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Comune di Petacciato (CB) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE GENERALE RAPPORTO AMBIENTALE RELAZIONE CONCLUSIVA E CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI Il Geologo : Dott. Vito F. PLESCIA Termoli 28.03.2011 1

Premessa Premesso che per la stesura della carta geomorfologica allegata alla VAS si è tenuto conto della carta IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), della carta del rischio e pericolosità da frana, della carta del rischio e pericolosità idraulica del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), redatta dall Autorità di Bacino di Fiumi Trigno, Biferno e minori, Saccione e Fortore, della carta geomorfologica tratta dalla microzonazione sismica del Comune di Petacciato redatta dalla Regione Molise, della carta del rischio idrogeologico redatta dal servizio Geologico regionale e dei dati geomorfologici dello studio della frana di Petacciato, commissionato dalla Regione Molise e redatto dallo studio Cotecchia di Bari. Nella lettura delle osservazioni si individua una richiesta specifica circa l affidabilità della carta IFFI e la cessazione dello stato d emergenza della zona in frana. Per quanto riguarda l affidabilità della carta IFFI va precisato che la stessa è un documento scientificamente approvato e validato dal Servizio Geologico Nazionale e che la stessa non è stata redatta soltanto da foto interpretazione, ma bensì la stesura si articola come illustrato nello schema seguente (vedi schema n.1). Ovviamente verifiche puntuali e rispondenti vanno effettuate sempre e che le stesse verifiche anche se non riportate puntualmente per tutto il territorio nella precedente relazione, al tempo sono state effettuate e cartografate sotto forma di bozza. Nella risposta che segue alle osservazioni presentate, si vede chiaramente come i punti critici di confine delle aree in dissesto ricalcano per la maggiore il confine dell area in frana delimitata dalla carta IFFI (vedi Elaborato n.1). Per il secondo punto (cessazione dello stato d emergenza della zona in frana), va precisato che la cessazione dello stato d emergenza non esclude la possibilità e riattivazione di frane quiescenti. E doveroso ricordare che la possibilità di riattivazione e mobilitazione di zone dissestate è direttamente collegata alla piovosità, alla natura litologica dei terreni, alla inclinazione dei pendii, alla esposizione dei versanti, al tipo di cultura, al tipo di sistemazione e regimazione delle acque meteoriche e corrive. Oltre questi fattori non è da meno e da non escludere la riattivazione a seguito di eventi e movimenti tellurici. Questi ultimi se pur semplici, di poca intensità e collegati ad altri fattori riattivano zone e/o aree già degradate e dissestate. 2

Schema n.1 Si allegano n 10 Elaborati e n 13 Figure (Documentazione Fotografica) 3

Controdeduzioni. Sulla scorta di quanto espresso in precedenza, nel merito di quanto evidenziato nelle osservazioni pervenute, per quanto di competenza, esprimo i seguenti pareri: Osservazione prot. N 3730/10. da non accogliere l osservazione in quanto l area in parola (Fg.12 part. N.140 Elab.2), ricade al centro della zona franosa del tipo complesso in stato attivo-quiescente con possibilità di riattivazione ciclica infatti gli indicatori o segni precursori del dissesto si notano a monte nelle Fig. 1, tralicci vecchi dismessi inclinati, Fig.2, tralicci nuovi inclinati, Fig. 3 muro di cinta della Casa Sgariglia fratturato in più punti, (Lesioni su casa Sgariglia non riportate in foto in quanto trattasi di proprietà privata), in località Casa De Santis scomparsa dell acqua nel pozzo durante i movimenti franosi che hanno interessato aree poste ad ovest). A valle nelle Fig.4,5,6,7,8,9,10,11,12,13, si ha presenza diffusa di lesioni e dissesti sia nei terreni che nelle opere antropiche presenti. Osservazione prot. N 3851/10. da non accogliere l osservazione in quanto l area in parola (Fg.12 part. N.143 Elab.3) ricade in zona franosa del tipo complesso in stato attivo-quiescente con possibilità di riattivazione ciclica infatti gli indicatori o segni precursori di un dissesto si notano sia sul terreno interessato ved. Fig. 1, tralicci vecchi dismessi inclinati, nonché a monte Fig.2, tralicci nuovi inclinati, in sinistra Fig. 3 muro di cinta della Casa Sgariglia fratturato in più punti, (Lesioni su casa Sgariglia non riportate in foto in quanto trattasi di proprietà privata), in località Casa De Santis scomparsa dell acqua nel pozzo durante i movimenti franosi che hanno interessato aree poste ad ovest). Osservazione prot. N 3891/10. Nel merito di quanto evidenziato nell osservazione esprimo i seguenti parere: Da non accogliere l osservazione in quanto l area in parola (Fg.12 part.lle N.17,18,20,27,106,162,171,172,179,238,239,241,244,164,176, Elab. 4), è compresa nella zona franosa del tipo complesso in stato attivo-quiescente con possibilità di riattivazione ciclica. La carta geomorfologica redatta dalla Regione Molise per la redazione della microzonazione sismica del Comune di Petacciato classifica le aree poste a monte come (aree in frana attiva), a conferma che tutta questa parte di territorio delimitato nella cartografia allegata (Carta geomorfologica Tav 1a) è franosa, ci sono dai rilievi approfonditi gli indicatori o segni precursori del dissesto si notano a monte nelle Fig. 1, tralicci vecchi dismessi inclinati, Fig.2, tralicci nuovi inclinati, Fig. 3 muro di cinta della Casa Sgariglia fratturato in più punti, (Lesioni su casa Sgariglia non riportate in foto in quanto trattasi di proprietà privata), in località Casa De Santis scomparsa dell acqua nel pozzo durante i movimenti franosi che hanno interessato aree poste ad ovest). A valle nelle Fig.4,5,6,7,8,9,10,11,12,13, si ha presenza diffusa di lesioni e dissesti sia nei terreni che nelle opere antropiche presenti. 4

Osservazione prot. N 3894/10. Da accogliere solo in parte (come da elaborati n 5 e 6), in quanto detta area risulta perimetrata franosa non solo dal Progetto IFFI, ma anche dalla carta geomorfologica redatta dalla Regione Molise per la redazione della microzonazione sismica del Comune di Petacciato (Ved. Cartografia allegata). Inoltre detta area a nord-est confina con la casa Sgariglia che presenta segni inequivocabili di dissesto in atto. Fig. 3 muro di cinta della Casa Sgariglia fratturato in più punti, (Lesioni su casa Sgariglia non riportate in foto in quanto trattasi di proprietà privata). Osservazione prot. N 3928/10. Da accogliere solo in parte (come da elaborati n.7 e 8), in quanto detta area risulta perimetrata franosa non solo dal Progetto IFFI, ma anche dalla carta geomorfologica redatta dalla Regione Molise per la redazione della microzonazione sismica del Comune di Petacciato. (Ved. Cartografia allegata). Osservazione prot. N 1757/11. Da accogliere solo in parte (come da elaborato n. 9), in quanto detta area presenta nella zona nord e nord-est forme di dissesto recenti ed antiche di probabile riattivazione ed evoluzione.(ved. Fig. 1 e 2). Osservazione prot. N 1080/11 Le scelte restrittive riguardanti l area a confine con Termoli posta a nord-est sono state dedotte da ricerche bibliografiche (ved.elab. n.10) e convalidate con rilievo di campo. Le ricerche bibliografiche effettuate sul sito della Regione Molise, sezione territorio, servizio al cittadino, servizio geologico, rischio da frane, elemento 37215, evidenzia un movimento franoso del tipo quiescente. Per quanto riguarda l area posta a confine con Termoli lungo la strada Provinciale Litoranea ex Statale 16, le ricerche bibliografiche ed i rilievi di campo non hanno rilevato la presenza di fenomeni franosi quiescenti e/o attivi. Tuttavia in fase di elaborazione delle carte tematiche dell uso del territorio o delle penalità ai fini edificatori, saranno prescritte ed indicate indagini e verifiche specifiche con le relative sistemazioni idrogeologiche, geomorfologiche ed idrauliche. Termoli 28.03.2011 Il geologo: (Dott. Geol. Vito F. PLESCIA) 5