Le Norme Tecniche per le Costruzioni, la Marcatura CE e la Certificazione Volontaria di Prodotto

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NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E PROGETTARE SOSTENIBILE: GARANTIRE LE PRESTAZIONI DEI PRODOTTI. Le responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Le Norme Tecniche per le Costruzioni, la Marcatura CE e la Certificazione Volontaria di Prodotto 5 febbraio 2010 Ing. Roberto Garbuglio Responsabile Certificazione Prodotto ICMQ S.p.A. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili accettati dal Direttore dei Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. In particolare, per quanto attiene l identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi: 1

MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE A - materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato sulla GUUE; B materiali e prodotti per i quali non sia disponibile una norma europea armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle Norme Tecniche. E fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE; C materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel capitolo 11 delle Norme Tecniche e non ricadenti nei casi A e B. In questi casi o il produttore perviene alla marcatura CE in conformità a Benestari Tecnici Europei (ETA), ovvero dovrà essere in possesso di un certificato di Idoneità Tecnica all Impiego rilasciato dal STC sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. ATTESTAZIONE/QUALIFICAZIONE DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Marcatura CE ai sensi del DPR 246/93 (Direttiva 89/106): Per materiali e prodotti recanti la marcatura CE sarà onere del Direttore Lavori accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, la Dichiarazione di Conformità Qualificazione secondo il DM, in caso di assenza di norme europee armonizzate o di Benestare Tecnici Europei (ETA): Per materiali e prodotti non recanti la marcatura CE, il Direttore Lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità dell Attestato di Qualificazione (B) o del Certificato di Idoneità Tecnica rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (C). In ogni caso la tale documentazione deve essere consegnata alla Direzione Lavori. 2

VERIFICA DELLA CONFORMITA Norme Tecniche (FPC) Il sistema di gestione della qualità del prodotto che sovrintende al processo di fabbricazione deve essere predisposto in coerenza con le norme UNI EN ISO 9001:2000 e certificato da parte un Organismo terzo Indipendente (Organismo abilitato), di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza con le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006 Marcatura CE Sistemi di Attestazione MARCATURA CE: SISTEMI DI ATTESTAZIONE 1+ 1 2+ 2 3 4 Attività del Fabbricante 1 Prove di tipo iniziali (ITT) X X X 2 Controllo di produzione in X X X X X X fabbrica (FPC) 3 Prove di campioni in fabbrica secondo piani prefissati X X X Attività dell Organismo Notificato 4 Prove di tipo Iniziali (ITT) X X X 5 Certificazione del FPC X X X X 6 Sorveglianza del FPC X X X 7 Prove su campioni X 3

MARCATURA CE: verifica di conformità Prove Iniziali di Tipo (ITT) E l esecuzione di un set completo di prove per determinare le caratteristiche del prodotto, indicate nella parte armonizzata della norma, che saranno quelle dichiarate dal fabbricante. Controllo di Produzione in Fabbrica E il controllo interno permanente della produzione esercitato dal fabbricante per assicurare il permanere delle caratteristiche dichiarate in tutti i prodotti. CONTROLLO DI PRODUZIONE (FPC) Norme Tecniche - Certificazione del Controllo di Produzione (FPC) Calcestruzzo Preconfezionato Centri di Trasformazione - Presagomatori Prefabbricatori (ad esclusione dei prodotti oggetto di Marcatura CE) Produttori di legno lamellare per uso strutturale / M.CE obbligatoria dal 01/12/2011 L'Organismo di Certificazione effettua una verifica ispettiva di valutazione dell'impianto e del controllo di produzione (con sorveglianza annuale). A fronte di tale verifica rilascia il Certificato di Controllo di Produzione (un certificato con numero per ciascun impianto oggetto di verifica). 4

CONTROLLO DI PRODUZIONE (FPC) Marcatura CE - Certificazione del Controllo di Produzione (FPC) Esempi: Elementi Prefabbricati Strutturali Conglomerati Bituminosi Aggregati Nel caso di Sistema di Attestazione 2+, l'organismo Notificato effettua una verifica ispettiva di valutazione dell'impianto e del controllo di produzione (con sorveglianza annuale). A fronte di tale verifica rilascia il certificato di controllo di produzione (un certificato e quindi un numero di certificato, per ciascun impianto oggetto di valutazione). Questo certificato è un Certificato di Controllo di Produzione ai fini della marcatura CE. Il Produttore, successivamente al rilascio del certificato di cui sopra, è autorizzato a predisporre la sua Dichiarazione di Conformità ed a Marcare CE il suo prodotto. In pratica il rilascio del Certificato è una precondizione affinché il Produttore possa mettere il prodotto sul mercato. MARCATURA CE La Marcatura CE non e un marchio di qualità Sarà necessario una differenziazione dei prodotti sul mercato in funzione delle caratteristiche qualitative Un prodotto potra portare marchi addizionali purché non ingenerino confusione con la marcatura non riducano la leggibilità e la visibilità della marcatura 5

MARCATURA CE Nel caso di sistema di attestazione 4 le caratteristiche sono dichiarate, misurate e controllate, dal produttore, senza intervento di alcun organismo di controllo Potranno quindi essere immessi sul mercato prodotti, marcati CE, di qualità dubbia (basta un autocertificazione) Difficile distinzione tra prodotti di bassa e alta qualità (tutti marcati CE) Soluzione associare ai prodotti di qualità superiore un MARCHIO di garanzia di qualità ottenuto attraverso CERTIFICAZIONE PRODOTTO VOLONTARIO CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DI PRODOTTO Significa dichiarare e garantire, attraverso un marchio di terza parte indipendente, caratteristiche che fanno del prodotto un prodotto di qualità Possono essere introdotte anche delle caratteristiche aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie sia prestazionali che di sostenibilità (ad esempio ai fini Leed) Es: masselli di calcestruzzo per pavimentazione (UNI EN 1338) 6

garbuglio@icmq.org 7

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E PROGETTARE SOSTENIBILE: GARANTIRE LE PRESTAZIONI DEI PRODOTTI. Le responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Le responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese ing. Costanzo Riva Coordinatore Tecnico-Normativo 5 febbraio 2010 1 Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Nella filiera delle costruzioni sono presenti vari soggetti, ciascuno dei quali partecipa al processo costruttivo con specifiche responsabilità, compiti e competenze. 2 1

Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Possiamo individuare i principali soggetti: Il Progettista; Il Produttore di materiali e di componenti; Il Costruttore o Appaltatore; Il Direttore dei Lavori, e considerare quali compiti e responsabilità affidano loro le NTC 2008 3 Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Progettista Fra i suoi compiti principali affidatigli dalle NTC figurano: - definizione delle caratteristiche dei materiali e dei prodotti (in funzione della vita utile dell opera determinata dal Committente) - redazione delle relazioni di calcolo di tutti gli elementi strutturali - redazione del capitolato necessario per la esecuzione dell opera (con la indicazione dei metodi costruttivi richiesti, eventualmente anche speciali) - redazione dei disegni costruttivi che consentano all appaltatore la corretta costruzione dell opera - ecc. 4 2

Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Produttore Fra i suoi compiti principali affidatigli dalle NTC, figura l acquisizione delle qualificazioni in funzione della tipologia e delle caratteristiche del prodotto da fornire: - certificazione del processo produttivo (produzione di calcestruzzo, lavorazione acciaio da c.a., lavorazione acciaio da c.a.p., lavorazione acciaio da carpenteria) - qualificazione del sito di produzione (acciaierie, prefabbricazione di prodotti non coperti da hen o da ETAG) - certificazioni necessarie (di FPC, di prodotto o entrambe) per marcare CE i propri prodotti secondo le modalità previste da hen e da ETAG - ecc. 5 Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Costruttore/Appaltatore Fra i suoi compiti principali affidatigli dalle NTC si possono individuare: - approvvigionamento dei materiali e dei prodotti dotati delle caratteristiche di progetto e di quelle obbligatorie (es. CE) - verifica del possesso delle qualificazioni/certificazioni richieste per ciascuno dei prodotti acquistati e da inglobare nell opera - esecuzione di tutte le prove richieste in cantiere sui materiali acquistati per la fabbricazione di prodotti in cantiere - ecc. 6 3

Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Direttore dei Lavori Dovendo sorvegliare la corretta esecuzione dei lavori, i compiti a lui affidati gli conferiscono autorità di accettare solo i materiali e i prodotti che rispettino tutti i requisiti prescritti per il loro impiego dal progetto e dalle NTC: - caratteristiche previste dal progetto di tutti i materiali e di tutti i prodotti - possesso, da parte dei loro fornitori, delle prescritte qualificazioni e/o autorizzazioni previste dalle NTC - esecuzione di tutte le prove di accettazione dei materiali necessari per la fabbricazione in cantiere e dei prodotti da inglobare nell opera 7 Responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese Organismo di Certificazione l Organismo di certificazione interviene soltanto nella verifica iniziale e periodica del processo di fabbricazione (vedi NTC per la produzione di calcestruzzo preconfezionato, lavorazione di acciaio per c.a., per c.a.p., per carpenterie) e nelle verifiche iniziali e periodiche di marcatura CE secondo i compiti a lui affidati dalla Direttiva 89/106/CEE e definiti nelle hen e negli ETAG 8 4

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E PROGETTARE SOSTENIBILE: GARANTIRE LE PRESTAZIONI DEI PRODOTTI. Le responsabilità di progettisti, direttori dei lavori, produttori e imprese La sostenibilità ambientale come elemento per l innovazione di prodotto Ing. Massimo Cassinari Responsabile Certificazione Sistemi di Gestione 5 febbraio 2010 SOSTENIBILITA AMBIENTALE E riferita all edificio nel suo complesso, esistono vari protocolli per quantificare la sostenibilità ambientale di un edificio. Esempi: LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) ITACA (Istituto per l Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) L edificio viene valutato su una serie (ampia ed articolata) di aspetti ed ottiene un punteggio complessivo. Sulla base del punteggio raggiunto si assegna una classe di merito 1

IL SISTEMA DEI CREDITI LEED Credito Siti sostenibili Gestione efficiente dell acqua Energia ed atmosfera Materiali e risorse Qualità degli ambienti interni Progettazione ed innovazione Punteggio 14 5 17 13 15 5 Tot. 69 IL SISTEMA DEI CREDITI LEED Punteggio 26-32 33-38 39 51 52-69 Classe BASE ARGENTO ORO PLATINO 2

MATERIALI E RISORSE Credito 2 (1 2 punti) Scopo: Aumentare la domanda di materiali da costruzione contenenti materiale riciclato riducendo gli impatti per l'estrazione e lavorazione di materiali vergini. N.B. il requisito si applica all edificio nel suo complesso. Percentuale di riciclato 5% 10% Punti 1 2 ESEMPIO DI CALCOLO Prodotto Calcestruzzo Acciaio per armatura Masselli per pavimentazione Serramenti in alluminio Blocchi per muratura Tramezze in cartongesso % di riciclato 25 55 25 35 10 5 Peso (% sul valore) 2,38 1,75 0,25 0,85 0,25 0,58 3

SITI SOSTENIBILI Controllo quantità acque meteoriche Scopo: Limitare alterazioni delle dinamiche del ciclo idrico naturale. Aumentare le infiltrazioni in sito e il deflusso delle acque piovane Parametro: permeabilità Effetto Isola di calore - Superfici Esterne /Coperture Scopo: Riduzione effetto "isola di calore" (differenza di gradiante termico tra aree verdi e urbanizzate) Parametro: Solar Reflectance Index (SRI) ASSERZIONI AMBIENTALI AUTODICHIARATE Il fabbricante deve dichiarare alcune caratteristiche ambientali dei proprio prodotti: contento di riciclato; rilascio di sostanze organiche volatili; riflettanza; permeabilità; La norma UNI EN ISO 14021 dice come predisporre una auto-dichiarazione. Alcuni committenti chiedono che l auto dichiarazione del produttore sia supportata da una verifica e convalida indipendente. 4

ETICHETTE AMBIENTALI DI TIPO III Esistono degli strumenti, come l EPD (Environmental Product Declaration) che, attraberso metodi rigorosi come l analisi del ciclo di vita del prodotto consentono di pubblicare un documento che riassume tutte le caratteristiche ambientali del prodotto. L iter che porta alla pubblicazione dell EPD è regolato dalla norma UNI ISO 14025 e prevede la verifica e convalida dei dati e delle affermazioni ambienatli da parte di un organismo indipendente e accreditato. VERIFICA E CONVALIDA Esistono norme internazionali che definiscono le regole per il comportamento dei verificatori: UNI CEI EN 45011 UNI CEI EN ISO/IEC 17020 UNI CEI EN ISO/IEC 17021 Gli Organismi di accreditamento: ACCREDIA ISPRA sorvegliano sull attività dei verificatori 5