora possibile stabilire un obiettivo a livello europeo. Non appena si saranno compiuti passi avanti sufficienti in quest'area, la Commissione proporrà di aggiungere un "obiettivo comune di riduzione dei feriti" agli orientamenti per la sicurezza stradale nell'orizzonte temporale fino al 2020. L'utente della strada è il primo anello della catena della sicurezza stradale. Quali che siano le misure tecniche poste in atto, l'efficacia di una politica per la sicurezza stradale dipende in primo luogo dal comportamento degli utenti. Per questo motivo, l'educazione stradale, la formazione e l'applicazione delle leggi rivestono un'importanza essenziale. Tuttavia, il sistema di sicurezza stradale deve tenere conto anche dell'errore umano e dei comportamenti inappropriati e correggerli nella misura del possibile: il rischio zero non esiste. Tutti i componenti, in particolare i veicoli e le infrastrutture, devono pertanto presentare un certo grado di "tolleranza" così da evitare e limitare le conseguenze per gli utenti, in particolare gli utenti più vulnerabili. Il Libro Bianco dei Trasporti 2050 La Commissione europea ha adottato una strategia globale (Trasporti 2050) per un sistema di trasporto competitivo che aumentare la mobilità, rimuovere gli ostacoli di rilievo in settori chiave e a alimentare la crescita e l'occupazione.

Allo stesso tempo, le proposte sono volte a ridurre drasticamente la dipendenza dell'europa dalle importazioni di petrolio e ridurre le emissioni di carbonio nei trasporti del 60% entro il 2050. Raggiungere questo obiettivo richiederà una trasformazione nel sistema di trasporto attuale dell'europa. Entro il 2050, obiettivi principali saranno: Non più auto a consumo convenzionale nelle città. 40% di uso dei combustibili fossili sostenibili a basso contenuto nell'aviazione; almeno il 40% di riduzione delle emissioni di spedizione. Il passaggio del 50% dei passeggeri intercity a media distanza e percorsi trasporto merci dalla strada alla ferrovia e per vie navigabili. Tutto ciò contribuirà a una riduzione del 60% le emissioni dei trasporti entro la metà del secolo. Si tratta di un ambiziosa tabella di marcia che fissa l elenco delle 40 iniziative strategiche intese a rivoluzionare, di qui al 2050, il sistema europeo dei trasporti incrementandone la competitività, accrescendo la mobilità e riducendo le emissioni di CO2. Al cuore della tabella di marcia, la realizzazione uno spazio unico europeo dei trasporti attraverso: - una revisione ad ampio raggio del quadro normativo del settore ferroviario, sì da rendere il trasporto su rotaia più attraente ed in grado di assorbire una percentuale più elevata del mercato passeggeri e merci sulle medie distanze, nonché attrarre gli investitori privati; - l attuazione del pacchetto aeroporti inteso a migliorarne efficienza e capacità; - la creazione della cosiddetta cintura blu, uno spazio marittimo europeo senza frontiere, che permetta di sfruttare tutte le potenzialità delle vie navigabili. Tra le altre iniziative, figurano inoltre l elaborazione di un piano strategico di ricerca e tecnologia finalizzato alla produzione di veicoli puliti, sicuri e silenziosi per tutti i mezzi di trasporto e lo sviluppo di sistemi di mobilità intelligente quali il futuro sistema di gestione del traffico aereo (SESAR); la messa a punto di un piano di mobilità urbana integrata e la definizione di una strategia per una logistica urbana a basse emissioni di carbonio che vede la progressiva esclusione dalla città dei veicoli ad alimentazione convenzionale entro il 2030; la realizzazione di una rete essenziale e multimodale di infrastrutture strategiche grazie all impiego di tecnologie intelligenti ed interoperabili che permettano di migliorare spostamenti urbani, interurbani e spostamenti su lunga distanza anche attraverso la pianificazione multimodale degli itinerari e l emissione integrata dei biglietti di viaggio; la promozione di impieghi di qualità e buone condizioni di lavoro per i lavoratori del settore trasporti; la sicurezza dei trasporti; un nuovo e più coerente quadro finanziario che integri i programmi di investimento della rete transeuropea dei trasporti (RTE-T) e dei fondi strutturali europei e sia altresì capace di attrarre gli investimenti privati.

REALIZZARE L Osservatorio nazionale delle autonomie locali sulla sicurezza stradale nelle Aree Urbane ANCI UPI L Osservatorio Nazionale delle Autonomie Locali sulla Sicurezza Stradale è stato istituito da Anci e Upi per favorire il coordinamento dei Comuni e delle Province sul tema della sicurezza stradale. Esso rappresenta il luogo in cui gli enti territoriali elaborano strategie comuni al fine di perseguire gli obiettivi di contenimento dell incidentalità stradale fissati nell ambito dell Unione Europea. A tal fine l Osservatorio promuove le seguenti linee di intervento: - Ricerca e diffusione delle buone pratiche adottate a livello nazionale e internazionale che possano costituire un punto di riferimento pratico e concreto per mettere in atto misure tempestive di intervento; - Sviluppo di un programma di sostegno per tutte le amministrazioni, indicando possibili schemi e modelli di riferimento; - Rafforzamento della collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture per monitorare tempestivamente l evoluzione del fenomeno dell incidentalità, specie nelle aree urbane. In particolare, sono state avviate attività volte a: - Definire criteri standard di rilevazione dei dati sull incidentistica e sulla sicurezza stradale; - Realizzare una prima analisi delle politiche per la sicurezza urbana, mettendo a confronto i 117 capoluoghi di provincia; - Sviluppare un programma di 'focus territoriali che consentano di analizzare i differenti modelli di azione adottati sui territori per facilitare la mobilità e assicurare maggiore sicurezza. Per maggiori informazioni: www.ancisicurezzastradale.it La Carta Europea della Sicurezza Stradale La Carta europea della sicurezza stradale è una piattaforma di partecipazione attiva costituita da aziende, associazioni, istituti di ricerca e enti pubblici che intraprendono azioni concrete e condividono le buone pratiche per risolvere i problemi relativi alla sicurezza stradale che constatano quotidianamente nel proprio territorio. L'obiettivo della Carta consiste nel contribuire a limitare il numero delle vittime della strada. La Carta conta oggi oltre 2mila firmatari, fra i quali vi sono numerosi Comuni italiani. La Carta Europea della Sicurezza Stradale è un invito a intraprendere azioni concrete, a valutarne i risultati e a difendere, costantemente, l importanza di ridurre il numero di vittime degli incidenti stradali. Firmando la Carta Europea della Sicurezza Stradale si contribuisce a migliorare la competenza globale dell'europa verso tale criticità e si contribuisce a conferire una dimensione europea delle azioni. I Comuni, che aderiscono alla Carta Europea della sicurezza stradale deliberano, al fine di attuare su base volontaria le misure che rientrano nella loro responsabilità

e nelle attività per accelerare i progressi in materia di sicurezza stradale in conformità ai principi indicati dalla Commissione europea. È possibile partecipare al progetto della Carta Europea della Sicurezza Stradale presentando un programma di impegno che può includere: applicazione di misure per contribuire a ridurre il numero di vittime mortali sulla strada; impegno in azioni di sicurezza stradale relativi ai principali criteri di decisione dell istituto richiedente; condividere informazioni per favorire l'efficacia delle misure preventive e palliative; intraprendere azioni concrete per prevenire gli incidenti stradali negli ambiti di formazione e di informazione dei conducenti, dell'equipaggiamento e dell'ergonomia dei veicoli su ruote e delle infrastrutture; perfezionamento e applicazione di tecnologie volte a ridurre il numero degli incidenti stradali; contribuire a sviluppare misure che rendano possibile un controllo uniforme, continuo e adeguato del rispetto del codice della strada; favorire le attività educative permanenti; contribuire a una maggiore conoscenza delle cause, delle circostanze e delle conseguenze degli incidenti; assicurarsi che, alle vittime degli incidenti stradali, venga prestata assistenza medica, psicologica e giuridica, efficiente e di qualità. La Carta Europa della Sicurezza Stradale è stata lanciata nel gennaio del 2004. Il 6 aprile dello stesso anno, a Dublino, è stata celebrata ufficialmente la prima giornata d azione globale sulla sicurezza stradale. La Carta evidenzia la necessità di adottare le misure più efficaci per ridurre gli incidenti attraverso un azione coordinata. La Carta Europea della Sicurezza Stradale è inoltre in grado di sintetizzare, di raccogliere e di far confrontare grazie a un unico segno di riconoscimento le diverse modalità di promozione della cultura della sicurezza stradale. Attività utile per la realizzazione e la promozione di buone prassi da adottare e condividere. Per vedere gli enti che già hanno aderito e assumere ulteriori informazioni basta cliccare: www.erscharter.eu COMUNICARE Sono cinque i temi principali sulle quali si concentrano le campagne di comunicazione europee per la sicurezza stradale. Le informazioni sono raccolte attraverso CAST, il progetto di ricerca sostenuto dalla Commissione UE sulle campagne di comunicazione in materia di sicurezza stradale. Ecco le tematiche individuate da Cast attraverso un analisi dettagliata: 1) fornire informazioni su nuove leggi o modifiche di legge; 2) migliorare la conoscenza e/o la consapevolezza sui nuovi sistemi a bordo dei veicoli, sui rischi, ecc. nonché gli opportuni comportamenti di prevenzione; 3) cambiare le cause di fondo note per influenzare il comportamento degli utenti della strada; 4) modificare i comportamenti problematici o conservare quelli sicuri; 5) ridurre la frequenza e la gravità degli incidenti. Da un punto di vista pragmatico, potrebbe essere aggiunto un sesto obiettivo, sebbene spesso venga considerato implicito, informare gli utenti della strada che le autorità hanno identificato i comportamenti a rischio, accordando la priorità assoluta alla loro riduzione.

Il progetto Cast si trasforma anche in una guida che contiene informazioni pratiche per l'elaborazione, la realizzazione e la valutazione di campagne di comunicazione sulla sicurezza stradale. In questa versione sintetica abbiamo descritto le sei fasi necessarie alla realizzazione di una campagna. 1) Inizio. La prima fase prevede l'identificazione del problema, l'analisi del contesto organizzativo e socio-economico relativo alla sicurezza stradale, la definizione del bilancio, compresi i costi per la ricerca e la valutazione della campagna, la selezione dei partner e dei soggetti interessati che potrebbero essere coinvolti nello svolgimento della campagna, lo sviluppo del compendio creativo, la valutazione di possibili contributi da parte di agenzie esterne e i loro rapporti con il promotore; 2) Analisi della situazione. Include lo svolgimento di un'analisi approfondita del problema e delle sue possibili soluzioni, basata sulla ricerca e sulle iniziative passate, l'identificazione del pubblico destinatario, lo svolgimento di ricerche su come raggiungerlo e influenzarlo, la trasformazione dello scopo globale della campagna in obiettivi specifici; 3) Elaborazione della campagna e della valutazione. Questa fase include la definizione della strategia della campagna, l'elaborazione del contenuto del messaggio e dello stile, la scelta dei mezzi di informazione e del piano pubblicitario, lo sviluppo e il test preliminare del messaggio e degli slogan nel loro contesto globale nonché la pianificazione e il test preliminare della valutazione della campagna; 4) Valutazione del periodo precedente e realizzazione della campagna. Questa fase include la definizione della fase precedente della valutazione, la produzione dei materiali e l'effettivo lancio della campagna; 5) Completamento della valutazione e conclusioni. La quinta fase prevede l'applicazione del metodo scelto per le valutazioni durante la campagna e/o quelle relative al periodo successivo, compresi il controllo di qualità di ciascuna valutazione, il trattamento e l'analisi dei dati, la valutazione del rapporto costibenefici e costi-efficacia. Questo consente agli esperti di trarre delle conclusioni valide e di stabilire i limiti della campagna; 6) Stesura della relazione finale. L'ultima fase prevede l'utilizzo di uno schema di relazione standard nonché la revisione di tutte le informazioni necessarie al lettore per comprendere in maniera sufficiente la campagna e i suoi risultati. Sulla base del materiale presentato nel Manuale per l'elaborazione, la realizzazione e la valutazione di campagne di comunicazione per la sicurezza stradale, vorremmo formulare le seguenti raccomandazioni generali. - basare la campagna su statistiche e ricerche - selezionare un pubblico destinatario specifico - trasformare lo scopo globale della campagna in obiettivi specifici - concepire la strategia e pianificare la campagna Le versioni complete degli strumenti sono disponibili in PDF sul sito Internet CAST, per maggiori informazioni: www.cast-eu.org La maggior parte dei Paesi europei hanno promosso numerose campagne di comunicazione sulla sicurezza stradale rivolte in particolar modo ai giovani. Significative quelle di Francia http://www.ckisam.fr/, dalla Spagna e Regno Unito http://think.direct.gov.uk/.

Fra le differenti forme di comunicazione per raccontare la sicurezza stradale fra i giovani anche il video. CONCLUSIONI Rispettare le regole La sicurezza stradale nasce con la consapevolezza dei propri comportamenti e delle conseguenze sugli altri: conoscenza del mezzo; conoscenza dell infrastruttura; conoscenza dei comportamenti e della reazioni. La sicurezza stradale è un insieme di attività svolte da più attori che agiscono sulla base di principi omogenei rappresentati dal codice della strada (regole) ma anche dalla sensibilità di ciascuno frutto dell esperienza e dell osservazione dei comportamenti. In qualche occasione si dà troppo peso alle regole affidando solo a loro il compito di assolvere a tutti gli aspetti del sistema, questo soprattutto per la parte progettuale, dove il rispetto formale diventa elemento di qualità e di buon assolvimento dell incarico ricevuto. Le regole hanno valore generale, ma l esperienza deve adattarle allo stato reale mantenendone lo spirito ma garantendo la funzionalità dell opera e il raggiungimento dell obiettivo. Essere multidisciplinari La conoscenza non è solo frutto di esperienze dirette e di errori personali, ma anche di scambi di informazioni e di osservazioni multidisciplinari condivise. La scienza si evolve sulla base di ricerche sviluppate da istituzioni organizzate, da enti pubblici preposti e da professionisti del settore capaci di proporre innovazioni che diventano condivise ed accettate. La scienza disciplinare si evolve anche per l evolversi della tecnologia che mette sul mercato prodotti nuovi, di facile applicazione e duttili, ovvero utilizzabili in più settori senza modificazioni sostanziali. Orientarsi alle green economy La crisi economica in atto, la rinnovata e aumentata sensibilità ambientale che sta spingendo la green economy a assumere un peso sempre più rilevante nel contesto mondiale e locale porterà elementi di cambiamento nel rapporto tra gli enti locali e i cittadini, modificando i pesi relativi delle funzioni e il paniere degli elementi che partecipano a formare il concetto di qualità della vita. Tra questi crescerà il peso delle sicurezza e il valore degli spazi urbani, intendendo con ciò gli spazi esterni alla proprietà privata dove si svolgono le relazioni interpersonali. Se cosi non sarà, la vita sarà relegata nelle case private e nei contatti interpersonali interattivi, e le strade saranno luoghi di paura e di illegalità.

La sicurezza delle strade, la bellezza dei luoghi aperti, la condivisione delle funzioni, la riappropriazione di tutti gli spazi urbani può essere un elemento di rinascimento urbano e sociale e di risparmio ambientale e energetico. Il progetto YES che pone le proprie basi su questo approccio, inteso quale nuovo modo di costruire e vivere la sicurezza stradale fra i giovani e quale strumento utile all implementazione del sistema di relazioni, può essere ripetuto diventando laboratorio operativo della materia. Lo sviluppo e la sostenibilità di azioni di formazione e informazione di giovani affinché da Educated diventino Educators, rappresenta un ciclo virtuoso il cui radicamento sul territorio, rafforzato grazie alla collaborazione con gli Istituti scolastici, può consentire nel tempo di creare un sistema auto-alimentato di educazione dei giovani in materia di sicurezza stradale, contribuendo in ultima istanza, al raggiungimento degli obiettivi Europa 2020.