RECUPERO da CREPACCIO



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recupero da crepaccio 1 RECUPERO da CREPACCIO G. Galli - maggio 2010

recupero da crepaccio 2 premessa 1 condizioni dell incidente la caduta in un crepaccio può verificarsi per un alpinista: legato e preventivamente assicurato (assicurazione veloce) legato in cordata (da 2 o da 3) slegato con imbragatura (scialp.) l alpinista può avere ai piedi: ramponi scarponi senza ramponi sci (scialp.) le manovre di seguito descritte sono riferite alla condizione base cioè quella di due alpinisti con ramponi ai piedi legati tra loro nella ortodossa progressione in conserva su ghiacciaio (10 mt, nodi a palla, )

recupero da crepaccio 3 premessa 2 requisito indispensabile doverosa premessa per gli scialpinisti nel caso di progressione su ghiacciaio slegati, oltre alla conoscenza delle manovre e all abilità nell esecuzione delle stesse, per recuperare un compagno caduto nel crepaccio è comunque sempre necessario disporre di una corda se due/tre scialpinisti si muovono da soli su ghiacciaio slegati se uno dei due/tre porta la corda nello zaino se cade nel crepaccio quello con la corda nello zaino questa lezione finisce qui.

recupero da crepaccio 4 fasi del recupero trattenuta e arresto della caduta predisposizione ancoraggio provvisorio caricamento ancoraggio provvisorio predisposizione ancoraggio definitivo caricamento ancoraggio definitivo verifica delle condizioni del caduto scelta ed esecuzione della manovra di recupero

recupero da crepaccio 5 fasi del recupero trattenuta e arresto la caduta nel crepaccio è un evento improvviso e repentino la caduta è arrestata: dal nodo a palla che si incastra nella neve del bordo del crepaccio dal corpo dell alpinista che trattiene più la corda è tesa tra gli alpinisti minore è la forza che si sviluppa nella caduta colui che trattiene si ritrova comunque buttato per terra al termine della trattenuta, il peso del caduto grava sull imbragatura di chi trattiene la posizione migliore per trattenere è quella che scarica il peso sui piedi (evitare di trovarsi con la testa rivolta verso il crepaccio) il caduto può (se può) aiutare chi lo trattiene a scaricare il proprio peso

recupero da crepaccio 6 fasi del recupero trattenuta e arresto l ampiezza dell angolo del bordo del crepaccio è un elemento che condiziona la trattenuta della caduta perché determina minori o maggiori attriti della corda che a loro volta hanno effetto contrario nelle operazioni di recupero: angolo acuto = maggiore attrito della coda vantaggioso nella trattenuta svantaggioso nel recupero angolo ottuso = minore attrito della corda svantaggioso nella trattenuta (!!) vantaggioso nel recupero

recupero da crepaccio 7 fasi del recupero ancoraggio provvisorio predisposizione serve a scaricare il peso del caduto dall imbrago di chi lo trattiene deve essere realizzato velocemente deve essere realizzato con ciò che si ha a portata di mano e in funzione delle condizioni della superficie del ghiacciaio: vite da ghiaccio picozza sci corpo morto

recupero da crepaccio 8 fasi del recupero ancoraggio provvisorio caricamento collegare all ancoraggio provvisorio il cordino da ghiacciaio preventivamente montato con il pusik sulla corda e farlo scorrere fino a mandare in tensione il cordino così da scaricare il peso dall imbrago una volta scaricato il peso dall imbrago, restare comunque legati per intervenire in caso di cedimento dell ancoraggio provvisorio (!!)

recupero da crepaccio 9 fasi del recupero ancoraggio definitivo predisposizione serve garantire con certezza la tenuta del caduto e (per alcune manovre) anche quella del soccorritore si realizza collegando due ancoraggi in parallelo (uno dei quali può essere lo stesso ancoraggio provvisorio) si tratta di ciò che in alpinismo si definisce comunemente sosta al vertice della sosta inserire un moschettone con una piastrina il vertice della sosta (moschettone e piastrina compresi) deve venirsi a trovare a monte del prusik sulla corda se uno dei due ancoraggi della sosta è l ancoraggio provvisorio, il vertice della sosta (moschettone e piastrina compresi) deve venirsi a trovare tra il prusik sulla corda e l ancoraggio provvisorio

recupero da crepaccio 10 fasi del recupero ancoraggio definitivo caricamento inserire la corda scarica (a monte del prusik) nella piastrina in posizione bloccante è una sola corda, quindi passare il moschettone della corda nel moschettone della piastrina (!!!) recuperare più corda possibile nella piastrina

recupero da crepaccio 11 fasi del recupero ancoraggio definitivo caricamento trasferire gradualmente il peso del caduto dall ancoraggio provvisorio alla sosta sciogliendo controasola e asola del cordino da ghiacciaio

recupero da crepaccio 12 fasi del recupero verifica condizioni del caduto per verificare le condizioni del caduto è necessario avvicinarsi al bordo del crepaccio; questa operazione deve essere sempre svolta in autoassicurazione l autoassicurazione si esegue sulla corda scarica dopo averla fissata alla sosta con un barcaiolo su un moschettone predisposto nel foro libero della piastrina (!!!) l autoassicurazione si esegue con un nodo machard (oppure predisponendo il prusik con cui si eseguirà successivamente il paranco Vanzo) in questa fase è possibile recuperare eventuali ingombri del caduto (sci, zaino) e attrezzare il bordo del crepaccio per la diminuzione degli attriti

recupero da crepaccio 13 recupero da crepaccio scelta della manovra La scelta della manovra da eseguire avviene in base a: - possibilità del caduto di collaborare - agibilità del bordo del crepaccio - numero dei soccorritori - (quantità disponibile di corda)

recupero da crepaccio 14 recupero da crepaccio scelta della manovra Le possibili manovre di recupero da crepaccio sono: 1 - paranco semplice con rinvio al compagno 2 - recupero ad azione interna e esterna 3 - paranco Vanzo 4 - paranco mezzo Poldo - paranco mezzo Poldo con spezzone

recupero da crepaccio 15 recupero da crepaccio scelta della manovra condizioni da valutare per la scelta della manovra di recupero: collaborazione del caduto numero di soccorritori > 4/5 agibilità del bordo del crepaccio paranco semplice con rinvio al compagno condizione necessaria condizione necessaria recupero ad azione interna e esterna condizione necessaria paranco Vanzo condizione necessaria condizione necessaria paranco mezzo Poldo

recupero da crepaccio 16 recupero da crepaccio scelta della manovra e quindi: il caduto è in grado di collaborare? NO paranco mezzo Poldo SI ci sono più di 4/5 soccorritori? SI paranco semplice NO il bordo del crepaccio è agibile? SI paranco Vanzo NO recupero ad azione interna e esterna

recupero da crepaccio 17 recupero da crepaccio esecuzione della manovra 1 paranco semplice con rinvio al compagno

recupero da crepaccio 18 1 paranco semplice con rinvio al compagno calare al caduto la corda scarica, doppiata, con un moschettone a ghiera da collegare al suo imbrago il caduto tira la corda bloccata in sosta i soccorritori tirano la corda che torna dall imbrago del caduto

recupero da crepaccio 19 1 paranco semplice con rinvio al compagno quali sono le forze in gioco? paranco = sistema di carrucole mobili la classificazione dei paranchi è data in base al rapporto forza traente / forza applicata (paranco di seconda, di quarta, di sesta, ) carrucola fissa il paranco semplice con rinvio al compagno è un paranco di seconda tra la teoria e la pratica ci sono di mezzo: - attrito della corda sul bordo del crepaccio - angolo del bordo del crepaccio carrucola mobile il peso da recuperare ritorna pari a circa il peso del caduto

recupero da crepaccio 20 1 paranco semplice con rinvio al compagno oltre a - collaborazione del caduto - adeguato numero di soccorritori (4/5) questa manovra richiede: - disponibilità di corda pari al doppio di quella tra caduto e sosta - spazio sufficiente all operatività dei soccorritori a meno di adottare opportuni autobloccanti fissati alla sosta, i soccorritori non devono mai scaricare la corda fino alla completa uscita del caduto dal crepaccio (!!!)

recupero da crepaccio 21 recupero da crepaccio esecuzione della manovra 2 recupero ad azione interna e esterna

recupero da crepaccio 22 2 recupero ad azione interna e esterna calare al caduto la corda scarica, doppiata, con un moschettone a ghiera da collegare al suo imbrago e una staffa predisposta con un machard passare la corda che torna dall imbrago del caduto nella parte libera della piastrina della sosta, in posizione di recupero con due corde nella piastrina si può riposizionare il moschettone in modo tradizionale

recupero da crepaccio 23 2 recupero ad azione interna e esterna Questa manovra è, di fatto, una risalita autonoma della corda da parte del caduto assicurato alla sosta tramite la piastrina oltre alla - possibilità di collaborazione del caduto questa manovra richiede: - il doppio di corda di quella tra caduto e sosta - abilità del caduto nella risalita della corda

recupero da crepaccio 24 recupero da crepaccio esecuzione della manovra 3 paranco Vanzo

recupero da crepaccio 25 3 paranco Vanzo il principio è quello del paranco semplice con rinvio al compagno ma la manovra è eseguita: - da un solo soccorritore - sul bordo del crepaccio l esecuzione della manovra sul bordo del crepaccio consente di eliminare gli attriti della corda e quindi ottimizzare la forza impiegata nel recupero. per operare sul bordo del crepaccio il soccorritore è appeso alla sosta ed autoassicurato sulla porzione di corda libera, se questa non fosse bloccata in sosta (dal barcaiolo sotto la piastrina), appena il caduto comincia la risalita, la corda scorrerebbe nella piastrina ed il soccorritore comincerebbe a scendere (ATTENZIONE!!!).

recupero da crepaccio 26 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 1 con un cordino aperto (nylon 7 mm o meglio dynema, lunghezza circa 3,5 metri) *, si esegue un nodo prusik sulla parte di corda libera, facendo in modo che i due rami liberi di cordino in uscita dal prusik abbiano lunghezza diversa ad una distanza di circa dieci centimetri dal prusik si esegue un nodo delle guide sui due rami di cordino perchè i rami del prusik lavorino in asse * il cordino da ghiacciaio, per esempio

recupero da crepaccio 27 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 2 sul ramo corto del cordino uscente dal prusik (e dal nodo delle guide) si esegue un nodo barcaiolo su un moschettone a ghiera collegato all imbragatura (autoassicurazione del soccorritore) sulla parte di cordino che avanza libera a valle del barcaiolo si fa un nodino di sicurezza per evitare che il capo si sfili dal barcaiolo

recupero da crepaccio 28 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 3 appendendosi al cordino e portandosi dietro con la mano il nodo prusik, si raggiunge il bordo del crepaccio * si cala al compagno nel crepaccio la corda scarica doppiata con un moschettone a ghiera che il caduto collega all imbragatura * cfr : verifica condizioni del caduto

recupero da crepaccio 29 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 4 sulla parte di corda che, passata nel moschettone all imbrago del caduto, ritorna al soccorritore si realizza un nodo prusik infilato (oppure nodo bellunese) con il ramo lungo del cordino rimasto libero sulla parte che avanza dal prusik infilato si fa un nodo bulino perchè i rami del prusik lavorino in asse

recupero da crepaccio 30 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 5 con un cordino aperto (diametro qualsiasi) si esegue un piccolo anellino (con un nodo bulino o un nodo ripassato) sopra il prusik infilato si gira la porzione di cordino avanzante intorno al rampone al fine di tenere in basso il nodo prusik infilato

recupero da crepaccio 31 3 paranco Vanzo sequenza delle operazioni punto 6 il caduto si tira sulla corda fissata alla sosta con il barcaiolo il soccorritore recupera a spalla la corda che va dalla carrucola all imbrago del compagno al nodo prusik infilato che tiene in basso con il suo rampone la parte di corda con i nodi a palla, ancora inserita nella piastrina, rimane lasca e non è interessata da questa manovra di recupero

recupero da crepaccio 32 3 paranco Vanzo variante furba: al posto del nodo prusik infilato (o nodo bellunese) e relativo cordino allo scarpone (complicato nella costruzione e nella gestione durante il recupero) il sistema di bloccaggio della corda può essere predisposto con una piastrina montata all imbrago del caduto

recupero da crepaccio 33 3 paranco Vanzo attenzione all angolo tra la corda e il bordo del crepaccio! eliminando gli attriti sul bordo del crepaccio, il Vanzo elimina anche l effetto rinvio esercitato dal bordo stesso del crepaccio se la corda tra sosta e caduto è molto obliqua rispetto al bordo del crepaccio, il soccorritore appeso alla sosta rischia di cadere nel crepaccio

recupero da crepaccio 34 recupero da crepaccio esecuzione della manovra 4 paranco Mezzo Poldo

recupero da crepaccio 35 4 paranco Mezzo Poldo questa manovra: - non richiede la collaborazione del compagno - può essere eseguita da un solo soccorritore - può essere eseguita anche in spazi ristretti di manovra - non richiede la disponibilità di corda delle manovre precedenti per contro: - si recupera una quantità di corda quattro volte superiore a quella che separa il caduto dal bordo del crepaccio

recupero da crepaccio 36 4 paranco Mezzo Poldo quali sono le forze in gioco? le carrucole mobili sono due si tratta di un paranco di quarta Per effetto degli attriti, nella realtà, la forza da applicare nel recupero è circa la metà del peso del caduto

recupero da crepaccio 37 4 paranco Mezzo Poldo questa manovra si esegue sul ramo di corda con i nodi a palla e prevede il recupero della corda nella piastrina al vertice della sosta prima di costruire il paranco, disfare il barcaiolo precedentemente montato sotto la piastrina al vertice della sosta

recupero da crepaccio 38 4 paranco Mezzo Poldo sequenza delle operazioni punto 1 più lontano possibile dalla sosta e più vicino possibile al bordo del crepaccio, si fa un nodo machard (a quattro rami di cordino) sulla corda tesa tra la sosta ed il compagno caduto, e vi si infila in un moschettone al capo della corda libera si collega un altro moschettone con un nodo barcaiolo (e con nodino di sicurezza) a partire dal capo della corda, la si passa nel moschettone del machard, poi in un moschettone aggiunto nel foro libero della piastrina, infine nel moschettone del capo della corda l immagine raffigura un paranco realizzato con una corda di colore diverso (per maggiore comprensione). Nella realtà l anello del paranco si realizza con la corda di cordata

recupero da crepaccio 39 4 paranco Mezzo Poldo sequenza delle operazioni punto 2 si tira la corda passata nei moschettoni, partendo dall altezza del machard in direzione della sosta, in tal modo si chiude l anello del paranco quando si arriva in prossimità della sosta si recupera la corda nella piastrina riportando tesa la corda a cui è appeso il caduto. si allenta la corda del paranco, si riporta il machard verso il bordo del crepaccio, si riavvicina il capo della corda al moschettone del machard, e si ricomincia a tirare l immagine raffigura un paranco realizzato con una corda di colore diverso (per maggiore comprensione). Nella realtà l anello del paranco si realizza con la corda di cordata

recupero da crepaccio 40 4 paranco Mezzo Poldo sequenza delle operazioni punto 3 quando uno dei nodi a palla arriva nei pressi della piastrina, si esegue una asola di bloccaggio con controasola sulla corda del paranco e si ha la possibilità di sciogliere il nodo a palla perchè la corda non è in tensione per far passare il machard a valle di un nodo a palla è invece necessario disfarlo e rifarlo contrariamente a quanto raffigurato nell immagine a fianco, per disfare il nodo a palla la corda non deve essere tolta dalla piastrina (!!!)

recupero da crepaccio 41 4a paranco Mezzo Poldo con spezzone è una variante del paranco Mezzo Poldo si adotta quando non si è in grado di esercitare sufficiente forza per recuperare il caduto con il Mezzo Poldo lo spezzone è bloccato in sosta con un nodo barcaiolo le carrucole mobili sono tre si tratta di un paranco di sesta

recupero da crepaccio 42 4a paranco Mezzo Poldo con spezzone Per effetto degli attriti, nella realtà, - la forza da applicare nel recupero è circa un terzo del peso del caduto - si recupera una quantità di corda otto volte superiore a quella che separa il caduto dal bordo del crepaccio l immagine raffigura paranco e spezzone realizzati con corde diverse (per maggiore comprensione). Nella realtà sia lo spezzone che l anello del paranco si realizzano con la corda di cordata

recupero da crepaccio 43 ultima considerazione allungamento della corda in alpinismo sono utilizzate corde dinamiche una delle caratteristiche costruttive della corda utilizzata in alpinismo è l allungamento statico (con una massa di 80 Kg) che, secondo la normativa EN 892, deve essere: 10% per la corda INTERA 12% per la MEZZA corda (valori percentuali a cui le corde nuove si avvicinano molto) cosa significa? che in un tratto di corda di 10 mt, se un capo è bloccato ( oppone elevata resistenza) e all altro capo si applica una forza fino a 80 kg, con il paranco si recupera 1 metro di sola elasticità della corda.

recupero da crepaccio 44 recupero da crepaccio materiale necessario dato per scontato che, per un percorso su ghiacciaio, si sia dotati di imbragatura, picozza e corda quale materiale occorre avere? viti cordino da ghiacc. moschet toni (ghiera) piastrina anelli di cordino Cordino aperto 3,5 mt Cordino aperto 1,5 mt (A) progr. cordata 1 1 (B) ancor. provv. 1 1/2 1 dipendente dal tipo di ancoraggi () costruz. sosta 1 3/4 1 2 dipendente dal tipo di ancoraggi () par. semplice 2 () rec. az. int/est 3 2 () vanzo 2 1 1 () mezzo poldo 3 1 () + spezzone + 1 TOTALE 2 1 8/10 1 4/5 1 1 (A) materiale utilizzato / predisposto durante la progressione su ghiacciaio (B) materiale da tenere all imbrago, a portata di mano () materiale che può anche essere tenuto nello zaino essendo le manovre alternative tra loro il numero totale di cordini e di moschettoni non corrisponde alla somma del numero di pezzi indicati. la dotazione indicata nel TOTALE non è da intendersi come dotazione minima individuale o dotazione standard. il numero dei partecipanti alla gita (per esempio) permette scelte diverse sul materiale da portare

recupero da crepaccio 45 fine attraversamento crepacciata del Glacier du Frèbouze Col des Grandes Jorasses ph. Valgattarri 2003

recupero da crepaccio 46 errata corrige segnalazione di alcune imprecisioni nelle immagini che illustrano il presente documento: diapos 11 diapos 18 diapos 25 diapos 40 diapos 42 il moschettone della piastrina non è passato anche nel moschettone della sosta, con una sola corda nella piastrina deve esserlo nel disegno è presente il cordino da ghiacciaio che in realtà non c è poiché per caricare la piastrina al vertice della sosta è già stato sciolto il caduto tira (o sembra tirare) entrambe le corde, deve tirare solo quella bloccata alla sosta una volta chiuso l anello del Mezzo Poldo con asola e controasola, per disfare il nodo a palla la corda NON deve essere tolta dalla piastrina (!!!) il moschettone della piastrina non è passato anche nel moschettone della sosta, con una sola corda nella piastrina deve esserlo