SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE

Documenti analoghi
MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative)

TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DELLA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ALL INTERNO DELLA CATEGORIA PROFESSIONALE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI DIRIGENZIALI

Sistema di misurazione e valutazione della performance

Allegato alla deliberazione di G.C. n. 384 del 22/12/2010 IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE F.to Giorgio Gentilin F.to Stefania Di Cindio

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino

Sistema di misurazione e valutazione della performance collettiva e individuale

COMUNE DI CAPOLONA. (Provincia di Arezzo) ****** UFFICIO PERSONALE REGOLAMENTO PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE

SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

Scheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA

REGOLAMENTO PER L INCENTIVAZIONE DELLE PRODUTTIVITA E SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE

COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti

Linee guida per la misurazione e valutazione della performance

ALLEGATO C. Sistema permanente di valutazione valutazione dell apporto individuale

Processo di controllo. enti pubblici. negli SPINELLI & ASSOCIATI. Bologna, 21 Maggio 2008

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL DIRETTORE GENERALE

COMUNE DI CAMPLI. (prov. di TERAMO) approvato con deliberazione Giunta comunale n. 37 del 26 marzo 2015

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DELLA PRESTAZIONE DEI DIIGENTI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE. Capo I Il ciclo della performance

Modello per la valutazione annuale del Direttore Generale e criteri di assegnazione del trattamento accessorio

CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI VALMACCA STRALCIO PER L ANNUALITA ECONOMICA 2009

COMUNE DI ORMEA Provincia di CUNEO SISTEMA di MISURAZIONE e VALUTAZIONE della PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE: DIPENDENTI, PO/AP E DIRIGENTI

Verbale di accordo N 1/2013 P.G /2013

Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo. Controlli

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 11 AMBIENTE E TERRITORIO

COMUNE DI TARVISIO. Regolamento delle Progressioni Economiche Orizzontali

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIRIGENZIALE

SCHEDA 2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON TITOLARE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE IN MATERIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

DOCUMENTO DI DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

La valutazione delle Competenze. Giampaolo Vannutelli

Regolamento per la Misurazione e la Valutazione della performance organizzativa ed individuale

SISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI

SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE AI FINI DELL EROGAZIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO

AREA DEL COMPARTO METODOLOGIA DEL SISTEMA PREMIANTE

C O M U N E D I G U A S T A L L A Provincia di Reggio Emilia DETERMINAZIONE N. 174 DEL 23/04/2014

COMUNE DI PASSERANO MARMORITO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PER I TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

COMUNE DI DONATO Provincia di Biella PIANO DELLE PERFORMANCE DEL COMUNE DI DONATO

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE

Provincia di Forlì-Cesena. Settore Segreteria

DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE, GRADUAZIONE e VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Sistema di valutazione del Direttore Generale dell Università degli Studi di Teramo

RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE E TRASPARENZA

COMUNE DI ALZATE BRIANZA Provincia di Como. SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con Delibera di G.C. n. 4 del 13/01/2014.

COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO

La Premialità nella Camera di Commercio di Verona

COMUNE DI CORBARA PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Provincia di Avellino

CRITERI PER VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEI COMPENSI INCENTIVANTI DI CUI ALL ART. 18 COMMA 1 DELLA LEGGE 109/94 E s.m.i. DEFINITO IN CONTRATTAZIONE

- VISTI i decreti sindacali di conferimento degli incarichi per le posizioni organizzative;

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

PROVINCIA DI GENOVA CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL COMUNE DI CASLINO D ERBA

ALLEGATO D Sistema permanente di valutazione Progressioni orizzontali

Università di Pisa. Scheda di valutazione del singolo dipendente di categoria B - C - D ANNO 2014

COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA

Comune di CUCCARO MONFERRATO Provincia di ALESSANDRIA

REGOLAMENTO COMUNALE PER L'ISTITUZIONE ED IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITÀ DELLA CATEGORIA D

REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ DI UNITÀ ORGANIZZATIVE.

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE E LA PREMIALITÀ DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del

Comune di MASSA. Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE

Dirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato

SCHEDE DI VALUTAZIONE INDIVIDUALI

IRPET RELAZIONE SULLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2012

DECRETO DEL DIRETTORE. n. 35 del 19/07/2012

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di Padova NUCLEO DI VALUTAZIONE

COMUNE DI SAN CASCIANO DEI BAGNI. Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA ANNO 2009.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI DISPOSIZIONI GENERALI

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Verbale d intesa in materia di produttività per l anno 2014

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE PERFORMANCE E SISTEMA PREMIANTE DEL COMUNE DI SASSUOLO

COMUNE DI FONTANIVA Provincia di Padova

COMUNE DI CANTAGALLO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi)

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità

COMUNE DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli

IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

SETTORE PERSONALE, CONTRATTI E CONVENZIONI Servizio Stato Giuridico

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

Il sistema di valutazione

Transcript:

SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE Allegato a deliberazione della Giunta Comunale n. 2 del 10 gennaio 2007 22/11/2006 1

SISTEMA INCENTIVANTE L Ente Locale dispone oggi di diversi strumenti per incentivare il personale non dirigente, volti a offrire incentivi monetari (produttività, progressioni orizzontali) e incentivi non monetari (prospettive di carriera, autonomia, status, ambiente di lavoro, ecc.). Pertanto ogni sistema incentivante, pur avendo natura diversa e proprie caratteristiche, dovrebbe essere collegato agli altri sistemi gestionali presenti nell Ente, primo fra tutti il sistema di valutazione delle prestazioni. Il Sistema di valutazione si pone l obiettivo di verificare i risultati della prestazione erogata dai dipendenti e i risultati di tale valutazione dovranno essere utilizzati per assegnare la produttività e la progressione orizzontale. L Ente pertanto introdurrà un sistema di valutazione della prestazione unico, utilizzando i risultati per le diverse finalità incentivanti: 1. distribuzione incentivi di produttività, individuabili come un premio annuale da destinare al personale sulla base dei risultati raggiunti e delle prestazioni rese. 2. attuazione di progressioni orizzontali, individuabili come aumenti di retribuzione irreversibili da distribuire. Dal punto di vista contrattuale non esistono particolari vincoli rispetto alle metodologie di ripartizione della produttività, che il Ccnl definisce, in termini generali, un compenso correlato al merito e all impegno di gruppo per centri di costo, e/o individuale, da assegnare in modo selettivo e secondo i risultati accertati dal sistema permanente di valutazione. Si deduce pertanto che gli enti non dovrebbero distribuire la produttività a pioggia, assegnandola invece in modo selettivo, non dovrebbero distribuire la produttività sulla base delle presenza in servizio e della categoria di inquadramento, ma bensì come compenso correlato al merito. La progettazione di un unico sistema di incentivazione del personale determina immediatamente la necessità di tener conto delle diverse tipologie di soggetti a cui il sistema è destinato (ruolo e posizioni), distinguendo la prospettiva di incentivazione di un funzionario responsabile di struttura, rispetto ad un operativo (sia amministrativo che tecnico); per il primo vi è una maggior responsabilità sul raggiungimento di obiettivi gestionali assegnati alla struttura, per il secondo una minor possibilità di incidere direttamente sui risultati. Un sistema incentivante, per essere efficace deve essere flessibile, con la possibilità di essere adattato alle caratteristiche dei destinatari, prevedendo parametri diversi secondo la categoria di inquadramento e quindi la specifica posizione di lavoro. 22/11/2006 2

SISTEMA DI VALUTAZIONE Sulla base di tali premesse e di ciò che è stabilito nel nuovo ordinamento professionale del comparto enti locali, si è giunti pertanto alla concezione di un sistema di valutazione differenziato per categorie ove appaiono definite delle tipologie di indicatori che permettono la misurazione di attività attinenti la prestazione (cosa devi fare), il ruolo (cosa ci si aspetta in virtù della categoria ricoperta), la potenzialità (cosa devi affinare) e gli obiettivi propri del settore di appartenenza. Il sistema di valutazione prevede che venga valutata la prestazione del dipendente non solo in relazione ad indicatori in grado di rappresentare aspetti di carattere quantitativo o qualitativo, ma capaci anche di rilevare elementi relativi al potenziale del dipendente e alla sua capacità di ricoprire adeguatamente la posizione occupata all interno della struttura organizzativa. Vengono pertanto individuati due macro fattori di valutazione: 1 Macro fattore di valutazione: COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI 2 Macro fattore di valutazione: RISULTATI RAGGIUNTI che sulla base dei contenuti specificati successivamente e sulla base della differenziazione per categoria, hanno un peso diverso. Pertanto, ad esempio un valore più elevato è attribuito al fattore inerente il raggiungimento dei risultati per le categorie più elevate in quanto dotate di una maggiore possibilità di incidere ed influire sull ottenimento del risultato atteso, mentre le categorie più operative vengono valutate maggiormente sulla base dei comportamenti organizzativi. cat a cat b cat c cat d cat d 3 1 Macro fattore di valutazione: COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI 80% 70% 60% 50% 40% 2 Macro fattore di valutazione: RISULTATI RAGGIUNTI 20% 30% 40% 50% 60% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 1 Macro fattore di valutazione: COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI Nella metodologia vengono individuati tre tipi di indicatori inerenti i comportamenti organizzativi: Indicatori di prestazioni che mirano a rilevare l attività del dipendente, il modo con cui assolve i propri compiti e in che misura le sue prestazioni rispondono alle aspettative di risultato dell organizzazione. Capacità di comprendere e rispettare le disposizioni Abilità tecnico-operativa dimostrata nello svolgimento dell attività Capacità di relazionarsi con i colleghi Capacità di relazionarsi con il cliente interno/esterno Capacità di utilizzo del proprio tempo lavoro-lavoro 22/11/2006 3

Indicatori relativi al potenziale, che tendono a misurare aspetti della prestazione in grado di rivelare una propensione del lavoratore, a migliorare la propria professionalità e a ricoprire quindi in futuro posizioni lavorative di maggior contenuto Capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi e alle effettive esigenze di flessibilità Creatività e propositività nell individuazione di soluzioni innovative e migliorative dell organizzazione del lavoro Indicatori relativi alla posizione, che tendono a misurare le peculiarità lavorative proprie del ruolo ricoperto e ritenute organizzativamente fondamentali per quella categoria Capacità di coordinamento e motivazione delle risorse assegnate Capacità di previsione e di programmazione dell attività lavorativa propria e delle risorse assegnate Capacità di gestione in autonomia di situazioni di criticità Ad ogni singolo elemento di valutazione viene attribuito un peso diverso in rapporto alla categoria a cui è riferito, al fine di stimolare il miglioramento nelle prestazioni lavorative, assegnando traguardi ambiziosi, ma, al tempo stesso, raggiungibili da chi viene valutato. cat a cat b cat c cat d cat d 3 1 Macro fattore di valutazione: COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI Indicatori di prestazioni Capacità di comprendere e rispettare le disposizioni 30% 20% 15% 5% 2% Abilità tecnico-operativa dimostrata nello svolgimento dell attività 20% 20% 20% 15% 3% Capacità di relazionarsi con i colleghi 20% 20% 15% 10% 5% Capacità di relazionarsi con il cliente interno/esterno 20% 17% 15% 10% 5% Indicatori relativi al potenziale Capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi e alle effettive esigenze di flessibilità 5% 10% 10% 10% 15% Creatività e propositività nell individuazione di soluzioni innovative e migliorative dell organizzazione del lavoro 0% 5% 5% 10% 15% Indicatori relativi alla posizione Capacità di coordinamento e motivazione delle risorse assegnate 0% 0% 5% 10% 20% Capacità di previsione e di programmazione dell attività lavorativa propria e delle risorse assegnate 0% 3% 5% 10% 15% Capacità di gestione in autonomia di situazioni di criticità 5% 5% 10% 20% 20% 100% 100% 100% 100% 100% 22/11/2006 4

La valutazione attribuita ai diversi elementi può oscillare tra 0 100, sulla base delle prestazioni effettuate da ogni dipendente. Al fine di rendere la valutazione più omogenea all interno dell Ente viene individuata una griglia di valutazione: Valore di valutazione conseguito compresa tra 0-30 compresa tra 31-50 compresa tra 51-75 compresa tra 76-100 Apporto individuale Contributo non adeguato Contributo al sotto delle attese Contributo parzialmente in linea con le attese Contributo in line con le attese Sulla base del valore attribuito ad ogni singolo elemento di valutazione da parte del valutatore, a sua volta ponderato con il valore attribuito sulla base della categoria di appartenenza, si ottiene la valutazione effettiva rispetto al primo fattore di valutazione inerente gli aspetti comportamentali. 2 Macro fattore di valutazione: RISULTATI RAGGIUNTI Il macro fattore Risultati raggiunti è strettamente correlato agli strumenti di pianificazione e programmazione, ed in particolare al Piano esecutivo di gestione, che individua gli obiettivi operativi e concreti dell Ente per l esercizio successivo. Per ogni obiettivo viene definita la finalità da raggiungere, un piano di lavoro dettagliato da un cronoprogramma, le risorse finanziarie e le risorse personali da impiegare e gli indicatori quantitavi, qualitativi e temporali. Ogni dirigente/responsabile apicale, entro 5 giorni dall approvazione del Peg, dovrà comunicare ad ogni dipendente in quali obiettivi è stato individuato come risorsa attiva, con quale percentuale di tempo lavoro e con quali mansioni rispetto al piano di lavoro. Indicatori di risultati raggiunti, che tendono a focalizzare l attività del dipendente su particolari obiettivi su cui opera 2 Macro fattore di valutazione: RISULTATI RAGGIUNTI cat a cat b cat c cat d cat d 3 obiettivo 1 xx% xx% xx% xx% xx% obiettivo n. xx% xx% xx% xx% xx% 100% 100% 100% 100% 100% Sulla base della rendicontazione predisposta dal dirigente/responsabile di servizio apicale, attestata al 31 dicembre e sulla base degli indicatori individuati al momento della predisposizione del PEG, viene quindi oggettivamente individuato il grado di raggiungimento dell obiettivo. A seguito della valutazione dei due macro fattori singoli, il risultato ottenuto viene ulteriormente pesato sulla base della categoria di appartenenza, per ottenere quindi la valutazione finale. Il premio di produttività sarà commisurato proporzionalmente al valore definitivo della valutazione finale, mentre non verrà erogato alcun compenso al dipendente che non raggiungerà un risultato complessivo inferiore a 50. 22/11/2006 5

TEMPISTICHE DEL PROCESSO VALUTATIVO Il processo valutativo dovrà svilupparsi nel mese di marzo e concludersi al massimo nel mese di aprile. FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO Il Direttore Generale, avvalendosi del supporto del Servizio Programmazione, controllo di gestione e organizzazione, elabora e aggiorna la metodologia permanente per la valutazione delle prestazioni e dei risultati dei dipendenti non dirigenti. Il Direttore Generale e i Dirigenti assumono la veste di valutatori nei confronti dei responsabili di servizio loro assegnati, mentre i responsabili di servizio valutano il personale attribuito alla loro struttura, con validazione da parte del Dirigente di riferimento, sviluppando così un processo valutativo a cascata. Verranno valutati tutti i dipendenti che avranno lavorato almeno tre mesi nel corso dell anno. I dirigenti, inoltre, assumono la veste di garanti dell intero processo valutativo all interno della loro Area Gestionale, provvedendo in particolare a definire e illustrare gli obiettivi dell Ente e dell Area di competenza, sicerandosi che il processo valutativo avvenga nel rispetto della metodologia individuata secondo le tempistiche definite, ad orientare i comportamenti dei responsabili di servizio in modo da poter adottare criteri valutativi il più possibile omogenei all interno della propria struttura. I dirigenti/responsabili apicali trasmettono le schede di valutazione provvisorie al Servizio Programmazione, controllo di gestione e organizzazione. Il verifica la corretta applicazione della metodologia di valutazione, e verifica, attraverso un analisi comparative, controlli matematici e statistici, l omogeneità della valutazione per l intero Ente. Il convoca il Comitato di Coordinamento al quale presenta il quadro riassuntivo delle valutazioni e, se necessario, propone ai dirigenti/responsabili apicali di apportare eventuali correttivi al fine di rendere più omogenea l applicazione della metodologia di valutazione. Il direttore e i dirigenti, di concerto con i responsabili di servizio provvedono all adozione di eventuali correttivi, compilando e sottoscrivendo la scheda definitiva. Il direttore e i dirigenti procederanno nei 10 giorni successivi a incontrare i responsabili di servizio per dar vita ad un momento valutativo, mentre a loro volta i responsabili di servizio procederanno all incontro di valutazione con i loro relativi dipendenti. Al termine di detto colloquio il valutatore dovrà riportare in modo sintetico il contenuto dell incontro e pertanto la scheda di valutazione dovrà essere firmata sia dal valutato che dal valutatore. Ogni possibile contenzioso dovrà essere presentato entro 10 giorni dal momento del colloquio, come riportato nella scheda di valutazione, al Nucleo di con il Responsabile del Servizio Organizzazione, Controllo di Gestione. 22/11/2006 6

A seguito della concertazione con le organizzazioni sindacali si è ritenuto di introdurre delle fasce di attribuzione della produttività, come previsto di seguito: tra 100-91 tra 90-81 tra 80-71 tra 70-61 tra 60-50 100% 90% 80% 70% 60% 22/11/2006 7

SCHEDE DI VALUTAZIONE 22/11/2006 8