Relazione tecnica illustrativa

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Transcript:

OPERE PROVVISIONALI DI MESSA IN SICUREZZA CHIESA PARROCCHIALE - S.FELICE SUL PANARO Relazione tecnica illustrativa Premessa La presente relazione si riferisce alle opere provvisionali di messa in sicurezza della Chiesa Parrocchiale di S. Felice sul Panaro. La Chiesa Parrocchiale è collocata nel centro storico di S. Felice all interno dell attuale delimitazione della zona rossa. L intervento è finalizzato alla sola riapertura della pubblica via ponendo in sicurezza le parti attualmente pericolanti con opere provvisionali. Le opere a carattere definitivo, ovvero di tutela delle parti monumentali verranno ovviamente intraprese in una fase successiva e non sono oggetto della presente. Committente del presente lavoro è l Amministrazione Comunale di S. Felice sul Panaro. L edificio è vincolato ai sensi del D.Lgs 42/04. Cenni Storici Non ha alcun fondamento storico la costruzione di questa chiesa nell'anno 551 come pretenderebbe una falsa iscrizione posta all'ingresso. La prima menzione di una plebs, cioè di una chiesa con fonte battesimale, in San Felice si trova in un documento dell'anno 1081. Le carte d'archivio e le memorie degli storici sanfeliciani ci consentono di seguire per sommi capi la storia dell'edificio: sappiamo che nel 1398 esso era cadente tanto che pochi anni dopo, nel 1417, "ruinò" e che risultava completamente "riedificato" nel 1499. La chiesa fu ampliata in lunghezza nel 1606, ma dopo quasi un secolo (1690) era di nuovo bisognosa di restauri. Questi terminarono nel 1730 con la costruzione del "cornicione e la copertura a volta". La facciata fu completamente rifatta tra il 1892 e il 1895 (Fig. 1). Nel 1753 fu costruita la sagrestia all'interno della quale si conservavano alcuni dipinti del XVIII-XIX secolo, già messi in sicurezza. Il campanile in forme romaniche è stato costruito nel 1611 e l'evidente inclinazione che lo caratterizzava è avvenuta durante la sua costruzione, come attesta il tentativo di riportare il peso dell'edificio in posizione centrale spostando l'asse di costruzione alla quota di circa 1/3 dell altezza (Fig. 2). All'interno della chiesa si trovavano pregevoli opere d'arte: il trittico su tavola lignea dipinto nel 1500 dal carpigiano Bernardino Loschi e raffigurante l'incoronazione della Vergine tra San Felice e San Geminiano; un crocifisso ligneo con membra articolate donato dalla famiglia Pio nel 1700; un Cristo morto in terracotta policroma (fine XIV-inizio XV secolo); gli affreschi raffiguranti i quattro dottori della chiesa opera di Giuseppe Gilli da Renazzo (San Gregorio Magno fu ridipinto da Aldo Roncaglia nel 1951 in sostituzione dell'originale distrutto da un bombardamento nel 1944); il settecentesco coro ligneo qui portato dal soppresso Convento di San Bernardino, dopo che quello originario, opera dei celebri intarsiatori di Lendinara, fu distrutto da un incendio nella notte fra il 2 e il 3 febbraio 1743.

Stato di danno Le scosse del 20 e del 29 maggio hanno praticamente distrutto l edificio e hanno fatto crollare il campanile di cui rimane solo la base fortemente lesionata. Della Chiesa rimangono parti delle cappelli laterali, una porzione dell abside la metà inferiore della facciata. Tutte le murature ancora in elevato presentano gravissime lesioni che ne compromettono la statica. Ancora in piedi la Cappella del Crocifisso (Fig. 7) che recenti restauri avevano riportata all antico splendore e ha necessità di essere puntellata e coperta sebbene ciò non rientra nel presente intervento. Sulla base dei sopralluoghi effettuati e sulla base delle poche misurazioni che è stato possibile effettuare, in considerazione dello stato di pericolo, si rileva uno stato di danno particolarmente grave e diffuso. In estrema sintesi la configurazione strutturale dell edificio è costituita da una muratura in mattoni pieni, le volte e le coperture sono completamente crollate, all interno della Chiesa stessa.

Stato di danno L edificio costituito da un'unica navata è sul suo perimetro caratterizzato da una serie di cappelle e rimane chiusa sul retro chiusa da un presbiterio e abside semicircolare. La fabbrica dovrà essere messa in sicurezza sul fianco destro per la riapertura alla viabilità la strada adiacente e le presenti opere sono finalizzate a ciò. Resta interdetto il fianco sinistro che è in parte spazio privato come indicato in planimetria. I presidi da porre in atto riguardano pertanto la facciata, ciò resta, e le pareti che delimitano le cappelle e più in generale il paramento murario del fianco destro. Il meccanismo di collasso da scongiurate per entrambe i lati è ovviamente il ribaltamento verso la strada di detti paramenti e la possibile caduta di parti lente (mattoni, coppi, cornici ecc.) Per quanto riguarda il primo aspetto, equilibrare un possibile cinematismo di ribaltamento delle parti residue è previsto un opera di confinamento mediante l azione combinata di profili metallici, tavolato e tiranti (funi spiroidali in acciaio zincato). La messa in sicurezza viceversa delle parti lente avverrà molto più

semplicemente provvedendo alla rimozione delle spesse mediante elevatore, già prima dell esecuzione delle opere di tirantatura e provvedendo alla protezione delle cimase esposte al dilavamento dell acqua piovana di un bauletto in calce idraulica e betonguaina ciò per scongiurare un ulteriore dilavamento delle parti esposte delle pareti rimaste. Per quanto riguarda in particolare il portale d ingresso alla Chiesa questo resta in più punti licenziato dal retrostante parete muraria. In accordo con la Soprintendenza si procederà o allo smontaggio e ricovero in spazio dedicato ovvero alla puntellazione. Il progetto prevede la costruzione di un ponteggio di manutenzione debitamente controventato e rinforzato che serva da un lato a far accedere il personale in prossimità delle parti lente e fissarle e metterle in sicurezza, dall altro come contrasto diffuso al possibile ribaltamento delle cornici e architravi lapidei che costituiscono il portale stesso. Schema ponteggio per messa in sicurezza portale di ingresso E opportuno tener presente che il cospicuo spessore murario è in realtà una sovrapposizione di strati contigui di fodere in mattoni pieni, lungo la via principale in particolare nella parte alta di quanto resta la parte instabile è con probabilità la corteccia esterna della parete.

Dall esame delle pareti in mattoni pieni residuali del crollo delle cappelle lato sinistro è possibile avere una sezione stratigrafica delle pareti è evidente come il consistente spessore murario è in realtà costituito da un primo strato interno, un nucleo ed un rivestimento esterno ad una sola testa apparentemente privo di morse In estrema sintesi i meccanismi di collasso innescati dal sisma del 20.05.12 e successive scosse e dal danneggiamento occorso a cui occorre porre rimedio per il ripristino della viabilità pubblica sono i seguenti: rotazione verso l esterno della parete di facciata principale, dei cantonali; rotazione verso l esterno della parete laterale sinistra e dei cantonali;

apertura verso l esterno della parete delle cappelle laterali; rotazione della parte sommitale, prossima al crollo della gronda; Stato di danno di una delle cappelle laterali fianco destro si evidenzia il distacco del paramento in laterizio prossimo al crollo

Tirantatura: il progetto prevede la posa in opera di tiranti (funi spiroidali in acciaio zincato) a 3 ordini/livelli. Lo scopo e la disposizione è quello di cercare di confinare la porzione più alta della muratura e contenere/equilibrare la tendenza alla rotazione della stessa parete instabilizzata. Sigillatura lesioni: quale opera propedeutica alla posa in opera dei tiranti e dei presidi previsti è necessario ripristinare un minimo di continuità muraria procedendo alla sigillatura delle lesioni mediante calce idraulica compatibile con le murature e la valenza culturale del complesso. Si precisa inoltre che tutte le opere previste sono completamente reversibili ed in fase definitiva di recupero dell Oratorio potranno essere rimosse. Per i dettagli si rimanda alle tavole grafiche allegate alla presente. Intervento di tirantatura in facciata - Intervento fiancodestro (senza la vista ponteggi portale)